Carlentini

Sezione in fase di correzione e/o completamento

Carlentini
(Carlentini Nord – Pedagaggi)

Mappa di Carlentini e del suo territorio


Mappa di Carlentini (per ingrandire la mappa clicca qui).

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Cenni principali su Carlentini

La piccola città di Carlentini si trova nella zona nord occidentale della Provincia di Siracusa, dista 44 chilometri dal comune capoluogo e appena 3 chilometri da Lentini, con cui sembra formare un unico agglomerato urbano dato anche dalla somiglianza dei nomi delle due città (Carlentini e Lentini), va anche detto che tra questi centri non vi sono grosse differenze a livello folcloristico o dialettale grazie alla vicinanza dei due centri. Va inoltre detto che la frazione di Carlentini Nord ricade nell’area lentinese nota come “Santuzzi” e il suo territorio amministrativo confina immediatamente con la città di Lentini, le cui linee di confine sono la Valle di Falconello e la Via Etnea. Questo ha fatto si che la zona di Carlentini Nord venisse rivendicata da Lentini e molte volte si è ipotizzata una fusione tra i due comuni andando a formare un unico agglomerato urbano la cui popolazione supererebbe i 40 mila abitanti.

Il centro storico di Carlentini.

Detto questo passiamo a parlare della vera e propria città divisa in Carlentini e Carlentini Nord. Carlentini è il vero e proprio nucleo cittadino che sorge su un piccolo rilievo noto come Colle Meta circondato ad ovest dal Colle Metapiccola e ad est dal Colle Minnella ed è situata a 228 metri sul livello del mare su di una terrazza naturale che domina sia il Golfo, sia la Piana di Catania poiché venne fatta edificare nel 1550 in posizione strategica per volere dell’Imperatore Carlo V che dotò la città di imponenti mura e fortificazioni. La planimetria cittadina è di forma falcata simile ad una mezzaluna, proprio per questa sua posizione montana. La struttura viaria della cittadina rigorosamente a scacchiera ortogonale è dovuta alla progettazione settecentesca dell’attuale centro abitato poiché quello precedente, voluto dall’Imperatore Carlo V d’Asburgo, è stato danneggiato dal terremoto dell’11 Gennaio 1693 ma non del tutto distrutto poiché si trattava allora di una “città giovane”, tant’è che molti lentinesi abbandonarono la sottostante Lentini per dimorare a Carlentini. Le Vie Roma e Cavour sono le principali arterie urbane che confluiscono nella piazza più importante della cittadina, Piazza Armando Diaz, presso la quale vi è un’importante palazzo storico che funge da Municipio, mentre nei paraggi vi è l’importante Chiesa Madre consacrata alla “Madonna Immacolata”, ma soprattutto alla Patrona di Carlentini, la Martire siracusana “Santa Lucia”, considerata come una delle figure mistiche femminili più importanti del mondo intero.


Le rovine delle “Mura di Carlo V” di Carlentini.


La Chiesa Madre di Santa Maria Immacolata consacrata anche a “Santa Lucia” Patrona di Carlentini.

Carlentini Nord invece è un’espansione territoriale posta nell’area nota come “Santuzzi” o “Santa Tecla” in quanto sorgeva un’antica Chiesa consacrata a questa Santa che ebbe un ruolo importante durante la vita ed il martirio dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, Patroni della limitrofa Lentini, e a questi “Santi” era consacrata quest’area nota appunto come “Santuzzi” (poiché si credeva che da questa zona entrarono nel territorio lentinese). Come detto prima si ritrova in maniera adiacente all’abitato di Lentini anche se l’area appartiene a Carlentini; ciò ha fatto si che l’area è abitata in maggioranza dal lentinesi, mentre i carlentinesi “veri e propri” stanno invece presso l’originario sito di Carlentini. Anche per questo (dopo anni di campanilismo) sia carlentinesi che lentinesi richiedono di stare tutti in un unico “comune” che comprenderebbe tutta la zona settentrionale della Provincia di Siracusa (va detto che le principali vie di comunicazione col resto della Sicilia, tra cui strade, autostrade e ferrovie, passano in territorio carlentinese tra le Contrade San Demetrio e Corridore del Pero).

La Chiesa di Santa Tecla di Carlentini Nord.

Così come i centri limitrofi di Lentini e Francofonte, anche a Carlentini l’economia è basata principalmente sull’agrumicoltura legata alle produzioni di Arance sia a polpa bionda, sia a polpa rossa, e anche qui viene prodotto il tipico “Pane di Lentini” e molte altre specialità tipiche lentinesi (ma vi sono anche eccellenze tutte carlentinesi come i Fichi d’India di Pedagaggi di cui parleremo più sotto). Nell’estrema area meridionale del territorio di Carlentini è posto il Borgo Angelo Rizza, importante insediamento abitativo rurale ormai abbandonato.

 Carlentini, inoltre fa parte della cosiddetta Zona nord della Provincia di Siracusa insieme ai comuni di Lentini e Francofonte. Il suo territorio (in particolare la Contrada Corridore del Pero) è considerato come l’ingresso simbolico nella terra aretusea per coloro che non sono siciliani, poiché come detto prima esso è limitrofo al confine tra le province di Catania e di Siracusa ed è attraversato da strade piuttosto importanti come la SS 114 CT – SR, la SS 194 CT – RG e soprattutto dall’Autostrada CT – SR – Gela.

