Pozzallo

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Pozzallo

Mappa di Pozzallo e del suo territorio


Mappa di Pozzallo (per ingrandire la mappa clicca qui).

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Cenni principali su Pozzallo


La città di Pozzallo con la Torre Cabrera,

Pozzallo è la principale città costiera e portuale della Provincia di Ragusa; difatti qui è posizionato l’unica vera infrastruttura portuale avente scopi logistici e commerciali della provincia iblea.

La città dista 33 chilometri da Ragusa e, oltre al porto possiede uno scalo ferroviario.

La città localmente è nota come “U Puzzaddu” e viene anche chiamata come “Città delle Fonti” data la presenza di sorgenti di acqua dolce nel suo territorio urbano, a cui si aggiungono varie fontane dislocate in buona parte del centro urbano.

Pozzallo si affaccia su un vasto litorale sabbioso ubicato lungo l’area sudorientale della Provincia di Ragusa.

Questa zona, come detto in precedenza, è interessata dalla presenza di varie sorgenti idriche sotterranee di cui quelle più importanti sono note come “Senia” e “Pozzofeto”.

In base a vari studi, Pozzallo viene considerato come il secondo comune più soleggiato d’Italia (il primo è il poco distante Pachino in territorio siracusano), ma nonostante ciò la sua temperatura è piuttosto mite per la vicinanza al mare del suo centro abitato.

Pozzallo, come detto prima, è l’unico comune della Provincia di Ragusa che si affaccia direttamente sul mare, caratterizzato dalla presenza del più importante scalo portuale provinciale.

Il porto pozzallese svolge funzioni mercantili, pescherecce e turistiche, fornendo soprattutto un collegamento fisso via mare con il porto di La Valletta, capitale dell’isola di Malta.

Difatti lo scalo portuale di Pozzallo è l’unico della Sicilia sudorientale (escludendo quello di Catania) ad essere collegato all’isola maltese.

In attesa dell’apertura del tratto “ragusano” della A 18 “Siracusa – Gela” (e dello svincolo per Pozzallo e la limitrofa Ispica), attualmente nel territorio comunale di Pozzallo è posta l’unica strada a due carreggiate separate di tutta la Provincia di Ragusa seppur per un breve tratto.

Si tratta della S.P. 66 che funge da “asse attrezzato” a standard (quasi) autostradali per velocizzare i collegamenti tra il porto e le aree del ragusano e della limitrofa Provincia di Siracusa andandosi a collegare (tramite la S.P. 46 “Ispica – Pozzallo”) con le SS 115 Ispica – Rosolini (e quindi con la A 18 “Siracusa – Gela” che attualmente termina a Rosolini in territorio siracusano), SS 194 “Pozzallo – Modica” (che si collega alla SS 115 Modica – Ragusa) e con la cosiddetta “Litoranea” (formata da varie strade provinciali di cui un tratto della S.P. 66) che costeggia tutta la costa del ragusano bagnata dal Mare Mediterraneo collegandosi così ai centri costieri di Marina di Modica, Sampieri, Cava d’Aliga, Donnalucata, Marina di Ragusa, Punta Secca, Scoglitti e Marina di Acate.

Urbanisticamente Pozzallo si presenta come una moderna cittadina costiera con impianto viario a scacchiera che si suddivide nell’area moderna posta tra il Viale Europa, la Via Papa Giovanni XXIII e il Lungomare Pietrenere.

Il centro storico posto nell’area sudoccidentale della città si presenta piccolo ma allo stesso tempo interessante.

La zona vecchia di Pozzallo possiede vari quartieri composti da vicoletti che si affacciano presso le Piazze delle Rimembranze, Cesare Battisti, Madonnina e Municipio.

Ad ovest di Pozzallo è posto il Lungomare Raganzino che conduce al Piazzale dei Marinai.

Tramite Via Armando Diaz si raggiunge il Largo Vespri Siciliani, lunga strada che funge da lungomare, che conduce al Porto di Pozzallo.

Presso il centro storico pozzallese e il limitrofo scalo portuale sono state inoltre filmate alcune scene del famoso telefilm “Il Commissario Montalbano”.


Il Lungomare Pietrenere.


La spiaggia di Pietrenere.


La Piazza delle Rimembranze.

Il monumento principale di Pozzallo è la “Torre Cabrera”, antica fortezza medievale fatta erigere dai Conti Cabrera di Modica da cui prende il nome dietro al quale vi è posta la pittoresca passeggiata a mare nota come “Lungomare Zabbatana”.

Gli altri sono la Chiesa Madre della Madonna del Rosario, la Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, il Palazzo La Pira (attuale Municipio di Pozzallo) con attorno la Villa Comunale, la Villa Tedeschi che è il principale edificio nobiliare pozzallese (che però è collocata ad ovest inglobata nella periferia pozzallese), oltre a vari edifici storici di tipo residenziale e sacro.

La zona più “popolare” del centro storico pozzallese è posta nei quartieri “Pozzofeto” e “Vicci” (aree composte da stretti vicoli) a nord della Torre Cabrera.

Altri quartieri popolari sono noti come “Scaro”, “Senia”, “Raganzino” e “Balata”, mentre altre aree riportano i nomi delle chiese parrocchiali pozzallesi.


La Torre Cabrera, il monumento principale di Pozzallo.


L’area nota come “Zabbatana”.

Pozzallo ha inoltre una notevole importanza logistico – strategica dato che, come detto in precedenza, è il più importante scalo portuale della Provincia di Ragusa poiché il suo porto svolge funzioni mercantili, pescherecce e turistiche fornendo soprattutto un collegamento fisso via mare con la capitale di Malta, La Valletta.


Il Porto di Pozzallo.

Dal punto di vista turistico Pozzallo, oltre ai monumenti sopracitati, è nota per essere una meta ambita per gli amanti della vita notturna per la presenza di numerosi pub e discoteche, frequentati tutto l’anno specie nel periodo estivo.

Non sono da meno i ristoranti e le strutture ricettive di tipo alberghiero, considerate tra le migliori di tutta la Sicilia meridionale.

Ciononostante Pozzallo rimane ancora nota per avere un’ottima flotta peschereccia, che assieme a quella del porto di Scoglitti (frazione di Vittoria) è la più importante della provincia ragusana. Va detto infine che Pozzallo fa parte del “GAC (Gruppo di Azione Costiera) dei Due Mari” (www.gacdeiduemari.it) assieme ad Ispica e ai comuni della Provincia di Siracusa di Avola, Noto e Pachino – Portopalo di Capo Passero.

