Vizzini

Homepage – CT – Calatino – GelaCalatinoVizzini

Vizzini
(Borgo della Cunziria)

Mappa di Vizzini e del suo territorio


Mappa di Vizzini (per ingrandire la mappa clicca qui).

Torna all’elenco

Cenni principali su Vizzini


Foto panoramica di Vizzini.

Vizzini è una cittadina di circa 6031 abitanti situata nell’area sudoccidentale della Provincia di Catania all’interno del comprensorio noto come “Calatino” assieme ai limitrofi comuni di Licodia Eubea, Mineo, Ramacca, Scordia, Palagonia, Grammichele e Caltagirone (quest’ultimo il comune più importante di quest’area), al confine con le Province di Siracusa (territori di Buccheri e Francofonte) e Ragusa (territori di Giarratana e Monterosso Almo).

Essa è collocata a circa 61 chilometri da Catania, mentre risulta più vicina a Ragusa e Caltagirone distando rispettivamente 40 e 30 chilometri da esse.

Il centro abitato vizzinese è adagiato sul versante settentrionale dei Monti Iblei su di  un sito collinare a circa 514 metri di altezza sul livello del mare, da cui si originano vari corsi d’acqua che vanno a formare il Fiume Vizzini, che confluendo nel Fiume Amerillo va a formare il Fiume Dirillo assieme all’omonimo lago sbarrato dalla Diga di Ragoleto (posta a sudovest di Vizzini).

A poca distanza vi è posto il rilievo montuoso noto come “Monte Lauro”, che con i suoi 986 metri sul livello del mare è la vetta più alta di questa catena montuosa che occupa gran parte della Sicilia sudorientale.

I collegamenti stradali sono garantiti grazie all’asse viario formato dalle SS 194 / SS 514 “Ragusa – Catania” in cui è posto il principale svincolo per la città vizzinese (da qui raggiungibile lungo il tratto della SS 194 per Monterosso Almo, Giarratana e Ragusa), risultando collegata mediante il sopracitato asse stradale allo svincolo autostradale dell’Autostrada “Catania – Siracusa” per la città lentinese (posto in Provincia di Siracusa).

In futuro Vizzini dovrebbe essere collegata all’Autostrada “Ragusa – Catania” (in fase di progettazione) che dovrebbe sostituire il sopracitato asse viario.

Mediante il tratto “Vizzini – Buccheri” della SS 124 “Siracusana”, Vizzini invece risulta collegata all’area iblea della Provincia di Siracusa.

È presente anche un collegamento ferroviario assicurato dalla Stazione di Vizzini – Licodia, posta lungo la linea ferroviaria Catania – Caltagirone – Gela. Un tempo Vizzini era collegata mediante ferrovia alle città di Ragusa e Siracusa tramite l’ormai ex Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini (che prende ovviamente il nome dalle città che essa andava a collegare).

Vizzini, anche se all’apparenza sembra un tranquillo centro abitato montano, è uno dei luoghi più rinomati della Sicilia sudorientale per la sua storia millenaria, per bellezza dei suoi edifici, per i suoi prodotti tipici di cui formaggi e latticini di alta qualità, ma soprattutto per essere legata alle opere dello scrittore catanese Giovanni Verga che, secondo alcune fonti storiche sarebbe nato proprio presso la cittadina vizzinese.

Lo scrittore si ispirò alla vita contadina e nobiliare di Vizzini per scrivere alcune delle sue più famose opere tra le quali vanno citate la novella “Cavalleria Rusticana” ambientata presso il limitrofo “Borgo della Cunziria” (un villaggio rurale posto poco più a nord di Vizzini) e il romanzo “Mastro Don Gesualdo” che invece risulta ambientato all’interno della città vizzinese.

Il centro urbano vizzinese si divide in un’area periferica posta ad est mentre ad ovest vi è posto il pittoresco centro storico abbarbicato su di una rupe che si affaccia presso la valle solcata dal Fiume Vizzini.

Esso possiede tre principali assi viari:

  • quello formato dalle Vie dei Galli e Roma che collega le SS 194 per Ragusa e Catania e SS 124 per Buccheri e Siracusa con la centrale Piazza Umberto I, che è la principale della città vizzinese in cui possiamo ammirare anche la “Scalinata in Maiolica” piuttosto simile a quella della vicina Caltagirone (ma con un numero molto inferiore di scalini);
  • quello formato dal Viale Regina Margherita e dalla Via Vittorio Emanuele II a meridione, che mettono in collegamento la periferia orientale con le Piazze Guglielmo Marconi (la più grande di Vizzini) e Umberto I;
  • e infine quello composto dalle Vie Giovanni Verga e Madonna delle Grazie che collegano Piazza Umberto I con la SS 194 per Monterosso Almo, Giarratana e Ragusa.

Possiamo suddividere il centro urbano e storico di Vizzini in due aree: quella orientale con strade più rettilinee e di impronta quindi più “moderna” e quella occidentale caratterizzata da pittoreschi quartieri abbarbicati sotto la rupe su cui un tempo era collocato il Castello medievale cittadino.

La Piazza Umberto I di Vizzini.

All’interno di Vizzini possiamo ammirare molti edifici storici di cui i più importanti sono l’Osteria in cui Giovanni Verga ambientò parte della novella della “Cavalleria Rusticana” con l’adiacente Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù in Via Masera, la Chiesa Madre di San Gregorio Magno (consacrata al “Santo Patrono” della cittadina vizzinese) in stile gotico – catalano con in adiacenza la piccola ma interessante Chiesa di San Vito Martire in stile barocco (presso Via San Gregorio Magno), la tardo barocca Chiesa di San Giovanni Battista in Via Dafnica che è il più grande ed elegante edificio sacro cittadino, il Palazzo Cafici che è il più elegante ed importante edificio nobiliare cittadino in stile tardobarocco, gli eleganti Palazzi del Municipio, Verga (residenza dello scrittore Giovanni Verga) e Cannizzaro posti in Piazza Umberto I, la Chiesa di Sant’Agata posta alla fine della sopracitata scalinata in maiolica di Piazza Umberto I con gli adiacenti Palazzi Costa e Trao – Ventimiglia rispettivamente sedi del “Parco Letterario Giovanni Verga” e del “Museo dell’Immaginario Verghiano”, i ruderi dell’antico Castello medievale e l’adiacente Chiesa di Santa Maria dei Greci dell’Assunzione (Via Castello – Salita Atene), le rovine della Chiesa di San Michele Arcangelo e le limitrofe Chiese di San Giovanni Evangelista, dell’Annunziata e della Madonna dei Pericoli (area occidentale del centro storico vizzinese), la Chiesa di San Sebastiano posta in Via Vittorio Emanuele con in adiacenza il Palazzo Gandolfo – La Gurna in cui venne ambientata una parte del romanzo “Mastro Don Gesualdo” di Giovanni Verga, il “Torrione” di Via Roma con eleganti formelle in terracotta con in adiacenza i Palazzi dell’Ospedale Civile e Caffarelli, la Chiesa di Santa Maria di Gesù presso la Piazza Marconi, la Villa Comunale di Vizzini da cui poter godere di un’ottimo panorama posta lungo il Viale Regina Margherita solo per citare alcuni degli edifici più importanti della città vizzinese.

