Donnalucata

Donnalucata
(Plaja Grande)

Mappa di Donnalucata


Mappa di Donnalucata (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni generali e storici su Donnalucata

Donnalucata (in siciliano “Ronnalucata” ) è la principale frazione extraurbana del comune di Scicli (da cui dista circa 9 chilometri), ma è anche il più importante centro costiero del territorio comunale con i suoi circa 3548 abitanti, che si affaccia sul Mare Mediterraneo assieme alle sue limitrofe spiagge, essendo caratterizzato dalla presenza di un piccolo ma importante scalo marittimo e comprendendo la località balneare nota come “Plaja Grande”.

Donnalucata la si raggiunge da Scicli tramite la S.P. 39 Scicli – Donnalucata (imbocco da Viale I Maggio) oppure dalla S.P. 95 Scicli – Spinazza – Giardinelli (imbocco da Via Ospedale), mentre risulta collegata alle vicine località marine di Cava d’Aliga, Sampieri (in territorio di Scicli), Marina di Modica, Pozzallo (ad oriente di Donnalucata) e Marina di Ragusa (ad occidente) da un sistema di strade provinciali che forma la cosiddetta “Litoranea” della Provincia di Ragusa, formata (da ovest verso est) dalle S.P. 63 e S.P 89 “Interna” Marina di Ragusa – Donnalucata (che oltre a mettere in collegamento la frazione marittima ragusana, va a collegarsi anche con la S.P. 25 per il capoluogo ragusano), S.P. 64 Donnalucata – Cava d’Aliga, S.P. 65 Cava d’Aliga – Sampieri (ad oriente) e S.P. 66 Sampieri – Pozzallo (che funge anche da “asse attrezzato” per la città pozzallese ed il suo scalo marittimo, collegandosi con le SS 194 Pozzallo – Modica, S.P. 46 Ispica – Pozzallo e SS 115 Ispica – Rosolini (e quindi con la Provincia di Siracusa e l’ingresso autostradale della A 18 Siracusa – Gela); la S.P. 127 “Intercomunale” Marina di Ragusa  – Donnalucata inoltre bypassa a nord l’abitato della frazione marina sciclitana collegando le S.P. 39 per Scicli e S.P 63 per la frazione ragusana.

Il centro urbano donnalucatese ha un impianto urbano a scacchiera delimitati dagli assi viari composto da: Via Sanremo, Via Micciche e Via Perello (est – ovest – est), Via Regina Margherita e Via Settembrini (da nordovest ad est); mentre da nord a sud (e viceversa)  lo è invece da Via Gorizia e Via Termopili (ovest), Via Casmene (centro), Via Carrara e Via Bari (est); il litorale donnalucatese è costeggiato ad est dalla Via Marina che funge da principale “lungomare”, e ad ovest dal Viale della Repubblica che si collega alla limitrofa località nota come “Plaja Grande” costeggiando la “Spiaggia di Ponente”. All’interno dell’impianto urbano di Donnalucata vi sono posti interessanti edifici in stile tardo neoclassico e liberty tra i quali citiamo la Chiesa di Santa Caterina da Siena consacrata al culto del Patrono “San Giuseppe” posta lungo la Via Perello presso lo spiazzale noto come “Piazza San Giuseppe Lavoratore”, il Palazzo Mormina – Penna di Via Regina Margherita, oltre a varie ville e palazzi eleganti posti sia all’interno della frazione donnalucatese, e sul Lungomare di Via Marina. In prossimità di esso vi è la spiaggia detta di “Micenci” in cui è posta la presunta sorgente nota come “Fonte delle Ore”; più ad oriente vi sono le spiagge di Pezza Filippa e Spinasanta, quest’ultima collocata ad occidente della foce del corso d’acqua fluviale noto come “Fiumara di Modica” (che va a delimitarne l’area di confine con la limitrofa località balneare sciclitana di Cava d’Aliga). Da citare inoltre il piccolo ma interessante porto utilizzato dai pescatori locali col limitrofo Mercato Ittico, posto ad occidente tra la Via Marina, la Via Pirandello e l’imbocco del Viale della Repubblica alla foce del Torrente Currumeli (piccolo corso d’acqua torrentizio che solca l’area occidentale del centro urbano donnalucatese). Ad occidente è posta la borgata balneare di “Plaja Grande”, collegata a Donnalucata dalla S.P. 89 (il cui imbocco è posto ad ovest del Viale della Repubblica) e posta in prossimità della foce del Torrente Piano Grande; poco più ad ovest vi è posto il tratto terminale del Fiume Irminio compreso all’interno della “Riserva Naturale “Macchia Foresta del Fiume Irminio”, in cui è posta la foce tramite cui il corso d’acqua più importante della Provincia di Ragusa si immette nel Mare Mediterraneo. A nord è posta una piccola area di tipo ibleo in cui possiamo ammirare la Villa Penna, la cinquecentesca Torre Dammusa e l’area di Contrada Gesuiti posta a meridione della contrada in cui è collocato l’Eremo della Madonna delle Milizie.

