Buccheri

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Buccheri

Mappa di Buccheri e del suo territorio


Mappa di Buccheri (per ingrandire la mappa clicca qui).

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Cenni principali su Buccheri

La città di Buccheri si trova nell’estrema punta occidentale della provincia di Siracusa e dista 54 chilometri dal capoluogo aretuseo e a 2 dal confine con la zona iblea della provincia di Catania. Con i suoi 820 metri d’altezza sopra il livello del mare, Buccheri è il comune più alto della provincia siracusana nonché dell’intera zona iblea della Sicilia sud orientale, difatti Buccheri viene chiamata “Tetto degli Iblei”.


La città di Buccheri posta sui Monti Iblei.

Il territorio urbano è situato sulle pendici meridionali del Colle Tereo, un vulcano spento nel cui cratere venne edificata l’attuale cittadina. Da notare che buona parte del centro abitato è posta su di un “balcone naturale” che si affaccia sulla parte settentrionale dei Monti Iblei e nell’appendice aretusea della Piana di Catania, mentre alcuni quartieri ricoprono le pareti collinari limitrofe. La struttura viaria della parte vecchia del centro urbano è molto particolare, poiché vi sono brevi sequenze di strade incrociate ortogonalmente a griglia (di chiara origine settecentesca) che si intersecano con stretti vicoli tortuosi che seguono l’originale conformazione montana sopra cui vi sorge questa stupenda città iblea, considerata come una delle città montane più belle dell’intera Sicilia, non a caso molti turisti non disdegnano visitarla, specie in estate.


Foto panoramica di Buccheri.

La città di Buccheri offre anche stupendi monumenti barocchi come le principali chiese della cittadina (Sant’Ambrogio, Santa Maria Maddalena e Sant’Antonio Abate) o i palazzi nobiliari (Alliata – Villafranca e Cosentino), ma possiamo anche trovare numerose rovine di epoca medievale che mostrano l’antico fasto di questa cittadina iblea (come le rovine del Castello e, nelle campagne buccheresi, della Chiesa di Sant’Andrea).


Le chiese barocche di Sant’Antonio, Sant’Ambrogio e Santa Maria Maddalena.

Buccheri è nota anche per la sua natura montana incontaminata che si discosta nettamente dal tipico paesaggio rurale siciliano con i suoi boschi di latifoglie e conifere interrotti da grandi distese verdi interrotte da ampie cave iblee. C’è da dire che il Monte Lauro, la vetta più alta dei Monti Iblei (986 metri d’altezza), fa parte del territorio comunale buccherese, seppur occupando anche i limitrofi territori comunali delle vicine città di Buscemi, Palazzolo Acreide e Vizzini (CT). L’area buccherese funge anche da sorgente del Fiume San Leonardo, uno dei fiumi più importanti della provincia siracusana assieme all’Anapo (di cui vi sono alcune sorgenti poste presso l’area di Guffari), al Tellaro e al Cassibile.


Il Monte Lauro, la vetta più alta dei Monti Iblei.

Buccheri fa parte assieme ai comuni di Canicattini Bagni, Palazzolo Acreide, Cassaro, Ferla, Buscemi e Sortino, della cosiddetta “Zona montana” della Provincia di Siracusa (www.unionevalleiblei.it), che comprende paesi da suggestive bellezze architettoniche e paesaggistiche ricchi di tradizioni.

Bisogna dire che Buccheri, oltre al turismo legato alle bellezze monumentali e cittadine, sta divenendo un’ambita meta enogastronomica attirando numerosi buongustai con le sue delizie tipiche, citando soprattutto i salumi caserecci a base di carne di cinghiale oppure i funghi e i tartufi che vengono raccolti nei suoi boschi, anche se il prodotto di eccellenza di questa città rimane il suo olio extravergine di oliva.

Occorre ricordare infine che il dialetto siciliano parlato a Buccheri è quasi interamente di matrice gallosicula ed è molto diverso dai dialetti parlati nella provincia aretusea, ma si presenta simile a quelli parlati nell’area del calatino (ossia del circondario di Caltagirone).

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Statistiche generali

  • Nome in siciliano: “Bucchieri” ;
  • Abitanti: buccheresi;
  • Popolazione abitante: 2184 abitanti;
  • Comuni confinanti: Buscemi, Carlentini, Ferla, Francofonte (SR), Giarratana (RG), Vizzini (CT);
  • Fiumi e torrenti limitrofi: Fiume Anapo, Fiume CostanzoFiume San Leonardo (Torrente Alberi – Mazzarino – Forcito – Terrenove)Torrente della MontagnaTorrente Ragameli – SapilloneTorrente Sant’AndreaTorrente SugheretaTorrente Santa Maria;
  • Monti e rilievi limitrofi: Monte Costerotte, Monte LauroMonte TereoMonte ContessaMonte MazzarinoMonte Sant’Andrea;
  • Clima: freddo con eventuali nevicate in invernocaldo e torrido in estatemite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Santo Patrono: Sant’Ambrogio di Milano;
  • Altri Santi venerati: Sant’Antonio Abate (Protettore di Buccheri)Santa Maria della ProvvidenzaSan Francesco di PaolaSanta Maria delle Grazie (Compatrona di Buccheri);
  • Economia buccherese: agricolturaallevamentoturismoeconomia commerciale a conduzione familiare;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: Impanate e focacce caserecceCacciagione, Castagne, Formaggi e latticini, Funghi di bosco, Salumi e salsicce di cinghiale, Olive da tavola, Olio extravergine di oliva, Dolciumi tipici;