La Chiesa Madre di San Gregorio Magno


La Chiesa di San Giovanni Battista.


Il Palazzo Verga.

A nord di Vizzini è posto il Borgo della Cunziria (raggiungibile dalla Via Masera), un villaggio rurale costruita nel secolo 1700 sede di diverse concerie per la lavorazione delle pelli (il termine siciliano “Cunziria” significa “Conceria”), noto per essere stato narrato all’interno della novella “Cavalleria Rusticana” di Giovanni Verga, ma che oggi è divenuto in parte sede di un importante sito culturale e ricettivo in cui possiamo ammirare il villaggio abitativo, le limitrofe concerie, la Chiesa di Sant’Eligio, l’antico lavatoio ed un anfiteatro di costruzione contemporanea in cui si tengono diversi spettacoli.

Infatti presso la città di Vizzini durante l’anno si tengono molte manifestazioni che hanno come oggetto le opere dello scrittore Giovanni Verga, tra cui la “Festa dei Sapori e dei Saperi nelle Terre del Verga” ricadente il 25 Aprile di ogni anno e che prevede spettacoli e rappresentazioni incentrate proprio sulle opere dello scrittore verista, a cui si aggiunge la degustazione di ricotta e formaggi prodotti in territorio vizzinese, nonché di vari prodotti tipici locali.

Da citare anche le feste religiose come la “Pasqua Vizzinese” comprendente i riti della Processione del “Cristo alla Colonna”, della “Madonna Addolorata” e della “Cugnunta”, le feste in onore della “Madonna dell’Itria” ricadente il Martedì dopo Pentecoste, “San Giovanni Battista” celebrata il 29 Agosto e quella del Patrono “San Gregorio Magno” celebrata il 3 Settembre.

Va detto infine che il dialetto siciliano parlato a Vizzini si presenta molto simile a quello parlato in gran parte della limitrofa Provincia di Ragusa, caratterizzato dalla mancanza della cosiddetta “CH” davanti ad alcune parole, differenziandosi dagli altri dialetti dei centri limitrofi (eccezion fatta per il comune di Giarratana), per cui le parole tipo “Chiavi” o “Chiovu” diventano “Ciavi” o “Ciuovu” (un altro centro del calatino in cui avviene ciò è Mazzarrone, ubicato vicino ai territori di Chiaramonte Gulfi, Comiso e Vittoria in Provincia di Ragusa; stessa cosa dicasi per la frazione caltagironese di Granieri).

Torna all’elenco

Statistiche generali

  • Nome in siciliano: “Vizzini” ;
  • Abitanti: vizzinesi;
  • Popolazione abitante: 6031 abitanti;
  • Comuni confinanti: Licodia Eubea, Militello in Val di Catania, Mineo (CT), Giarratana, Monterosso Almo (RG), Francofonte, Buccheri (SR);
  • Fiumi e torrenti limitrofi: Fiume Vizzini, Fiume Amerillo, Fiume Dirillo, Fiume Costanzo, Torrente Paradiso, Torrente Reina, Torrente Sughereta;
  • Zone lacustri: Lago Dirillo;
  • Monti e rilievi limitrofi: Monte Lauro, Poggio Impiso;
  • Clima: freddo e umido in inverno con eventuali precipitazioni e nevicate, caldo e torrido in estate con venti di ponente o scirocco, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Santo Patrono: San Gregorio Magno;
  • Altri Santi venerati: San Giovanni Battista, San Giuseppe, Cristo alla Colonna, Madonna Addolorata, Santa Maria dell’Itria, Santa Maria Immacolata;
  • Economia vizzinese: agricoltura, allevamento, turismo, settore commerciale, economia commerciale a conduzione familiare, commercio agroalimentare, settore ricettivo;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: formaggi e latticini, olio extravergine di oliva, funghi, salumi e insaccati, pizze e focacce, prodotti ortofrutticoli, dolciumi tipici (“Cassateddi” ), miele, vino;

Torna all’elenco

Come raggiungere Vizzini

x

Torna all’elenco

Storia di Vizzini

Dalla protostoria al periodo greco – romano

x

Dall’alto medioevo al terremoto dell’11 Gennaio 1693

x

Dal 1700 ad oggi

x

Torna all’elenco

Vizzini oggi; economia, turismo, personaggi famosi

Economia

x

Turismo

x

Personaggi famosi

A Vizzini è nato l’archeologo Corrado Cafici.

Legato alla cittadina è lo scrittore catanese Giovanni Verga che, secondo la tradizione locale, sarebbe nato a Vizzini.

Torna all’elenco

Guida turistica di Vizzini
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)