Infine bisogna dire che fa parte del territorio comunale carlentinese l’importante frazione montana di Pedagaggi, denominata “Porta degli Iblei” poiché esso è il centro abitato che si trova nell’estrema punta settentrionale dei Monti Iblei, corrispondente ai Monti Santa Venera e Pancali. Questa è una frazione che più di una volta ha cercato l’autonomia da Carlentini con la speranza di diventare un vero e proprio comune autonomo seppur la popolazione non superi i 1000 abitanti, la cui fonte di economia è data dalla coltivazione di prodotti agricoli come cereali, olive, agrumi e soprattutto per la presenza di molti Fichi d’India, difatti si sta cercando di difendere e diffondere il marchio “Fichi d’India di Pedagaggi” per riconoscerli e valorizzarli meglio. L’area comprende anche diverse aree boschive demaniali di cui quella più importante è quella del Bosco Ragameli posto tra i territori di Carlentini, Ferla e Buccheri. In quest’area si originano anche due importanti fiumi, il Mulinello e il Marcellino, che sfociano nel Mare Ionio in territorio di Augusta.

Pedagaggi, la principale frazione extraurbana di Carlentini.

Dal punto di vista turistico la città di Carlentini e il suo territorio offrono varie attrazioni come le rovine delle Mura di Carlo V, le sue Chiese di cui quella consacrata alla “Madonna Immacolata” e a “Santa Lucia” è la più importante (altri importanti edifici di culto sono la Chiesa del Carmine, di San Sebastiano, della Madonna di Roccadia, di Sant’Anna e di Santa Tecla a Carlentini Nord, nonché la Chiesa di Santa Maria della Stella a Pedagaggi), i palazzi in stile liberty, il borgo contadino di Pedagaggi e le aree iblee di Monte Santa Venera, Sorgente Paradiso, Monte Pancali, nonché le zone fluviali di Cava Sapillone e del Fiume San Leonardo, che in territorio carlentinese in Contrada Corridore del Pero ha la sua foce, posta presso il “Borgo San Leonardo” (la principale zona balneare carlentinese compresa tra Agnone Bagni e l’area di Vaccarizzo in territorio catanese).

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Statistiche generali

  • Nome in siciliano: “Carruntini” (“Pirajaggi” );
  • Abitanti: carlentinesi – pedagaggesi;
  • Popolazione abitante: 17322 abitanti;
  • Comuni confinanti: Augusta, Buccheri, FerlaFrancofonte, Lentini, Melilli, Sortino (SR), Catania (CT);
  • Fiumi e torrenti limitrofi: Fiume San Leonardo, Fiume Marcellino – Fiumara Grande, Fiume Mulinello – Torrente BattagliettiTorrente CanneddazzaTorrente CarrubbaTorrente FalconelloTorrente FiumarellaTorrente Fosso DamianoTorrente GelsoTorrente Lisso – Sant’EligioTorrente MercadanteTorrente MulinelliTorrente PancaliTorrente ParadisoTorrente Rizzaro – San LioTorrente Roccadia – Cava Lupo, Torrente Ruccia – San PaoloTorrente San DemetrioTorrente Santa VeneraTorrente Sapillone – Ragameli – MargiTorrente Tranese;
  • Monti e rilievi limitrofi: Monte Pancali, Monte Santa Venera, Monte Carrubba, Monti di Cuppodia, Monti di Lentini, Colle Burgugliarito, Colle Cillepi, Colle Ciricò, Colle Meta, Colle Metapiccola, Colle Minnella – Poggio del Conte, Colle San Demetrio, Colle San Domenico, Colle Filippella – San Filippo, Cozzo Castagna, Cozzo Scirino, Cugno Carrubba – Canneddazza, Serra Paradiso;
  • Clima: freddo e umido in inverno, caldo e torrido in estate, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Sante Patrone: Santa Lucia Vergine e Martire (Carlentini), Santa Tecla da Lentini (Carlentini Nord), Santa Maria della Stella (Pedagaggi);
  • Altri Santi Venerati: San Giuseppe (Carlentini e Pedagaggi), San Sebastiano, Santa Maria di Roccadia, Santa Maria Immacolata;
  • Economia carlentinese: agricolturaagrumicolturaallevamento, industria metalmeccanicaturismoeconomia commerciale a conduzione familiare;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: pasta casereccia (“Cavateddi” ), Formaggi e latticini, pane e focacce (“Cudduruni”, “Facci i Vecchia”, “Scacciate” ), salumi e insaccati, arance rosse (Tarocco, Moro e Sanguinello), Fichi d’India di Pedagaggi, Mostarda ai Fichi d’India, dolciumi tipici;