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Come raggiungere Buccheri

Via Auto

  • Per chi proviene dall’Italia peninsulare e da Messina, Catania e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 18 Messina – Catania, dopodiché percorrere la Tangenziale di Catania e immettersi sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Canicattini Bagni”, per poi immettersi prima sulla S.P. 14 Maremonti per Palazzolo, poi sulla SS 124 Buccheri – Vizzini; oltrepassate Palazzolo e Buscemi arrivando così a Buccheri (imboccate lo svincolo che conduce all’interno della città); volendo si può anche uscire allo svincolo “Lentini – Carlentini” della suddetta autostrada e immettersi sulla SS 194 RG – CT e immettersi nella S.P. 5 che conduce a Buccheri (seguire la segnaletica laterale);
  • Per chi proviene da Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento e Trapani e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 19 Palermo – Catania ed uscire allo svincolo “A 18 Tangenziale di Catania – Ragusa – Siracusa” ed immettersi prima nella tangenziale, dopodiché sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela e uscire allo svincolo “Canicattini Bagni”, per poi seguire il percorso sopracitato;
  • Per chi proviene da Gela e Ragusa: immettersi sulla SS 115 fino a Ragusa o continuare sulla medesima strada per imboccare l’Autostrada A 18 Siracusa – Gela ed uscire allo svincolo “Canicattini Bagni” e seguire il percorso sopraelencato. Per chi proviene sempre dalla provincia ragusana vi è un percorso alternativo; bisogna percorrere la SS 194 fino a Giarratana e da qui percorrere la S.P. 12 in direzione nord arrivando ad ovest di Buccheri presso il Monte Lauro; da qui ci immettiamo sulla SS 124 in direzione Buccheri.

Via Treno

  • Sul sito www.trenitalia.com compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Siracusa poiché a Buccheri non vi sono stazioni ferroviarie; da Siracusa prendere l’autobus delle autolinee AST) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio.

Via Aereo

  • L’aereoporto più vicino a Buccheri è quello di Catania (Aereporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” www.aereoporto.catania.it), sul sito controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dall’Aeroporto Fontanarossa conducono a Buccheri (controllate le Autolinee AST).

Via Autobus

  • Buccheri è attraversata dalle autolinee AST (www.aziendasicilianatrasporti.it); nel rispettivo sito internet potrete visualizzare gli orari e le autolinee che riguardano Buccheri.

Via Mare

  • Buccheri è raggiungibile via mare dagli scali di Pozzallo (RG), Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti); per saperne di più visitate il sito www.traghettilines.it.

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Storia di Buccheri

Dalle origini (2000 a.C.) ai giorni nostri (2000)

La storia del territorio buccherese ha inizio con la formazione dei Monti Iblei, quando la Sicilia sudorientale era formata da vari vulcani che, eruttando, formarono l’attuale zona iblea facendola innalzare dal mare; infatti i rilievi attorno a Buccheri quali il Monte Lauro, il Monte Contessa e il Monte Tereo su cui la città è ubicata sono formati da vulcani spenti la cui caldera ormai inattiva si presenta come una terra piuttosto fertile che da tempi antichi attirò popolazioni seminomadi che praticarono qui l’agricoltura e l’allevamento di animali. Infatti fin dall’età neolitica (2000 a.C. circa), moltissime popolazioni neolitiche di origine sicana scesero dalle montagne della Sicilia centrale nelle loro migrazioni nell’intento di esplorare nuove terre verso est. Il territorio di Buccheri fu uno dei primi ad essere antropizzato ed abitato da queste popolazioni seminomadi che trovarono rifugio dentro le grotte e gli anfratti naturali situati presso l’attuale città di Buccheri. Non a caso dentro queste cavità furono trovati molti reperti archeologici, in particolare oggetti risalenti all’Età del Bronzo (punte di frecce in pietra e osso, ma anche altri piccoli monili in metallo).

Alcuni secoli dopo, intorno al 1200 a.C. si formarono degli insediamenti siculi, la cui popolazione si stanziò nei territori montani della provincia siracusana. I Siculi costruirono anche alcuni villaggi vicino l’attuale territorio buccherese, proprio sulle pendici del Monte Lauro.