x

Torna all’elenco

Elenco completo dei luoghi da visitare

inizio elenco

Centro urbano e storico di Vizzini

  1. Via dei Galli
    (Bivio SS 194 per Catania – SS 124 per Siracusa)
  2. Via Matteo Agosta
  3. Piazza Giacomo Vaccari
  4. Viale Europa
  5. Tratto urbano Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini
    (Via Emilio Interlandi – Ex Stazione Ferroviaria Vizzini Città – Galleria Ferroviaria)
  6. Periferia meridionale di Vizzini
    (Asse viario Via Modesto Sardo – Via Giorgio la Pira – Viale Buccheri – Piazza Monsignor Giuseppe Lo Giudice)
  7. Fontana – Abbeveratoio “Scifo”
  8. Cimitero di Vizzini
  9. Viale Regina Margherita
  10. Monumento ai Caduti
  11. Villa Comunale di Vizzini
  12. Piazza Guglielmo Marconi e Scalinata
  13. Chiesa e Convento di Santa Maria di Gesù
  14. Palazzo Pompeo Cafici
  15. Largo Archimede
  16. Via Vittorio Emanuele II
  17. Palazzo La Gurna
  18. Chiesa di San Sebastiano
    (Necropoli greco ellenistica)
  19. Salita Verga
  20. Palazzo Baronessa Rubiera
  21. Via Duca degli Abruzzi
  22. Via Regina Elena
  23. Cortile Farini
  24. Largo Sant’Agostino
  25. Chiesa di Sant’Agostino
  26. Belvedere di Via Cerere
  27. Vie Ruggero e Vincenzo Bellini – strade panoramiche
  28. Via Roma e Torrione
  29. Palazzo Gandolfo – Maggiore
  30. Palazzo Caffarelli (Via Roma 28)
  31. Palazzo Passanisi (Via Roma 51)
  32. Palazzo Rinaldi (Via Roma 35)
  33. Palazzo Gaudioso (Via Roma 72)
  34. Palazzo Ex Ospedale Civile 
    (ex Convento Gesuitico di Sant’Ippolito)
  35. Piazza Umberto I
  36. Palazzo Cannizzaro
  37. Palazzo Verga
  38. Palazzo La Rocca – Sgangi (Via Lombarda 2 angolo Piazza Umberto I)
  39. Palazzo del Comune
    (Municipio di Vizzini)
  40. Scalinata “Lucio Marineo”
  41. Chiesa di Sant’Agata
  42. Palazzo Trao – Ventimiglia
    (Casa Mastro Don Gesualdo – Museo Civico)
  43. Via Santa Maria dei Greci
  44. Conservatorio di Sant’Anna
  45. Palazzo Giusino
  46. Via Masera
  47. Palazzo La Rocca (via Masera, 7)
  48. Palazzo Vita – Caffarelli (angolo Via Masera e Via Liguria)
  49. Palazzo Guzzardi (Via Masera 21)
  50. Piazzetta Santa Teresa
  51. Osteria della Cavalleria Rusticana
  52. Chiesa di Santa Teresa
  53. Via San Giovanni
  54. Palazzo Catalano
  55. Palazzo Cafici di Calaforno
  56. Piazza San Giovanni
  57. Chiesa di San Giovanni Battista
  58. Largo Cappuccini
  59. Chiesa di Santa Barbara e Ex Convento dei Frati Cappuccini
  60. Via Dafnica
  61. Chiesa di San Francesco di Paola
  62. Scalinata di Via Palestrita
  63. Via Giovanni Verga
  64. Palazzo Caffarelli (Via Verga 31)
  65. Palazzo Costa
  66. Via San Gregorio Magno
  67. Chiesa di San Vito Martire
  68. Chiesa Madre di San Gregorio Magno
  69. Chiesa di Santa Maria dei Greci dell’Assunzione
    (Necropoli tardo romana e bizantina)
  70. Rovine del Castello Medievale
  71. Via Santa Lucia
  72. Chiesa Santa Lucia e Convento della Santissima Annunziata
  73. Chiesa di San Michele Arcangelo
  74. Via Giudaica
  75. Chiesa San Giovanni Evangelista
  76. Piazza Alcide de Gasperi e Belvedere Panoramico
  77. Chiesa di Sant’Antonio Abate
  78. Via Madonna delle Grazie
  79. Salita Pericolo
  80. Chiesa della Madonna del Pericolo

Su all’elenco Luoghi da Visitare

Borgo della Cunziria

  • Borgo della Cunziria

Su all’elenco Luoghi da Visitare

Territorio ibleo vizzinese

  • Ex Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini
    (Tratto Vizzini Città – Buccheri – Monterosso; Tratto Vizzini Città – Cunziria – Vizzini SAFS e Vizzini Nuova)
  • Area iblea di Contrada Tre Canali 41 Ripostiglio di bronzi (IX sec. a. C.) A3
  • Sentiero Vizzini – Buccheri
  • Cava Valle Paradiso
  • Piano del Lago 
  • Casal Gerardo
  • Contrada Roccaro
  • Ex Chiesa dei Marchesi di Reburdone
  • Sughereta di Contrada Reburdone
  • Parco Eolico di Vizzini
  • Monte Lauro
  • Fiume Vizzini
  • Edicola Votiva del Carmine
  • Chiesa della Madonna del Carmine
  • Miniera di Asfalto di Contrada Mulino Giarrusso
  • Confluenza Fiume Amerillo – Fiume Vizzini – Diga Lago Dirillo
  • Chiesa del “Crucifissu Nivera”
  • Poggio Impiso
  • Castello Camemi
  • Bosco Granvilla
  • Sorgente Fiume Costanzo

 

  • PALAZZO DEL COMUNE (piazza Umberto I)
    E’ stato di recente ristrutturato all’interno e all’esterno, a seguito dell’incendio
    verificatosi a cavallo fra il XX e XXI secolo.
    Si trova nella piazza principale del centro storico, e venne costruito all’inizio
    dell’800 da don Corrado Mazza di Noto, su progetto dell’architetto Natale Bonajuto.
    Si tratta di un importante edificio in stile neoclassico a tre ordini: corinzio il
    primo, composito il secondo e attico il terzo.
    Il prospetto centrale, ai lati del portone d’ingresso, è delimitato da due colonne
    per lato, con capitelli in pietra bianca di Noto.
    In alto domina l’orologio con le tre campane, e sopra il portale si legge la scritta:
    “D.O.M. (DEO OPTIMO MAXIMO) AD PUBLICA NEGOTIA – S.P.Q.B. (SENATUS
    POPULUSQUE BIDINENSIS)”
    E’ sede della municipalità e del governo della città; fino agli anni ’50 esisteva il
    Teatro Lirico Comunale, un vero gioiello di architettura con tre ordini di palchi, oltre la
    platea, simile al Teatro Massimo Bellini di Catania.
    283
    Il teatro, danneggiato dagli eventi bellici dell’ultima guerra, venne interamente
    demolito per ampliare gli uffici comunali.
    Oggi, dopo i recenti lavori di ristrutturazione, l’area del vecchio teatro è stata
    trasformata in un salone con soppalco destinato alle riunioni del Consiglio Comunale.
    Sulle pareti sono esposti i dipinti donati dai pittori milanesi al comune di
    Vizzini, provenienti dalla mostra “Se Giovanni Verga tornasse a Milano”, avvenuta a
    Palazzo Marino a Milano nel 2009.

PALAZZO SGANGI (via Lombardia, 2)
Il prospetto principale si vede da piazza Umberto I, angolo via Masera.
Questo edificio viene citato da Giovanni Verga nel suo romanzo “Mastro don
Gesualdo”, dove avvenne l’incontro e il fidanzamento della sedotta Bianca Trao con
Mastro don Gesualdo, organizzato dal canonico Lupo e dai familiari del seduttore Ninì
Rubiera.
Uno dei locali a piano terra, quello che fa angolo con via Masera, attualmente è
adibito a farmacia, che esisteva anche al tempo del Verga.