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Statistiche generali

  • Nome in siciliano: “Puzzaddu” (o “U Puzzaddu” );
  • Abitanti: pozzallesi;
  • Popolazione abitante: 19378 abitanti;
  • Comuni confinanti: Ispica, Modica (RG);
  • Fiumi e torrenti limitrofi: Torrente Graffetta, Torrente Pozzofeto, Torrente Senia;
  • Zone lacustri: Pantano di Maganuco;
  • Monti e rilievi limitrofi: rilievi delle Contrade Graffetta e Bellamagna;
  • Clima: freddo e umido in inverno con eventuali precipitazionicaldo e torrido in estate con venti di ponente o sciroccomite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Santi Patroni: San Giovanni Battista, Santa Maria del Rosario;
  • Altri Santi venerati: San Giovanni Bosco, Santa Maria Addolorata, Santa Maria Ausiliatrice, Sant’Antonio di Padova, San Paolo Apostolo, Santa Lucia Martire;
  • Economia pozzallese: pesca, agricoltura, allevamento, turismo, settore commercialeeconomia commerciale a conduzione familiare, commercio agroalimentare, settore ricettivo;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: pescato locale, conserve ittiche, formaggi e latticini, focacce, prodotti ortofrutticoli, dolciumi tipici;

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Come raggiungere Pozzallo

Via Auto

  • Per chi proviene dall’Italia peninsulare e da Messina, Catania e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 18 Messina – Catania, dopodiché percorrere la Tangenziale di Catania e immettersi sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Rosolini” (obbligatorio), per poi immettersi prima sulla SS 115 Rosolini – Ispica e poi sulla S.P. 46 Ispica – Pozzallo fino all’ingresso della città pozzallese;
  • Per chi proviene da Palermo, Caltanissetta, Enna e Trapani e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 19 Palermo – Catania ed uscire allo svincolo “A 18 Tangenziale di Catania – Ragusa – Siracusa” ed immettersi prima nella tangenziale, dopodiché sull’Autostrada Catania – Siracusa (che a sua volta si immetterà sul tratto autostradale Siracusa – Gela in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Rosolini”, per poi immettersi prima sulla SS 115 Rosolini – Ispica e poi sulla S.P. 46 Ispica – Pozzallo fino all’ingresso della città pozzallese;
  • Per chi proviene da Gela e Agrigento: immettersi sulla SS 115 fino a Modica, proseguire sulle SS 194 Modica – Pozzallo e sull’asse attrezzato S.P. 66 uscendo agli svincoli “Pozzallo Centro” o “Pozzallo Nord”;
  • Per chi proviene da Siracusa: immettersi sull’Autostrada A 18 Siracusa – Gela in direzione sud (Gela) uscendo allo svincolo di Rosolini, percorrendo la SS 115 Rosolini – Ispica fino all’imbocco della S.P. 45 Ispica – Pozzallo andando in direzione della città pozzallese.

Via Treno

  • Sul sito www.trenitalia.com compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Pozzallo) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio.

Via Aereo

  • Gli aeroporti più vicini a Pozzallo sono quelli di Catania (Aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” www.aereoporto.catania.it) e di Comiso (Aeroporto “Pio La Torre” www.aeroportodicomiso.eu), sui siti controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dagli aeroporti di Catania e Comiso conducono a Pozzallo (controllate le Autolinee AST).

Via Autobus

Via Mare

  • Pozzallo è raggiungibile via mare da Malta tramite i traghetti della Virtu Ferries (www.virtuferries.com); nel rispettivo sito potrete visualizzare gli orari dei traghetti che collegano Malta a Pozzallo e viceversa. Per quanto riguarda gli scali di Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti) visitate il sito www.traghettilines.it.

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Storia di Pozzallo

Dalle origini (2000 a.C.) ai giorni nostri (2000)

Il territorio di Pozzallo divenne sin dall’età neolitica (anno 2000 a.C. circa) area di transito di popolazioni che nelle alture limitrofe (ricadenti nei territorio comunali di Modica ed Ispica) avevano alcuni insediamenti abitativi.

Il più vicino a Pozzallo è posto nell’area a nordovest di Pozzallo nota come “Bellamagna” (che per buona parte ricade in territorio di Modica) in cui vi sono i ruderi di un villaggio abitativo e di una necropoli di epoca neolitico – sicula riconducibile alla “Civiltà di Castelluccio”.

Altri siti simili sono posti presso le Contrade Porrello, Graffetta, Cozzo Rao, Grottelle, (ad est di Pozzallo), Carpintera – Bosco Pisana (a nord).

Si presume vi siano rovine di siti sepolcrali e abitativi anche sotto l’attuale tessuto urbano pozzallese.

Durante il periodo greco l’area pozzallese divenne un’area popolata da pastori e pescatori che faceva forse capo al villaggio marittimo di “Apolline” (che, secondo alcuni studi condotti da vari archeologi, era collocato nell’area nota come “Porto Ulisse” posta tra i territori costieri ispicesi e pachinesi) anche se molto probabilmente divenne “rifugio” di alcuni reduci della “terza guerra messena” che si tenne in Grecia tra Sparta e i ribelli messeni e che terminò nel 455 a.C.

Presumibilmente un gruppo di questi ribelli si imbarcò verso l’Italia sbarcando nella Sicilia meridionale presso l’attuale territorio di Pozzallo creando un piccolo villaggio abitativo composto da piccole capanne.

Presso la Contrada Scaro in una campagna archeologica avvenuta alla fine del 1800 venne rinvenuta una tomba di epoca posteriore al 455 a.C. ritenuta essere di un sovrano.

Ovviamente sono tutte ipotesi e molto probabilmente si tratterebbe di un sepolcro isolato.

Durante altri scavi e campagne archeologiche effettuate dall’archeologo Paolo Orsi tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 vennero rinvenuti i ruderi di piccoli insediamenti costieri di epoca greca tra le contrade Scaro e Grottelle che farebbero presagire la presenza di un “Emporion” ossia di un edificio adibito al carico e allo scarico delle merci presso un limitrofo porto, che doveva essere collocato nell’area tra l’attuale Lungomare Pietrenere e la limitrofa località balneare di Santa Maria del Focallo posta in territorio ispicese. 