Intorno al 413 a.C. vennero i coloni greci dalla città di Siracusa, che chiamarono il piccolo villaggio siculo col nome di “Bous – Hera” che significa “Buoi di Hera”, molto probabilmente per l’abbondanza di allevamenti di buoi, considerati dai greci sacri alla dea greca Hera (sarebbe Giunone, la moglie di Giove). Un’antica leggenda greca dice che in questi territori il pastore Dafni vi pascolava i buoi degli dei e li teneva mansueti col suono del suo flauto magico. In effetti la pastorizia era una pratica molto estesa in quei territori e secondo la religiosità greca di quei secoli questo era un evento divino.

Dopo la dominazione greca, arrivò quella romana e il territorio divenne principale zona di passaggio delle truppe romane verso l’interno.

Dopo la caduta di Roma, la zona iblea comprendente gli antichi insediamenti di Buccheri passò ai Bizantini, che attuarono una grandiosa missione che comprendeva la conversione al Cristianesimo delle popolazioni locali; a testimonianza di ciò, rimangono ancora le antiche Chiese rupestri situate all’interno delle Necropoli sicule oppure scavate nella roccia.

In seguito alla conquista araba della Sicilia avvenuta a partire dal 827,  le truppe arabe cacciarono i bizantini da queste terre e fondarono un piccolo feudo fortificato sul Colle Tereo che chiamarono “Bukir” (che significa “allevamento di buoi”, da notare l’affinità col termine greco sopraelencato).

 Dopo gli Arabi vennero i Normanni, che prima ampliarono l’antico feudo arabo, poi lo diedero alla famiglia nobiliare Paternò nel 1088. Poi in seguito alla discesa in Sicilia nei secoli successivi di Svevi, Angioini e Aragonesi, Buccheri passò nelle mani di varie famiglie nobiliari. Dopodiché il Feudo di Buccheri passò al condottiero Alaimo da Lentini per poi passare alla famiglia Montalto, il cui capofamiglia Gerardo divenne Barone di Buccheri nel 1313. Nel 1500 Buccheri passò ai Morra, dopo pochi anni passò nelle mani della famiglia Alliata – Villafranca, che detenne il controllo cittadino fino all’1812. In questi vari periodi storici, la città venne ampliata e furono costruiti molti edifici sacri e pubblici.

L’11 Gennaio del 1693 arrivò un catastrofico terremoto che cancellò la fastosa e potente città di Buccheri e uccise quasi tutti i suoi abitanti.

Agli inizi del 1700, dopo anni di gravi stenti, venne avviata la ricostruzione di Buccheri; innanzitutto venne scelto un sito poco più a sud di quello originario, poi per la riedificazione furono chiamati molti ingegneri tra i migliori dell’epoca. Va citato in particolare il lavoro degli gli architetti Rosario Martelli, Michelangelo di Giacomo (originario di Buccheri), e dei Fratelli Viola da Catania. Loro ridisegnarono e fecero ricostruire i monumenti ecclesiastici, politici e abitativi secondo l’elegante stile barocco settecentesco.

 Dopo la massiccia ricostruzione settecentesca, nel 1800 la città seguì gli avvenimenti politico – patriottici del periodo risorgimentale, finché nel 1860 la Sicilia venne unificata al Regno d’Italia. In questo periodo Buccheri  fece parte della Provincia di Siracusa (dal 4 Agosto 2015 nota come “Libero Consorzio Comunale di Siracusa”) sotto il “Circondario di Noto”.

 Nella seconda metà del 1800 e per quasi tutto il primo decennio del 900, a Buccheri vennero costruite nuove abitazioni per i lavoratori e vennero finanziate numerose opere d’interesse pubblico (rete elettrica, canalizzazioni idrico – fognarie ed edifici scolastici) e d’interesse agricolo (miglioramenti fondiari).

Passato il primo decennio del 1900, arrivò un altro periodo piuttosto triste per la città. Innanzitutto con la I guerra mondiale, molti giovani di Buccheri vennero chiamati a combattere; la maggior parte di loro morì in battaglia, mentre quei pochi che tornarono erano quasi tutti gravemente feriti. Dopo il 1918 arrivò il ventennio fascista, che portò repressione, terrore nella città iblea suscitando numerosi malumori tra la comunità buccherese.  Infine venne la II guerra mondiale, che fece divenire Buccheri teatro di morte e sofferenza a causa dei bombardamenti degli angloamericani che occuparono la Sicilia.

Negli anni a venire, malgrado fossero state ricostruite opere pubbliche e fondiarie e ripristinate fognature e linee elettriche, Buccheri così come altre città del Sud Italia cadde in una crisi economica che fece spopolare la città favorendo così l’emigrazione verso il Nord Italia o addirittura verso i paesi del Nord Europa (in particolare Germania) di migliaia di cittadini buccheresi in cerca di fortuna.

Questa crisi durò per quasi quarant’anni, finché a partire dal 2000, l’Unione Europea ha incominciato a stanziare fondi per finanziare le attività turistiche nella “Zona montana” della Provincia di Siracusa; anche la città di Buccheri ha tratto frutti da questi fondi facendo nascere un discreto movimento economico legato al turismo e all’artigianato locale.