PALAZZO VERGA (Piazza Umberto I, angolo Via Masera)
E’ il palazzo più visitato, fra quelli esistenti a Vizzini, dai turisti che vengono alla
ricerca dei luoghi verghiani.
E’ un palazzo ferito in parte durante l’ultimo conflitto mondiale dai
bombardamenti di artiglieria, che fecero saltare la colonna con il capitello al lato desto,
e la mensola del balcone posto al primo piano.
L’edificio, progettato a più piani, rimase incompleto al secondo piano,
sicuramente per mancanza di fondi.
Qui Giovanni Verga visse con la sua famiglia da giovane, e si dice che abbia
assistito dal balcone all’episodio di un morso all’orecchio, dato da un uomo a un altro.
Chiesto il significato ai parenti, gli venne raccontata la storia del bacio di sfida
dato da compare Turiddu a compare Alfio, avvenuta anni prima.
Palazzo Verga fa angolo con la via Masera; anche questo è stato venduto e
frazionato per essere abitato da famiglie residenti a Vizzini.

PALAZZO CANNIZZARO (piazza Umberto I e via Santa Teresa)
Ha il prospetto principale rivolto su piazza Umberto I, e quello secondario,
diametralmente opposto, su piazzetta Santa Teresa, dove si svolsero i fatti della
“Cavalleria Rusticana”.
284
Era abitato dall’antica famiglia Cannizzaro, originaria di Melilli (Siracusa), dove
possedevano la baronia dei terreni nella contrada di Granvilla.
Questo edificio venne occupato durante la Seconda Guerra Mondiale dalle
truppe italiane, e adibito a magazzino per le vettovaglie.
Attualmente è stato frazionato in appartamenti condominiali.
Ha due ingressi carrai da piazza Umberto I e via Santa Teresa, comunicanti tra
loro con al centro un ampio cortile scoperto.

PALAZZO DELL’OSPEDALE CIVILE (piazza Umberto I)

Venne edificato dopo la demolizione della chiesa gesuitica di S. Ippolito.
Venne destinato prima come sede della scuola elementare, successivamente
come ospedale.
Attualmente viene utilizzato come pronto soccorso, con ingresso da via Roma.

PALAZZO CATALANO (via San Giovanni, 23)
Da piazza Umberto I si diramano le vie: Giovanni Verga, San Giovanni, Vittorio
Emanuele, Roma, Masera, Lombarda e la scalinata Lucio Marineo.
Il Palazzo Catalano ha il prospetto principale sulla discesa della via San
Giovanni, e il secondario sulla via Vittorio Emanuele, dove esiste l’agenzia del Banco
di Sicilia.
Anche questo imponente edificio dei nobili Catalano di origine spagnola, nel
dopoguerra venne frazionato in appartamenti condominiali, venduti ai vizzinesi.

PALAZZO CAFICI (via San Giovanni, 41)
E’ l’edificio più ricco di storia patria di Vizzini,
edificato nel ‘700 dall’antica famiglia baronale Cafici,
la cui origine risale al 1200.
Uno degli antenati, il barone Vincenzo, faceva
parte della “Giovane Italia”; fu perseguitato dai
Borboni e dovette scappare da Vizzini.
Ospitò nel suo palazzo lo storico padre
Girolamo di Marzo, al quale fornì notizie storiche su
Vizzini.
Inoltre, con l’arrivo di Giuseppe Garibaldi in
Sicilia, come scritto nel capitolo III di questo libro, il
barone Cafici ospitò nel suo palazzo, che era sede del
“Circolo Liberale”, il luogotenente Nino Bixio, al
quale donò le divise e le armi per i garibaldini
285
vizzinesi che partivano volontariamente per combattere a fianco dell’esercito liberatore,
contro i Borboni.
Ospitò anche i garibaldini provenienti da Modica, che si unirono a quelli di
Vizzini per andare a cavallo a Catania, dove erano concentrate le truppe della Provincia
Etnea.
Il Palazzo Cafici è fra quelli più sontuosi di Vizzini, ed è stato frazionato in
appartamenti condominiali, con ingresso principale in via Vittorio Emanuele, 28.

PALAZZO CAFFARELLI (via Roma, 28)
Anche questo edificio è ricco di eventi e di storia patria.
Si trova in posizione dominante lungo il torrione, l’elegante e architettonica
balconata del Fichera, oggi sfarzosamente illuminata, dove vennero edificati molti
palazzi nobiliari di Vizzini.
E’ un bellissimo palazzo in stile neoclassico, che fronteggia un palazzo simile,
quello del baroni Passanisi.
L’edificio reca sulla raggiera in ferro battuto del portone la lettera “C”, simbolo
dei baroni Caffarelli.
Durante il secondo conflitto mondiale, l’edificio era stato occupato dal Comando
Nobiliare della Divisione Napoli di stanza a Vizzini.
Dopo la guerra venne adibito a clinica privata dal dott. prof. Selvaggi, divenuto
successivamente direttore dell’Ospedale Santa Marta di Catania.
Venne utilizzato dal regista cinematografico Giacomo Vaccari per girare alcune
scene del film televisivo “Mastro don Gesualdo”.
Dopo la I Guerra Mondiale, durante le lotte politiche avvenute a Vizzini tra i
seguaci del partito democratico, capeggiato dal dott. Gesualdo Costa, e il partito
governativo, dove confluivano i ceti benestanti e baronali di Vizzini, capeggiato dal
Generale Caffarelli, avvenne un singolare episodio di grande democrazia.
I risultati delle elezioni politiche diedero la vittoria ai democratici del dott.
Costa, che venne così eletto onorevole al Parlamento Nazionale.
Fu grande festa a Vizzini; i democratici in corteo festeggiarono la vittoria
percorrendo le vie principali del paese e la via Roma.
Giunti all’altezza di Palazzo Caffarelli, scorsero sul balcone la figura del
Generale, che fumava immobile il suo sigaro.
I dimostranti democratici, in segno di rispetto, abbassarono la bandiera
spontaneamente.
I due palazzi Caffarelli e Passanisi furono edificati probabilmente dal 1796 al
1798.
Nel 1635 arrivarono a Vizzini i Gesuiti, e dopo breve tempo si stabilirono
nell’antichissima chiesa di S. Ippolito, detta del Collegio dei Gesuiti; il decano
Giovanni Santoro, nel suo libro, precisa che i gesuiti edificarono il loro grande
convento, che divenne poi sede universitaria.
Subito dopo vi è un palazzetto dei Passanisi, di modesta fattura rispetto a quello
esistente al lato opposto della via.
Segue il “condotto” vico Leopardi, che con la sua gradinata collega via Roma
con via Vittorio Emanuele; successivamente si trova il Palazzo Caffarelli, quello
baronale, con le colonne e i capitelli barocchi.
286
Dopo la II Guerra Mondiale, questo edificio si trovava in stato di
semiabbandono.
Gli eredi Caffarelli che abitavano a Palermo lo vendettero interamente a Giorgio
Ferraro nel 1961, che a sua volta lo rivendette a privati dopo averlo frazionato.
I nuovi proprietari restaurarono le sale interne mantenendo la signorilità di un
tempo.

In questi ultimi anni il Comune di Vizzini ha ottenuto il finanziamento per la
manutenzione straordinaria del torrione, che è inoltre stato abbellito da altorilievi
prospicienti le arcate della grande muraglia.