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Come raggiungere Carlentini

Via Auto

  • Per chi proviene dall’Italia peninsulare e da Messina, Catania e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 18 Messina – Catania, dopodiché percorrere la Tangenziale di Catania e immettersi sull’Autostrada  Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Lentini – Carlentini”, per poi immettersi sulla SS 114 Diramazione fino allo svincolo sulla SS 194 Catania – Ragusa ed arrivare così nella città lentinese; da qui immettersi sull’asse viario Via Martiri della Resistenza – Via Eschilo (detta “Circonvallazione Lentini – Carlentini”) costeggiando prima l’area di Carlentini Nord e poi arrivando al centro principale di Carlentini raggiungendolo tramite le Vie Isonzo oppure da sud dalla Via Scavonetti (raggiungibile dal bivio tra la Circonvallazione di Carlentini, la S.P. 95 Carlentini – Villasmundo e S.P. 9 Carlentini – Sortino), da Lentini bisogna percorrere la Via Nazionale che risale la vecchia via di collegamento tra Lentini e Carlentini costeggiando le Mura di Carlo V. Per andare a Pedagaggi bisogna percorrere da Carlentini la S.P. 32 Carlentini – Pedagaggi;
  • Per chi proviene da Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento e Trapani e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 19 Palermo – Catania ed uscire allo svincolo “A 18 Tangenziale di Catania – Ragusa – Siracusa” ed immettersi prima nella tangenziale, dopodiché sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela e uscire allo svincolo “Lentini – Carlentini” e fare il percorso sopracitato;
  • Per chi proviene da Gela e Ragusa: immettersi sulla SS 115 fino a Ragusa o continuare sulla medesima strada per imboccare l’Autostrada A 18 Siracusa – Gela andando in direzione “Catania” ed uscire allo svincolo “Lentini – Carlentini”, oppure da Ragusa immettersi sulle SS 514 – SS 194 ed arrivare così a Lentini e fare il percorso sopracitato;

Via Treno

  • Sul sito www.ferroviedellostato.it compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Lentini) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio.

Via Aereo

  • L’aeroporto più vicino a Carlentini è quello di Catania (Aeroporto Fontanarossa www.aereoporto.catania.it), sul sito controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dall’Aeroporto Fontanarossa conducono a Carentini (controllate le Autolinee AST e Interbus).

Via Autobus

Via Mare

  • Carlentini è raggiungibile via mare dagli scali di Pozzallo (RG), Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti); per saperne di più visitate il sito www.traghettilines.it.

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Storia di Carlentini

Dalle origini (450 a.C.) ai giorni nostri (2000)

La storia del territorio di Carlentini è legata a doppio filo a quella della limitrofa Lentini, dato che i primitivi insediamenti abitativi dell’area erano posti nell’attuale suolo comunale di Carlentini. Va detto che Fin dall’Età del Bronzo, il territorio a Nord di Siracusa è stata un’area molto abitata da popolazioni neolitiche, che si rifugiavano nelle cavità rocciose situate nelle propaggini nord occidentali degli Iblei. Intorno al 1200 a.C. scesero i Siculi da nord ovest e popolarono la zona costruendo alcuni villaggi, tra cui quello in cui si sviluppò il primitivo insediamento abitativo vero e proprio, sorto presso il Colle della Metapiccola, posto ad ovest del centro storico di Carlentini, così come il limitrofo sito archeologico di Leontinoi, il cui accesso principale è posto proprio a sud di Carlentini.

 Intorno al 729 a.C. vennero i coloni greci, che sottomisero i Siculi e crearono nuove città nelle zone circostanti. Le più importanti furono Megara Hyblea (Augusta) e la vicina Leontinoi (Lentini) posta nella Valle di San Mauro (sempre ad ovest di Carlentini). I Siculi scappati da quest’ultima città, si insediarono nell’allora “Colle Meta” dove sorge tuttora la città di Carlentini e crearono molto probabilmente un piccolo villaggio rurale, che però divenne un avamposto di Siracusa (rivale di Leontinoi); le originarie popolazioni sicule non opposero resistenza e si amalgamarono assieme ai coloni di origine greca.

Intorno al 214 a.C. l’intera zona passò ai Romani. Nel territorio carlentinese, furono rinvenute alcune rovine romane, ma la più particolare è la “Casa dello Scirocco” posta presso l’attuale area di Carlentini Nord in Contrada Piscitello (immediatamente ad ovest di Lentini). Si trattava di un’antica villa romana molto particolare, poiché al suo interno aveva una canalizzazione capace di far filtrare all’interno della casa l’aria calda estiva e rinfrescarla, (vedi link “Casa dello Scirocco” per saperne di più).

Dopo la caduta di Roma, la zona venne occupata dai Bizantini, che convertirono al Cristianesimo le popolazioni locali. A testimonianza di ciò vi sono alcuni Oratori rupestri posti nelle aree montuose attorno a Carlentini, in particolare presso l’antico sito di Leontinoi (Chiese del Crocifisso, di Sant’Andrea, del Cristo Biondo, di San Mauro, di Santa Lucia al Castellaccio) ma anche presso i monti a sud di Carlentini e nei dintorni di Pedagaggi (oratori bizantini di Monte Santa Venera, Fiumara Grande, Favara ecc…).

 Dopo le varie dominazioni medievali susseguitesi man mano nei secoli da parte di: Arabi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi che governarono la limitrofa Lentini; nel periodo tardorinascimentale, precisamente nel 1552 fu ordinata da Carlo V la costruzione di una fortezza presso il Colle della Meta per individuare e contrastare le numerose incursioni saracene ordinate dall’Imperatore Solimano di Costantinopoli che misero in ginocchio la Sicilia orientale (in particolare l’area di Augusta). Sovrintendeva ai lavori il Viceré di Sicilia Giovanni De Vega, che ordinò di costruire sul colle un massiccio forte per la difesa dei territori marittimi e montani dagli invasori saraceni andando ad implementare le fortificazioni lentinesi date dal Castellaccio e dal Castello Nuovo (le cui rovine sorgerebbero presso il Colle Ciricò ad ovest di Lentini). Passato il periodo delle incursioni saracene, bisognava popolare questo forte; il De Vega diede molti privilegi ai lentinesi che si sarebbero trasferiti lì. Questo fece si che da Lentini e da altre città limitrofe venne una moltitudine d gente che popolò così la nuova città. In breve tempo fu fondata una nuova città chiamata dapprima “Lentini di Carlo” (dal nome del sovrano che la fece costruire), nome cambiato successivamente in “Carlentini”.