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Buccheri oggi; economia, turismo, personaggi famosi

Economia

La città di Buccheri, dopo anni di anonimato, sta mettendosi in gioco per diventare un attivo centro di sviluppo economico per la Zona montana della Provincia di Siracusa. Innanzitutto si è deciso di valorizzare fortemente le principali risorse economiche locali: agricoltura, allevamento e artigianato. 

L’agricoltura buccherese è basata principalmente sulla coltivazione di colture orticole e arboree. Le principali colture orticole (coltivate sotto tunnel di nylon nel periodo invernale, per proteggerle dalle copiose nevicate e dalle conseguenti gelate notturne) sono: lattuga, cicoria, carote, patate, cipolle, broccoletti, cavolfiori, leguminose (lenticchie, fave e ceci) e zucche. In estate è molto diffusa la cerealicoltura.

Le principali colture arboree sono rappresentate da: mandorleti, oliveti e qualche sperduto carrubeto. Inoltre nei boschi attorno alla città è possibile trovare folti Castagni, e nel profondo sottobosco possiamo anche scovare funghi commestibili molto pregiati (da raccogliere però sotto autorizzazione dell’ASL) e talvolta anche tartufi.

L’allevamento è ancora una risorsa molto importante per l’economia buccherese. L’allevamento bovino viene praticato ancora come nei secoli passati, lasciando gli animali liberi nei verdi pascoli iblei durante la bella stagione lasciandoli liberi di brucare solo erba e fieno (cosa che avviene anche in molti altri centri della provincia). Con questa tecnica ancestrale di allevamento vengono ricavati latte (da cui si ricavano prelibati formaggi e latticini) e carne di ottima qualità. Altri tipi di allevamento di bestiame, molto importanti anch’essi per l’economia di Buccheri sono: quello suino (in particolare quello del “Maiale Nero” una razza suina autoctona ottenuta incrociando maiali con cinghiali), ovino e caprino, avicolo (polli e galline), equino e di altri animali (anatre, oche e conigli). Diffusissima la caccia a cinghiali, lepri e volatili (quaglie, fagiani, beccacce, piccioni ecc…).

Il settore artigianale a Buccheri è il terzo punto di forza dell’economia produttiva della città; si divide in due rami:

  • Settore artigianale legato alla produzione di souvenir raffiguranti oggetti usati nell’antichità tra cui; oggetti in legno e vimini quali: ceste in vimini dette “Panari”, “Cavagne” (piccoli recipienti il legno di canna dentro cui anticamente veniva trasportata la ricotta fresca), e manufatti in legno utilizzati per la cucina e per l’agricoltura; e oggetti in metallo quali: pentolini, stoviglie varie e utensili agricoli;
  • Settore artigianale legato alla produzione di generi alimentari tipici quali: olio d’oliva (a Buccheri vi sono molte cooperative specializzate nel produrre olio extravergine) che è stato certificato come prodotto “DOP” (Denominazione di origine protetta) col nome di “Olio d’oliva dei Monti Iblei”, insaccati di carne di cinghiale (salsicce fresche o essiccate e salami), prodotti lattiero caseari (ricotte, “Tume”, provole fresche o stagionate, forme di pecorino sia fresco che stagionato, e infine caciocavalli), ortaggi sott’olio (pomodori secchi, olive alla “Stimpirata”, melanzane grigliate e vari ortaggi sott’olio extravergine d’oliva locale), prodotti da forno (pane, pizze, focacce, calzoni, pani dolci e biscotti) e infine dolciumi vari (torroni e pasticcini).

Turismo

Come è facilmente intuibile da ciò che è scritto nella sezione riguardante i cenni su Buccheri, la posizione panoramica di questa città è a dir poco meravigliosa; in inverno specialmente quando la cittadina è ricoperta di neve, possiamo ammirare uno degli scenari più belli della Sicilia montana. Di sera Buccheri vista da lontano ci appare come una città sospesa nel tempo.

Ma tralasciamo la parte “poetica” e parliamo di turismo in termini di sviluppo economico per la città.

Innanzitutto grazie ai finanziamenti stanziati per i paesi montani della provincia aretusea, l’amministrazione comunale ha dato il via al progetto turistico per Buccheri, basato sulla costruzione di strutture ricettive per venire incontro alle esigenze del turista, e sulla massiccia valorizzazione di tutto quello che la tradizione locale può offrire, senza stravolgere l’assetto fisico, naturalistico ed etnico della cittadina iblea.

Alcuni cittadini buccheresi non hanno esitato e hanno preso la palla al balzo per costruire queste nuove strutture ricettive quali: ristoranti, piccole trattorie, osterie, ma soprattutto agriturismi, restaurando anche delle vecchie masserie per dare a questi locali un’atmosfera tipicamente rustica in sintonia con l’incontaminata natura iblea.

Bisogna anche dire che le feste folcloristiche di tipo religioso e le sagre popolane in cui i prodotti tipici buccheresi vengono messi alla ribalta, stanno contribuendo anch’esse ad incrementare il nascente movimento turistico nella città di Buccheri.

