Canicattini Bagni

Sezione in fase di correzione e/o completamento

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Canicattini Bagni

Mappa di Canicattini Bagni e del suo territorio


Mappa di Canicattini Bagni (per ingrandire la mappa clicca qui).

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Cenni principali su Canicattini Bagni

L’ingresso della cittadina di Canicattini Bagni.

Canicattini Bagni (o anche semplicemente solo Canicattini) è una piccola cittadina di montagna situata nella zona iblea sud orientale della Provincia di Siracusa tra i territori di Siracusa, Floridia e Noto (in cui sono collocate le principali zone rurali ed archeologiche iblee limitrofe alla città) e dista 25 chilometri dal capoluogo aretuseo in un’area che in passato fungeva da crocevia tra la zona meridionale e settentrionale del siracusano poiché attraversata dall’antica “Regia Trazzera della Montagna”, considerata una delle vie di passaggio più importanti che metteva in collegamento le zone di Noto – Avola (e quindi anche le zone di Capo Passero e quelle limitrofe al ragusano) ramificandosi a Canicattini in altre strade che si mettevano in collegamento con quelle di Palazzolo – Buscemi (e quindi con i comuni della Valle dell’Anapo) e l’area di Melilli – Augusta (e con i centri limitrofi alla provincia di Catania) nonché con Siracusa stessa. Questa strada attraversava anche la Cava Grande del Cassibile. 

La città si trova su un’altura di 372 metri sul livello del mare in mezzo alle vallate degli Iblei orientali a sud del Feudo di Sant’Alfano (uno dei più importanti della Sicilia sudorientale). La superficie del paese ricopre tutta la collina affacciandosi dolcemente verso nord nella Cava Bagni (che da nome al paese), mentre verso sud, vicino la strada scorrevole S.P. 14 “Maremonti” (che mette in collegamento i centri montani della provincia con Siracusa), sono sorti i quartieri più moderni, arroccati sulle vallate circostanti (Cave Bagni – Cavadonna, Cugno Lupo e Garofalo).

Il centro cittadino è caratterizzato dalla struttura viaria a griglia regolare confluente nella piazza centrale della città (Piazza XX Settembre), per effetto della planimetria settecentesca della città. Il suo assetto montano fa si che la struttura viaria tagli il paese longitudinalmente seguendo la morfologia montana dando la caratteristica di “Paese Presepe” questo importante centro montano della provincia siracusana, ora facilmente raggiungibile grazie al nuovo svincolo “Canicattini Bagni” sull’Autostrada Siracusa – Gela che è di vitale importanza anche per gli altri centri della zona montana del siracusano assieme a Palazzolo Acreide, Cassaro, Ferla, Buscemi, Buccheri e Sortino (www.unionevalleiblei.it). 

Inoltre la cittadina si distingue per i suoi edifici presentanti stili tardobarocchi, neoclassici e soprattutto liberty che fanno annoverare la piccola Canicattini a centri urbani siciliani molto più celebri tra cui la poco distante Siracusa e la stessa Noto in cui regnano sovrani questi tre differenti ma splendidi stili architettonici. Per questo Canicattini è nota come la “città del liberty”.

 La principale località extraurbana della città, anche se in territorio netino, è la Contrada Sant’Alfano che risulta popolata durante tutto il periodo dell’anno, mentre nelle altre contrade situate nel territorio ibleo vi sono pochi insediamenti abitativi, ma molti tesori nascosti tra cave, grotte e anfratti che, come detto prima in maggioranza ricadono in territorio di Noto proprio per via del Feudo di Sant’Alfano (che un tempo occupava gran parte del territorio comunale di Canicattini Bagni), appartenente alla nobile famiglia netina dei Landolina. Oggigiorno i canicattinesi si stanno adoperando per far si che molte di queste zone (Sant’Alfano, San Giovannello, Cardinale, Timparossa, Santalania, Cozzo Guardiole, Cava della Contessa, Piano Milo, Passo Ladro e le aree limitrofe alla Cava Grande del Cassibile quali la Regia Trazzera della Montagna, e le Contrade Petracca, Cugni Stallaini – Cunziria ecc…) vengano staccate da Noto e incorporate nel territorio comunale canicattinese. Proprio perché l’area è molto limitrofa al territorio netino, il dialetto si presenta del tutto differente da quello parlato nelle vicine Floridia e Solarino, poiché è molto più simile a quello della zona meridionale della provincia siracusana (presentandosi simile a quelli di Avola e appunto di Noto).