Dopo alterne vicende, nel 1630 la città passò nelle mani del Conte Nicolò Placido Branciforte Lanza che ne favorì l’espansione edilizia e cominciò ad abbellire luoghi sacri e a fare in modo che alcune famiglie nobili venissero a dimorare a Carlentini (tra esse vi erano i Baroni Riso proprietari dei Feudi di Roccadia e la famiglia Paternò – Castello Baroni di Pedagaggi).

L’11 Gennaio 1693 il tremendo sisma che distrusse tutti i centri della zona nota come “Val di Noto” anche a Carlentini seminò paura e distruzione, ma fece pochi danni e meno vittime delle altre città poiché gli edifici erano di più recente costruzione (quindi più solidi), e l’urbanizzazione era ancora in fase di sviluppo.

Per i minori danni edilizi e umani subiti, Carlentini fu una delle prime città in Provincia ad essere ricostruita secondo lo stile barocco settecentesco. Dopo la ricostruzione, la città carlentinese richiamò nuovamente tanta gente dagli altri centri vicini ancora danneggiati dal sisma. In particolare a Carlentini si stabiliva molta gente dalla vicina Lentini, città ancora semidistrutta e in fase di ricostruzione. 

Dopo che la vicina città lentinese venne ricostruita, Carlentini diveniva frazione comunale di quest’ultima, suscitando molti malumori tra la gente carlentinese di ogni ceto sociale. La città finì poi col seguire le sorti risorgimentali di Lentini, infatti molti carlentinesi parteciparono alle rivolte contro la dominazione borbonica nella vicina città leontina. Finché non arrivò l’autonomia da Lentini nel 15 Gennaio 1857.  

Dalla seconda metà del 1800 al primo decennio del 1900 vennero costruite molte opere d’interesse pubblico tra le quali: nuovi quartieri residenziali, scuole, canalizzazioni idrico – fognarie, reti elettriche e vari miglioramenti fondiari. La città si espanse al di fuori delle mura cinquecentesche (di cui restavano in piedi sono quelle poste presso il bastione settentrionale, tuttora visitabili). In questo periodo Carlentini cominciò a fare parte della Provincia di Siracusa (dal 4 Agosto 2015 nota come “Libero Consorzio Comunale di Siracusa”) sotto il “Circondario di Siracusa”.

Nei primi decenni del 900 Carlentini vide molti momenti bui. Nel periodo della I guerra mondiale, Carlentini pagò un altissimo tributo di sangue, poiché furono tantissimi i combattenti uccisi o feriti originari della città carlentinese. La cosa non migliorò neanche nel ventennio fascista, perché alla repressione del regime si univa una crescente povertà. Successivamente arrivò la II guerra mondiale e i carlentinesi subirono bombardamenti e uccisioni a causa dell’occupazione angloamericana.

Alla fine della guerra bisognava rimboccarsi le maniche e ricostruire tutto quello che era stato distrutto, ma seguirono altri decenni bui segnati dal sottosviluppo della Sicilia rispetto alle regioni dell’Italia settentrionale, che portò all’emigrazione di tantissimi carlentinesi verso aree italiane ed europee più ricche per poter garantire un futuro più dignitoso alle loro famiglie.

Il 13 Dicembre 1990 Carlentini venne colpita duramente dal cosiddetto “Terremoto di Santa Lucia” che distrusse molte abitazioni e danneggiò anche molti monumenti, mettendo in ginocchio la città carlentinese. Fu il paese col più alto numero di vittime causate da questo terremoto.

 Oggigiorno Carlentini si sta riprendendo grazie al commercio e al crescente sviluppo turistico, che hanno potuto rilanciare l’economia agricola carlentinese e spronare la cittadina ad essere più competitiva dal punto di vista turistico. Ultimamente è stata presentata l’ipotesi di fondersi assieme a Lentini in un unico comune per risparmiare sulle spese di gestione del territorio e per far si che l’area amministrabile sia più omogenea.

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Carlentini oggi; Economia e turismo

Economia

La cittadina di Carlentini forma un tutt’uno con la limitrofa Lentini, e come la vicina città lentinese sta facendosi valere per la sua crescente economia, che riguarda rigorosamente la valorizzazione delle risorse agricolo – zootecniche e turistiche del territorio limitrofo (Pedagaggi compresa).

 Innanzitutto l’economia carlentinese – pedagaggese gravita sulle coltivazioni agricole ortive e arboree. Tra le colture ortive troviamo ortaggi da serra e da pieno campo come peperoni, melanzane, zucchine, cipolle, patate, carote, lattuga da insalata, zucche, leguminose, cereali tra cui anche il grano duro da cui proviene la farina materia prima del “Pane di Lentini (prodotto anche a Carlentini) e erbai da fieno; tra quelle arboree troviamo: agrumeti di cui vanno citate le coltivazioni di limoni, mandarini, clementine, arance bionde e rosse e difatti come nella vicina Lentini il territorio carlentinese è un’area privilegiata per la coltivazione dell’Arancia Rossa; altre colture sono oliveti, mandorleti e frutteti vari. Degno di nota è il commercio dei Fichi d’India di cui quelli provenienti da Pedagaggi sembrano essere quelli più ricercati tant’è che si sta tentando di creare un consorzio per tutelarne e preservarne il marchio e ovviamente a sponsorizzarli.