Il territorio pozzallese in epoca romana ebbe la stessa funzione di “porto” e di una ricca area di scambi commerciali, tant’è che nel 1908 vennero ritrovate sempre dall’archeologo Paolo Orsi presso l’area di Contrada Scaro (adiacente alla Villa Tedeschi) diverse anfore colme di monete di epoca romana (molte di esse trafugate ma le rimanenti studiate dall’archeologo agli inizi del 1900 ora sono esposte presso il Museo Archeologico di Siracusa).

Oltre ad esse vennero alla luce anche resti di “Carcare” ossia fornaci per la calce utilizzate fino all’alto medioevo e di presunti siti sepolcrali.

Presso lo sbocco della sorgente di Pozzofeto (che si origina da una sorgente di acqua dolce posta sotto l’attuale sito cittadino), che sin dal periodo che va dalla fine dell’impero romano all’inizio dell’alto medioevo in epoca bizantina che l’area cominciò a popolarsi formando un piccolo centro in cui gli abitanti erano pescatori e agricoltori.

A questo piccolo villaggio venne dato il nome di “Puteos-alos” che appunto significa “Pozzo a Mare”.

Durante l’epoca araba la località era nota come “Marza al Deramini” ossia “Porto dei Dromoni” (il dromone era un’imbarcazione bizantina) che attesta la presenza di un porto (secondo quanto afferma lo storico arabo El Idrisi intorno al 1100), dopodiché divenne nota come “Al – Pusallo” e il suo porto divenne noto col nome di “Zabbatana”, storpiatura dialettale di “Mina’alshshahn” che significa “Porto Caricatore”.

Passato il periodo arabo si entra nel basso medioevo in cui avvenne la riconquista normanna della Sicilia e i successivi domini svevi, angioini e aragonesi culminati con vari eventi storici (1100 – 1200 – 1300).

In seguito alla nascita della Contea di Modica l’area di “Pusallo” passò sotto di essa, nel periodo in cui la contea apparteneva alla famiglia Chiaramonte.

Nel 1391 la contea passò da Manfredi III Chiaramonte a suo figlio Andrea, che cominciò la costruzione del cosiddetto “Caricatore” ossia di un impianto portuale di origine medievale in grado di dare attracco alle navi che navigavano lungo le rotte di allora (specialmente quella tra la Sicilia e Malta).

Un anno dopo, in seguito alla conquista della Sicilia da parte di Martino I di Aragona, il Conte di Modica divenne Bernardo Cabrera I che cominciò ad ampliare il porto medievale posto in adiacenza al piccolo villaggio, che divenne ben presto il più importante “centro marinaro” della contea modicana.

Vennero costruiti vari fossi in cui veniva stipato il frumento da imbarcare per le navi che si mettevano in viaggio verso altre località del mediterraneo nonché grandi magazzini in cui venivano stipate le merci sbarcate o da imbarcare.

Dopo la morte di Bernardo Cabrera avvenuta nel 1423, la contea passò a suo figlio Giovanni Bernardo che, volle la costruzione di opere difensiva per contrastare l’attività di pirati saraceni e no, che si rifugiavano nelle aree marine ad ovest di Pozzallo (l’area che dalla Contrada Raganzino va a Maganuco, quest’ultima in territorio modicano) e dal 1429 cominciò la costruzione della fortezza nota come “Torre Cabrera”.

Durante tutto il 1400 il “Caricatore” di Pozzallo, che seppur aveva un traffico minore di merci rispetto ad altri porti siciliani (in un documento pervenuto da un anonimo studioso siciliano vi era scritto che “Puzzallo è, fra li caricatori di frumento, mediocre”), era il principale scalo marittimo della Contea di Modica che svolgeva anche funzioni militari con il compito di difendere la costa dalle incursioni saracene.

Agli inizi del 1500 la fortezza venne fortificata (assieme a quella limitrofa posta presso Marina di Ragusa nota come “Torre Cabrera – Mazzarelli) per ordine dell’Imperatore Carlo V di Asburgo, Re di Sicilia proprio per difendere al meglio l’area antistante alla costa della contea modicana.

Non solo le scorrerie saracene misero in pericolo di sopravvivenza gli abitanti della piccola Pozzallo, ma anche una serie di epidemie, carestie, alluvioni e invasioni di cavallette che si susseguirono tra il 1500 e il 1600 misero in crisi il piccolo centro costiero, fino alla distruzione avvenuta durante il terremoto dell’11 Gennaio 1693 in cui la fortezza crollò assieme a tutto il centro abitato provocando numerose vittime.

Dal 1700 in poi Pozzallo assieme al suo “Caricatore” venne ricostruita e la torre con la limitrofa fortezza restaurata dato che la costa limitrofa subiva ancora incursioni via mare.

L’esplosione di una polveriera compromise però la struttura della torre che venne restaurata per l’ennesima volta ma per svolgere funzioni di “pubblica sicurezza”, mentre il “Caricatore” andò in declino venendo soppiantato dai limitrofi porti di Siracusa, Augusta e Catania.

Nonostante ciò con l’abolizione della feudalità in Sicilia decadde pure la Contea di Modica e Pozzallo divenne un “comune indipendente” a tutti gli effetti con un decreto del 12 Giugno 1829 firmato da Francesco I di Borbone (sovrano del Regno delle Due Sicilie in cui ricadeva l’attuale regione siciliana e quindi anche Pozzallo) anche se le maggiori proprietà limitrofe passarono alle famiglie aristocratiche Pandolfi e Polara – Tedeschi. 

Da allora la cittadina ebbe un buon sviluppo urbanistico e, nonostante la “crisi” del caricatore, grazie alle attività di pesca e allo sviluppo agricolo le attività fioriono facendo in modo che il piccolo centro abitato andò ad espandersi.

Nel 1861 Pozzallo, assieme all’attuale Provincia di Ragusa divenne parte del Regno d’Italia facendo parte della Provincia di Siracusa.

Agli inizi del 1900 con la costruzione della ferrovia, la costruzione di condotte idriche (che attingevano l’acqua dalle limitrofe sorgenti sotterranee) e fognarie, l’elettrificazione e la crescente urbanizzazione cittadina, Pozzallo divenne un’elegante cittadina marittima che già da allora attirava visitatori, specie dalle aree di Modica e Ragusa.