La storia dell’area in cui sorse Donnalucata è interessante al pari di quella della limitrofa città di Scicli. Un tempo questa era un’area costiera densamente trafficata grazie alla presenza di vari insediamenti abitativi di tipo rurale sorti sin dal periodo protostorico. Quello di cui si hanno più notizie è l’insediamento di Contrada Maestro posto lungo la sponda meridionale del tratto terminale del Fiume Irminio nei pressi della località nota come “Plaja Grande, la cui datazione risalirebbe al periodo tra i secoli 1800 e 1300 a.C. e abitato da comunità di agricoltori e pastori. Questo insediamento comprendente ovviamente vari siti sepolcrali, divenne poi sede di un villaggio rurale in epoca greca (700 a.C. circa) che passò sotto il controllo della città di Kamarina (sorta nel 598 a.C.) venendo poi abbandonato presumibilmente durante la guerra di quest’ultima contro Siracusa (avvenuta nel 552 a.C.). In epoca greca lungo la foce del Fiume Irminio era posto anche un approdo marittimo di epoca greca utilizzato da pescatori, in cui avvenivano con molta probabilità scambi commerciali con mercanti fenici (merci o schiavi). Nelle successive epoche romane e bizantine l’area continuò a svolgere le sue funzioni prettamente rurali, a cui si aggiunse la produzione del cosiddetto “Garum” (un condimento a base di pesce fermentato, le cui vasche di fermentazione vennero rinvenute nei pressi della foce del Fiume Irminio). Presso l’entroterra vi era con molta probabilità un tempio consacrato a “Bacco Milichio” (appellativo che significava “Fertile” o “Propizio” in quanto a questa divinità era cara la pianta della vite) che corrisponderebbe all’area settentrionale della Contrada Gesuiti nota anche come “Milici” o “Mulici”; viene anche citata la presenza di un altro tempio consacrato alla dea Diana di cui però non si conosce la precisa ubicazione. In seguito alla conquista araba della Sicilia, quest’area venne chiamata “Ayn Al Awqat” ossia “La Fonte delle Ore” per via della presenza di una sorgente d’acqua posta lungo il litorale (attuale spiaggia di Micenci?) che compariva e scompariva durante l’arco della giornata, e da cui deriva l’attuale toponimo “Donnalucata”. L’approdo posto presso la foce del Fiume Irminio venne chiamato “Mahall” ossia “luogo di fermata” (venendo citato dallo storico arabo Muhammad Al Idrisi, uno dei primi studiosi della Sicilia); inoltre lo scalo marittimo noto come “Marsa Siklah” (ossia “Porto di Scicli”) corrisponderebbe all’attuale area portuale donnalucatese (anche se con questo toponimo viene anche citata l’area marina di Contrada Pisciotto, ubicata ad est di Sampieri). A nord di Donnalucata avvenne inoltre nell’anno 1091 la battaglia presso la sopracitata area di “Milici” tra arabi capitanati dall’emiro “Belcane” e normanni (capitanati con molta probabilità da Ruggero I d’Altavilla) in cui avvenne il presunto miracolo dell’apparizione della “Madonna a cavallo” che brandiva una spada avviandosi contro i saraceni che, terrorizzati, scapparono via arrendendosi. L’apparizione della “Madonna delle Milizie” così come venne chiamata (che venne narrata nel manoscritto noto come“Codici Sciclitani”, rinvenuto dal notaio sciclitano Giuseppe Di Lorenzo il 15 Marzo 1653  all’interno dell’archivio del Castello dei Tre Cantoni di Scicli), comportò la costruzione dell’Eremo e della limitrofa Torre Normanna presso la Contrada Milici, che divenne nota come “Milizie” (poca poco più a nord dell’attuale Donnalucata). Durante il periodo medievale, con molta probabilità presso l’attuale approdo marittimo