Villaggio Gulfi

Villaggio Gulfi

Mappa di Villaggio Gulfi


Mappa di Villaggio Gulfi (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni principali e storici su Villaggio Gulfi

L’area urbana di Villaggio Gulfi è posta in una breve pianura collocata tra i corsi d’acqua noti come “Torrente Para” e “Torrente Aranci” nel luogo in cui un tempo erano poste le città di Akrillai di origine greca, e della medievale Gulfi, che venne distrutta nel 1299 dalle truppe angioine durante la Guerra del Vespro, a cui seguì il cruento episodio noto come “Massacro di Gulfi”, dopo il quale venne fondata l’odierna città di Chiaramonte Gulfi a pochi km ad est. Oggi l’area è nota come “Villaggio Gulfi” e presenta moderne aree commerciali ed industriali oltre a villette residenziali e ad alcuni edifici storici come il Santuario di Santa Maria di Gulfi che è uno dei più importanti luoghi di culto del ragusano, e alcune tenute feudali settecentesche e ottocentesche piuttosto eleganti appartenenti un tempo alle famiglie nobiliari Ventura, Rizza e Guastella, oltre alla liberty Villa Cassì. Nell’area di Villaggio Gulfi vi sono inoltre i ruderi dell’antica Akrillai e della città di Gulfi.

L’area del Villaggio Gulfi era comunque popolata sin dall’epoca neolitica dal 1900 al 1300 a.C. circa in quanto presso le aree limitrofe al Villaggio Gulfi, in particolare le Contrade Piano Grillo, Morana, Aranci e Piano Conte in cui sono stati rinvenuti tracce di un insediamento abitativo di epoca neolitico – sicula.

L’area assume una certa importanza abitativa grazie alla fondazione dell’insediamento chiamato “Akrillai” nel 598 a.C. presso un rilievo ibleo collocato sull’odierna Contrada Piano Grillo da parte da coloni greci provenienti da Siracusa. Akrillai divenne un’importante roccaforte militare collocata sulla “Via Selinuntina” che collegava la città aretusea a Selinunte, passando per i centri abitati di Akrai (Palazzolo Acreide), Casmene (Giarratana – Buscemi) e Kamarina (nei pressi di Scoglitti) avendo anche una notevole importanza commerciale grazie alla produzione di manufatti ceramici, cosa che avveniva anche nel limitrofo insediamento di Contrada Scornavacche (i cui ruderi sono posti in territorio chiaramontano nei pressi della frazione di Roccazzo). Akrillai venne distrutta nel 406 a.C. in seguito ad un’incursione cartaginese durante le guerre tra Cartagine e Siracusa, venendo poi ricostruita qualche anno più tardi.

Nel 213 a.C. Akrillai venne conquistata dai romani venendo chiamata “Acrillae” mantenendo funzioni militari e commerciali.

Dopo il periodo romano l’area di Acrillae venne popolata prima dai bizantini e secondo una leggenda locale, sul luogo in cui sarebbe sorto il Santuario di Gulfi, “San Gregorio Magno” si sarebbe inginocchiato in preghiera lasciando un’impronta del suo ginocchio (visibile all’interno del santuario).

Con la conquista araba della Sicilia, nel 827 venne fondato l’insediamento che venne chiamato con il termine di origine araba “Gulfi” derivante dal turco – arabo “Gul” che significa “Rosa” o “Fioritura di Rose”; questo toponimo indicava certamente un luogo piuttosto fertile e rigoglioso.

Dopo l’inizio dell’anno 1000 Gulfi passò sotto i normanni che costruirono il primo santuario consacrato alla “Madonna” (il futuro Santuario consacrato a “Santa Maria di Gulfi” che divenne la “Patrona” della città) oltre ad altre chiese e opere di fortificazione. L’abitato si espanse in epoca sveva divenendo una vera e propria roccaforte militare circondata dai Torrenti Aranci a nord e Para a sud.Nel periodo angioino, durante la battaglia dei Vespri Siciliani, la città di Gulfi, che in quel periodo passò dalla signoria di Nicolò Rosso (appartenente all’omonima famiglia baronale di discendenza normanna) a quella di Manfredi I Chiaramonte (primo esponente dell’omonima famiglia a ricoprire la carica di “Conte di Modica”),  passò dalla parte degli aragonesi rimanendo sotto assedio durante la “Guerra del Vespro” fino al 1299 quando a causa del rinnegato generale Ruggero di Lauria (che divenne alleato degli angioini tradendo gli aragonesi) che conquistò la città di Gulfi anche grazie all’ausilio di tre cavalieri vizzinesi (di cui due noti come Giovanni Landolina e Tommaso D’Alia secondo a quanto scritto dallo studioso palermitano Giuseppe Pitrè nella sua “Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane” scritta tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900) che prima convinsero gli abitanti di Gulfi ad arrendersi garantendo a loro una pace onorevole, il  patto però non venne mantenuto e le truppe angioine uccisero gran parte della popolazione tra uomini, donne e bambini dando vita a quello noto come “Massacro di Gulfi”. Il tradimento dei tre generali vizzinesi e la partecipazione di truppe provenienti dalla medesima città al massacro diede vita ad una feroce rivalità tra le città di Chiaramonte Gulfi e Vizzini, che oggi è venuta meno non essendo quindi più sentita dalle popolazioni di queste due cittadine.