Nel 1904 a Pozzallo nacque Giorgio La Pira, che in futuro grazie alle sue opere diventerà noto come il “Sindaco Santo”.

Nonostante ciò con l’inizio della I guerra mondiale venne a mancare molta forza lavoro in quanto i giovani pozzallesi (che erano impiegati nel settore agricolo, ittico e artigiano) vennero reclutati e condotti a combattere presso il cosiddetto “fronte”.

Pochi di loro ritornarono a Pozzallo poiché in molti perirono lasciando la cittadina senza forza lavoro e ovviamente nella disperazione dei loro parenti. Inoltre in molti emigrarono verso l’America.

Nel primo dopoguerra tra gli anni 1920 e 1930 vi fu una lenta ripresa e con l’avvento del fascismo Pozzallo alternò alla dura repressione di coloro che erano contrari al nuovo movimento politico italiano (e che mise alle strette buona parte della popolazione pozzallese) anche una netta ripresa delle attività lavorative specie nei settori agricoli (grazie alla bonifica dell’entroterra posto tra Ispica e Santa Maria del Focallo) e della pesca costruendo un piccolo ma trafficato scalo peschereccio.

A ciò si aggiunse il miglioramento delle reti idrico – fognarie ed elettriche oltre all’istituzione di una “colonia elioterapica” (ossia di uno stabilimento balneare, il primo a sorgere in territorio ragusano).

Dal 2 Gennaio 1927 in seguito al “Decreto Pennavaria”, Pozzallo appartenne alla Provincia di Ragusa (dal 4 Agosto 2015 “Libero Consorzio Comunale di Ragusa”).

Durante la II guerra mondiale Pozzallo subì terribili bombardamenti che, oltre a decimare la popolazione provocando un grande numero di morti, distrussero buona parte dell’antico centro abitato pozzallese risparmiando solo pochissime aree (le attuali zone note come “Pozzofeto” e “Vicci”).

Molti pozzallesi infatti scapparono per rifugiarsi presso le caverne della Cava d’Ispica o nei vari siti rupestri di epoca sicula, greca e bizantina posti tra i territori pozzallesi, ispicesi e modicani.

Tutto ciò avvenne fino al Luglio 1943 quando avvenne lo sbarco dell’esercito angloamericano che interessò anche il litorale pozzallese.

Nel secondo dopoguerra avvenne una massiccia ricostruzione della città pozzallese e alcuni suoi monumenti storici come ad esempio la Torre Cabrera e la Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo vennero restaurati.

Lentamente si tornò alla normalità e le attività che davano ricchezza alla città (i settori dell’agricoltura, della pesca e dell’artigianato) rifiorirono e si ebbe anche un crescente movimento turistico legato alle spiagge limitrofe alla cittadina.

Nonostante ciò se vi fu un prolungato movimento migratorio di pozzallesi verso altre aree d’Italia e d’Europa per buona parte degli anni 1960, 1970 e 1980.

Alla fine degli anni 1950 inoltre vennero pure demoliti anche gli antichi magazzini del cosiddetto “Caricatore”, l’antico porto pozzallese, ormai inutilizzabili a causa dei bombardamenti subiti durante la guerra; al loro posto venne costruito il Lungomare Raganzino.

Negli anni 1970 però venne deciso di ricostruire lo scalo marittimo pozzallese e di adattarlo al traffico mercantile e turistico non tralasciando la principale risorsa economica pozzallese, la pesca.

Il preesistente porticciolo di pescatori posto in Contrada Cala Brigantina venne inglobato in un grande scalo marittimo composto da due grossi moli e da una banchina in cui attraccano navi mercantili (porta container) e traghetti – catamarani che collegano Pozzallo (e quindi la Sicilia) a Malta.

La costruzione del Porto di Pozzallo terminò alla fine degli anni 80 e insieme ad essa venne costruito il tratto ammodernato della S.P. 66 Pozzallo – Sampieri provvisto di due corsie separate da spartitraffico a caratteristiche “quasi” autostradali che è attualmente l’unico presente in provincia di Ragusa (in attesa della costruzione del tratto Rosolini – Modica della Siracusa – Gela, con uscita autostradale posta tra Ispica e appunto Pozzallo).

La costruzione del porto (e la conseguente istituzione della “Capitaneria di Porto” il 20 Agosto 2001) nonché il potenziamento delle strutture ricettive dagli anni 1990 in poi ha fatto di Pozzallo un’ambita meta turistico – balneare capace di attrarre turisti non solo dal resto della Sicilia, ma anche dalle altre regioni europee e da altre nazioni.

Nonostante vi sia la presenza di uno scalo portuale, le spiagge pozzallesi hanno ottenuto anche il riconoscimento della “bandiera blu” ossia il massimo riconoscimento riguardante pulizia delle acque, del litorale e efficienza dei servizi balneari. 

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Pozzallo oggi; economia, turismo, personaggi famosi

Economia

Oggigiorno la città di Pozzallo è divenuto il principale centro marittimo della Provincia di Ragusa per la presenza del suo Porto che, come detto prima, svolge funzioni mercantili, commerciali, turistiche e pescherecce ed è il principale scalo marittimo della Sicilia meridionale per quanto riguarda i collegamenti con Malta gestiti dalla “Virtu Ferries” (sito web www.virtuferries.com).

Alle attività portuali si uniscono le tradizionali attività legate alla costruzione e alla riparazione di imbarcazioni di vario tipo che avviene grazie a vari “maestri d’ascia” e la costruzione di arnesi da pesca per i pescatori pozzallesi.

Proprio la pesca, sin dalla fondazione della cittadina, è una delle principali risorse economiche della città pozzallese, assieme all’agricoltura e all’allevamento.

Grazie alle attività di pesca vengono pescati principalmente pesci spada, tonni, ricciole, cernie, dentici, orate, spigole, saraghi, pagelli, scorfani, naselli, acciughe, sgombri, sauri, mormore, cefali, aragoste, astici, cicale di mare, gamberi, scampi, polpi, calamari, totani e seppie.

L’agricoltura è comunque molto diffusa nelle campagne limitrofe alla città pozzallese.