Infine va citata la manifestazione più importante di Buccheri; il festival medievale chiamato “Med Fest”, che si tiene ogni anno ad Agosto nelle vie del centro storico cittadino, a testimonianza della tradizione cavalleresca che ha segnato indelebilmente non solo il passato medievale di Buccheri, ma anche quello della Provincia di Siracusa, facendo rivivere ai nostri giorni quel che pareva perso con passare del tempo.

Personaggi famosi

Buccheri ha dato i natali alla famosa attrice Silvana Fallisi.

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Guida turistica di Buccheri
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)

La città di Buccheri è collocata sul Monte Tereo presso il cratere di un antico vulcano spento circondata da folti boschi. All’ingresso della città è posta l’area nota come “Piana Sottana” collocata sul limitrofo rilievo di tipo ibleo antistante il Colle Tereo. In questa zona posiamo ammirare il Bosco, l’Abbeveratoio e la Neviera Grande di Piana Sottana. Dall’area di Piana Sottana raggiungiamo il centro storico buccherese posto come detto in precedenza sulle pendici del Monte Tereo tramite la panoramica Via Piave, da cui si raggiunge anche la piccola Neviera di Via Venezia. Raggiungiamo il Bosco del Crocifisso posto a sud di Buccheri in cui è posta la Chiesa Medievale del Santissimo Crocifisso da cui si ammira un ottimo panorama della città buccherese. Dalle Vie Di Corrado e Natale Cappello, nonché dalla Piazza 24 Maggio si accede all’interno del centro storico di Buccheri. Da qui possiamo raggiungere la Villa Comunale di Buccheri, l’Ex Convento dei Cappuccini, il Cimitero di Buccheri e il Belvedere di Largo Ponente. La Via Umberto I è la principale strada di accesso al centro storico buccherese, in cui possiamo ammirare i Palazzi Fisicaro, Galia e Russo, raggiungendo quindi la Piazza Roma, la più grande ed importante della città buccherese in cui possiamo visitare la cinquecentesca Fontana dei Quattro Canali, il Palazzo Ciurcina in cui è posta la “Casa Museo” di Buccheri e il limitrofo “Quartiere Fontana”. Dalla Piazza Roma raggiungiamo il “Quartiere Matrice” in cui possiamo ammirare l’Ospedale Vecchio di Buccheri, la Piazza Matrice con la monumentale Chiesa Madre di Sant’Ambrogio, l’ex Chiesa del Carmine e il Palazzo Alliata – Villafranca. A poca distanza è posta la Piazza Loreto con la sua fontana, in cui si affaccia il Palazzo Calafato. Tramite la vicina Via Vittorio Emanuele entriamo presso il “Quartiere Maddalena” in cui sono posti il Palazzo Barberi e la barocca Chiesa di Santa Maria Maddalena (la più bella della cittadina buccherese); nelle vicinanze sono posti l’ex Chiesa degli Agonizzanti e il Palazzo Lo Piccolo. Da qui si può raggiungere l’area nordorientale del centro storico buccherese è nota come “Badia” oppure la Piazza Toselli in cui si affaccia il Palazzo Muncipale di Buccheri, la vecchia Chiesa di Gesù e Maria, il Palazzo Zappulla e la maestosa ed imponente Chiesa di Sant’Antonio Abate, raggiungibile da una lunga scalinata. Qui è posto il pittoresco “Quartiere Sant’Antonio – Monserrato” in cui sono posti il barocco Palazzo Cosentino e il caratteristico Palazzo Ciurcina – Vinci. Da qui si raggiunge il Quartiere medievale di Buccheri posto attorno alla Piazza Antonio Fratti col suo belvedere panoramico, dominato dalle rovine dell’antico Castello Medievale di Buccheri poste all’interno del “Parco Castello” collocato sulla sommità del Monte Tereo.

Al di fuori di Buccheri è posto il suo vasto territorio ibleo comprendente ben quattro aree distinte:

Da citare infine la presenza del caratteristico “Sentiero Italia Buccheri – Pedagaggi”, dei “Boschi di Buccheri” e delle “Neviere di Buccheri”.

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Elenco completo dei luoghi da visitare

Centro urbano di Buccheri – Piana Sottana – Centro Storico

Su all’elenco Luoghi da Visitare

Territorio ibleo buccherese e Valle dei fiumi Anapo e San Leonardo

Su all’elenco Luoghi da Visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

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Geolocalizzazione dei luoghi da visitare

(in allestimento)

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Feste e tradizioni religiose e popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

La principale festa di Buccheri è il “Med Fest”, una manifestazione che si tiene il secondo fine settimana di Agosto incentrata sul passato medievale della città buccherese, in cui vi sono spettacoli musicali, giochi medievali, degustazioni di prodotti tipici e ovviamente anche spettacoli pirotecnici.

