*Rosolini, Area iblea e archeologica della Cava Grande di Rosolini

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Rosolini

*Area iblea e archeologica della “Cava Grande di Rosolini”
(Territori di Rosolini e Modica)

Mappa della Cava Grande di Rosolini


Mappa della Cava Grande di Rosolini (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni principali sulla Cava Grande di Rosolini


Foto panoramica della Cava Grande di Rosolini.

L’area della Cava Grande di Rosolini rappresenta la più vasta cavità iblea del territorio rosolinese, che possiede un’alta concentrazione di siti archeologici studiati e catalogati da famosi archeologi tra cui il roveretano Paolo Orsi (che nei primi anni del 1900 esplorò e studiò gran parte della Sicilia sudorientale) a cui è dedicata una tomba neolitica qui ubicata.

Questa cavità iblea si origina in territorio modicano tra le Contrade Gorgodaino, Cannizzara – Ciancia e Porta di Ferro (S.P. 31 Crocevia – Cava Ispica ad est della città di Modica) da una piccola sorgente da cui sgorga o per meglio dire “sgorgava” il Torrente Granati, corso d’acqua ormai secco il cui unico scorrimento idrico lo si ha solo in occasione di forti piogge (eventi in cui è sconsigliato visitare la cavità).

La cava si divide in quattro tratti: “Cava Lazzaro” (nordovest), “Cava Cansisina – Croce Santa” (sudovest – sudest), e “Cava Granati” (nordest).

Il tratto occidentale del Torrente Granati che scorre all’interno delle Cave Lazzaro e Cansisina, da ovest verso est solca le Contrade San Cristoforo all’Ulivella, Pezzettula, Carbonarella e Marchesa (parete nordovest), Serra Pecorelle, Serra Palermo, Pernicella, Cozzo Pernice e Ternulla (parete sudovest).

Al centro della cavità presso il tratto della “Cava Santa”, è posta la località “Cansisina”, ossia una cava secondaria in cui noi da meridione venendo dalla S.P. 27 “Rosolini – Sant’Alessandra – Modica” (andando in direzione del ristorante “A’ Cava” ) imbocchiamo la “Traversa Cansisina” posta presso un ramo laterale della cava, da cui raggiungiamo il punto centrale dell’area iblea in cui possiamo ammirare il settecentesco “Acquedotto Cansisina” ad archi, e l’Eremo della Croce Santa di tipo rupestre all’interno del quale venne rinvenuto il “Santissimo Crocifisso” di Rosolini.

Il tratto orientale della Cava Grande di Rosolini corrispondente al tratto noto come “Cava Granati”, raggiungibile dalla S.P. 66 Timparossa – Cozzo Cisterna è posto tra le Contrade Cozzo Cisterna, Mezzargento, La Torre e Granati Vecchi (nordest), Commaldo Inferiore, Zacco Miccio, Barbieri, Timpa Rossa, Granati Nuovi – Incallebba (sudest).

Lungo i sopracitati tratti di questa cava si affacciano anche piccole cavità laterali, tra cui citiamo (da ovest verso est) le Cave Marchesa (nordovest), Ternulla (sudovest), Cansisina (sud), San Teodoro (nord), Timpa Rossa (sudest).

Lo sbocco della Cava Grande di Rosolini è posto in Contrada Zacchita a nordest della città rosolinese (raggiungibile dalla SS 115 “Rosolini – Noto”), in cui Torrente Granati riceve da nord il Torrente Scalarangio immettendosi presso il Vallone Stafenna (corso d’acqua che scorre verso nordest per confluire in territorio netino presso il Fiume Tellaro).

Le aree archeologiche della Cava Grande di Rosolini sono poste in vari punti della medesima. e le principali di esse sono poste nelle Contrade Commaldo Inferiore, Cansisina, Ternulla, Cozzo Pernice, Case Ruta, Marchesa, Cava Lazzaro, Cozzo Cisterna – San Teodoro, Timpa Rossa e Granati.