Vengono coltivati ortaggi a campo aperto come carote (tra cui anche la Carota Novella di Ispica), broccoli, carciofi, patate, zucche, finocchi, verdura di vario tipo (lattuga, cicoria, bietole, spinaci), cereali (frumento), legumi (fave, fagioli,fagiolini, ceci, lenticchie ecc…) ed erba da pascolo per il bestiame.

Molto diffusa la serricoltura in cui vengono coltivati pomodori, melanzane, zucchine, meloni e angurie.

Inoltre è diffusa la raccolta di verdura selvatica come “Sinapa”, cicoria, asparagi e bietole selvatiche. Le colture arboree sono rappresentate principalmente da carrube, olive e mandorle.

A ciò si aggiunge la coltivazione di noci, nocciole, agrumi (arance. limoni, mandarini), prugne e susine.

Nelle campagne pozzallesi è inoltre diffuso l’allevamento di vari capi di bestiame di cui bovini e ovini – caprini sia da carne che da latte, nonché suini. E’ diffuso l’allevamento avicolo (polli e tacchini da carne e galline ovaiole).

Vengono allevati anche equini (cavalli e asini) conigli, cavalli, anatre, oche, pavoni ecc…

Il settore industriale pozzallese è quasi interamente concentrato presso l’area A.S.I Pozzallo – Modica in Contrada Maganuco posta tra i territori comunali di Pozzallo e Modica, ad ovest della cittadina pozzallese.

Esso riguarda il settore marittimo con la presenza di un cantiere navale posto presso il porto nonché aziende artigianali che producono arnesi da pesca (reti), ma anche i settori edilizio (produzione di materiali da costruzione), metalmeccanico (componenti navali) e agroalimentare oltre a varie aziende di tipo commerciale specializzate nella vendita di componenti industriali, mobili, elettrodomestici e veicoli di vario tipo.

Vi sono inoltre aziende alimentari di tipo artigianale che producono olio d’oliva, formaggi, conserve (specialmente ittiche), prodotti da forno e dolciumi.

Turismo

La città di Pozzallo, essendo il principale comune costiero della Provincia di Ragusa, è dotato di molte strutture ricettive collocate presso le spiagge su cui essa si affaccia facendo in modo di essere uno dei principali poli turistici della Sicilia sudorientale oltre che della stessa provincia iblea.

Proprio la pulizia del litorale pozzallese che si presenta in prevalenza sabbioso con bassi fondali (e con la presenza di poche scogliere) con acque piuttosto pulite (nonostante la presenza del limitrofo scalo portuale) favorisce la presenza di numerosi bagnanti che scelgono appunto Pozzallo, una vera e propria città “balneare” dotata di locali notturni come discoteche e pub attivi quasi tutto l’anno nonché ristoranti e alberghi, tutti a poca distanza dalle spiagge.

Da non sottovalutare neanche i monumenti cittadini posti nel piccolo ma interessante centro storico pozzallese, su tutti la “Torre Cabrera”.

Durante l’estate infatti Pozzallo ha un’alta concentrazione turistica è, grazie allo scalo per Malta (l’unico in Sicilia sudorientale che serve le Province di Ragusa e Siracusa nonché la zona sudorientale della Provincia di Caltanissetta ricadente nel circondario di Gela, confinante con il ragusano), il movimento di turisti è assicurato per quasi tutto l’anno.

In estate si tengono molti eventi nella città pozzallese di cui vanno citate le feste religiose in onore di “San Giovanni Battista”, “San Paolo Apostolo” (che si tengono a Giugno), della  “Madonna del Rosario” (che si tiene a Ottobre), nonché il principale evento enogastronomico cittadino ossia la “Sagra del Pesce” che si tiene ogni anno ad Agosto solo per citare i più importanti di tutte le varie sagre, feste ed eventi organizzati presso la città pozzallese, specie nel periodo estivo.

Personaggi famosi

A Pozzallo sono nati i patrioti Raffaele Scala e Luigi Scala, il poeta Enrico Cavacchioli, lo scrittore e giornalista Benedetto Ciaceri, il politico e filantropo nonché “Servo di Dio” Giorgio La Pira, lo scultore Enzo Assenza, il pittore Rodolfo Cristina, e il vescovo eparca Giorgio Demetrio Gallaro.

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Guida turistica di Pozzallo
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)