Anche Palazzo Cafici è tornato al suo antico splendore, riconquistando l’aspetto
signorile di un tempo, quando era abitato dal Generale Caffarelli.
I lavori di straordinaria manutenzione, sono stati eseguiti dai condomini.

PALAZZO CAFFARELLI (via G. Verga, 31)
Vizzini vanta due edifici Caffarelli; quello di via G. Verga è meno sontuoso rispetto a
quello precedentemente descritto, destinato sicuramente al ramo cadetto della nobile e
antica famiglia vizzinese del 1600.
In questo palazzo abita la nostra socia Carlotta Caffarelli.

PALAZZO RINALDI (via Roma, 35)
Questo palazzo apparteneva alla nobile famiglia Rinaldi, baroni di Timpalonga, che nel
1868 si trasferirono dalla Toscana a Vizzini.
L’ultimo degli eredi lo donò al Comune di Vizzini che, dopo opportuni lavori, lo
destinò come Ospedale Civile.
Successivamente l’ospedale venne trasferito nelle numerose sale del vicino
Palazzo dei Gesuiti, e il Palazzo Rinaldi subì altri lavori di trasformazione.
Attualmente è stato destinato come Centro Studi Culturali, messo a disposizione
dal Comune.

PALAZZO PASSANISI (via Roma, 51)
Questo bellissimo edificio, in stile neoclassico, fronteggia il Palazzo Caffarelli sopra
descritto.
Era abitato dal cavaliere Emanuele Passanisi, grande musicista e pianista, che
scrisse molte messe cantate, tra cui quelle che venivano eseguite durante la settimana
Santa, in onore dell’Addolorata.
287
Emanuele Passanisi fu anche un grande pittore; fra le sue opere si annovera
“L’Ultima Cena”, esposta nella Chiesa Madre di San Gregorio, sopra il portone
dell’ingresso principale.
Gli eredi vissero lì fino agli anni ’60.

PALAZZO GAUDIOSO (via Roma, 72)
Venne edificato nell’800 e abitato dalla nobile famiglia palermitana Gaudioso, baroni di
Saracina.
L’ultimo di questi nobili vissuti a Vizzini fu il barone Andrea, che fu sindaco qui
dal 1923 al 1932, per due legislature.
Morì nel 1972 e gli eredi non vollero risiedere a Vizzini, preferendo la città.
Questo palazzo sorge alla fine del torrione, e fronteggia la strada SS. 124, che
porta verso Vizzini Scalo e Caltagirone.

PALAZZO FAILLA (via Roma, 27)
Apparteneva alla nobile famiglia Failla ed è citato nel libro scritto da uno degli eredi,
Rosario Failla, intitolato “Vizzini e la mia famiglia”.
E’ un edificio costruito fra due più imponenti, quello del barone Cannizzaro e
quello del barone Rinaldi.

PALAZZO LA ROCCA (via Masera, 7)
Dopo il prospetto del Palazzo La Gurna, che fronteggia la via Masera, segue il Palazzo
La Rocca, che era abitato dal giudice La Rocca, storico di Vizzini, che scrisse il libro
“Vicende di un Comune della Sicilia”.

PALAZZO VITA – CAFFARELLI (Via Masera, angolo Via Liguria)
L’edificio è molto caratteristico per le arcate del terrazzo, che guardano la chiesa di
Santa Teresa, il Palazzo Cannizzaro e l’osteria di compare Turiddu.
Era abitato dal dott. Vita, che sposò la nobile Antonietta Caffarelli, i cui eredi
abitano da anni a Catania.
Il palazzo è ora frazionato e abitato da famiglie vizzinesi.
288

PALAZZO GUZZARDI (via Masera, 21)
Questo palazzo era di proprietà del farmacista Guzzardi, che negli anni ’30 lo frazionò
e lo vendette alla famiglia Garra e alla famiglia Romanello.
Gli eredi Garra Giampiccolo hanno eseguito opere di ristrutturazione all’interno,
mentre all’esterno l’edificio mantiene intatte le caratteristiche architettoniche originali.

PALAZZO VENTIMIGLIA – “TRAO” (via Santa Maria dei Greci,
Si trova al termine della scalinata Lucio Marineo.
Il palazzo venne ricostruito dopo il terremoto, si presenta elegante e armonioso,
con una facciata tardo barocco.
Era la casa dell’antica famiglia Ventimiglia.
Venne acquistato dal Comune di Vizzini, ed è stato restaurato e adibito a Museo
Verghiano.

PALAZZO GIUSINO ( via Santa Maria dei Greci)
Apparteneva alla nobile famiglia Giusino, e fronteggia la chiesetta di Sant’Anna, dove
vivevano le ancelle riparatrici.
Si trova dopo Palazzo Ventimiglia – Trao, vicino alla casa di Mastro don
Gesualdo.
Anche questo edificio, nell’immediato dopoguerra, venne venduto a lotti.

PALAZZO LA GURNA (via Vittorio Emanuele, 135)
Venne edificato nel ‘700 in stile neoclassico; si presenta molto elegante, con colonne e
capitelli in stile dorico.
Non abbiamo notizie in merito alla famiglia La Gurna; sappiamo che è stato il
palazzo dove il Verga ambientò il ricevimento di nozze di don Gesualdo Motta e Bianca
Trao.
Il Verga, nel “Mastro don Gesualdo”, riporta le seguenti parole:
“Nella casa antica dei La Gurna, presa in affitto da don Gesualdo Motta, s’aspettavano
gli sposi”.
289

PALAZZO POMPEO CAFICI (piazza Marconi, 3)
Nell’elegante piazza Guglielmo Marconi, sistemata dal barone Caffarelli, dove
primeggiava il palco della musica con il basamento in pietra lavica decorata e con le
casse armoniche in stile cinese, vi prospettano diversi palazzi di fine ‘800 e primo ‘900.
Il palazzo del barone Pompeo Cafici, uno dei più validi avvocati del Foro di
Vizzini, è il migliore e tuttora ben mantenuto.
Gli eredi del barone, negli anni ’60 abbandonarono il paese per trasferirsi in siti
più evoluti rispetto a Vizzini.
Il palazzo venne interamente venduto.

PALAZZO COSTA (ingresso principale in via Dante, prospetta su via G. Verga)
E’ un edificio di proprietà del dott. Gesualdo Costa, donato dopo la morte della sua
erede universale Gina Costa al Comune di Vizzini.
L’edificio è stato completamente ristrutturato, e dal 2003 è adibito a Museo
Immaginario Verghiano.

