Casuzze e Caucana

Casuzze e Caucana

Mappa di Casuzze e Caucana 


Mappa di Casuzze e Caucana (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni generali e storici su Casuzze e Caucana

La località balneare di Casuzze comprendente anche la vicina località di Caucana nota per la presenza dell’omonimo sito archeologico, è posta a 5 chilometri a sudovest di Santa Croce Camerina ed è raggiungibile dal centro abitato santacrocese tramite le S.P. 36 Santa Croce Camerina – Marina di Ragusa e S.P. 120 Santa Croce Camerina – Casuzze, mentre dalle limitrofe località di Punta Secca e Marina di Ragusa è raggiungibile tramite la S.P. 88.

Casuzze, che forma con Caucana un’unico agglomerato urbano composto da isolati formati da moderni edifici residenziali ma divisi tra loro dalla Via delle Alpi che funge da “confine” tra i due centri abitati rispettivamente collocati ad est e ad ovest della medesima; ma va anche detto che ancora più ad est vi è posta Marina di Ragusa che, forma un’importante conurbazione assieme ai due centri balneari santacrocesi, il tutto messo in collegamento dalla S.P. 88.

L’area urbana di Casuzze ad est è lambita dal tratto terminale del Torrente Grassullo che funge anche da confine con la vicina Marina di Ragusa (in particolare con la Contrada Gaddimeli), a sud vi è posto il lungo litorale comprendente lunghe spiagge e brevi scogliere, mentre ad ovest è posto il “confine” con Caucana delimitato dalla Via delle Alpi; il tutto attraversato dal tratto urbano della S.P. 88 che forma l’asse viario Casuzze – Caucana formato dalla Via Marina di Ragusa (che si collega alla corrispettiva frazione ragusana) e dai Corsi Oceano Atlantico, Oceano Pacifico e Oceano Indiano (che invece conduce a Punta Secca). Vi è anche la presenza di luoghi sacri utilizzati solo nel periodo estivo, ossia le Chiese all’aperto consacrate a “Santa Maria Madre della Chiesa”, alla “Trasfigurazione” e a “Santa Maria Regina Apostolorum”; sempre nel periodo estivo (secondo Sabato di Agosto) viene festeggiata la “Trasfigurazione” i cui festeggiamenti sono quelli più importanti dal punto di vista religioso all’interno della frazione marina santacrocese. Da citare anche la presenza di un cinema all’aperto noto come “Arena Giardino d’Estate”.

L’area urbana di Caucana, posta poco più ad est di Casuzze, è nota per la presenza del sito archeologico dell’antico centro marittimo greco – romano di “Kaukana”, posto a poca distanza dal limitrofo litorale noto come “Lungomare delle Anticaglie”, che deriva dall’antico nome della località noto appunto come “Contrada Anticaglie”, a sua volta derivante dalla presenza dei resti del sopracitato approdo marittimo di Kaukana.

Nonostante la modernità di questo agglomerato urbano costiero, anch’esso possiede un certo passato storico al pari delle limitrofe località. Innanzitutto l’area risultava popolata sin dal periodo neolitico – siculo data la presenza di vari insediamenti nelle limitrofe contrade santacrocesi e ragusane che si affacciano lungo la valle del Torrente Grassullo. L’area in epoca greca passò sotto il controllo della vicina città di Kamarina (fondata nel 597 a.C. dai coloni provenienti da Siracusa) e molto probabilmente in quel periodo vennero costruiti degli insediamenti costieri lungo il litorale a sud di essa. Questi insediamenti andarono a formare quella che poi sarebbe divenuta nota come “Kaucana” o “Kaukana” che dir si voglia, i cui ruderi sono posti all’interno di un piccolo parco archeologico posto tra il Corso Oceano Indiano e il Lungomare delle Anticaglie.

Il toponimo “Kaukana” non indicherebbe quindi l’attuale sito archeologico posto presso il Lungomare delle Anticaglie, ma l’insieme di questi “villaggi” che venivano identificati come “Kaucanae”; per cui Kaukana non è una vera città ma un insieme di vari insediamenti abitativi e, secondo alcune ipotesi, con molta probabilità comprendevano anche i siti archeologici rinvenuti a poca distanza da Santa Croce Camerina e presso le limitrofe aree di Punta Secca, Torre di Mezzo e Punta Braccetto (tra cui le aree archeologiche del Mirio e Mezzagnone, del Mulino Vecchio e della Pirrera, di San Nicola, Torre di Mezzo e Cannitello – Spera, di Vigna a Mare e infine appunto dell’attuale sito posto presso l’odierna area balneare di Casuzze e Caucana), ma con il toponimo “Kaukana” si tende ancora ad identificare esclusivamente i ruderi posti presso il Lungomare delle Anticaglie appartenente al centro abitato della frazione santacrocese nota appunto come “Caucana”.

