Sortino, Chiesa Madre di San Giovanni Evangelista (Canonica e Biblioteca)


La splendida Chiesa Madre di San Giovanni Evangelista di Sortino in stile barocco.

La Chiesa Madre di Sortino è l’edificio sacro più bello della cittadina iblea sortinese, ma anche una delle chiese barocche in assoluto più belle dell’intera Sicilia per le sue particolari decorazioni architettoniche. Essa venne consacrata a “San Giovanni Evangelista”, che è tuttora considerato come il “Protettore della città” (anche se non è festeggiato da diversi anni). Questa chiesa venne edificata tra il 1734 e il 1759 da maestranze palermitane (in cui probabilmente figura anche l’operato di Fra’ Angelo Italia) che diedero una sontuosa luce barocca all’edificio sacro. La Chiesa sorge su un grande sagrato lastricato con pietre di fiume che creano gradevoli effetti geometrici caratterizzati da giochi di luce chiaroscuri; esso è delimitato da pilastri quadrangolari abbellite da pregevoli “coppe” in pietra iblea.


Il sagrato della Chiesa Madre di Sortino.

L’imponente facciata recentemente restaurata, domina l’intera Piazza Matrice (chiamato dai sortinesi “U chianu da Matrici ” cioè “Il piano della Matrice”); essa è caratterizzata da un’imponente forma rettangolare abbellita da pregevoli elementi architettonici barocchi. L’ordine inferiore della facciata presenta tre portali. Il portale centrale è inquadrato da un doppio ordine di pregevoli colonne tortili decorate da figure scultoree raffiguranti tralci di vite, sormontate da capitelli corinzi riccamente lavorati a bassorilievo. Essi sostengono un architrave merlato caratterizzato da splendide decorazioni floreali scolpite a bassorilievo abbellite da “Volti di Fanciulli” sempre scolpiti a bassorilievo. Poco più sopra vi è una nicchia ovale contenente una statua in pietra iblea raffigurante “San Giovanni Evangelista” accanto ad essa vi sono altre due statue raffiguranti due “Angeli”. Ai lati del portale centrale vi sono due possenti colonne corinzie. I portali laterali presentano entrambi un timpano semicircolare “a cappello” finemente merlato e decorato con motivi floreali scolpiti a bassorilievo. Sotto di essi vi sono due nicchie semicircolari a forma di conchiglie. I due timpani semicircolari sono sostenuti da pilastrini scanalati e sormontati da due ampie finestre. L’ordine inferiore della facciata è infine solcato da quattro pilastri aventi capitelli corinzi che sostengono una possente trabeazione presentanti fastose merlature.


L’elegante facciata barocca della Chiesa Madre di San Giovanni Evangelista.


Particolare delle colonne tortili che delimitano il portale della chiesa.


I capitelli posti al termine delle colonne.


La statua posta sul portale che raffigura “San Giovanni Evangelista”.

Il secondo ordine presenta sempre due colonne e quattro pilastri corinzi che sostengono un’altra stupenda trabeazione merlata. Al centro vi è un grande finestrone arcuato decorato con ghirlande floreali finemente scolpite; inquadrato da due piccole colonne sostenenti un monumentale timpano spezzato recante al centro il bassorilievo che raffigura lo stemma dei Gaetani, che a quei tempi era la famiglia nobiliare più potente di Sortino. Ai lati vi sono due nicchie arcuate inquadrate da pilastrini i cui capitelli corinzi sostengono un possente timpano triangolare. Esse recano rispettivamente le statue di “Mosè” (nella nicchia di sinistra) e quella del “Profeta Elia” (posta in quella destra).


La statua che raffigura “Mosè”.


La statua raffigurante il “Profeta Elia”.

La facciata della chiesa è coronata da una balconata in pietra sormontata da quattro pinnacoli a coppa riccamente scolpiti e da due semi obelischi. Al centro svetta la torretta campanaria presentante tre finestrelle arcuate che fungono da celle campanarie. Essa è inquadrata da due piccole colonne che sostengono il frontone merlato caratterizzato da un grande timpano spezzato al cui centro vi è un semipilastro che sorregge una grande “Croce” in ferro battuto, ai cui lati vi sono due contrafforti scanalati a spirale.