 Per quanto riguarda la zootecnia, troviamo allevamenti: bovini, ovini, caprini, suini, avicoli ed equini, ma anche allevamenti di api da miele come nella poco distante Sortino.

Il settore industriale riguarda soprattutto: la produzione di materiali edili (laterizi e infissi metallici o in legname) e prodotti agricolo – zootecnici (concimi, fertilizzanti e mangimi).

Sparse per il territorio e all’interno dei centri abitati di Carlentini e Pedagaggi vi sono piccole aziende alimentari a conduzione familiare che producono i seguenti prodotti alimentari di origine artigianale come: formaggi e latticini (ricotta, “Tuma”, caciocavalli e provole), olio d’oliva, conserve alimentari (ortaggi sott’olio), prodotti da forno (pane, focacce e biscotti) dolciumi (torroni, pasticcini, confetture di frutta varie tra cui Fichi d’India di Pedagaggi e marmellate agli agrumi) e tanti altri prodotti tipici.

Turismo

La città di Carlentini, assieme alla frazione montana di Pedagaggi, rimanendo in scia alla limitrofa Lentini (che solo ultimamente sta tutelando molti luoghi che hanno una grande valenza storico – culturale), sta cercando di abbinare la sua economia agricolo – industriale a quella legata al traffico turistico, a cui sta divenendo sempre più soggetta la zona a nord di Siracusa.

La maggior parte della popolazione carlentinese, vedendo che molti turisti preferiscono soggiornare in zone mene caotiche a stretto contatto con la natura, sta volendo intraprendere la via imprenditoriale aprendo nuove strutture ricettive tra le quali ristoranti, bed & breakfast, trattorie, pizzerie e soprattutto agriturismi. Questo sta facendo si che molti turisti alloggino nella città carlentinese, favorendo la crescita di una nuova economia legata al traffico turistico facendo si che ogni anno, specialmente in estate, sempre molte persone visitino i monumenti cittadini e le bellezze paesaggistiche circostanti oltre ai siti archeologici più noti come quello di Leontinoi ma anche quelli ancora sconosciuti posti sulle alture a ridosso della cittadina carlentinese.

Infine bisogna dire che le festività in particolare quelle consacrate alla Patrona “Santa Lucia” e a “Santa Tecla”, nonché le sagre enogastronomiche come la “Sagra del Fico d’India” di Pedagaggi (e la sua Festa Patronale consacrata a “Santa Maria della Stella”) e molti altri eventi che ogni anno attirano gente da tutta la Provincia e non solo.

 Questi risultati stanno portando l’economia carlentinese in generale ad alti livelli favorendo malgrado tutto la nascita di nuovi impieghi lavorativi per la gente locale in cerca di occupazione, cercando di frenare la fuga dei giovani disoccupati verso altre città sia siciliane, sia italiane, creando così qualche posto di lavoro inserendosi nel settore turistico, considerato come l’arma più forte che la Sicilia ha a disposizione per poter riemergere in chiave economica e culturale.

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Guida turistica di Carlentini e Pedagaggi
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)

Il centro storico carlentinese, raggiungibile dalla limitrofa Lentini tramite la Via Nazionale da cui si gode di un ottimo panorama sull’area dell’antica Leontinoi, è posto su un’altura nota come “Colle Meta” ed è circondato da ciò che rimane dalle Mura di Carlo V, nel cui tratto settentrionale posto tra le Vie De Amicis, Nazionale e la Piazza Malta sono state poste piazzette abbellite da importanti mosaici. Da qui si entra nel centro storico carlentinese; qui è posta anche la Villa Vittorio Veneto con l’adiacente ex mattatoio comunale. Si entra nel centro storico percorrendo l’asse viario formato dalle Vie Cavour – Roma – Mazzini – Marconi al cui interno vi è un reticolo di strade disposte a scacchiera. Al centro di esse è posta la Piazza Armando Diaz, grande spiazzale in cui si affacciano eleganti edifici come il Palazzo Municipale e i Palazzi Scavonetto, Ferrarotto e l’Istituto Sacro Cuore. A nord della Piazza Armando Diaz possiamo ammirare la Villa Comunale “Belvedere” da cui si può ammirare un ottimo panorama della Sicilia orientale, l’Edicola Votiva di “Santa Lucia”, la Chiesa di San Sebastiano, i Palazzi Beneventano – Modica e Fanciullo e le strade panoramiche Via Aurelio Saffi e Via Giovanni da Procida poste rispettivamente ad est e ad ovest dell’area settentrionale del centro storico carlentinese. Ad est di Piazza Armando Diaz lungo la Via Marconi vi sono situati il Palazzo Matarazzo – San Giuliano, la Chiesa di Santa Maria di Roccadia consacrata all’omonima “Madonna” e il sito in cui era collocato l’Ex Palazzo Riso. A sud di Piazza Diaz lungo la Via Roma possiamo ammirare il Palazzo Matarazzo – Scalia, il Palazzo Nigro e la barocca Chiesa Madre di Santa Maria Immacolata e Santa Lucia, l’edificio sacro più importante della cittadina carlentinese. Di fianco alla chiesa è posta la Piazza Vittorio Veneto col Monumento ai Caduti della I guerra mondiale. Ad est vi è posta la Piazza Francesco Crispi in cui è posta la Chiesa e l’ex Convento del Carmine, e poco più a sud vi sono i belvederi panoramici posti lungo le Vie Orsini e Duilio, oltre all’edificio ospitante la Casa dei Mestieri Antichi e delle Tradizioni Popolari. Tramite la Via Raffaello si arriva alla periferia meridionale di Carlentini in cui presso la Piazza Felice Cavallotti possiamo ammirare la moderna Chiesa di Sant’Anna e del Cuore Immacolato di Maria nonché la Casa Museo di Carlentini. A sudest infine è posta la panoramica Piazza Padre Pio, mentre a sudovest vi è l’area verde di Via Scavonetti e Piazza San Francesco comprendente la principale area residenziale a sud di Carlentini in cui vi è posta anche la biblioteca col moderno auditorium comunale.