Vi è un’antica leggenda su questo massacro che ha per protagonista la non più esistente Chiesa dell’Annunziata in cui le truppe angioine trucidarono tutti coloro che assistevano ad una messa. La sera dopo il massacro le anime di coloro che furono uccisi comparvero ai soldati, che vennero ipnotizzati da loro e condotti presso le rovine della chiesa assistendo al resto della funzione che riprese dal momento in cui venne interrotta dalle uccisioni. Al termine della messa si aprì una profonda voragine in cui caddero i soldati che morirono all’istante.

Nel frattempo i superstiti al massacro vennero condotti da Manfredi I Chiaramonte Conte di Modica presso l’area montana nota come “Baglio”, in cui poi il 25 Maggio 1343 sarebbe poi stata fondata l’odierna Chiaramonte Gulfi.

Saltando i periodi dei secoli 1400, 1500 e 1600 con la relativa distruzione avvenuta a causa del terremoto dell’11 Gennaio 1693, a partire dal 1700 l’area di Gulfi vide la ricostruzione del Santuario della Madonna di Gulfi, consacrato alla “Santa Patrona” della città a sua volta costruito nel 1400 sui resti della preesistente Chiesa Madre di Santa Maria la Vetere dell’antica Gulfi, e il vero e proprio sfruttamento agricolo delle sue terre con la costruzione di mulini e di masserie feudali, cosa che avvenne nel 1800 e nei primi anni del 1900, in cui vennero condotte campagne di scavi archeologici in cui vennero riportati alla luce alcuni resti appartenenti ai siti abitativi di Akrillai e di Gulfi.

Infine, in tempi relativamente moderni, in seguito all’espansione urbana della città di Chiaramonte Gulfi, venne cominciata la costruzione dell’area di Villaggio Gulfi, che rappresenta la principale area residenziale del territorio comunale di Chiaramonte Gulfi essendo composta da moderne palazzine abitative poste in mezzo ad aree verdi. Oggigiorno il Villaggio Gulfi, anche grazie alla costruzione della SS 514 Ragusa – Catania (la più importante arteria stradale della provincia ragusana al pari dei tratti della SS 115 per Modica e Vittoria) e al collegamento con il vicino Aeroporto di Comiso, è divenuto inoltre la più importante area commerciale e produttiva del territorio comunale di Chiaramonte Gulfi, importante anche dal punto di vista turistico – ricettivo con la presenza di alcune strutture attrezzate allo scopo, oltre ad essere un’interessante ed importante meta religiosa grazie alla presenza del Santuario di Santa Maria di Gulfi.

Sottosezioni

Luoghi da visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

Feste, tradizioni ed eventi di Villaggio Gulfi

Sagra dei Sapori tipici chiaramontani (Villaggio Gulfi)

L’11 Agosto di ogni anno, (penultimo giorno della “Quindicina alla Madonna di Gulfi” che si tiene nel medesimo mese) presso la frazione chiaramontana di Villaggio Gulfi, a partire dalle ore 20.00 viene organizzata la “Sagra dei Sapori Tipici Chiaramontani”. Si tratta di un’importante rassegna enogastronomica organizzata dall’Associazione Culturale “Villaggio Gulfi” in cui è possibile degustare alcuni prodotti tipici del territorio quali carne locale arrostita alla brace, specialità a base di olive chiaramontane, vari piatti della tradizione locale e ovviamente l’ottimo Olio Extravergine di Oliva di Chiaramonte Gulfi. Oltre alle degustazioni vi sono stand in cui si possono degustare altri prodotti tipici del territorio e ovviamente spettacoli curati da artisti locali oltre ad eventi di vario tipo che allietano questa importante manifestazione enogastronomica.

Per saperne di più visita la pagina facebook dell’Associazione Culturale Villaggio Gulfi.

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Chiaramonte Gulfi.

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