Avola, Chiesa della Santa Croce e Ex Convento dei Frati Cappuccini

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Avola

Chiesa della Santa Croce e Ex Convento dei Frati Cappuccini
(Ex Ospedale “Giuseppe Di Maria”)


La Chiesa della Santa Croce e l’ex Convento dei Cappuccini.

La Chiesa della Santa Croce e il limitrofo Convento dei Cappuccini sono posti nella Piazza Francesco Crispi posta nell’area occidentale della città di Avola.

L’edificio sacro venne costruito nei primi anni del 1700 in sostituzione del primitivo edificio conventuale che era ubicato presso il sito di Avola Antica fondato nell’anno 1580 presso l’area in cui oggi è posto l’Eremo della Madonna delle Grazie.

Il preesistente convento venne distrutto durante il terremoto dell’11 Gennaio 1693 ma si salvarono comunque alcune opere d’arte e molti manoscritti che vennero poi collocati nel nuovo complesso monastico eretto a nordovest dell’esagonale Avola, la cui chiesa fungeva da “tomba” per alcune importanti personalità facenti capo alla nobiltà avolese di quel secolo.

Il Convento svolse la sua funzione fino alla seconda metà del 1800 quando, a causa del decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dal Regno d’Italia, si vide l’allontanamento della comunità cappuccina avolese.

L’edificio attiguo alla Chiesa venne così requisito divenendo dal 1885 sede dell’Ospedale cittadino intitolato al canonico avolese “Giuseppe Di Maria”.

In seguito alla costruzione del moderno edificio ospedaliero moderno posto sulla SS 115 Avola – Cassibile, l’ex convento cappuccino ospitò alcune aule di una scuola elementare, una casa di riposo e gli uffici della sanità pubblica. Alcuni locali interni erano adibiti ad edificio conventuale occupato fino a qualche tempo fa dalle Suore Vincenzine (tutte rimosse dal loro incarico per anzianità).

La Chiesa della Santa Croce ricopre il ruolo di “rettoria” della Parrocchia di Sant’Antonio Abate, ed è tuttora aperta al culto.


La Chiesa della Santa Croce, nota anche come “Chiesa dei Cappuccini”.

La Chiesa per il suo passato monastico, viene chiamata dagli avolesi ancora la “Chiesa dei Cappuccini”, appellativo dato alla limitrofa piazza (mentre il vero nome della piazza è “Piazza Francesco Crispi”) e all’adiacente quartiere.

Si tratta della più piccola ma non per questo meno interessante chiesa posta all’interno della città di Avola. 

La facciata della chiesa ha un aspetto piuttosto sobrio.

Essa risulta liscia ed è sprovvista di decorazioni scultoree legate allo stile barocco settecentesco. Vi è solo un piccolo architrave sul portone d’ingresso è una piccola torretta campanaria posta su di una semplice finestra rettangolare.

Sul fianco destro vi è un semplice corpo avente delle finestrelle in cui è posta la Navata laterale dell’edificio sacro.

La facciata della Chiesa della Santa Croce.

All’interno invece la chiesa presenta due Navate, una centrale e quella laterale destra (divisa da varie arcate) riccamente decorate da stucchi colorati e da motivi geometrici affrescati che le orlano.

Qui possiamo ammirare il notevole Coro interamente in legno intarsiato e gli splendidi Altari Votivi recanti importanti opere d’arte sacra tra cui un “Crocifisso” ligneo del settecento e una statua della “Madonna dei Raggi”.

Nelle pareti della Chiesa vi sono posti piccole tele a carattere devozionale che raffigurano la “Via Crucis”.


L’interno della Chiesa della Santa Croce.

La parte più bella di questa chiesetta è senza dubbio l’Altare Maggiore, dove è presente un Tabernacolo a forma di chiesa intarsiato in legno e in tartaruga con la tecnica detta “a punti d’aghi”, unico esemplare in Sicilia nel suo genere (opera attribuita all’ebanista Fra’ Giuseppe da Ragusa che lo scolpì nel 1667).

Ai lati di esso si trovano due tele raffiguranti “Santa Venera” e “Santa Lucia” sotto le quali sono posti rispettivamente due quadretti che raffigurano “San Francesco d’Assisi” e “San Corrado Confalonieri”.

Nell’Abside possiamo ammirare la tela raffigurante “L’Esaltazione della Croce” attribuita al pittore Francesco Da Castello. Nella Chiesa sono presenti altre tele raffiguranti “San Francesco in estasi”, “Maria insieme ai Santi Francesco e Rosalia” e “La Madonna col Bambino Gesù insieme a San Felice di Cantelice”.

Sotto l’Altare è posta una riproduzione contemporanea dell’ “Ultima Cena di Cristo”.

Tutte le opere d’arte sopraelencate (ovviamente ad eccezione dell’ “Ultima Cena”) sono cinquecentesche; difatti esse si sono salvate miracolosamente dal terremoto del 1693 e tutt’ora esse sono considerate come uno dei più patrimoni storici per la città di Avola e per l’intera Provincia di Siracusa.


L’Altare Maggiore della Chiesa con le tele cinquecentesche e il preziosissimo Tabernacolo ligneo proveniente da Avola Antica.

A destra vi è una piccola Navata laterale in cui vi sono tre cappelle separate in cui sono posti altrettanti Altari dove ammirare opere scultoree e pittoriche seicentesche, settecentesche, ottocentesche e contemporanee di cui va citato il dipinto settecentesco raffigurante “L’Estasi di San Giuseppe” (opera del pittore netino Giuseppe Sequenzia del 1706) oltre ad una tavola che raffigura il Martire Cappuccino “San Fedele di Sigmaringa”.

Quella più interessante è la Cappella laterale accanto all’Altare Maggiore dove vi sono pregevoli Confessionali del primo novecento, ma soprattutto la botola sepolcrale in cui vi sono sepolti i Frati Cappuccini che anticamente occupavano il Convento oltre ad alcune personalità del settecento avolese come il Principe Pompeo Interlandi di Bellaprima (imparentato con la famiglia Sirugo) e la benefattrice Crescenzia Blandini.

Il limitrofo convento invece presenta una facciata di due ordini orizzontali, in cui in quello inferiore è posto il portale arcuato affiancato da quattro finestre della medesima forma, mentre in quello superiore, avente un frontone merlato, vi sono sei finestre arcuate.

A destra della chiesa vi è posto un corpo laterale avente un portone arcuato affiancato da una finestra della medesima forma, più altre due collocate sulla sua parte superiore.


La facciata dell’ex Convento dei Frati Cappuccini.

L’interno dell’ex edificio monastico ospitano gli uffici sanitari della città avolese e una casa di riposo. Possiamo ammirare gli elementi architettonici originari che vanno a contraddistinguere le stanze che ospitavano gli alloggi dei frati.

Al centro dell’edificio è posto il chiostro centrale, mentre ad ovest era posto quello esterno contraddistinto dalla presenza di un giardino mediterraneo.

Per informazioni più dettagliate sulla Chiesa della Santa Croce, visitate la pagina facebook della Chiesa di Sant’Antonio Abate.

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