Pozzallo è l’unica città della Provincia di Ragusa (eccezion fatta per le varie frazioni amministrative dei centri del ragusano) ad affacciarsi direttamente sul mare. Il suo Centro urbano e storico, comprendente i quartieri “Scaro – Senia”, “San Paolo”, “San Giovanni – Raganzino”, “Pozzofeto” e “Vicci”, “Matrice”, “Caricatore – Zabbatana” e “Balata”, è affiancato da due strade litoranee urbane: il Lungomare Pietrenere ad est comprendente il “Parco Padre Pio” e ovviamente la spiaggia del “Lido Pietrenere” in cui possiamo ammirare anche l’ex Colonia Marina; qui vi sono collocati rinomati locali notturni frequentati durante tutto l’anno; e rispettivamente ad ovest il Lungomare Raganzino che comprende un’area di verde pubblico con un parco giochi e il “Monumento ai Caduti del Mare” posto nel limitrofo “Piazzale del Marinaio. Al centro di Pozzallo. presso l’area del “Quartiere Caricatore – Zabbatana”, è posta la Piazza delle Rimembranze, ampio spiazzale alberato al cui centro è collocato il Monumento ai Caduti della I guerra mondiale. Qui possiamo ammirare i palazzi Musso, Giunta e Pandolfi in stile neoclassico e liberty, mentre nelle vicinanze vi è posta la Casa della Memoria “Giorgio La Pira” in cui è allestito un “museo” dedicato al “Sindaco Santo” pozzallese. Nella limitrofa Piazza Madonna delle Lacrime possiamo raggiungere la Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo (la più antica di Pozzallo con rifacimenti settecenteschi e contemporanei), l’area della “Zabbatana” in cui era collocato l’antico porto pozzallese noto come “Caricatore” e soprattutto il monumento più importante della città, la medievale Torre Cabrera che si affaccia sul mare. Poco più a nord vi sono la Piazza Cesare Battisti con l’ex Mercato di Pozzallo. Ad ovest dell’area di Piazza delle Rimembranze vi è posto il Corso Vittorio Veneto, la principale arteria viaria del centro storico pozzallese in cui possiamo ammirare l’elegante edificio ospitante la Società Marinara di Mutuo Soccorso pozzallese, il municipio noto come “Palazzo Giorgio La Pira” e la Villa Comunale cittadina (sempre intitolata al “Sindaco Santo” pozzallese). A poca distanza nell’area nota come “Balata” vi è la Piazza delle Sirene che comprende il Faro di Pozzallo, l’area adibita a mercato ittico, un parco giochi e il relitto dell’imbarcazione nota come “Irene of Boston”. L’area più interna del centro storico di Pozzallo, ricadente all’interno dei sopracitati quartieri “Vicci”, “Pozzofeto” e “Matrice” (i più antichi della città composti da stretti e pittoreschi vicoli) sotto i quali vi era ubicata la Sorgente di Pozzofeto, comprendente la Piazza San Pietro in cui è posta la Chiesa Madre di Santa Maria del Rosario in stile neoclassico con l’adiacente Istituto “Maria Ausiliatrice – Santina Giunta”. Nella limitrofa Via Garibaldi è posto il tardoneoclassico Palazzo degli Studi. A nord del centro storico vi sono le aree periferiche dei quartieri “San Paolo”, “San Giovanni – Raganzino” e “Scaro – Senia” in cui sono poste rispettivamente le Chiese di San Paolo Apostolo e di San Giovanni Battista (in stile moderno) e soprattutto la monumentale “Villa Tedeschi” in stile neoclassico (ora sede della Biblioteca Comunale e del Museo Civico di Pozzallo). Queste aree sono attraversate dal Viale Papa Giovanni XXIII, da Via Mario Rapisardi e dalla Via dell’Arno. Nell’estrema periferia settentrionale, attraversata dal Viale Europa, vi sono inoltre l’ex Distilleria Giuffrida, la Stazione Ferroviaria di Pozzallo e la moderna Chiesa di Santa Maria della Fiducia. Ad ovest di Pozzallo, tramite il Lungomare Vespri Siciliani, si raggiunge il Porto di Pozzallo che è il più importante scalo portuale della Provincia di Ragusa. Nelle vicinanze vi sono inoltre la Piscina Comunale di Pozzallo e il cosiddetto “Castello Di Martino”.

Il territorio marino pozzallese è annoverato tra le aree balneari più importanti della Provincia di Ragusa per la presenza di attrezzate spiagge (premiate con la “Bandiera Blu” per la pulizia del litorale e con la “Bandiera Verde” per essere notevolmente accessibile a bambini e a disabili) quali quella di Pietrenere (comprendente un tempo le aree limitrofe alla Sorgenti di Pozzofeto e della Senia, le cui acque un tempo dissetavano i marinai che sbarcavano nell’antico “Caricatore” pozzallese) e Raganzino poste rispettivamente ad est e ad ovest di Pozzallo lungo i due omonimi lungomari. Da citare anche le aree marine al di fuori dal centro abitato di cui vanno citate le zone di Villaggio Pantanelli e Grottelle poste ad est di Pozzallo al confine col territorio ispicese e comprendenti spiagge e scogliere in cui sono avvenuti anche ritrovamenti archeologici; mentre ad ovest al confine col territorio comunale modicano vi sono la scogliera di Cala Brigantina (adiacente al Porto di Pozzallo) e l’ampia spiaggia di Maganuco (comprendente anche alcuni piccoli pantani).

Non meno importante il piccolo ma interessante territorio ibleo pozzallese posto a ridosso tra i limitrofi territori di Ispica e Modica. I più importanti siti archeologico sono quelli delle aree di Carpintera e Bellamagna, ma sono interessanti anche le aree della Cava Giovara – Graffetta, di Scaro – Grottelle – Pietrenere (poste in posizione più interna rispetto alle omonime località marine), Porrello, Casello – Recupero e Maganuco – Fargione. Possiamo ammirare anche eleganti tenute nobiliari come le ville Alfieri, Daniele e Grimaldi – Fondolongo e infine il Cimitero di Pozzallo situato in Contrada Palamentano.

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Elenco completo dei luoghi da visitare

Centro urbano di Pozzallo e area portuale

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Territorio marino pozzallese

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Territorio ibleo pozzallese

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I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

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Geolocalizzazione del luoghi da visitare

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Feste e tradizioni religiose e popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

Le festività sacre più importanti di Pozzallo sono sicuramente le feste consacrate a “San Giovanni Battista” comprendente la Processione a Mare del “Compatrono” della città portuale pozzallese, “San Paolo Apostolo” e quella di “Santa Maria del Rosario”, consacrata alla “Patrona” di Pozzallo. Non meno importanti le festività di “San Giovanni Bosco”, “San Giuseppe”, “Santa Maria Ausiliatrice” e “Sant’Antonio di Padova” e i riti della “Pasqua Pozzallese” e del “Natale Pozzallese” (comprendente le ricorrenze di “Santa Barbara”, “Santa Maria Immacolata” e di “Santa Lucia”) e le ricorrenze del “Carnevale Pozzallese”, della “Commemorazione di tutti i Defunti” e di “San Martino”.

Infine vanno citate le “tradizioni popolari” di Pozzallo legate alla vita di Giorgio La Pira e ad antiche leggende legate a “San Paolo Apostolo”.

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Pozzallo

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Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

Anniversario della nascita di Giorgio La Pira

Il 7, l’8 e il 9 Gennaio a Pozzallo si celebra l’anniversario della nascita di Giorgio La Pira (nato a Pozzallo il 9 Gennaio 1904), Presso lo spazio culturale “Meno Assenza” nei giorni 7 e 8 Gennaio si tengono vari convegni sulla vita e sulle opere del Servo di Dio Giorgio La Pira, mentre il 9 Gennaio si tiene una solenne Messa in suo onore presso la Chiesa Madre di Pozzallo. 

Festival Sabir

Il Festival Sabir si tiene a Pozzallo nel terzo fine settimana di Maggio. Si tratta di una rassegna incentrata sull’accoglienza dei migranti e sul ruolo di “centro culturale del Mediterraneo” della Sicilia, in cui si incontrano varie culture da secoli.

Dal Giovedì alla Domenica del terzo fine settimana di Maggio si tengono presso Pozzallo mostre artistiche e fotografiche, rassegne culturali, spettacoli teatrali e musicali. Per informazioni più dettagliate visitate il sito www.festivalsabir.it.