A sudovest di Carlentini è posta l’area del Parco Archeologico di Leontinoi facente parte del territorio comunale di Carlentini, la cui strada di accesso è nota come “Via Archeologica”. Qui possiamo ammirare la Necropoli Sud di Leontinoi, l’area di Cava Ruccia – San Paolo, i ruderi del Colle Metapiccola, l’area delle Cave di San Mauro (in cui vi sono le rovine dell’antica Leontinoi) e Sant’Eligio e infine del rilievo noto come “Colle Ciricò”.

Ad ovest di Carlentini è posta l’Area Montuosa del Monte Pancali, raggiungibile da Lentini ma in territorio carlentinese tramite la S.P. 10 o dal Sentiero Carlentini – Lentini – Monte Pancali. Qui possiamo ammirare la Necropoli di Cugno Carrubba, il Palmento Ferrarotto (uno dei più importanti edifici rurali del territorio carlentinese), i Torrenti Pancali – CarrubbaMercadante – Canneddazza e Margi – Cillepi (tutti affluenti del Fiume San Leonardo), il Molino Cillepi, le rovine di Cozzo Scirino e ovviamente il rilievo montuoso noto come “Monte Pancali”, il più importante dell’area occupata dalle città di Carlentini e Lentini, comprendente le aree di Masseria Vuturo. Bosco Pancali e Cillepi.

A nordest è posta la vasta area urbana di Carlentini Nord, confinante con la limitrofa città di Lentini (in particolare con l’area nota come “Santuzzi”). A sud (nell’area limitrofa alla sopracitata Carlentini), possiamo ammirare la moderna Chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Cimitero di Carlentini, la Cava di Falconello, il particolare sito archeologico della villa romana nota come “Casa dello Scirocco” dotata di un particolare sistema di “refrigerazione” dell’aria e le rovine delle Contrade Piscitello e Caracausi. All’interno della frazione di Carlentini Nord solcata da un vasto e moderno Asse Viario, possiamo ammirare le aree verdi di Via Giovanni Falcone, Piazza Vulcano e Largo Aldo Moro, ma soprattutto la moderna Chiesa di Santa Tecla da Lentini. A nord vi sono le aree di Balate di Zacco – Palmeri e l’area archeologica di “San Lio Soprano”.

L’estrema area nordorientale del territorio carlentinese è occupato dalla sua area fluviale e marina in cui vi è posto il rilievo noto come “Colle San Demetrio” comprendente le aree di Sabuci – Ponte Malati, del Torrente San Demetrio e del Feudo San Leonardo; nonché il tratto finale del Fiume San Leonardo che, dopo aver ricevuto le acque dalla Cava Battaglietti e dal Fosso Damiano, sfocia presso la breve costa sabbiosa carlentinese posta tra le aree di Villaggio San Leonardo e Corridore del Pero al confine con la Provincia di Catania. Da citare il Lido e la Spiaggia San Leonardo che, assieme alla limitrofa area di Agnone Bagni (facente però parte del territorio comunale di Augusta) formano la principale zona balneare dell’estrema zona settentrionale del siracusano.

A sudest di Carlentini è posto il suo territorio ibleo comprendente le aree di Cava Mulinelli, Cava Lupo, i ruderi del Monastero di Roccadia, l’area di Contrada Bosco – Chiusa Gelsi, la Sorgente Cozzofico da cui si origina il Fiume Mulinello (che sfocia nel Mare Ionio in territorio augustano), il Borgo Angelo Rizza (borgata rurale di epoca fascista), il Bosco Tranese, la Contrada Tummarello – Giardini. Degna di nota è la presenza del rilievo ibleo noto come “Monte Carrubba” comprendente anche vari ruderi e il Feudo Carrubba – Francica Nava quasi in sommità, con la limitrofa Cava Carrubba – Fiumara Grande in cui scorre il tratto iniziale del Fiume Marcellino che delimita l’area di confine tra i territori di Sortino e Melilli (sfocando a nord dell’area di Megara Hyblaea in territorio augustano). L’estremità meridionale del territorio carlentinese è occupata dall’interessante area archeologica del Monte Favara comprendente una vasta necropoli rupestre posta al confine col territorio di Sortino.