PALAZZO DEL COMUNE (piazza Umberto I) PALAZZO SGANGI (via Lombardia, 2) PALAZZO VERGA (Piazza Umberto I, angolo Via Masera) PALAZZO CANNIZZARO (piazza Umberto I e via Santa Teresa) PALAZZO DELL’OSPEDALE CIVILE (piazza Umberto I) PALAZZO CATALANO (via San Giovanni, 23) PALAZZO CAFICI (via San Giovanni, 41) PALAZZO CAFFARELLI (via Roma, 28) PALAZZO CAFFARELLI (via G. Verga, 31) PALAZZO RINALDI (via Roma, 35) PALAZZO PASSANISI (via Roma, 51) PALAZZO GAUDIOSO (via Roma, 72) PALAZZO FAILLA (via Roma, 27) PALAZZO LA ROCCA (via Masera, 7) PALAZZO VITA – CAFFARELLI (Via Masera, angolo Via Liguria) PALAZZO GUZZARDI (via Masera, 21) PALAZZO VENTIMIGLIA – “TRAO” (via Santa Maria dei Greci, 8 PALAZZO GIUSINO ( via Santa Maria dei Greci) PALAZZO LA GURNA (via Vittorio Emanuele, 135) PALAZZO POMPEO CAFICI (piazza Marconi, 3) PALAZZO COSTA (ingresso principale in via Dante, prospetta su via G. Verga)