Estate Pozzallese

L’Estate Pozzallese è il contenitore di tutti i principali eventi che si tengono nel periodo estivo presso la città di Pozzallo comprendenti spettacoli musicali, serate danzanti, sagre enogastronomiche, rassegne teatrali ed artistiche di vario genere che di solito si tengono presso il centro storico pozzallese e i Lungomari Pietrenere e Raganzino.

Per informazioni più dettagliate visitate il sito www.comune.pozzallo.rg.it.

Festa del Gelato

È una sagra enogastronomica che si tiene presso il Lungomare Raganzino nel periodo dei festeggiamenti in onore di “San Giovanni Battista” che ricadono nel mese di Giugno (di solito il fine settimana limitrofo alla Domenica che precede la data del 24 Giugno).

Comprende una vera e propria gara tra gelatai pozzallesi e dei centri limitrofi (Modica, Scicli, Ispica) in cui il vincitore che produce il gelato migliore vince ricchi premi; e nel frattempo si ha la possibilità di degustare ghiotti gelati e granite assistendo a vari spettacoli.

Per saperne di più clicca qui.

Sagra del “Pani Cunzatu”

È una sagra che si tiene durante i festeggiamenti in onore di “San Paolo Apostolo” presso il sagrato della sua chiesa. Si tiene la degustazione di fette di pane caldo “Cunzate”, ossia condite con vari ingredienti (di solito olio extravergine di oliva, conserve varie, erbe aromatiche, formaggi, salumi ecc…).

Oltre alle degustazioni si tengono anche vari spettacoli musicali curati da artisti locali.

Sagra del Cannolo

Il primo fine settimana di Agosto, presso il Bar La Perla, si tiene la Sagra del Cannolo in cui avviene la degustazione dei tipici “Cannoli” siciliani farciti con vari gusti di cui quelli tradizionali alla ricotta dolce, al cioccolato e alla crema, a cui si aggiungono tanti altri gusti.

Si tengono anche spettacoli musicali e eventi ricreativi di vario tipo.

Sagra del Pesce

La Sagra del Pesce di Pozzallo è la più antica e celebre manifestazione enogastronomica pozzallese, considerata anche come una delle principali sagre della Provincia di Ragusa, in cui si promuove il pescato pozzallese.

Viene organizzata ad Agosto nella settimana comprendente la data del “Ferragosto” (che ricade il giorno 15 del suddetto mese), nel bel mezzo del periodo estivo in cui presso Pozzallo si ha la vasta presenza di bagnanti e turisti.

L’attrazione principale è collocata presso Piazza delle Rimembranze ed è la grande padella in cui vengono fritti con olio di semi grosse quantità di pesce fresco, crostacei e molluschi formando il tradizionale “fritto misto di pesce” che viene distribuito attraverso appositi stand e consumato in panche di legno.

Lungo il limitrofo Lungomare Pietrenere vi sono collocate bancarelle che formano un animato mercatino nonché vari stand enogastronomici in cui avvengono degustazioni di vari prodotti tipici locali (conserve di verdure e pesce, salumi, formaggi, focacce e pizze, dolciumi, vini e liquori ecc…).

Le serate della sagra sono animate da spettacoli di vario tipo (in maniera speciale danzanti, cabarettistici e musicali).

Per informazioni più dettagliate visitate il sito www.sagradelpescepozzallo.com.

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo. 

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono a Pozzallo visitate i siti www.comune.pozzallo.rg.itwww.pozzallo.net e www.pozzalloturismo.it.

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Prodotti tipici pozzallesi

Il Pescato Pozzallese

Il prodotto tipico di Pozzallo per eccellenza è il suo pescato, formato da varie specie ittiche comprendenti pesci, crostacei e molluschi.

La pesca nella città pozzallese è favorita dalla presenza del più importante scalo portuale della Provincia di Ragusa, in cui è ormeggiata un’attrezzata flotta peschereccia specializzata nella cattura di grossi pesci come tonni e pesci spada.

Presso il mare pozzallese vengono pescati anche cernie, dentici, ricciole, sgombri, acciughe, sarde, sauri, orate, spigole, saraghi, cefali, triglie, boghe, pagelli, scorfani ecc… e tante altre specie ittiche quali crostacei come aragoste, astici, cicale di mare, canocchie, scampi e gamberi o molluschi come polpi, seppie, calamari e totani.

Le preparazioni a base di pesce diffuse a Pozzallo sono a base appunto di tonno o pesce spada che vengono arrostiti sulla brace e conditi con olio, succo di limone ed erbe aromatiche oppure preparati in vari modi (al forno o in padella) con vari ingredienti.

Stessa cosa dicasi per le altre specie ittiche ottime nei cosiddetti “primi piatti” (a base di pasta, oppure formando sostanziose zuppe assieme a vari frutti di mare) oppure fritte. Proprio il fritto misto di pesce è il piatto principale della celebre “Sagra del Pesce” che si tiene ogni anno a Pozzallo.

Anche i pesci provenienti dalla piccola pesca (i cosiddetti “pesci poveri”) sono particolarmente apprezzati in varie preparazioni (di solito fritti o in brodo).

Tipica di Pozzallo è la cosiddetta “Savoiarda”, ossia un’insalata di polpo bollito assieme a verdure miste (di cui patate, olive, carote, prezzemolo ecc…) condita con olio e aceto. Vanno citati anche il tortino di pesce misto (una specie di timballo il cui ripieno comprende vari tipi di pesci, calamari, gamberetti, verdure e formaggio) e vari primi piatti come la tradizionale “Pasta c’Anciuovi” ossia spaghetti, maccheroni, fusilli ecc… conditi con un sugo (con o senza pomodoro) a base di filetti di acciughe, finocchietto selvatico e mollica.

Va citato anche il tradizionale “Purpu ri Scogghiu” con pomodoro ed erbe aromatiche, vero e proprio piatto natalizio pozzallese.

Olio extravergine di oliva e conserve di vario tipo

A Pozzallo è diffusa la produzione di olio extravergine di oliva con la lavorazione di olive locali da cui si ottiene un olio di alta qualità.