Presso l’area sudoccidentale del territorio carlentinese è posta la frazione di Pedagaggi, posta sulle propaggini settentrionali dei Monti Iblei presso il rilievo noto come “Monte Gaggi”. All’entrata del piccolo centro ibleo è posto un Abbeveratoio e un’Edicola Votiva; tramite la Via Principe Emanuele si raggiunge la Piazza Madonnina del Grappa sotto la quale è posto l’Antico Lavatoio Pubblico di Pedagaggi. Qui possiamo ammirare le aree verdi delle Vie Buccheri, Messina e Regina Margherita – Piazza Trento e Trieste. Vi sono inoltre il nucleo storico pedagaggese collocato all’interno del Quartiere San Cristoforo, l’Ex Chiesa di San Pietro in Vincoli, il Palazzo Paternò – Castello e la Chiesa di santa Maria della Stella. Nei dintorni vi sono il Cimitero di Pedagaggi e le sorgenti del Torrente Pedagaggi e Favarotta. Il territorio ibleo di Pedagaggi è compreso nell’area naturalistica Monte Santa Venera – Ragameli – Paradiso comprendente il rilievo di Monte Gaggi, le rovine della Chiesa di Santa Maria la Bianca, l’area di Passo di Gola, le rovine di Contrada Ceusa, il Monte Santa Venera (uno dei rilievi più importanti degli Iblei settentrionali), l’Area Naturale Bosco Ragameli e Torrente Sapillone, le aree archeologiche di Pezza Grande, Cugni e Sorgente Paradiso, l’area di Cava di Stomaco con l’acquedotto sopraelevato e il “Mulino Pedagaggi”, il “Piano dei Monaci” comprendente i rilievi noti come “Monti di Cuppodia”, e infine il “Sentiero Italia” Carlentini – Pedagaggi – Buccheri che mette in collegamento questi tre centri abitati attraversando interessanti aree poste nell’area settentrionale dei Monti Iblei.

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Elenco completo dei luoghi da visitare

Carlentini Sud – Centro Storico – Leontioni – Pancali

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Carlentini Nord – Santuzzi – Falconello – San Lio

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Area fluviale e marina – San Leonardo – San Demetrio 

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Territorio ibleo carlentinese – Roccadia – Borgo Angelo Rizza – Carrubba

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Pedagaggi – Monte Santa Venera – Ragameli – Paradiso

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I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

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Geolocalizzazione dei luoghi da visitare

(in allestimento)

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Feste e Tradizioni Religiose e Popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

La festa più importante di Carlentini è quella consacrata a “Santa Lucia” Patrona della città di Carlentini, che viene celebrata l’ultimo fine settimana di Agosto con tre giorni di festa comprendenti solenni riti sacri, processioni per buona parte della città, spettacoli di vario tipo e accensioni di fuochi pirotecnici.

Altra importante festa è la Pasqua Carlentinese che comprende oltre ai solenni riti della Settimana Santa, anche la vivace festa consacrata a “San Giuseppe” che si tiene il Lunedì di Pasquetta.

A Carlentini Nord viene festeggiata “Santa Tecla da Lentini” la terza Domenica di Ottobre, mentre a Pedagaggi vengono celebrati “San Giuseppe” a Marzo e la Patrona “Santa Maria della Stella” il 15 Agosto. Altre ricorrenze sono il Carnevale Carlentinese, la festa del “Corpus Domini”, la Commemorazione dei Defunti, la Festa di San Martino e le celebrazioni del “Natale Carlentinese e Pedagaggese”.

Da citare infine le tradizioni popolari (carlentinesi e pedagaggesi).

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Carlentini e Pedagaggi

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Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

Rassegna Teatro Scuola

I comuni di Carlentini e Lentini, nel periodo che va da maggio a Giugno, organizzano presso il Parco Archeologico di Leontinoi la “Rassegna Teatro Scuola”, che vede la partecipazione di ragazzi provenienti da istituti superiori siciliani e no, che interpretano classici latini e greci. Questa rassegna serve anche per risaltare l’importanza turistica del sito archeologico di Leontinoi.

Estate Carlentinese

È il contenitore di tutti gli eventi che allieteranno Carlentini durante l’estate. Nella città si alterneranno spettacoli musicali, teatrali, cabarettistici, mostre, rassegne e sagre enogastronomiche, ma l’Estate Carlentinese comprende anche la bella Festa in onore di “Santa Lucia”.

Estate Pedagaggese

Così come quella carlentinese, l’ Estate Pedagaggese comprende tutti gli eventi che si tengono nella frazione montana, compresa la festa consacrata alla “Madonna della Stella”.

Premio Culturale “Leone d’Argento” e “Francesco Favara Adorni”

In questa importante manifestazione che si tiene ogni anno a Carlentini nel mese di Settembre dal 1986, vengono premiate le personalità carlentinesi che hanno contribuito a dare lustro alla loro città (Premio Leone d’Argento) ma anche i siciliani che hanno portato alto il nome della Sicilia in Italia e nel mondo (Premio Francesco Favara Adorni, illustre medico carlentinese). Questa manifestazione culturale è allietata da ospiti più o meno illustri che hanno contribuito a rendere grande il panorama artistico italiano. Per saperne di più clicca qui;

Rassegna dei Sapori Antichi Carlentinesi

Questa importante rassegna enogastronomica che si tiene verso l’ultimo fine settimana di Settembre è organizzata ogni anno dalla Chiesa di Sant’Anna a scopi benefici. Negli appositi stand posti presso la Piazza Cavallotti è possibile gustare molte preparazioni gastronomiche tipiche di carlentini e dei territori limitrofi, dove vanno citate le specialità a base di agrumi (in particolare arancia rossa), focacce caserecce, formaggi, salumi, liquori e dolciumi vari; il tutto allietato da spettacoli di vario tipo. Il ricavato delle vendite andrà in beneficenza.