PALAZZO DEL COMUNE (piazza Umberto I)
E’ stato di recente ristrutturato all’interno e all’esterno, a seguito dell’incendio
verificatosi a cavallo fra il XX e XXI secolo.
Si trova nella piazza principale del centro storico, e venne costruito all’inizio
dell’800 da don Corrado Mazza di Noto, su progetto dell’architetto Natale Bonajuto.
Si tratta di un importante edificio in stile neoclassico a tre ordini: corinzio il
primo, composito il secondo e attico il terzo.
Il prospetto centrale, ai lati del portone d’ingresso, è delimitato da due colonne
per lato, con capitelli in pietra bianca di Noto.
In alto domina l’orologio con le tre campane, e sopra il portale si legge la scritta:
“D.O.M. (DEO OPTIMO MAXIMO) AD PUBLICA NEGOTIA – S.P.Q.B. (SENATUS
POPULUSQUE BIDINENSIS)”
E’ sede della municipalità e del governo della città; fino agli anni ’50 esisteva il
Teatro Lirico Comunale, un vero gioiello di architettura con tre ordini di palchi, oltre la
platea, simile al Teatro Massimo Bellini di Catania.
283
Il teatro, danneggiato dagli eventi bellici dell’ultima guerra, venne interamente
demolito per ampliare gli uffici comunali.
Oggi, dopo i recenti lavori di ristrutturazione, l’area del vecchio teatro è stata
trasformata in un salone con soppalco destinato alle riunioni del Consiglio Comunale.
Sulle pareti sono esposti i dipinti donati dai pittori milanesi al comune di
Vizzini, provenienti dalla mostra “Se Giovanni Verga tornasse a Milano”, avvenuta a
Palazzo Marino a Milano nel 2009.
PALAZZO SGANGI (via Lombardia, 2)
Il prospetto principale si vede da piazza Umberto I, angolo via Masera.
Questo edificio viene citato da Giovanni Verga nel suo romanzo “Mastro don
Gesualdo”, dove avvenne l’incontro e il fidanzamento della sedotta Bianca Trao con
Mastro don Gesualdo, organizzato dal canonico Lupo e dai familiari del seduttore Ninì
Rubiera.
Uno dei locali a piano terra, quello che fa angolo con via Masera, attualmente è
adibito a farmacia, che esisteva anche al tempo del Verga.
PALAZZO VERGA (Piazza Umberto I, angolo Via Masera)
E’ il palazzo più visitato, fra quelli esistenti a Vizzini, dai turisti che vengono alla
ricerca dei luoghi verghiani.
E’ un palazzo ferito in parte durante l’ultimo conflitto mondiale dai
bombardamenti di artiglieria, che fecero saltare la colonna con il capitello al lato desto,
e la mensola del balcone posto al primo piano.
L’edificio, progettato a più piani, rimase incompleto al secondo piano,
sicuramente per mancanza di fondi.
Qui Giovanni Verga visse con la sua famiglia da giovane, e si dice che abbia
assistito dal balcone all’episodio di un morso all’orecchio, dato da un uomo a un altro.
Chiesto il significato ai parenti, gli venne raccontata la storia del bacio di sfida
dato da compare Turiddu a compare Alfio, avvenuta anni prima.
Palazzo Verga fa angolo con la via Masera; anche questo è stato venduto e
frazionato per essere abitato da famiglie residenti a Vizzini.
PALAZZO CANNIZZARO (piazza Umberto I e via Santa Teresa)
Ha il prospetto principale rivolto su piazza Umberto I, e quello secondario,
diametralmente opposto, su piazzetta Santa Teresa, dove si svolsero i fatti della
“Cavalleria Rusticana”.
284
Era abitato dall’antica famiglia Cannizzaro, originaria di Melilli (Siracusa), dove
possedevano la baronia dei terreni nella contrada di Granvilla.
Questo edificio venne occupato durante la Seconda Guerra Mondiale dalle
truppe italiane, e adibito a magazzino per le vettovaglie.
Attualmente è stato frazionato in appartamenti condominiali.
Ha due ingressi carrai da piazza Umberto I e via Santa Teresa, comunicanti tra
loro con al centro un ampio cortile scoperto.
PALAZZO DELL’OSPEDALE CIVILE (piazza Umberto I)Venne edificato dopo la demolizione della chiesa gesuitica di S. Ippolito.
Venne destinato prima come sede della scuola elementare, successivamente
come ospedale.
Attualmente viene utilizzato come pronto soccorso, con ingresso da via Roma.
PALAZZO CATALANO (via San Giovanni, 23)
Da piazza Umberto I si diramano le vie: Giovanni Verga, San Giovanni, Vittorio
Emanuele, Roma, Masera, Lombarda e la scalinata Lucio Marineo.
Il Palazzo Catalano ha il prospetto principale sulla discesa della via San
Giovanni, e il secondario sulla via Vittorio Emanuele, dove esiste l’agenzia del Banco
di Sicilia.
Anche questo imponente edificio dei nobili Catalano di origine spagnola, nel
dopoguerra venne frazionato in appartamenti condominiali, venduti ai vizzinesi.
PALAZZO CAFICI (via San Giovanni, 41)
E’ l’edificio più ricco di storia patria di Vizzini,
edificato nel ‘700 dall’antica famiglia baronale Cafici,
la cui origine risale al 1200.
Uno degli antenati, il barone Vincenzo, faceva
parte della “Giovane Italia”; fu perseguitato dai
Borboni e dovette scappare da Vizzini.
Ospitò nel suo palazzo lo storico padre
Girolamo di Marzo, al quale fornì notizie storiche su
Vizzini.
Inoltre, con l’arrivo di Giuseppe Garibaldi in
Sicilia, come scritto nel capitolo III di questo libro, il
barone Cafici ospitò nel suo palazzo, che era sede del
“Circolo Liberale”, il luogotenente Nino Bixio, al
quale donò le divise e le armi per i garibaldini
285
vizzinesi che partivano volontariamente per combattere a fianco dell’esercito liberatore,
contro i Borboni.
Ospitò anche i garibaldini provenienti da Modica, che si unirono a quelli di
Vizzini per andare a cavallo a Catania, dove erano concentrate le truppe della Provincia
Etnea.
Il Palazzo Cafici è fra quelli più sontuosi di Vizzini, ed è stato frazionato in
appartamenti condominiali, con ingresso principale in via Vittorio Emanuele, 28.
PALAZZO CAFFARELLI (via Roma, 28)
Anche questo edificio è ricco di eventi e di storia patria.
Si trova in posizione dominante lungo il torrione, l’elegante e architettonica
balconata del Fichera, oggi sfarzosamente illuminata, dove vennero edificati molti
palazzi nobiliari di Vizzini.
E’ un bellissimo palazzo in stile neoclassico, che fronteggia un palazzo simile,
quello del baroni Passanisi.
L’edificio reca sulla raggiera in ferro battuto del portone la lettera “C”, simbolo
dei baroni Caffarelli.
Durante il secondo conflitto mondiale, l’edificio era stato occupato dal Comando
Nobiliare della Divisione Napoli di stanza a Vizzini.
Dopo la guerra venne adibito a clinica privata dal dott. prof. Selvaggi, divenuto
successivamente direttore dell’Ospedale Santa Marta di Catania.
Venne utilizzato dal regista cinematografico Giacomo Vaccari per girare alcune
scene del film televisivo “Mastro don Gesualdo”.
Dopo la I Guerra Mondiale, durante le lotte politiche avvenute a Vizzini tra i
seguaci del partito democratico, capeggiato dal dott. Gesualdo Costa, e il partito
governativo, dove confluivano i ceti benestanti e baronali di Vizzini, capeggiato dal
Generale Caffarelli, avvenne un singolare episodio di grande democrazia.
I risultati delle elezioni politiche diedero la vittoria ai democratici del dott.
Costa, che venne così eletto onorevole al Parlamento Nazionale.
Fu grande festa a Vizzini; i democratici in corteo festeggiarono la vittoria
percorrendo le vie principali del paese e la via Roma.
Giunti all’altezza di Palazzo Caffarelli, scorsero sul balcone la figura del
Generale, che fumava immobile il suo sigaro.
I dimostranti democratici, in segno di rispetto, abbassarono la bandiera
spontaneamente.
I due palazzi Caffarelli e Passanisi furono edificati probabilmente dal 1796 al
1798.
Nel 1635 arrivarono a Vizzini i Gesuiti, e dopo breve tempo si stabilirono
nell’antichissima chiesa di S. Ippolito, detta del Collegio dei Gesuiti; il decano
Giovanni Santoro, nel suo libro, precisa che i gesuiti edificarono il loro grande
convento, che divenne poi sede universitaria.
Subito dopo vi è un palazzetto dei Passanisi, di modesta fattura rispetto a quello
esistente al lato opposto della via.
Segue il “condotto” vico Leopardi, che con la sua gradinata collega via Roma
con via Vittorio Emanuele; successivamente si trova il Palazzo Caffarelli, quello
baronale, con le colonne e i capitelli barocchi.
286
Dopo la II Guerra Mondiale, questo edificio si trovava in stato di
semiabbandono.
Gli eredi Caffarelli che abitavano a Palermo lo vendettero interamente a Giorgio
Ferraro nel 1961, che a sua volta lo rivendette a privati dopo averlo frazionato.
I nuovi proprietari restaurarono le sale interne mantenendo la signorilità di un
tempo.In questi ultimi anni il Comune di Vizzini ha ottenuto il finanziamento per la
manutenzione straordinaria del torrione, che è inoltre stato abbellito da altorilievi
prospicienti le arcate della grande muraglia.Anche Palazzo Cafici è tornato al suo antico splendore, riconquistando l’aspetto
signorile di un tempo, quando era abitato dal Generale Caffarelli.
I lavori di straordinaria manutenzione, sono stati eseguiti dai condomini.
PALAZZO CAFFARELLI (via G. Verga, 31)
Vizzini vanta due edifici Caffarelli; quello di via G. Verga è meno sontuoso rispetto a
quello precedentemente descritto, destinato sicuramente al ramo cadetto della nobile e
antica famiglia vizzinese del 1600.
In questo palazzo abita la nostra socia Carlotta Caffarelli.
PALAZZO RINALDI (via Roma, 35)
Questo palazzo apparteneva alla nobile famiglia Rinaldi, baroni di Timpalonga, che nel
1868 si trasferirono dalla Toscana a Vizzini.
L’ultimo degli eredi lo donò al Comune di Vizzini che, dopo opportuni lavori, lo
destinò come Ospedale Civile.
Successivamente l’ospedale venne trasferito nelle numerose sale del vicino
Palazzo dei Gesuiti, e il Palazzo Rinaldi subì altri lavori di trasformazione.
Attualmente è stato destinato come Centro Studi Culturali, messo a disposizione
dal Comune.
PALAZZO PASSANISI (via Roma, 51)
Questo bellissimo edificio, in stile neoclassico, fronteggia il Palazzo Caffarelli sopra
descritto.
Era abitato dal cavaliere Emanuele Passanisi, grande musicista e pianista, che
scrisse molte messe cantate, tra cui quelle che venivano eseguite durante la settimana
Santa, in onore dell’Addolorata.
287
Emanuele Passanisi fu anche un grande pittore; fra le sue opere si annovera
“L’Ultima Cena”, esposta nella Chiesa Madre di San Gregorio, sopra il portone
dell’ingresso principale.
Gli eredi vissero lì fino agli anni ’60.
PALAZZO GAUDIOSO (via Roma, 72)
Venne edificato nell’800 e abitato dalla nobile famiglia palermitana Gaudioso, baroni di
Saracina.
L’ultimo di questi nobili vissuti a Vizzini fu il barone Andrea, che fu sindaco qui
dal 1923 al 1932, per due legislature.
Morì nel 1972 e gli eredi non vollero risiedere a Vizzini, preferendo la città.
Questo palazzo sorge alla fine del torrione, e fronteggia la strada SS. 124, che
porta verso Vizzini Scalo e Caltagirone.PALAZZO FAILLA (via Roma, 27)
Apparteneva alla nobile famiglia Failla ed è citato nel libro scritto da uno degli eredi,
Rosario Failla, intitolato “Vizzini e la mia famiglia”.
E’ un edificio costruito fra due più imponenti, quello del barone Cannizzaro e
quello del barone Rinaldi.
PALAZZO LA ROCCA (via Masera, 7)
Dopo il prospetto del Palazzo La Gurna, che fronteggia la via Masera, segue il Palazzo
La Rocca, che era abitato dal giudice La Rocca, storico di Vizzini, che scrisse il libro
“Vicende di un Comune della Sicilia”.
PALAZZO VITA – CAFFARELLI (Via Masera, angolo Via Liguria)
L’edificio è molto caratteristico per le arcate del terrazzo, che guardano la chiesa di
Santa Teresa, il Palazzo Cannizzaro e l’osteria di compare Turiddu.
Era abitato dal dott. Vita, che sposò la nobile Antonietta Caffarelli, i cui eredi
abitano da anni a Catania.
Il palazzo è ora frazionato e abitato da famiglie vizzinesi.
288
PALAZZO GUZZARDI (via Masera, 21)
Questo palazzo era di proprietà del farmacista Guzzardi, che negli anni ’30 lo frazionò
e lo vendette alla famiglia Garra e alla famiglia Romanello.
Gli eredi Garra Giampiccolo hanno eseguito opere di ristrutturazione all’interno,
mentre all’esterno l’edificio mantiene intatte le caratteristiche architettoniche originali.
PALAZZO VENTIMIGLIA – “TRAO” (via Santa Maria dei Greci, 😎
Si trova al termine della scalinata Lucio Marineo.
Il palazzo venne ricostruito dopo il terremoto, si presenta elegante e armonioso,
con una facciata tardo barocco.
Era la casa dell’antica famiglia Ventimiglia.
Venne acquistato dal Comune di Vizzini, ed è stato restaurato e adibito a Museo
Verghiano.
PALAZZO GIUSINO ( via Santa Maria dei Greci)
Apparteneva alla nobile famiglia Giusino, e fronteggia la chiesetta di Sant’Anna, dove
vivevano le ancelle riparatrici.
Si trova dopo Palazzo Ventimiglia – Trao, vicino alla casa di Mastro don
Gesualdo.
Anche questo edificio, nell’immediato dopoguerra, venne venduto a lotti.
PALAZZO LA GURNA (via Vittorio Emanuele, 135)
Venne edificato nel ‘700 in stile neoclassico; si presenta molto elegante, con colonne e
capitelli in stile dorico.
Non abbiamo notizie in merito alla famiglia La Gurna; sappiamo che è stato il
palazzo dove il Verga ambientò il ricevimento di nozze di don Gesualdo Motta e Bianca
Trao.
Il Verga, nel “Mastro don Gesualdo”, riporta le seguenti parole:
“Nella casa antica dei La Gurna, presa in affitto da don Gesualdo Motta, s’aspettavano
gli sposi”.
289
PALAZZO POMPEO CAFICI (piazza Marconi, 3)
Nell’elegante piazza Guglielmo Marconi, sistemata dal barone Caffarelli, dove
primeggiava il palco della musica con il basamento in pietra lavica decorata e con le
casse armoniche in stile cinese, vi prospettano diversi palazzi di fine ‘800 e primo ‘900.
Il palazzo del barone Pompeo Cafici, uno dei più validi avvocati del Foro di
Vizzini, è il migliore e tuttora ben mantenuto.
Gli eredi del barone, negli anni ’60 abbandonarono il paese per trasferirsi in siti
più evoluti rispetto a Vizzini.
Il palazzo venne interamente venduto.
PALAZZO COSTA (ingresso principale in via Dante, prospetta su via G. Verga)
E’ un edificio di proprietà del dott. Gesualdo Costa, donato dopo la morte della sua
erede universale Gina Costa al Comune di Vizzini.
L’edificio è stato completamente ristrutturato, e dal 2003 è adibito a Museo
Immaginario Verghiano.
PALAZZO DEL COMUNE (piazza Umberto I) PALAZZO SGANGI (via Lombardia, 2) PALAZZO VERGA (Piazza Umberto I, angolo Via Masera) PALAZZO CANNIZZARO (piazza Umberto I e via Santa Teresa) PALAZZO DELL’OSPEDALE CIVILE (piazza Umberto I) PALAZZO CATALANO (via San Giovanni, 23) PALAZZO CAFICI (via San Giovanni, 41) PALAZZO CAFFARELLI (via Roma, 28) PALAZZO CAFFARELLI (via G. Verga, 31) PALAZZO RINALDI (via Roma, 35) PALAZZO PASSANISI (via Roma, 51) PALAZZO GAUDIOSO (via Roma, 72) PALAZZO FAILLA (via Roma, 27) PALAZZO LA ROCCA (via Masera, 7) PALAZZO VITA – CAFFARELLI (Via Masera, angolo Via Liguria) PALAZZO GUZZARDI (via Masera, 21) PALAZZO VENTIMIGLIA – “TRAO” (via Santa Maria dei Greci, 8 PALAZZO GIUSINO ( via Santa Maria dei Greci) PALAZZO LA GURNA (via Vittorio Emanuele, 135) PALAZZO POMPEO CAFICI (piazza Marconi, 3) PALAZZO COSTA (ingresso principale in via Dante, prospetta su via G. Verga)