donnalucatese, vennero costruite le prime infrastrutture portuali e ciò lo si presumerebbe da una citazione storica riguardante l’affondamento di una flotta di circa venti navi da guerra angioine avvenuto nel 1301 durante la “Guerra del Vespro” che, dopo esser salpate dall’attuale Donnalucata (o dall’approdo della vicina Sampieri), affondarono in seguito ad una tempesta al largo del promontorio su cui era ubicata Kamarina. Una certa importanza l’area di Donnalucata la cominciò ad avere dalla seconda metà del secolo 1500, in quanto venne costruita nel 1584 la “Torre Saracena” o “Dammusa” all’interno di un feudo che appartenne alle famiglie Arizzi (Arezzo), Miccichè e Mirabella, ma che dopo il terremoto dell’11 Gennaio 1693 venne dato ai Frati Gesuiti di Scicli. All’interno di questo feudo cominciò a svilupparsi il centro abitato di Donnalucata, composto da case abitate perlopiù da pescatori collocate attorno ad un approdo marittimo. Durante il secolo 1600 la vita non fu facile a causa delle incursioni saracene, di peste e carestie nonché di mareggiate ed alluvioni che colpirono l’insediamento marittimo, oltre al sopracitato sisma dell’11 Gennaio 1693. Durante i secoli 1700 e 1800 Donnalucata continuò a svilupparsi divenendo un vero e proprio “centro abitato”, anche grazie alle migliorie apportate grazie alla costruzione di una vera e propria strada di collegamento con Scicli avvenuta nel 1840. Inoltre la famiglia Penna costruì qui alcune dimore estive, tra cui il Palazzo Mormina – Penna posto in prossimità del “centro” della frazione sciclitana, e la Villa Penna posta presso la Contrada Fabiano (a nord del centro urbano donnalucatese). Nel 1885 venne costruita la Chiesa di Santa Caterina da Siena che divenne sede dell’attuale “Parrocchia di Donnalucata” nel 1918. Agli inizi del 1900 presso Donnalucata venne costruito un “garage” appartenente alle società tedesche “Heinrich Kopp” e “Weiss und Freitag”, proprietarie di giacimenti asfaltici posti presso l’area tra la Contrada Castelluccio e la Cava Streppenosa tra i territori di Ragusa, Scicli e Modica posta a sud del Fiume Irminio (vedi link “Valle del Fiume Irminio Tratto Cozzo del Carmine – Fortugno – Grottapaglia – Cava Manca – Streppenosa – Castelluccio – Buglia” nella pagina principale di Scicli per saperne di più), e in cui riponevano i carichi di asfalto che venivano imbarcati presso il limitrofo approdo marittimo di Mazzarelli (attuale Marina di Ragusa), che venne requisito dopo la I guerra mondiale (in cui avevano tra l’altro perso la vita vari donnalucatesi chiamati al fronte). Dal 1927 venne avviato il “Consorzio di Irrigazione dell’Agro di Donnalucata” che provvedette alla bonifica dei pantani paludosi presso le limitrofe contrade (in particolare quelle vicine alla Fiumara di Modica e al Fiume Irminio), creando nuove aree agricole divenute oggigiorno sede di impianti serricoli. Durante il periodo della II guerra mondiale l’area di Donnalucata subì qualche incursione militare in seguito allo “Sbarco in Sicilia” avvenuto il 10 Luglio 1943. Dopo il secondo conflitto mondiale e per buona parte della seconda metà del 1900 arrivando ai giorni nostri, l’area di Donnalucata divenne man mano un’importante località balneare del territorio sciclitano (e ragusano in generale), col suo perimetro urbano che andò ad espandersi, portando alla costruzione di aree residenziali, tra cui va citata la località di Plaja Grande posta poco più ad ovest del centro donnalucatese. Nel 1968 “San Giuseppe” venne inoltre proclamato “Santo Patrono” di Donnalucata.