Canicattini Bagni fa ovviamente parte così come le città di Palazzolo Acreide, Cassaro, Ferla, Buscemi, Buccheri e Sortino, della cosiddetta “Zona montana” della provincia siracusana (www.unionevalleiblei.it).

Bisogna dire infine che i cittadini canicattinesi sono molto devoti all’ “Arcangelo Michele”, che festeggiano solennemente ad Ottobre con una delle più belle feste della Provincia di Siracusa, e soprattutto che a Canicattini si tengono molte rassegne musicali tra l’estate e l’autunno.

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Statistiche generali

  • Nome in siciliano: “Ianiattini”;
  • Abitanti: canicattinesi;
  • Popolazione abitante: 7289 abitanti;
  • Comuni confinanti: Siracusa, Noto, Palazzolo Acreide (SR);
  • Fiumi e torrenti limitrofi: Torrente Bagni – Cavadonna, Torrente Sant’Alfano, Torrente Cardinale – Limmi;
  • Monti e rilievi limitrofi: Cugno Lupo;
  • Clima: freddo e umido in inverno con eventuali gelate, caldo e torrido in estate, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Santo Patrono: San Michele Arcangelo;
  • Altri Santi venerati: San GiuseppeSan Sebastiano, Santa Maria Ausiliatrice, San Giovanni Battista, Anime Sante del Purgatorio;
  • Economia canicattinese: agricolturaallevamentoturismoartigianatoeconomia commerciale a conduzione familiare;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: Pane di grano duro, pizze e focacce caserecce (“Mpanati” e “Scacciati” ), funghi di carrubo, lumache, cacciagione, salumi e insaccati, formaggi e latticini, dolciumi tipici (“Pani r’Apuostili” e vari dolci pasquali e natalizi);

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Come raggiungere Canicattini Bagni

Via Auto

  • Per chi proviene dall’Italia peninsulare e da Messina, Catania e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 18 Messina – Catania, dopodiché percorrere la Tangenziale di Catania e immettersi sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Canicattini Bagni”, per poi  immettersi nella S.P. 14 “Maremonti” (Siracusa – Canicattini – Palazzolo) ed arrivare così nella città canicattinese;
  • Per chi proviene da Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento e Trapani e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 19 Palermo – Catania ed uscire allo svincolo “A 18 Tangenziale di Catania – Ragusa – Siracusa” ed immettersi prima nella tangenziale, dopodiché sull’Autostrada Catania – Siracusa (che a sua volta si immetterà sul tratto autostradale Siracusa – Gela in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Canicattini Bagni”, e seguire le indicazioni sopracitate;
  • Per chi proviene da Gela e Ragusa: immettersi sulla SS 115 fino a Rosolini e imboccare l’Autostrada A 18 Siracusa – Gela ed uscire allo svincolo “Canicattini Bagni”, e seguire le indicazioni sopraelencate;

Via Treno

  • La stazione ferroviaria più vicina a Canicattini Bagni è Siracusa; sul sito www.trenitalia.com compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Siracusa) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio; dopodiché visitare il sito dell’AST per vedere le autolinee che da Siracusa conducono a Canicattini Bagni e viceversa.

Via Aereo

  • L’aeroporto più vicino a Canicattini Bagni è quello di Catania (Aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” www.aereoporto.catania.it), sul sito controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dall’Aeroporto Fontanarossa conducono a Canicattini (controllate le Autolinee AST).

Via Autobus

  • Canicattini Bagni è attraversata dalle autolinee AST (www.aziendasicilianatrasporti.it); nel rispettivo sito internet potrete visualizzare gli orari e le autolinee che riguardano Canicattini Bagni.

Via Mare

  • Canicattini Bagni è raggiungibile via mare dagli scali di Pozzallo (RG), Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti); per saperne di più visitate il sito www.traghettilines.it.

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Storia di Canicattini Bagni

Dalle origini (2000 – 413 a.C.) ai giorni nostri (2000)

Dal 2000 a.C. circa le grotte naturali vicino Canicattini (in particolare le grotte di Cava Sant’Alfano e della Cava Bagni, quest’ultima situata in territorio siracusano) erano abitate da popolazioni neolitiche di origine sicana; difatti lì sono stati trovati molti oggetti in metallo e tracce di focolai nonché numerose Necropoli di cui la più importante è quella della Cava di Sant’Alfano.

Col passare dei secoli dalle vallate circostanti scesero i Siculi che, dapprima si insediarono in queste grotte, e poi in seguito costruirono villaggi sparsi nelle vallate circostanti. La zona canicattinese era dapprima un’area di passaggio per queste popolazioni che poco tempo dopo vi si stabilirono permanentemente. Dato deducibile dalla presenza di un grande numero di Necropoli “a forno” sparse per il territorio montano canicattinese (in particolare nella contrada denominata “Case Vecchie” in cui è posta un’interessante Necropoli rupestre).