Possiamo raggiungere i vari punti della Cava Lazzaro da varie traverse poste lungo la S.P. 27 per Modica (il cui imbocco è posto tra la fine di Via Sant’Alessandra e la rotatoria del Viale della Pace nella periferia ovest di Rosolini) di cui la più nota è la sopracitata “Traversa Cansisina” che conduce direttamente all’esatto centro della cavità, a cui segue la “Traversa Serra Pecorelle” posta al confine con i territori rosolinese e modicano (che conduce all’area della “Tomba Paolo Orsi” e al Cozzo Pernice).

Stessa cosa dicasi del tratto orientale e settentrionale della cavità (Timpa Rossa, Granati Vecchi e Nuovi, Cozzo Cisterna, Commaldo Superiore ecc…) raggiungibile dalla S.P. 66 (imbocco posto in Via Perpetua, raggiungibile dalla Via Sipione o dall’asse viario formato dalla Via Cavalier Domenico Marina e dai Viali della Libertà e della Pace). 

La vasta Cava Grande di Rosolini, che taglia da ovest ad est la porzione del territorio ibleo posto immediatamente a nord della città rosolinese, presenta inoltre varie grotte naturali di formazione carsica, molte delle quali utilizzate anticamente come tombe rupestri in epoca protostorica , e come rifugi rupestri provvisti di ovili fortificati in epoca medievale.

Oltre ad esse vanno menzionate anche le grotte artificiali scavate nella roccia, che fungevano anch’esse da tombe o da veri e propri oratori rupestri di cui il più noto è appunto l’Eremo della Croce Santa.

L’area come detto in precedenza venne studiata da molti archeologi tra cui il sopracitato Paolo Orsi, a cui si aggiungono Antonio Stoppani, Francesco Maugini, Luigi Pigorini, Giuseppe Agnello, Luigi Bernabò – Brea, Pietro Militello e Vittorio Rizzone. 

Le analisi condotte su di essi dimostrano che le grotte erano utilizzate come necropoli già dal 1800 a.C. nel tardo periodo della “Civiltà di Castelluccio”.

La più interessante di queste tombe è senza dubbio la “Grotta del Principe” o “Tomba Paolo Orsi” (in memoria dell’omonimo archeologo roveretano), le cui pareti esterne presentano pilastri rettangolari scavati nella roccia.


La “Tomba del Principe” posta nel cuore della Cava Lazzaro.

All’esatto centro della Cava Grande di Rosolini è collocato l’Eremo della Croce Santa, tuttora meta di pellegrinaggi in seguito al ritrovamento miracoloso del  “Santissimo Crocifisso” venerato presso la cittadina rosolinese.


L’Eremo di Croce Santa collocato al centro della Cava Lazzaro.

Nei pressi dell’Eremo di Croce Santa vi sono posti un punto di ristoro (ristorante – pizzeria) e un “Parco Avventura”, oltre al sopracitato “Acquedotto Cansisina”.

Lungo la cava vi sono varie necropoli di epoca neolitica riconducibili anch’esse al periodo della “Civiltà di Castelluccio” (2300 a.C. – 1700 a.C).

Nel limitrofo tratto di Cava Cansisina vi sono i resti di un villaggio neolitico facente capo ad un sito abitativo di tipo rupestre, affiancato da tombe scavate nella roccia di epoche varie oltre che da tracce di antichi oratori rupestri di epoca bizantina (periodo posteriore alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente) posti presso le aree di “Cozzo Pernice” e “Marchesa”.

La Necropoli di Cozzo Pernice.

Ad oriente della cava è posta l’interessante area archeologica del Cozzo Cisterna facente capo ad un villaggio feudale abitato a suo tempo da agricoltori e pastori dove vi possiamo ammirare i resti di masserie, stalle e persino di una chiesetta seicentesca costruita dai Gesuiti (per saperne di più visita il sito www.cozzocisterna.it).

L’area comprende i resti di tombe a fossa e di arcosoli funerari dislocati lungo il rilievo di Cozzo Cisterna e sul sentiero di “Scala San Teodoro” che si collega alla sottostante cava solcata dal Torrente Granati. anche i resti di antichissime Necropoli a fossa e rupestri poste sul piccolo colle denominato appunto “Cozzo Cisterna”.