Dal punto di vista religioso l’evento più importante è la Pasqua Buccherese con la toccante e suggestiva rappresentazione del “Passiu Santu” ossia della “Passione e Morte di Cristo” inscenata in dialetto siciliano lungo le vie di Buccheri. Altre importanti festività sono quelle di “Sant’Antonio Abate”, del “Corpus Domini”, di “Santa Maria della Provvidenza”, di “San Francesco di Paola”, di “Santa Maria delle Grazie” (Patrona di Buccheri) oltre alla Commemorazione dei Defunti, alla Festa di San Martino e infine al folcloristico Natale Buccherese comprendente la festa liturgica di “Sant’Ambrogio” (Santo Patrono di Buccheri). Da citare infine le tradizioni popolari buccheresi di cui quella legata all’utilizzo delle antiche “Neviere”.

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Buccheri

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Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

Primo Maggio a Buccheri

Il Primo Maggio a Buccheri è sinonimo di giochi popolari e divertimento per grandi e piccini. Nelle prime ore pomeridiane (ore 15 circa) presso il centro storco buccherese vi saranno i giochi per i bambini (dai 7 ai 13 anni); priva vi sarà il tradizionale “Gioco del Fazzoletto”, seguiranno quelli delle “Bacinelle” e del “Tiro alla Fune” (quest’ultimo gioco concluderà i giochi per i bimbi). Verso le 17 inizieranno i giochi per gli adulti; il primo è quello del “Palo della Cuccagna” in cui i partcipanti dovranno arrampicarsi su un’asta di legno cosparsa di grasso per vincere i premi in palio (vedendo i partecipanti scivolare nel grasso la gente comincia a ridere calorosamente, ma per il vincitore vi saranno grida di gioia e battimani); seguirà quello dei “Bummuli”, dove i partecipanti dovranno rompere delle otri poste sulla loro testa (chiamate appunto “Bummuli”) dove potranno esserci premi vari ma anche sorprese sgradevoli; l’ultimo gioco è quello della “Corsa nei sacchi”, dove i partecipanti (aventi le gambe immobilizzate dentro un sacco di iuta) dovranno correre (o per meglio dire “saltellare”) per arrivare primi (l’impresa è piuttosto difficile e spessissime volte coloro che partecipano cadono goffamente a terra suscitando grandi ilarità tra gli spettatori). Alla fine dei giochi vi saranno mostre artistiche, rassegne enogastronomiche (ta cui quella denomintata “L’Oro degli Iblei” di cui parleremo nel paragrafo sottostante) e spettacoli musicali. I festeggiamenti del 1 Maggio verranno chiusi a mezzanotte con un discreto spettacolo pirotecnico.

Estate Buccherese

Il contenitore di tutte le manifestazioni sacre, artistiche, musicali, teatrali, enogastronomiche, sportive e ricreative che si tengono in estate nella città di Buccheri per allietare le serate dei buccheresi e degli eventuali turisti che visiteranno la cittadina iblea.

“A Terra Virdi e i so versi” (“La Terra Verde e i suoi versi”)

È un concorso di poesie dialettali che si tiene nella seconda settimana di Agosto. Esso è aperto ai “poeti siciliani” (soprattutto quelli provenienti dalle Province di Siracusa, Ragusa e Catania) che con le loro poesie dialettali vogliono esprimere il loro amore verso i luoghi in cui sono nati e cresciuti; molti di loro si esprimono col dialetto delle loro città, mentre altri utilizzano un siciliano molto più generico per essere facilmente comprensibili (visto che il siciliano come lingua ha un’infinita sfaccettatura dialettale che rende diversi da una città all’altra i termini e il modo di parlare). In questa manifestazione ci sono spazi anche per mostre pittoriche e per piccole rassegne musicali. Per saperne di più clicca qui.