 Nel 434 a.C. i coloni greci che conquistarono Siracusa si diressero verso l’interno e passarono anche dal territorio di Canicattini dove vi costruirono degli insediamenti abitativi di tipo rurale. A testimonianza di ciò vi sono numerose rovine di epoca greca appartenenti a questi insediamenti rurali.

Con la dominazione romana il territorio canicattinese si arricchì di ville nobiliari, di cui oggi restano solo poche rovine.

Dopo la caduta dell’Impero romano di occidente, l’area venne popolata da coloni bizantini, che lasciarono tracce indelebili del loro passaggio (le cosiddette “Chiese rupestri” situate nelle grotte iblee, dove troviamo le pareti affrescate da figure di “Santi”).

In seguito alla conquista araba della Sicilia iniziata nell’anno 827, il territorio canicattinese assunse il nome di “Ayn At Tyn” (che significa “Sorgente nel fango”, nome datole forse per per la presenza di numerosi corsi d’acqua a carattere torrentizio tra cui le Cave Sant’Alfano, Bagni, Cardinale, Limmi e Dell’Acqua) da cui derivò il nome Canicattini. Durante il periodo arabo vennero costruite grandi opere idriche sui fiumi circostanti tra cui menzioniamo le canalizzazioni e soprattutto i mulini ad acqua.

Intorno al 1091 scesero i Normanni che conquistando Siracusa, si impossessarono delle terre canicattinesi facendone poi “Feudo”. Dopo di essi vennero Svevi, Angioini e Aragonesi (che latinizzarono l’originario nome arabo in “Candicattinum” nel 1296), a dominare il feudo canicattinese.

Per quattro secoli (1200, 1300, 1400 e 1500), le terre canicattinesi furono molto popolate e venero costruiti casali contadini e ville nobiliari, ma non si arrivò mai a fondare un borgo cittadino. Fino a che il Marchese Mario Daniele fondò il borgo di Bagni di Canicattini dall’originaria contrada situata presso il torrente detto “Sant’Alfano”. Dopo appena un decennio, venne il nefasto terremoto dell’11 Gennaio 1693 che distrusse l’intero centro abitato e uccise la maggior parte della popolazione abitante.

Nel secolo successivo Canicattini venne ricostruita sotto forma di città utilizzando lo stile tardo barocco. sotto la guida del Marchese Mario Daniele. Nella parte occidentale, al di fuori delle mura cittadine, venne costruito nel 1796 il “Ponte di Sant’Alfano”, che scavalcando la “Cava Bagni”, permetteva il veloce collegamento alla vicina città di Floridia. Il territorio di Canicattini ospitava inoltre il Feudo della potente famiglia netina Landolina di Sant’Alfano che, ceduti gli antichi possedimenti di Belludia (tra Noto e Rosolini) ai Nicolaci di Villadorata, acquisirono questo grande feudo che circondava Canicattini e comprendeva buona parte delle sue zone iblee, che tuttora appartengono al comune di Noto proprio per la presenza di questo feudo.

Tornando a parlare del ponte, una leggenda dice che due contadini, “Calamaru” e “Currarinu”, si sarebbero sfidati in un duello mortale su questo ponte uccidendosi a vicenda. Due statue ai cui piedi sono posizionate due piccole lapidi poste ai lati di questo ponte, raffigurano questi due personaggi con in mano ambedue un pezzo di pane e un fiasco di vino).

Nel 1800 continuò la costruzione di chiese e luoghi pubblici secondo gli stili neoclassico e liberty, che arricchiranno ulteriormente la città con numerosi monumenti.

A seguito degli eventi risorgimentali, Canicattini si ribellò contro la dominazione straniera in Sicilia chiedendo l’annessione al Regno di Sardegna, cosa che avvenne nel 1860, anche se molti cittadini erano in disaccordo visto che erano i nobili proprietari terrieri ad uscirne avvantaggiati rispetto alla povera gente mancando così alle promesse fatte in cui si parlava di uguaglianza e di ricchezza. Così il canicattinese Giovanni Boncoraggio si diede al brigantaggio contro le truppe garibaldine e contro i proprietari terrieri della zona (in particolare quelli di Canicattini, Siracusa, Noto e Palazzolo) assieme ad una banda di briganti provenienti dai paesi limitrofi (Avola, Noto, Floridia, Priolo Gargallo e Palazzolo) rifugiandosi nelle grotte dell’altopiano ibleo siracusano (su tutte quelle dei Dieri di Baulì tra Noto e Palazzolo e in particolare la “Grotta dei Briganti” in Contrada Cunziria posta sulla Cava Grande del Cassibile tra i territori di Noto ed Avola) finché non venne arrestato e incarcerato. Le sue gesta sono ancora ricordate ed ancora oggi si sente parlare in giro del “Briganti Boncoraggiu”. Comunque sia da questo periodo Canicattini Bagni cominciò a far parte della Provincia di Siracusa (dal 4 Agosto 2015 nota come “Libero Consorzio Comunale di Siracusa”) sotto il “Circondario di Siracusa”.

