Roccazzo

Roccazzo

Mappa di Roccazzo


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Cenni principali e storici su Roccazzo

Roccazzo (in siciliano “Ruccazzu” o “U Ruccazzu” ) è la principale frazione extraurbana del comune di Chiaramonte Gulfi ed è posta a circa 12 km dalla cittadina chiaramontana, collegata ad essa tramite la S.P. 3 Sottochiaramonte – Acate (che va a collegarsi alla SS 115 Vittoria – Gela nei pressi della cittadina acatese), ma facilmente collegata alle SS 514 Ragusa – Catania e SS 115 Comiso – Vittoria tramite le S.P. 5 Vittoria – Cannamellito – Pantaleo (dallo svincolo sulla SS 514 per Licodia Eubea, Vittoria e Contrada Sperlinga andiamo in direzione di quest’ultima per poi arrivare presso la frazione chiaramontana, oppure da Vittoria andiamo in direzione di Licodia Eubea, in ogni caso si arriva sempre presso Roccazzo) e S.P. 7 Comiso – Chiaramonte Gulfi (dallo svincolo sulla SS 514 per Chiaramonte Gulfi in Contrada Coffa andiamo verso Comiso imboccando poi la S.P. 30 Rinelli – Coffitello in direzione di Pedalino fino alla prima rotatoria, andando quindi in direzione Roccazzo – Contrada Sperlinga).

Si tratta di un piccolo centro abitato di tipo rurale posto su un altopiano collocato nell’estrema propaggine settentrionale della “Piana di Vittoria”, lambito a nordovest dal Fiume Dirillo e dai Torrenti Paratore e Mazzarronello (affluenti del sopracitato fiume) composto da circa 640 abitanti il cui nome deriverebbe da un’antica fortificazione militare di epoca medievale non più esistente ma che molto probabilmente è stata inglobata all’interno di una delle tante tenute feudali poste nel territorio limitrofo.

Infatti in passato l’attuale territorio di Roccazzo si presentava come una vasta area rurale popolata sin dall’età neolitica da insediamenti risalenti alle età del rame (XXI – XIX a.C.) e del bronzo (XIV – XIII secolo a.C.) collocati rispettivamente presso le aree adiacenti alla vallata in cui scorre il Fiume Dirillo e all’altopiano di Mazzarronello. In questa zona i coloni greci provenienti da Siracusa fondarono agli inizi del 500 a.C. un insediamento militare situato nell’area oggi nota come “Scornavacche”, dipendente dalla limitrofa cittadina greca di Akrillai (attuale Villaggio Gulfi). Il sito abitativo di Scornavacche oltre ad essere sede di una guarnigione militare, era noto per l’abilità dei suoi ceramisti. Infatti qui durante alcuni scavi archeologici vennero rinvenuti i ruderi di una fornace, vari manufatti ceramici (tra cui vasellame di vario tipo ed una statua della dea Atena) e oggetti metallici che molto probabilmente erano utilizzati per la lavorazione della ceramica. Il sito abitativo di Scornavacche venne distrutto due volte durante le incursioni cartaginesi in Sicilia meridionale: la prima nel 406 a.C. venendo poi ricostruita dal tiranno Timoleonte, mentre la seconda nel 280 a.C. e dopo quest’ultima il sito non venne più ricostruito. Il sito di Scornavacche (tuttora sotto vincolo archeologico e quindi soggetto a vari studi e scavi) venne poi studiato da molti archeologi e studiosi di cui va citato il trentino Paolo Orsi e il chiaramontano Corrado Melfi.

Il territorio di Roccazzo nelle epoche successive ebbe perlopiù funzioni rurali ospitando diversi insediamenti in epoca romana, avendo il medesimo ruolo nel periodo medievale. Dopo il 1500 l’area divenne sede di vari feudi appartenenti a famiglie nobili locali e no mantenendo la funzione agraria nei secoli 1600 e 1700. Durante il terremoto dell’11 Gennaio 1693 i casali rurali e le tenute feudali subirono gravi danni ma grazie alla ricostruzione settecentesca il tutto venne restaurato. Dal 1800 l’area ebbe una rapida espansione demografica grazie alla costruzione di nuovi edifici rurali e tenute feudali (le Ville Zottopera, Occhipinti, Iannizzotto, Montesano ecc…) che portano man mano alla fondazione della borgata rurale nota appunto come “Roccazzo” che si sviluppò tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900. In quest’ultimo secolo, con la costruzione delle strade di comunicazione, vennero costruiti anche isolati abitativi che portarono alla formazione dell’odierna Roccazzo, solcata dalle S.P. 3 e 5 che la collegano alle vicine città di Chiaramonte Gulfi, Comiso, Vittoria, Acate e Mazzarrone (CT) oltre che alle principali vie di comunicazione della provincia ragusana.

Oggi Roccazzo si presenta come un’attiva borgata rurale e residenziale che comprende una propria “Parrocchia” (consacrata a “Santa Maria Immacolata” a cui sono soggette le Chiese di Santa Rita e della Sacra Famiglia poste nelle limitrofe aree di Sperlinga e Donnagona), esercizi commerciali, locali di ritrovo e interessanti strutture ricettive di tipo turistico. Comunque sia la principale fonte economica della piccola frazione chiaramontana è basata sull’agricoltura (coltivazione di olive, agrumi, mandorle, vari tipi di verdura e uva da vino e da tavola), sull’allevamento bovino, ovino e suino e sull’industria artigianale legata alla produzione di prodotti agricoli e alimentari tipici del territorio. I principali eventi festosi di Roccazzo sono la Sagra dell’Uva la terza Domenica di Settembre e la Festa di Santa Maria Immacolata (Patrona di Roccazzo) l’8 Dicembre.

Sottosezioni

Luoghi da visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

Feste, tradizioni ed eventi di Roccazzo

Sagra dell’Uva (Roccazzo)

Il terzo fine settimana di Settembre (Sabato e Domenica) presso la frazione chiaramontana di Roccazzo, all’interno del locale Mercato Ortofrutticolo di Contrada Fossa Rotonda a partire dalle ore 18.00 si tiene la “Sagra dell’Uva”, il principale evento enogastronomico della frazione agricola chiaramontana che viene organizzato dall’Associazione Giovanile Roccazzo. In questa sagra si valorizza l’uva locale prodotta presso i vigneti collocati presso le aree di Roccazzo, Sperlinga, Fegotto, Mazzarronello, Piano dell’Acqua, Donnagona e Villaggio Gulfi (facenti parte del territorio comunale chiaramontano) nelle versioni “da tavola” (della varietà “Vittoria”) e “da vino”. In questa vivace sagra si possono degustare dolciumi a base di mosto d’uva quale la “Mostarda” (un dolce al cucchiaio ottenuto tramite una speciale bollitura e lavorazione del mosto, cosparso con abbondanti mandorle tritate), i “Cuddureddi” (una pasta dolce cotta nel mosto d’uva) oltre alle “Frittelle” (palline ii cui impasto è a base di semola di grano duro che vengono fritte nell’olio bollente) e ai gustosi panini con salsiccia locale di Chiaramonte Gulfi (oltre a patatine fritte e altri piatti). Nelle due serate della sagra ci sono vari tipi di stand espositivi in cui quelli dove degustare altri prodotti tipici del territorio (conserve, vino, salumi, formaggi, dolciumi ecc…). Inoltre a partire dalle ore 21.00 vi sono spettacoli musicali nelle serate del Sabato e della Domenica curati da importanti artisti.

Per informazioni più dettagliate visita la pagina facebook della Sagra dell’Uva.

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Chiaramonte Gulfi.

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