Rassegna enogastronomica “L’Oro degli Iblei” e Mostra Micologica

Questa manifestazione enogastronomica che si tiene nel secondo fine settimana di Novembre è un’importante rassegna enogastronomica buccherese, nata per valorizzare e sponsorizzare l’olio extravergine dei Monti Iblei. Presso la Piazza Roma vi saranno allestiti stand in cui si potranno gustare sia le pietanze condite con quest’olio onsiderato uno dei più pregiati al mondo tant’è che ha avuto la certificazione “DOP” come “Olio extravergine d’oliva dei Monti Iblei” (cosi come altri oli locali). Non meno importanti le olive da tavola (altro vanto gastronomico della città di Buccheri). Per tutta la durata di questa Sagra abbiamo la possibilità di gustare numerose varietà di olive conservate (sott’olio, in salamoia, a “Pollastrella”, alla “Stimpirata” con peperoncino piccante e verdure sott’aceto, “Punciuti” ecc…) oppure preparate in vari modi. Oltre alle degustazioni, vi sono numerosi spettacoli folcloristici, musicali e cabarettistici che allietano questa importante manifestazione gastronomica. ma anche un’infinità di prodotti tipici delle Province di Siracusa, Ragusa e Catania (tra quelle siracusane ricordiamo i formaggi locali, i salumi di cinghiale e i funghi  della Zona montana, il “Ciliegino di Pachino”, il “Miele di Sortino”, le “Arance di Francofonte, Carlentini e Lentini”, il “Limone di Siracusa”, le “Carrube di Rosolini”, i dolciumi a base di “Mandorla di Avola”, i vini “Nero d’Avola”, “Eloro di Pachino”, “Pistammutta” e infine i “Moscati di Noto e Siracusa”). Inoltre vi saranno conferenze sulle tematiche legate al commercio e all’importante fonte economica data da questi prodotti a cui partecipano anche studenti, visite turistiche nelle città che ospitano la manifestazione, degustazioni, spettacoli e animazioni varie ecc… Assieme questa rassegna viene organizzata la Mostra Micologica, incentrata sulla conoscenza dei funghi del territorio cade proprio nel periodo in cui i boschi attorno Buccheri abbondano di prelibati funghi commestibili (e no) che vengono raccolti dalla popolazione locale (avendo uno speciale permesso dell’ASL) per essere cucinati e conservati in varie maniere. Questa rassegna serve appunto per far conoscere questi funghi, tra cui quelli commestibili utilizzati per varie ricette (tra cui il risotto ai funghi tra  i primi piatti, mentre per secondi e contorni i funghi vengono arrostiti o fatti a “cotoletta” solo per citare alcune preparazioni), ma anche per essere essiccati o conservati sott’olio da soli o assieme ad altri ortaggi. Nei tre giorni in cui si svolge questa sagra (Venerdì, Sabato e Domenica) abbiamo sia la possibilità di gustare numerose pietanze tipiche (formaggi, salumi, conserve e piatti anche a base di funghi) presso appositi stand, e ovviamente quella di dare un’occhiata alla Mostra Micologica, in cui sono esposte specie micologiche locali con tanto di documentazione. Inoltre molte scolaresche provenienti da tutta la provincia aretusea accorrono a questa mostra, per far si che i ragazzi possano scoprire quanto sia importante il patrimonio micologico buccherese. Per saperne di più clicca qui.

Mercatino degli Iblei

Il Mercatino degli Iblei è un evento che si tiene ogni ultima Domenica del mese (tranne che nei mesi invernali di Gennaio e Febbraio) presso la Casa Museo di Buccheri (situata in Piazza Roma) in cui artigiani locali e ditte alimentari che producono specialità tipiche buccheresi (e delle zone limitrofe) mettono in mostra i loro prodotti affinché possano essere anche acquistati. Possiamo trovare generi alimentari vari (conserve, olio, vino, formaggi, dolci, frutta, verdura ecc…) di stagione oppure lavori artigianali e artistici di tipo scultoreo, pittorico ecc… Assieme a questo mercatino si organizzano anche escursioni in località limitrofe buccheresi e no. Per saperne di più clicca qui.

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo. 

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono a Buccheri visitate il sito www.comune.buccheri.sr.it.

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Prodotti tipici buccheresi

Salumi di cinghiale

Buccheri è considerata come la città degli insaccati a base di carne di cinghiale; un animale selvatico facente parte della famiglia dei suini che popola le campagne e i boschi limitrofi alla cittadina iblea buccherese. La carne di quest’animale viene utilizzata sia per essere consumata fresca (ossia per essere cucinata), sia per essere insaccata. Gli insaccati di cinghiale prodotti a Buccheri piuttosto rinomati e gustosi si dividono in insaccati freschi e stagionati. Tra quelli freschi citiamo la saporita salsiccia a base di carne di cinghiale tritata e aromatizzata con sale, olio, finocchietto selvatico e peperoncino. Tra quelli stagionati (ossia secchi) citiamo la salsiccia secca (che non è altro che quella fresca lasciata seccare all’aria aperta), i salami, le soppressate (o spianate che dir si voglia), i capocolli e tanti altri salumi. Gli insaccati di cinghiale buccheresi si mangiano solitamente accompagnati con pane locale a base di farina di grano duro, formaggi e vino del territorio.

Olio extravergine d’oliva

L’olio extravergine d’oliva buccherese è uno dei più buoni prodotti nella provincia aretusea per la sua fragranza. L’olio buccherese proveniente da olive autoctone (molto similari all’Oliva Nocellara tipica delle zone montuose del catanese) e fa parte del conzorzio di tutela “Olio d’Oliva dei Monti Iblei”  (comprendente numerosi olii prodotti nelle province di Ragusa e Siracusa). La bontà di quest’olio fa si che esso venga utilizzato spessissimo nella cucina locale (e non solo) nei seguenti modi; condimento per verdure crude o cotte; condimento per zuppe di legumi o minestroni di verdura; condimento per bruschette, “Pani Cunzatu” e focacce; e infine condimento per carne e pesce. Meritano un particolare cenno i prodotti conservati sott’olio come verdure (peperoni, melanzane, pomodori secchi, aglio, olive ecc…) e soprattutto i funghi locali (di cui parleremo più avanti nel medesimo paragrafo). L’olio buccherese serve per condire il cosiddetto “Pani Cunzatu” (fette di pane casereccio condite con olio crudo, origano e sale), bruschette (simili al “Pani Cunzatu” ma condite con pomodoro, mozzarella e origano) e numerose pietanze (stufati e minestroni di  verdure e legumi conditi con olio crudo ecc…). 