L’interno della chiesa possiede tre grandi Navate disposte a “Croce latina”. La Navata centrale risulta decorata da pregevoli merlature stuccate e da grandiosi affreschi del Crestadoro, raffiguranti “Episodi Biblici” di cui il pannello centrale raffigurante “L’Apocalisse di San Giovanni Evangelista”.


L’interno della Chiesa Madre di San Giovanni Evangelista.


Gli affreschi del pittore Giuseppe Crestadoro che adornano la volta della chiesa.

Notevoli anche il Pulpito ligneo e l’organo settecentesco (in fase di restauro), quest’ultimo costruito dal Sacerdote napoletano Donato Dal Piano.


Il Pulpito della Chiesa Madre di Sortino.


L’organo settecentesco della Chiesa Madre di San Giovanni Evangelista.

Nell’area presbiteriale della chiesa possiamo ammirare lo splendido Altare Maggiore settecentesco rivestito con pregevoli marmi policromi. Più sopra vi è la splendida tela del Crestadoro raffigurante “San Giovanni Evangelista”. Da ammirare la bella cupola presentante pregevoli stucchi decorativi.


La tela posta sull’Altare Maggiore raffigurante “San Giovanni Evangelista”.


La cupola della chiesa rivestita da eleganti stucchi.

Nelle Navate laterali in cui sono collocati eleganti altari con elementi decorativi barocchi possiamo ammirare due tele sempre del Crestadoro raffiguranti “San Luigi Gonzaga, “San Filippo Neri” e le tele del pittore palermitano Vito D’Anna raffiguranti “La Deposizione di Cristo” e “San Gabriele Arcangelo”, nonché una tela di artista ignoto raffigurante “La Madonna del Rosario”. Sono posti anche eleganti monumenti sepolcrali in cui sono seppelliti esponenti del clero sortinese. Da ammirare la bella “Cappella del Santissimo Sacramento”, presentante importantissime opere d’arte sacra del 700 e dell’800, tra cui l’Altare del “Santissimo” avente un bel Tabernacolo.


La tela che raffigura “San Luigi Gonzaga”.


La tela che ritrae “San Filippo Neri”.


Il dipinto che raffigura “San Gabriele Arcangelo”.


Il dipinto raffigurante “La Deposizione di Cristo”.


L’opera pittorica che ritrae “La Madonna del Rosario”.


Un monumento sepolcrale posto presso la Chiesa Madre di Sortino.

Bisogna dire infine che in questa Chiesa possiamo ammirare il Fonte Battesimale e l’Acquasantiera; quest’ultima è una rarissima opere d’arte scultorea risalente al 1556, considerata come “uno delle più antiche opere d’arte della Provincia di Siracusa” a salvarsi dalla furia del terremoto del 1693.


L’Acquasantiera cinquecentesca della Chiesa Madre di Sortino.

Dietro la Chiesa Madre, lungo la Via Municipio, è posta la Canonica della suddetta chiesa sortinese, ricavata all’interno di un edificio sacro più antico (molto probabilmente la primitiva e provvisoria sede della Chiesa Madre di Sortino) che però divenne utilizzato come residenza dei preti della Parrocchia della Chiesa di San Giovanni poco dopo la realizzazione dell’edificio sacro più importante di Sortino.

Questo edificio comprende la facciata presso la Via Municipio (numero civico 46) che comprende un portale semiarcuato con sopra una finestrella, mentre sull’ordine superiore è posta una finestra rettangolare con travone di coronamento e frontone che cinge la breve facciata. Sul lato sinistro è posto un edificio che molto probabilmente fungeva da torre campanaria. Sulla Piazza Matrice a sinistra della Chiesa Madre è posta la rampa di scale che conduce all’interno della Casa Canonica (il cui ingresso è posto presso la finestra laterale di questa antica chiesa). Tra essa e la chiesa è posto il monumentale ingresso di forma rettangolare con timpano semicircolare alla Sacrestia dell’edificio sacro in cui è posta una fornita Biblioteca in cui sono collocati molti manoscritti riguardanti i registri degli avvenimenti parrocchiali, ma vi sono anche importanti libri sacri (per visualizzare una parte dell’archivio clicca qui).

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