 Nel 1900 furono costruiti alcune residenze cittadine secondo lo stile liberty e vennero anche costruite le opere di interesse pubblico (condotte idrico – fognarie, linea elettrica, scuole, ambulatori medici e miglioramenti fondiari).

Nel periodo della I guerra mondiale molti giovani canicattinesi parteciparono al conflitto andando al Fronte, ma la maggior parte di essi o morì ritornò gravemente ferita al paese natio.  Nel decennio successivo s’impose la dominazione fascista che fu malvista da tutta la popolazione canicattinese per l’arroganza del regime che impediva qualsiasi libertà. Nel periodo della II guerra mondiale, le vallate intorno Canicattini furono teatro di aspri bombardamenti.

Nei decenni successivi la città fu ricostruita. Furono man mano edificati i quartieri periferici moderni, secondo un piano regolatore in cui la periferia e centro storico rimangono divisi senza intaccare la planimetria e i monumenti della parte antica della città montana.

Ma purtroppo durante il quarantennio ’50 – ’60 – ’70 – ’80 si abbatterono numerose crisi politico – economiche su tutta la Sicilia e l’influsso si fece sentire anche a Canicattini; difatti molti canicattinesi emigrarono al Nord Italia o all’Estero per cercare maggiori fortune.

Nel 13 Dicembre 1990 il “Terremoto di Santa Lucia” danneggiò molte case e tanti monumenti, ma la moderna tecnologia edilizia e l’accurata documentazione storica hanno permesso di restaurarli e ridar loro il lustro dei tempi passati.

Nel frattempo la situazione economica divenne molto più rosea per la città, così a partire dal 2000 Canicattini Bagni sta cercando di uscire da quell’isolamento economico che la contraddistinse nei decenni passati.

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Canicattini Bagni oggi; economia, turismo e personaggi famosi

Economia

La città di Canicattini Bagni, dopo un periodo di povertà, ultimamente sta cercando di dire la sua in campo economico anche se l’economia cittadina è ancora in gran parte basata sull’agricoltura e sulla pastorizia.

Innanzitutto il rapido collegamento a Siracusa e a Palazzolo Acreide garantito dalla strada a scorrimento veloce S.P. 14 “Maremonti” (chiamata così perché collega la costa ionica con la zona iblea della provincia aretusea) fa si che la cittadina montana non resti isolata dalle grandi direttrici del traffico commerciale.

Per quanto riguarda l’agricoltura bisogna dire che i terreni coltivati si trovano in un territorio montano piuttosto alto, facendo si che vi siano escursioni termiche a carattere variabile soprattutto in inverno, quindi le colture agricole vengono coltivate dentro tunnel di nylon che permettono la stabilità della temperatura attorno ad esse. Vengono coltivati principalmente: cavolfiori, leguminose, verdura da insalata, patate, carote, finocchi, cipolle, cicoria e zucche. Vengono coltivati anche erbai da fieno e cereali per mangimi. Tra le coltivazioni arboree troviamo principalmente grandi distese di oliveti, da cui si ottiene un raffinatissimo olio extravergine. Altre coltivazioni arboree sono: agrumi (arance, limoni e mandarini), mandorleti, carrubeti e altri alberi da frutta (fichi, nespole, melograni gelsi e pesche); diffusi anche alberi di mirto chiamato localmente “Muttidda”. Diffusi anche i Fichi d’India.

L’allevamento di animali è presente sotto forma di pastorizia, vista la presenza di grandi distese d’erba nelle vallate canicattinesi. Vengono fatti pascolare: bovini, ovini e caprini da latte; talvolta possiamo trovare qualche cavallo pascolare i queste verdi vallate. Sono presenti anche allevamenti di suini e volatili (polli e tacchini da carne, galline ovaiole, quaglie, oche e anatre).

L’industria è poco sviluppata; possiamo solo trovare piccole aziende che producono mangimi e concimi naturali.