Rassegna Agroalimentare Pedagaggese e Sagra del Fico d’India

È la sagra più importante del territorio comunale carlentiense, che riguarda da vicino i prodotti tipici di Carlentini e Pedagaggi; essa si tiene ogni anno ad Ottobre. Presso il Quartiere San Cristoforo ubicato a Pedagaggi vengono allestiti numerosi stand in cui possiamo gustare le prelibatezze locali in cui vanno citati i “Cavateddi” (pasta casereccia lavorata a mano) conditi con un appetitoso sugo a base di carne suina, insaccati di maiale e cinghiale (tra cui vanno citate le salsicce e i salami), formaggi e latticini (tra cui Provole, Caciocavalli, formaggi freschi quali la “Tuma” e la Ricotta), verdure sott’olio e dolciumi a base di miele o agrumi. Contemporaneamente si tiene anche la Sagra del Fico d’India, con cui si cerca di sponsorizzare i prelibati Fichi d’India locali. Il Fico d’India è un particolare frutto che si trova solo nel Sud Italia (in particolare nella Sicilia e nella Calabria meridionale) che si presenta di forma ovale. Esso è formato da una polpa rosso – giallastra ricoperta da una buccia spinosa (da saper sbucciare). Questi frutti sono la principale fonte di guadagno per Pedagaggi, la cui gente ha pensato di organizzare una manifestazione (comprendente anche la sopracitata Rassegna Alimentare) che ruotasse attorno a questo prodotto molto importante per la loro economia. Così, accanto agli stand sopraelencati, troviamo anche quelli che riportano dolciumi a base di Fichi d’India (quali mostarde, confetture e dolciumi vari).

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo. 

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono a Carlentini e Pedagaggi visitate i siti www.comune.carlentini.sr.itwww.prolococarlentini.itwww.prolocopedagaggi.it e la pagina facebook Carlentini Eventi.

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Prodotti tipici carlentinesi

“Cavateddi”

I “Cavateddi” sono un tipico formato di pasta casereccia, tipico della Sicilia orientale di cui anche a Carlentini e nella sua frazione Pedagaggi vi è una certa tradizione nel saperli preparare. Questa pasta è ottima se servita con sugo a base di ricotta o di carne di maiale.

Salumi tipici pedagaggesi

La frazione carlentinese di Pedagaggi, oltre che per i suoi Fichi d’India, è celebre per i suoi salumi stagionati a base di carne di maiale.

Formaggi e latticini

Le campagne carlentiesi e pedagaggesi vedono pascolare numerosi bovini ed ovini dal cui latte vengono ricavati ottimi formaggi a medio – alta stagionatura (come Provole, Caciocavalli e Pecorini) e latticini vari (come la Ricotta e la “Tuma” ) piuttosto gustosi, che si accompagnano con le verdure locali, con i salumi pedagaggesi sopraelencati, ma soprattutto con il fragrante “Pane di Lentini”, prodotto anche in territorio carlentinese (per saperne di più su quest’ultima pietanza vedi la sezione riguardante i prodotti tipici di Lentini).

Focacce caserecce

Carlentini è una città in cui le produzione di focacce rustiche è un’importante forma di reddito economico e, così come nella vicina città di Lentini, vi vengono prodotti svariati tipi di focacce farcite con i più disparati ingredienti (salumi, verdure, pesci, formaggi) che riportano i nomi di “Scacciate” e “Cudduruni” a seconda del condimento. Così come Lentini, anche a Carlentini è diffusa la preparazione della “Facci Vecchia”; una gustosa focaccia (iol cui impasto è simile a quello del pane) farcita con verdure, formagi e salumi.

Fico d’India di Pedagaggi


I Fichi d’India di Pedagaggi.

I Fichi d’India di Pedagaggi (in dialetto “Ficupala” ) è il frutto – vanto della piccola frazione carlentinese. I Fichi d’India sono frutti selvatici sparsi un po ovunque in tutto il Sud Italia (specialmente in Sicilia) raccolti quasi tutto l’anno. L’unico comune del siracusano in cui i Fichi d’India vengono maggiormente presi in considerazione è appunto Carlentini o per meglio dire Pedagaggi. Qui questi succosi frutti sono protagonisti nella tipica “Sagra del Fico d’India” che si tiene in autunno che serve per sponsorizzare meglio questi frutti tipici del territorio ma anche per allietare la frazione montana carlentinese. I Fichi d’India pedagaggesi, che vogliono essere tutelati e riconosciuti dai pedagaggesi (ma anche dai carlentinesi) sono ottimi consumati freschi oppure sotto forma di confettura o di “Mostarda”.


La Mostarda ai Fichi d’India di Pedagaggi.

Dolciumi tipici

Concludiamo il discorso del prodotti tipici carlentinesi e pedagaggesi parlando dei dolciumi tradizionali. Cominciamo da quelli pasquali in cui possiamo trovare i “Cicilei” (pani dolci al cui interno vi è un uovo sodo) e i “Cassateddi” (tortine farcite con ricotta dolce). Quelli natalizi sono invece i “Mustazzola” (pani dolci a base di miele) e numerosi biscotti e torroni a base di mandorle e miele. Prelibate le confetture a base di Fichi d’India e le marmellate agli Agrumi.

Anche a Carlentini è diffusa la coltivazione degli agrumi come Lentini, così come quella del cosiddetto “Pane di Lentini” (vedi sezione riguardante “Lentini”).

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Artigianato carlentinese

(in allestimento)

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Strutture ricettive carlentinesi

Visita il sito www.tripadvisor.it per saperne di più su hotel, case vacanze, bed & breakfast, pub, discoteche, ristoranti. 

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Fotogallery di Carlentini – Pedagaggi

(in allestimento)

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