Comunque sia attorno a questo approdo che, dopo la conquista romana di Kamarina avvenuta nel 258 a.C. vide aumentare la sua importanza logistica, venne edificato un piccolo centro urbano facente capo alle infrastrutture portuali che comprendeva un’area commerciale dovuta alla presenza di quella che allora era una delle più importanti “infrastrutture logistiche” del territorio camarinense, a cui si aggiungono anche degli impianti termali a ridosso del litorale. Kaukana quindi era un importante “porto commerciale” in cui avvenivano scambi di merci favoriti dai collegamenti marittimi che avvenivano in particolare tra l’Africa settentrionale e Roma, e con molta probabilità veniva utilizzato per l’ormeggio di imbarcazioni militari. In epoca tardo romana e bizantina l’abitato comprendeva la presenza di una basilica paleocristiana. Dopo la caduta dell’Impero Romano, questo porto continuò a godere di una certa importanza; secondo lo storico bizantino Procopio di Cesarea, nel 533 d.C. dal porto di Kaukana salpò la flotta bizantina comandata dal generale Belisario che partì alla conquista dell’isola di Malta.

Il centro abitato di Kaukana e gran parte dei villaggi limitrofi vennero però distrutti durante l’invasione araba della Sicilia avvenuta nel 827 dall’esercito saraceno comandato da Asad ibn al Furat. L’area venne quindi chiamata “Ayn al Qasab” (“Fonte delle Canne”) e infine “Ras al Karam” (“insenatura” o “golfo”), compresa all’interno di un vasto feudo posto tra le vallate dei torrenti Grassullo e Petraro (quest’ultimo adiacente alla località santacrocese di Punta Braccetto).

Dopo la conquista normanna della Sicilia avvenuta nell’anno 1061, l’area venne latinizzata in “Rosacambra” (o “Risgalambro”), appartenendo dal 1090 alla Contea di Ragusa retta dal Conte Goffredo I d’Altavilla. L’area dell’antico porto romano di Kaukana divenne con molta probabilità un importante sbocco portuale del feudo, che venne utilizzato secondo alcune fonti storiche dal Conte Ruggero I d’Altavilla nel 1091 per partire alla conquista di Malta. Nel 1140 Silvestro d’Altavilla Conte di Marsico e Ragusa cedette il feudo di Rosacambra al Monastero di Santa Maria la Latina, divenendo ufficialmente noto come “Feudo di Santa Croce” che andò a comprendere una vasta area agricola.

L’area del Feudo di Rosacambra comprendente appunto l’antica Kaukana e l’attuale Punta Secca (assieme a quella che ora è la frazione di Punta Braccetto), passarono alla famiglia modicana dei Celestri il 30 Aprile 1470. Il feudo in seguito ad una contesa tra le famiglie Celestri e Bellomo, venne diviso in due parti il 23 Dicembre 1580 in seguito all’accordo tra i due nobili Giovan Battista II Celestri e Giovanni Cosimo Bellomo; il Feudo di Santa Croce (corrispondente all’area che circonda Santa Croce Camerina) passò ai Celestri, mentre quello di Rosacambra (comprendente Punta Secca, Punta Braccetto e appunto l’area in cui era collocata l’antica Kaukana) passò alla famiglia Bellomo. Successivamente il feudo tornò ad essere per interno tutto di proprietà della famiglia Celestri. L’area cominciò ad essere chiamata col toponimo di “Anticaglie” e nel 1558 venne citata dallo storico Tommaso Fazello all’interno della sua opera “De Rebus Siculis”, in cui essa venne identificata con il nome di “Kaukana”. Essendo inoltre limitrofa al confine con la Contea di Modica, l’area era anche nota come “Finaita”, termine che indicava appunto un’area (o proprietà) che fungeva appunto “da confine” con un’altra corrispettiva; infatti anticamente questa zona veniva chiamata anche col nome di “Casuzze – Finaiti” (quest’ultimo toponimo oggi indica una contrada posta a nord della frazione balneare santacrocese).