Bisogna dire però che troviamo numerose aziende alimentari a conduzione familiare che producono: salsicce, salumi, formaggi (pecorino fresco e stagionato, caciocavallo e ricotte), conserve alimentari (olive e ortaggi sott’olio), vino, liquori ed essenze varie, infine prodotti dolciari (torroni e biscotti).

Turismo

Il passare del tempo e gli interventi edilizi non ha intaccato la pittoresca struttura montana di Canicattini Bagni, facendone uno dei centri architettonicamente più belli della provincia aretusea, facendo si che anche la città canicattinese si proponesse al turismo.

 Graduatamente l’afflusso turistico sta aumentando specie nel periodo estivo, consentendo all’amministrazione locale di migliorare le risorse finanziarie del paese e sviluppare centri culturali all’avanguardia (tra cui una scuola di musica), per imporsi culturalmente senza tralasciare però le origini pastorali e contadine della città canicattinese.

Bisogna specificare che a Canicattini Bagni non c’è un vero e proprio “turismo di massa”, però molti turisti scelgono questa località proprio per la sua tranquillità e per la sua atmosfera di “Paese Presepe”, dove le antiche tradizioni sono ancora vive.

 I canicattinesi hanno capito la potenzialità turistica che offre la loro città colma di eleganti edifici in stile liberty e per questo stanno investendo sulla costruzione di strutture ricettive tra cui: bed & breakfast, piccoli alberghi, trattorie, osterie e pizzerie. Ma sopratutto stanno nascendo tantissimi agriturismi. Questi ultimi situati in antiche masserie restaurate, garantiscono ai turisti di poter mangiare e pernottare in queste strutture a prezzi vantaggiosi. Gli agriturismi nella zona canicattinese col passare del tempo stanno sorgendo come funghi grazie anche ai finanziamenti della Regione Sicilia e dell’Unione Europea, stanziati per favorire il turismo rurale con la costruzione di strutture alberghiere agrituristiche.

Infine bisogna dire che a Canicattini ogni anno si tengono molte manifestazioni culturali e folcloristiche, tra cui l’annuale “Raduno Bandistico”, un concorso che richiama diverse bande musicali dall’Italia e dall’Estero, dove la banda migliore viene premiata con un trofeo stanziato dall’amministrazione comunale di Canicattini Bagni. Da menzionare anche la festa consacrata a “San Michele Arcangelo” e il Palio ad essa affiliato e il festival di musica jazz.

Personaggi famosi

Canicattini Bagni ha dato i natali al brigante Giovanni Boncoraggio che lottò contro i ricchi feudatari loro alleati nelle zone di Siracusa dopo l’Unità d’Italia, alla scrittrice Laura di Falco (nata Annalucia Carpinteri), al musicista e direttore d’orchestra Arturo Basile, al famoso antropologo Antonino Uccello, fondatore della cosiddetta “Casa Museo” di Palazzolo Acreide, dove sono conservati reperti risalenti alla vita di campagna negli Iblei (vedi il link nella sezione riguardante i luoghi da visitare a Palazzolo Acreide) e infine allo scrittore – poeta Sebastiano Tanasi.

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Guida turistica di Canicattini Bagni
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)

Il pittoresco centro storico di Canicattini, solcato dalle Vie Vittorio Emanuele, Umberto, Garibaldi e 20 Settembre, è reso inconfondibile dalla presenza di molti edifici in stile liberty di cui i principali sono il Palazzo Papa, la Casa Aiello, i Palazzi Formica, Rizza, D’Amico, Giansiracusa e Cianci. Degne di nota anche le Chiese di Santa Maria Ausiliatrice, del Cuore Immacolato di Maria, delle Anime del Purgatorio oltre ai vari musei sparsi nel centro storico quali il Centro Studi Devozioni Popolari, la Casa dell’Emigrante, il Museo Antropologico Ricordi e Memorie dei Canicattinesi, il Museo Civico e il Museo dei Sensi e dell’Arte Lapidea. L’area più importante della città è la Piazza 20 Settembre in cui si affacciano i principali edifici cittadini quali la Chiesa Madre di Santa Maria degli Angeli, e i Palazzi Daniele – Leone, Carpinteri – Ficara, Carpinteri – Gozzo (Municipio di Canicattini) e Carpinteri – Messina (sede della Biblioteca comunale). Ad occidente del centro storico è posta la Via Canale con la Fontana dell’Acqua, il Largo San Nicolò, l’elegante Villa Comunale di Canicattini e la Piazza San Giovanni. Da citare infine l’elegante cimitero in stile liberty di Canicattini Bagni. 