Oggi Donnalucata è infatti uno dei maggiori centri balneari della Provincia di Ragusa, la cui economia è basata sull’agricoltura in serra specializzata nella coltivazione di primizie orticole (favorita anche dalla presenza di un importante mercato ortofrutticolo), nonché sulle attività pescherecce e turistico – ricettive.

Infine va detto che anche Donnalucata fa parte dei cosiddetti “Luoghi di Montalbano” in quanto presso il suo lungomare sono state girate alcune scene del noto telefilm “Il Commissario Montalbano”.

Sottosezioni

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

Feste, tradizioni ed eventi di Donnalucata

Sagra della Seppia (Donnalucata)

La “Sagra della Seppia” di Donnalucata, il primo vero e proprio “evento” enogastronomico che si tiene in territorio di Scicli, si tiene in concomitanza della festa patronale di “San Giuseppe” che si celebra presso la frazione marittima sciclitana il fine settimana che precede la data del 19 Marzo nelle giornate del Venerdì, del Sabato e ovviamente della Domenica in cui si celebra la suddetta festività.   Essa in realtà è una vera e propria rassegna gastronomica (nota anche come “Gusto Mare Nero”), che si tiene presso il porticciolo di Donnalucata e l’attiguo lungomare di Via Marina. In occasione di questa manifestazione vengono preparate varie specialità a base di seppia.

Presso le varie postazioni allestite in occasione di questa sagra, possiamo degustare varie preparazioni a base di seppia e ovviamente del suo “nero”, comprendenti quelle più tradizionali (pasta e arancini al nero di seppia, frittura di seppie, “Mpanate” alla seppia ecc…) e ovviamente piatti un po’ più “innovativi” che vanno a comprendere anche ricette “dolci” (tra cui un particolare “Cannolo” la cui cialda nel cui impasto vi è aggiunto il nero di seppia, viene farcita con ricotta fresca locale). Vi è anche la possibilità di degustare su prenotazione altre particolari ricette (sempre a base di seppia) preparate da chef locali.

Assieme alla sagra, oltre alla sopracitata festa in onore di “San Giuseppe”, vi è presente anche il tradizionale mercatino di bancarelle, e inoltre si tengono vari eventi e spettacoli curati da artisti locali.

Per informazioni più dettagliate visita la pagina facebook della Sagra della Seppia.

Sagra del Pesce Azzurro (Donnalucata)

La Sagra del Pesce Azzurro di Donnalucata viene organizzata nel mese di Giugno presso il porticciolo della frazione marittima sciclitana. Questa rassegna gastronomica incentrata sul pescato locale, dura per ben tre giorni che sono corrispondenti al fine settimana comprendente le giornate di Venerdì, Sabato e Domenica (con inizio alle ore 10.00).

Durante questa sagra, oltre alla degustazione di varie ricette locali a base di pesce (che iniziano rispettivamente alle ore 12.00 e 20.00), vengono organizzate attività ludico – educative per bambini, esibizioni musicali ed eventi di vario tipo.

Per saperne di più visita la pagina facebook della Sagra del Pesce Azzurro.

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo.

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono Donnalucata visitate i siti www.comune.scicli.rg.it, prolocoscicli.itwww.ilovescicli.it e la pagina facebook “Scicli in Festa e Dintorni”,.

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Scicli.

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