Durante il periodo tra i secoli 1600 e 1700, tra invasioni saracene (contrastate dalle limitrofe fortezze costiere delle Torri Scalambri, di Mezzo, Vigliena e Mazzarelli, quest’ultima presso Marina di Ragusa) e il sisma dell’11 Gennaio 1693, l’area a ridosso dell’antica Kaukana compresa all’interno del Feudo di Santa Croce, si presentava come una vasta area agricola. Nel 1700 le rovine delle “Anticaglie” vennero cominciate a studiare dal principe Ignazio Paternò Castello. Con l’abolizione del feudalesimo nei primi anni del 1800 l’area appartenne al comune di Santa Croce venendo poi lottizzata e acquisita da vari proprietari terrieri tra cui figurava la ricca famiglia Bertini (residente a Ragusa ma di origine toscana). Nel frattempo le sopracitate rovine vennero studiate tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 dagli archeologi Julius Schubring, Paolo Orsi, Biagio Pace e Arthur Evans.

L’area cominciò ad avere una certa importanza dal punto di vista urbano a partire dai primi decenni del 1900 quando vennero costruite le prime abitazioni ad ovest della foce del Torrente Grassullo, che vennero abitate da contadini e pescatori. Questo insediamento venne chiamato “I Casuzzi” (termine che indica l’insieme di piccoli edifici abitativi), divenuto “Casuzze”, che andò ad espandersi man mano a partire dal periodo tra le due guerre mondiali e dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri. La continua costruzione di abitazioni sempre più moderne fece in modo che l’area ebbe una massiccia urbanizzazione che però minacciava le rovine delle “Anticaglie” ossia dell’antica Kaukana, così a partire dagli anni 1960 l’area venne sottoposta a studi e scavi archeologici condotti dal 1959 al 1963 dall’ingegnere ed archeologo messinese (ma residente a Ragusa) Cesare Zipelli, proseguiti nel periodo tra il 1964 e il 1972 venendo curati dall’archeologa bolognese Paola Pelagatti; altri studi sono stati condotti dall’archeologo ragusano Giovanni Di Stefano. Oggi l’area di Kaukana ospita un parco archeologico liberamente visitabile.

Tra gli anni 1960 e 1980, l’area urbana di Casuzze andò man mano ad espandersi inglobando le rovine di Kaukana, andando così a costituire la località nota appunto come “Caucana”, oltre a presentare i primi locali di ritrovo, esercizi commerciali e luoghi di culto formati da chiese all’aperto di cui la più “vecchia” è quella consacrata a “Maria Madre della Chiesa” istituita nel Giugno 1966, a cui negli anni 1980 se ne è aggiunta un’altra consacrata alla “Trasfigurazione”. Nel 2012 grazie al  “Comitato Kaukana Zona Archeologica” (sito web www.kaukana.it) è stato aperto al pubblico il parco archeologico al cui interno sono poste le rovine dell’antico insediamento di Kaukana, con la conseguente rivalutazione della limitrofa area solcata dal Lungomare delle Anticaglie.

Oggi la frazione santacrocese di Casuzze, comprendente anche la limitrofa “Caucana”, è una delle principali aree balneari della Provincia di Ragusa che si anima soprattutto nel periodo estivo grazie alla presenza di locali di ritrovo (ristoranti, bar, discoteche ecc…), ma soprattutto di larghe spiagge libere o comprendenti attrezzati stabilimenti balneari (tra cui quello appartenente alla “Polizia di Stato”) insignite della “Bandiera Verde” in quanto non risultano pericolose per i bambini che, assieme all’interessante Parco Archeologico di Kaukana, attirano molti bagnanti dai centri limitrofi oltre a vari turisti italiani e stranieri.

Sottosezioni

Luoghi da visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

Feste, tradizioni ed eventi di Casuzze e Caucana

Estate Kamarinense
(Santa Croce Camerina – Punta Secca – Casuzze e Caucana – Punta Braccetto)

L’Estate Kamarinense è il contenitore di spettacoli (musicali, teatrali, cabarettistici ecc…), rassegne culturali, sagre di prodotti tipici ed eventi sportivi che si tengono in estate a Santa Croce Camerina, Punta Secca, Casuzze e Caucana e infine a Punta Braccetto, organizzati dal Comune di Santa Croce Camerina, da varie associazioni locali e da attività commerciali.

Presso queste località (in maniera particolare Punta Secca) si tengono i sopracitati eventi che ne animano la stagione balneare, andando ad allietare i residenti, i turisti e i villeggianti. 

Oltremente Festival

È la rassegna di musica jazz che viene organizzata tra Luglio e Agosto presso le località marine di Punta Secca, Caucana e Scoglitti (frazione di Vittoria) dall’associazione culturale “Quattroetrentatre”, comprendente vari concerti di musica jazz e contemporanea in generale oltre a vari laboratori musicali; per saperne di più visita il sito web www.quattroetrentatre.it

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Santa Croce Camerina.

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