Al di fuori di Canicattini è posto il suo territorio ibleo (circondato in gran parte dal territorio comunale di Noto), diviso nelle aree di Bosco di Sopra e Bosco di Sotto poste rispettivamente a sud e a nord di Canicattini. Qui possiamo ammirare il Convento delle Carmelitane Scalze, le aree di Scocciacoppole e il tratto settentrionale della “Regia Trazzera della Montagna” (antica strada medievale). Degni di nota sono il Seminario Estivo dell’Arcidiocesi di Siracusa e la limitrofa Cava Garofalo. L’area più interessante del territorio ibleo canicattinese è quella posta ad occidente della cittadina, che comprende l’area solcata dalle tre Cave Cardinale, Limmi e dell’Acqua, la Cava di Sant’Alfano da cui si origina la “Cava Bagni” (che da il nome alla limitrofa cittadina) attraversata dal “Ponte di Sant’Alfano” (il monumento simbolo di Canicattini Bagni), che più a valle confluisce presso il Vallone Cavadonna. Da ammirare infine il Foro Boario di Canicattini Bagni, il Feudo Bagni – Daniele e l’area iblea di Cava Spinitelli.

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Elenco completo dei luoghi da visitare

Centro urbano di Canicattini

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Territorio ibleo canicattinese

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I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

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Geolocalizzazione dei luoghi da visitare

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Feste e tradizioni religiose popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

La festività popolare più importante di Canicattini Bagni è la Festa di San Michele Arcangelo che si celebra il 29 Settembre di ogni anno consacrata al “Patrono di Canicattini”, che comprende l’omonimo “Palio” composto da giochi popolari che si svolgono all’interno della città canicattinese e da vari eventi correlati ad esso oltre a vari spettacoli e fuochi pirotecnici.

Altre importanti festività sono l’allegro Carnevale Canicattinese, la solenne Pasqua Canicattinese con i riti del “Santissimu Cristu”, del “Lamientu” e della “Paci – Paci”, le vivaci feste di “San Giuseppe”, “San Sebastiano”, dell’Ascensione, di “Santa Maria Ausiliatrice”, del “Corpus Domini”, di “San Giovanni Battista” oltre alla Commemorazione dei Defunti e alla Festa di San Martino. Va citato infine il Natale Canicattinese comprendente lo svolgimento di un pittoresco “Presepe Vivente” oltre a varie tradizioni popolari canicattinesi.

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Canicattini Bagni

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Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

Sagre di Carnevale

Le “Sagre di Carnevale”, com’è intuibile dal nome, si tengono a Canicattini durante il periodo carnascialesco. In queste manifestazioni enogastronomiche vengono proposte alla gente piatti tipici diffusinei mesi invernali. Le sagre comprendono degustazioni di prodotti tipici quali salsiccia di maiale, porchetta, ricotta, “Cavati”, lumache, crispelle, e chiacchiere di carnevale (vedi link “Carnevale Canicattinese”);

Estate Canicattinese – “Festival del Mediterraneo”

Non è altro che il programma estivo che comprende numerosi spettacoli musicali, cabarettistici, folcloristici, manifestazioni sportive e innumerevoli attività ricreative offerte dal Comune di Canicattini per allietare le serate estive dei canicattinesi e degli eventuali turisti. Per informazioni più dettagliate visitate il sito del comune di Canicattini.

Rassegna “Creativamente”

È una piccola rassegna di musica etnica che si tiene nel mese di Agosto presso la Piazza 20 Settembre di Canicattini Bagni, che vede la partecipazioni di vari gruppi di musica etnica siciliana e di altre regioni italiane o addirittura di altre nazioni. Durante le esibizioni musicali vi sono anche dei mercatini etnici posti nel centro storico di Canicattini ed esibizioni di artisti di strada.

Canicattini Jazz Festival

È il principale festival di musica jazz che si tiene presso la Provincia di Siracusa, nel centro storico canicattinese (Piazza 20 Settembre) durante la prima settimana di Agosto. Questa rassegna musicale prevede esibizioni di celebri gruppi jazz siciliani, italiani e stranieri. Grazie a questa rassegna Canicattini viene riconosciuta come la capitale del jazz siciliano che attira numerosi artisti che ambiscono a partecipare a questo festival. Oltre alle esibizioni musicali vi sono anche rassegne culturali ed enogastronomiche incentrate su Canicattini Bagni e sulla sua cultura popolare.