Formaggi e latticini

Buccheri ha una trazione lattiero casearia non indifferente, visti i tanti allevamenti bovini e ovini posti nelle moltissime masserie sparse qua e la per l’intero territorio buccherese. I formaggi ottenuti con il latte bovino sono perlopiù Provole, Caciocavalli e vari tipi di caciotte varie. Quelli ovini sono perlopiù forme di Pecorino fresco (“Primu Sali”) o stagionato; a soprattutto la Ricotta e la “Tuma” (un formaggio freschissimo ottenuto dalla cagliatura del latte mentre viene bollito per fare la Ricotta).È fiorente anche la produzione di formaggi a pasta filata come mozzarelle di vario tipo.

Pane e focacce caserecce

Anche a Buccheri i prodotti da forno come Pane, Focacce e Pizze sono ottimi. Basti pensare al fragrante Pane casereccio di vari formati fatto ancora con la farina di grano duro (oggi si usa quella di grano tenero) che si presenta profumato, compatto e saporito, pronto per accompagnare numerose pietanze tipiche del luogo come verdure (e legumi) e carne; ma anche per fare ottime bruschette, panini o per essere semplicemente “Cunzatu” con sale, olio e origano. Oltre al pane meritano un particolare cenno anche le focacce caserecce tra cui la rustica “Faccivecchia” (fatta con l’impasto usato per fare il pane) e numerosi tipi di “Scacciate” e “Impanate” farcite con ingredienti vari e fantasiosi (verdure, salumi, carne, pesce ecc…).

Funghi e Tartufi

Buccheri, oltre ai suoi prelibai insaccati a base di carne di cinghiale, è famosa anche per i suoi gustosi funghi che crescono spontanei nei boschi limitrofi (dove trovano l’ambiente e l’umidità giusta per crescere e sviluppare le loro qualità organolettiche). I Funghi di Buccheri sono i migliori di tutta la Provincia, e infatti sono considerati un vero e proprio vanto buccherese. Questi tipici “frutti dell’autunno” sono ottimi grigliati, conservati sott’olio o preparati a “Ghiotta” assieme a pomodoro e ad altre verdure; ma con essi si possono accompagnare piatti di carne o di pesce. Bisogna dire che è severamente vietato andare nei boschi a raccogliere funghi se non si ha l’autorizzazione della ASL. Molto più pregiati ma non impossibili da trovare sono i Tartufi che si trovano nel sottosuolo del territorio ibleo di Buccheri. Essi sono dei tuberi aventi un particolare odore e un sapore inconfondibile utilizzati per insaporire numerose pietanze oppure aromatizzare salumi (specie se di cinghiale) oppure formaggi.

I “Maialuffi”

“I Maialuffi” (Asfodelo) non sono altro che piante autoctone che crescono nella campagne buccheresi, con cui si prepara un ottimo sugo con cui condire vari tipi di pasta. Questa preparazione (autenticamente e unicamente buccherese) prende il nome di “Pasta che Maialuffi”.

Le Castagne

Nei boschi di Buccheri vi sono alberi secolari di Castagno, che in autunno fanno numerosi frutti, ossia le Castagne. Le Castagne che crescono nei boschi buccheresi, dopo esser state raccolte, vengono o arrostite dentro speciali fornacelle in ghisa, fatte bollire, oppure pelate e lasciate seccare (così si ottiene la cosiddetta “Pastiglia”).

Dolciumi tipici

Concludiamo citando i dolciumi tipici buccheresi di cui, oltre a biscotti e pani dolci preparati durante l’anno, citiamo i numerosi dolciumi preparati per le festività più importanti, Pasqua e Natale. I dolci pasquali sono i cosiddetti “Pupi cu l’uovu” (o “Uova ‘Mpanate”), pani dolci che racchiudono un uovo sodo all’interno; e i cosiddetti “Cassateddi” (nella foto) che sono focaccine farcite con ricotta dolce aromatizzata con cannella e rosso d’uovo. I dolciumi natalizi sono perlopiù torroni (a base di sesamo o mandorle), “Mustazzola” e “Funciddi”  (pani dolci a base di miele e mandorle dalla forma di fungo capovolto da cui prendono il nome), “Cuffiteddi” (simili ai dolci citati poch’anzi ma farciti con frutta secca) e altri tipi di pani dolci noti come “Cucchie” (o “Pani a coppia”) e “Nfasciateddi”. Altri dolci tipici sono “I Sfinci” (a base di ricotta dolce) e le Crispelle dolci (dolci ambedue fritti), le “Cutugnate” (confetture dure a base di mele cotogne) e numerosi dolci a base di farina di castagne.

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Artigianato buccherese

(in allestimento)

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Strutture ricettive buccheresi

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Fotogallery di Buccheri

(in allestimento)

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