La Necropoli di Cozzo Cisterna.

L’estremo tratto orientale della Cava Grande di Rosolini prospiciente alla confluenza presso il Vallone Stafenna, è delimitato dalle aree di “Granati Vecchi” e “Granati Nuovi” (poste a nord e a sud della cavità), in cui sono posti siti sepolcrali di tipo rupestre di epoche varie.

Limitrofa alla cava, vi sono altre interessanti aree (anche di notevole) rilevanza archeologica poste presso le Contrade Zacco Miccio, Case Castellano – Commaldo Inferiore, Cozzo Pernice – Pernicella – Ternulla, Serra Palermo, Serra Pecorelle, Timpa Rossa e Granati – Incallebba (a sud della cava), La Torre, San Teodoro – Cozzo Cisterna, Case Ruta – Marchesa – Carbonarella, Pezzettula, Cozzo Verro, Commaldo Superiore (Torre di Commaldo – Chiesa di Santa Maria di Fatima),  San Cristoforo all’Ulivella, Gorgodaino e Cannizzara – Ciancia (nord).

Sono numerosi i reperti archeologici rinvenuti lungo la Cava Grande di Rosolini, perlopiù utensili in pietra o in osso esposti al “Museo Paleontologico Pigorini” di Roma, al “Museo Archeologico Ibleo” di Ragusa e al “Museo Civico” di Modica.

Gran parte di essi verranno collocati all’interno del “Museo Etnografico Giovanni Savarino” di Rosolini.

La Cava Grande di Rosolini si presenta interessante anche dal punto di vista geologico data la conformazione rocciosa e le interessanti concrezioni calcaree che riscontriamo nelle pareti della cavità, in cui possiamo anche notare dei fossili marini di epoca preistorica.

Da non trascurare la fauna e la flora che contraddistinguono gran parte dell’area solcata dalla Cava Grande di Rosolini (per saperne di più vedi link “Territorio ibleo di Rosolini” per saperne di più).

Sottosezioni

Feste, tradizioni ed eventi di Cava Grande di Rosolini

Motoraduno “Eremo di Croce Santa”

Il  Motoraduno “Eremo di Croce Santa” si tiene l’1 Maggio di ogni anno presso la Cava Grande di Rosolini in concomitanza con la festività consacrata alla “Croce Santa di Rosolini”.

Questa manifestazione motoristica viene organizzata dal “Moto Club Rosolini” tenendosi presso il tratto della cavità noto come “Cava Cansisina”, per la precisione presso l’ampio spiazzale antistante all’Eremo di Croce Santa (in alcuni anni la manifestazione si è però tenuta all’interno della città rosolinese).

Il motoraduno inizia verso le ore 09.00 con l’iscrizione dei partecipanti alla manifestazione, che termina verso le ore 11.30.

Alle ore 11.40 circa avviene la benedizione collettiva dei caschi e dei mezzi.

Verso le ore 12.00 / 12.30 i motociclisti gireranno in corteo per la cittadina di Rosolini, dirigendosi successivamente in direzione dell’Eremo di Croce Santa lungo la S.P. 27 “Rosolini – Sant’Alessandra – Grotticelli” imboccando la “Traversa Cansisina” che conduce alla suddetta cavità.

Verso le ore 13.30 i motociclisti arrivano presso lo spiazzale di fronte all’Eremo di Croce Santa.

A partire dalle ore 14.00 / 14.30 inizieranno giochi popolari e spettacoli di vario tipo curati da artisti locali, che si protrarranno per tutto il pomeriggio.

Alle ore 17.30 verranno distribuiti gli attestati di partecipazione ai partecipanti al motoraduno.

Alle ore 18.30 avviene la traslazione in moto della “Croce Santa di Rosolini” dalla Chiesa del Crocifisso all’Eremo di Cava Cansisina a cui seguirà un momento di preghiera.

Alle ore 19.30 termina il Motoraduno del 1 Maggio di Rosolini.

Per saperne di più visita la pagina facebook del Moto Club Rosolini.

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