Festival Etnico

Dopo il Canicattini Jazz Festival, si tiene il cosiddetto “Festival Etnico”, altra rassegna musicale canicattinese incentrata sulla musica etnica (continuazione della rassegna “Creativamente”) che tende a far conoscere le tradizioni etniche musicali della Sicilia e non solo rivisitate da giovani artisti locali e no.

Sagre di San Michele

Queste sagre si tengono in concomitanza con il Palio di San Michele Arcangelo nei quartieri della città canicattinese. Durante questa sagra i turisti italiani e stranieri, ma anche a quelli siciliani, possono conoscere le pietanze popolari tipiche di Canicattini Bagni ma anche dalle alture iblee della Provincia di Siracusa (territori di Palazzolo Acreide, Cassaro, Ferla, Buscemi e Buccheri). Possiamo gustare salsicce e insaccati vari, specialità popolari a base di verdure, carne, lumache e dolci tipici, offrendo durante i festeggiamenti in onore del Patrono anche i cibi popolari della tradizione canicattinese. In questa sagra vengono anche presentati ai turisti due cibi rappresentativi della Provincia di Siracusa, le “Mpanate” e le “Nfigghiulate ” (queste ultime conosciute anche col nome di “Cassateddi” o “Nfagghiulati”). Si tratta di focacce caserecce (da qui l’aggettivo “di casa”) farcite in vari modi (principalmente con salsa di pomodoro, formaggio e prosciutto, ricotta e patate, bietole selvatiche e pomodoro salato, anguille e patate, baccalà e patate ecc…). Particolari sono le “Nfigghiulate”, simili alle “Mpanate” ma aventi un ripieno differente, caratterizzato da un impasto a base di ricotta dolce, cannella e uovo. Allietano la sagra esibizioni folcloristiche e cabarettistiche.

Raduno Bandistico e Concorso musicale per bande “Pietro Pernice”

Il Raduno bandistico di Canicattini è un’importante vetrina musicale che si tiene l’ultimo fine settimana di Agosto prima del Palio di San Michele. Questa manifestazione attrae moltissime Bande Musicali da ogni parte di Italia che poi si esibiranno a turno davanti ad un’importante cornice di gente. In concomitanza con il Raduno bandistico si tiene il Concorso musicale per bande (intitolato alla memoria del maestro di musica canicattinese Pietro Pernice), che verrà vinto dalla banda che proporrà la migliore composizione ed interpretazione di un brano musicale (per maggiori informazioni visitare il sito www.bandadicanicattini.it).

Festa della Cultura

La Festa della Cultura, che si tiene durante il primo fine settimana di Settembre (in concomitanza con il Palio e la Festa di San Michele, e le sue Sagre), è una rassegna culturale incentrata su Canicattini Bagni e sulla sua vita culturale legata alla storia siciliana. Essa prevede spettacoli musicali vari all’interno del Palazzo Carpinteri – Messina (Biblioteca di Canicattini), letture di saggi e poesie, degustazioni tipiche e varie mostre nei musei canicattinesi (Casa dell’Emigrante, Museo dei Sensi ecc…).

Sagra dei funghi

Si tiene nel mese di Ottobre in concomitanza con l’inizio della stagione autunnale. Questa sagra prevede la valorizzazione dei funghi locali, (tra cui i cosiddetti “Funci i Carrua”, funghi molto pregiati e saporiti che si trovano sotto i tronchi degli alberi di carrubo). Ai numerosi visitatori vengono presentate numerose preparazioni culinarie a base di funghi e numerosi prodotti ottenuti dalla lavorazione di essi (come condimenti, funghi sott’olio, secchi ecc…). La serata è allietata dall’esibizione di artisti locali.

Rassegna enogastronomica “Iblolio”

Questa rassegna enogastronomica che sponsorizza l’olio d’oliva del territorio canicattinese e di gran parte della zona iblea del siracusano (da qui il nome “Iblolio”) tiene il 6, il 7 e l’8 Dicembre di ogni anno ed è composta da ben tre sagre in cui l’elemento principe è proprio il fragrante olio extravergine d’oliva locale;

  • Sagra della Salsiccia di Cinghiale in questa Sagra (affine a quella organizzata per la “Festa di San Michele”) viene fatta apprezzare ai turisti la deliziosa Salsiccia a base di carne di Cinghiale dei Monti Iblei, arrostita alla brace e condita ovviamente con olio extravergine d’oliva;
  • Sagra dei Legumi vengono servite ghiotte zuppe a base di legumi freschi e secchi (Fave, Lenticchie, Fagioli, Ceci ecc…) alle quali l’olio d’oliva crudo dà un sapore inconfondibile;
  • Sagra delle Bruschette in quest’ultima “Mini – Sagra” vengono servite prelibate Bruschette; che sono fette di pane abbrustolito condito con ingredienti vari (perlopiù verdure miste e formaggi) insaporite ovviamente con lo squisito olio d’oliva locale.