Su all’elenco Luoghi da Visitare

fine elenco

Torna all’elenco

Geolocalizzazione dei luoghi da visitare

x

Torna all’elenco

Feste e tradizioni religiose e popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

x

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Vizzini

inizio elenco

  • Festa di San Giuseppe
  • Pasqua Vizzinese
  • Festa dei Sapori e dei Saperi nelle Terre del Verga
    (Sagra della Ricotta e del Formaggio)
  • Festa di Santa Maria dell’Itria
  • Festa di San Giovanni Battista
  • Festa di San Gregorio Magno
  • Festa di Tutti i Santi e Commemorazione di tutti i Defunti
  • Natale Vizzinese
  • Tradizioni popolari vizzinesi
    (Giovanni Verga e il territorio vizzinese)

fine elenco

Torna all’elenco

Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

x

Torna all’elenco

Prodotti tipici vizzinesi

La Ricotta Salata Vizzinese

x

I Formaggi di Vizzini

x

Torna all’elenco

Artigianato vizzinese

x

Torna all’elenco

Strutture ricettive vizzinesi

Visita il sito www.tripadvisor.it per saperne di più su hotel, case vacanze, bed & breakfast, pub, discoteche, ristoranti.

Torna all’elenco

Fotogallery di Vizzini

(in allestimento)

Torna all’elenco

Se volete inviarci materiale fotografico oppure informazioni aggiuntive di vario tipo oppure conoscete altri luoghi da visitare, festività, tradizioni, eventi, prodotti tipici ecc… da aggiungere al sito
cliccate qui.

Torna indietro

Torna all’home page