Questo olio è ottimo per condire piatti di carne e pesce, verdure crude e cotte ma soprattutto zuppe di legumi misti coltivati nelle limitrofe campagne tipiche della tradizione culinaria del ragusano oppure il tradizionale “Pani Cunzatu” ossia il pane casereccio cotto nel forno a legna condito con sale, erbe aromatiche e appunto olio di oliva.

Questo olio è ottimo per la preparazione di conserve sottolio di verdure (pomodori secchi interi o “Capuliati” ossia tritati, peperoni, melanzane e zucchine arrosto ecc…) e pesce (filetti di tonno, pesce spada, sgombro, alici ecc…).

Formaggi e latticini


Ricotte prodotte presso Pozzallo.

A Pozzallo è diffusa la produzione di vari tipi di formaggi e latticini di ottima qualità come in gran parte della Provincia di Ragusa.

Presso i caseifici pozzallesi si producono formaggi freschi e stagionati con latte bovino quali provole, caciocavalli (semplici o aromatizzati con pepe nero o peperoncino), formaggi del tipo “Ragusano”, mozzarelle di varie forme (a palla, a treccia o a “bocconcini”), mentre con latte ovino forme di pecorino note come “Tuma”, “Primosale” e “Stagionato” (nei formati tradizionali o arricchiti sempre con pepe nero o peperoncino).

Con latte ovino e bovino si producono gustose ricotte.

La pasta tradizionale

A Pozzallo è diffusa la preparazione di formati di pasta tradizionali con ottime farine di grano duro locale di cui va citata anche quella proveniente dai cosiddetti “Grani Antichi” coltivati in gran parte della Sicilia (e quindi anche nel ragusano).

Di essi vanno citati i “Cavatieddi” (gnocchetti lisci o rigati di varie dimensioni), i “Lolli” (piccole tagliatelle), i “Maccarruni” ecc… oltre a formati di pasta farciti con ripieni a base di ricotta fresca a cui vengono aggiunti carne, verdure o pesce. Questi formati di pasta vengono cotti in vari sughi a base di carne, verdure, legumi e ovviamente pesce locale.

Pane, focacce e pizze

A Pozzallo è diffusa la preparazione di fragrante pane casereccio utilizzando impasti di semola di grano duro (o a base di farina proveniente dai già citati “Grani Antichi”) lievitando naturalmente grazie all’inserimento del “Lievito Madre” noto anche come “Criscienti”.

Di ottima qualità la preparazione di tipiche focacce e pizze caserecce (con i medesimi impasti e tipo di lievitazione sopracitati) farcite con vari ingredienti tipiche del periodo pasquale e natalizio (o durante varie ricorrenze) e cotte possibilmente nel forno a legna assumendo durante la cottura un ottimo aroma dovuto anche alla qualità degli ingredienti e della legna utilizzata per la cottura.

Le più buone sono ovviamente quelle fatte in casa (o meglio nelle villette in campagna aventi un forno a legna), ma anche quelle che si acquistano nelle tavole calde, pizzerie o panifici sono ugualmente ottime.

Tra le focacce citiamo le tradizionali “Scacce” farcite con ingredienti di vario tipo (i più tradizionali sono ricotta, pomodoro, cipolla, erbe aromatiche e salsiccia di maiale) ripiegate su se stesso formando vari strati interni.

Altri tipi di focacce sono le “Impanate” di forma tondeggiante, i “Abbuccatureddi” a forma di mezzaluna e i “Tommasini” a forma di rosetta, anch’essi farciti con vari ingredienti (ci cui quelli più tradizionali sono verdure miste quali pesci, patate, bietole selvatiche, broccoli ecc… formaggi e insaccati di maiale).

“Scifietti”

Va citata anche l’Impanata farcita con carne di agnello preparata a Pasqua. Da citare anche i “Cassateddi” con ricotta addolcita con zucchero e aromatizzata con uova e cannella. 

Anche la tradizionale pizza pozzallese (quella prettamente casereccia) viene condita con vari ingredienti a seconda della fantasia di chi le prepara, presentandosi soffice e ben condita venendo apprezzata da chiunque ha l’occasione di assaggiarla. 

Dolciumi tipici

Concludiamo parlando dei tipici dolciumi pozzallesi che vengono preparati durante l’anno o per le principali festività religiose ossia Pasqua e Natale.

Di essi vanno citati i “Cassateddi” pasquali e natalizie che sono focacce dolci farcite con ricotta dolce aromatizzata con uova e cannella; vanno citati i biscotti bolliti “Scaurati” aromatizzati con semi di finocchio o anice, i “Nucatuli” (o “Mucatuli” ) farciti con confettura di fichi secchi, miele e mandorle, i “Mustazzoli” con miele o vino cotto, le “Mpanatigghie” (originarie di Modica ma diffuse anche a Pozzallo) aventi un particolare ripieno a base di carne che imita una farcitura a base di frutta secca, i “Palummeddi”, noti anche come “Moscardini” o “Ossa di Morto” a base di cannella e chiodi di garofano, i biscotti di mandorla semplici o aromatizzati (agli agrumi, al pistacchio ecc…).

Da citare anche i “Pupi cu l’Ovu” pasquali (ossia pani dolci di varie forme cosparsi con zuccherini colorati e recanti un uovo sodo al loro interno), i ravioli fritti farciti con la ricotta, le “Chiacchiere di Carnevale” (sfoglie di pasta dolce fritta e cosparsa con zucchero a velo), le “Frittelle di San Martino” con zucchero e miele (semplici o farcite con ricotta o varie creme dolci), e i “Macallè” (cartocci di pasta brioche fritta farciti con ricotta dolce, cioccolato e crema pasticcera). 

E’ diffusa inoltre la preparazione del torrone di mandorle o sesamo e miele noto come “Cubaita”,. di confetture di mele cotogne indurite in appositi stampini assumendo poi fantasiose forme note come “Cutugnati”, la “Mostarda” di mosto fresca o secca ottenuta con succo d’uva, “U Biancumangiari” di mandorle, i “Geli” ossia “budini” a base di frutta nonché di gelati e granite di vari gusti oltre che dei tradizionali dolci della tradizione siciliana.

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Artigianato pozzallese

(in allestimento)

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Strutture ricettive pozzallesi

Visita il sito www.tripadvisor.it per saperne di più su hotel, case vacanze, bed & breakfast, pub, discoteche, ristoranti.

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Fotogallery di Pozzallo

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