Questa rassegna enogastronomica prevede la preenza di altri stand in cui sono esposti prodotti tipici del siracusano e del ragusano (salumi, liquori, formaggi, dolciumi) ma anche numerosi spettacoli folcloristici, musicali e cabarettistici.

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo. 

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono a Canicattini Bagni visitate il sito www.comune.canicattini.sr.it.

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Prodotti tipici canicattinesi

Pasta fresca (“Cavati”)

Canicattini Bagni, così come le altre città della zona centromeridionale della Provincia di Siracusa, è nota per la sua prelibata pasta casereccia di cui il formato principe è quello dei “Cavati” (o “Cavatieddi”), simile ai cavatelli pugliesi. Questo tipo di pasta (ottenuta impastando farina di grano duro e acqua salata), dopo esser stata lasciata a seccare al sole o in un luogo asciutto, viene cucinata e condita con un ghiotto sugo a base di carne o salsicce di maiale.

Olive, Olio d’Oliva e Conserve sott’olio

Canicattini Bagni è una città circondata da alberi d’olivo da cui si ottengono fragranti olive da tavola o da olio. Le olive da tavola si presentano piuttosto succose e vengono conservate sotto olio extravergine d’oliva (di cui parleremo dopo) ed insaporite con ortaggi o aromi vari. Dalle olive da olio invece si ottiene un extravergine piuttosto puro (a seconda della sua centrifugazione) dal sapore molto robusto che si appresta a condire diversi tipi di alimenti (carni, pesci e verdure) ma la fragranza di quest’olio va gustata su bruschette e pane tostato.

Formaggi e latticini

Nei pressi di Canicattini Bagni vi sono molte fattorie in cui vengono allevati ovini e bovini il cui latte viene utilizzato per ottenere gustosi formaggi e latticini. Tra i formaggi bovini citiamo i Caciocavalli e le Provole; tra queli ovini citiamo il Pecorino (fresco e stagionato) ma soprattutto la Ricotta e la “Tuma”.

Focacce caserecce (“Mpanate” e “Scacciate”)

Canicattini Bagni è famosa per la bontà delle sue focacce caserecce meglio note come “Mpanate” o “Scacciate”; le prime vengono farcite con verdure miste (patate, cavolfiori, cipolle ecc…), salsiccia, carne e formaggio; le seconde invece sono in genere farcite con pomodoro, prosciutto e provole. Queste focacce sono una specialità natalizia.

Salumi e insaccati di Maiale o Cinghiale

La città di Canicattini Bagni vanta una buona produzione di insaccati di maiale e cinghiale freschi ed essiccati (questi ultimi considerati come veri e propri “salumi”). Tra quelli freschi citiamo la prelibata salsiccia (di maiale o di cinghiale) insaporita con aromi vari; essa è ottima se arrostita alla griglia ma può essere mangiata anche cruda (a seconda della freschezza della carne). Tra gli insaccati essiccati abbiamo prelibate salsicce secche o veri e propri salami insaporiti con aromi locali (in prevalenza semi di finocchio selvatico).

Dolciumi pasquali e natalizi

Concludiamo parlando dei dolci pasquali e natalizi di cui Canicattini Bagni è giustamente nota. Tra quelli pasquali citiamo il cosiddetto “Pani r’Apuostili” e i “Pupi cu l’ova” (un pane dolce al cui interno vi è un uovo sodo). Tra quelli natalizi citiamo i “Nfigghiulati” (simili alle “Mpanate” ma farcite con ricotta zuccherata aromatizzata da rosso d’uovo e cannella), i “Pasticciotti” (biscotti teneri farciti con confetture varie), la “Mpagnuccata” (curioso dolce a base di palline di semola dolce cosparse di zucchero caramellato e miele), i “Turruna ca ‘gghigghiulena” (torrone a base di miele e semi di sesamo), le “Incanniddati” (biscotti al miele molto duri ma piuttosto saporiti) e infine i “Mustazzola” (ani dolci a base di miele e mandorle).

Artigianato canicattinese

(in allestimento)

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Strutture ricettive canicattinesi

Visita il sito www.tripadvisor.it per saperne di più su hotel, case vacanze, bed & breakfast, pub, discoteche, ristoranti. 

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Fotogallery di Canicattini Bagni

(in allestimento)

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