Barco e Balata di Modica

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Barco e Balata di Modica
(Frazione di Modica)

Mappa di Barco e Balata di Modica


Mappa di Barco e Balata di Modica (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni generali su Barco e Balata di Modica

A nordovest di Modica, su di un altopiano posto lungo il confine con il territorio comunale di Ragusa che si affaccia sul Fiume Irminio, sono poste le frazioni modicane di Barco e Balata di Modica.

Si tratta di due aree rurali poste a settentrione dell’ex Feudo di Bussello, uno dei più antichi della Sicilia sudorientale.

L’area comprendeva anche il Feudo di Grampolo (attuale Contrada Rampolo), che fece parte poi dell’area feudale di Frigintini (quest’ultima appartenente ai marchesi Trigona di Canicarao).

Presso queste località, le cui aree iblee limitrofe hanno un’alta valenza paesaggistica e naturalistica, sono poste le sorgenti occidentali del Fiume Tellesimo, importante corso d’acqua nonché principale affluente del Fiume Tellaro, che lambisce l’area naturalistica di “Cava dei Servi” (posta lungo il confine tra le Province di Ragusa e Siracusa).

I centri urbani di Barco e Balata di Modica, ubicati rispettivamente a meridione e a settentrione, sono solcati dalla S.P. 59 “Modica – Giarratana” (strada che si collega anche alla frazione ragusana di “San Giacomo”, e al centro abitato di “Montesano”, quest’ultimo appartenente al territorio comunale di Modica).

  L’area urbana di Barco si sviluppa attorno alla borgata rurale, nota appunto come “Villa Barco”.

Essa è raggiungibile dalla S.P. 59 seguendo la segnaletica “Contrada Barco” tramite la “Via Villa Barco – Rampolo”.

Il borgo rurale è formato da vari casali rurali che fungevano da stalle e granai, attorno ai quali vi sono vari edifici abitativi.

Qui visse ed operò il pittore ragusano Emanuele Floridia fino al 2003, anno nel quale morì.

Fino agli anni 1920, qui era posta una piccola Chiesa consacrata alla “Madonna” che venne demolita per far posto ad un edificio abitativo.

Successivamente è stata costruita l’attuale Chiesa di Santa Maria delle Grazie, posta lungo la S.P. 59 (poco più a nord della Via Villa Barco – Rampolo).

A sud di Villa Barco, troviamo le aree iblee di Contrada Parabuto (sudovest) e Contrada Rampolo (sudest), presso la quale è ubicata una sorgente che da sudovest va ad alimentare il Fiume Tellesimo.

A settentrione di Villa Barco, andando in direzione “Contrada Bibiola – Contrada Marchesello”, imbocchiamo la S.P. 107 “Marchesello – Balata” che conduce presso l’area nordorientale della frazione modicana di Frigintini.

Qui possiamo raggiungere le aree iblee delle Contrade Bibiola e Crucia, presso la quale vi sono un altro interessante borgo rurale, e le sorgenti occidentali del Fiume Tellesimo.

Proseguendo verso nord lungo la S.P. 59, arriviamo all’incrocio con la S.P. 58 “Ragusa Ibla – Noto I Tratto” (che si collega alla SS 194 “Ragusa – Giarratana”), presso il quale è posta la località nota come “Balata di Modica”.

Il centro abitato di questa contrada rurale, occupa l’area del suddetto incrocio.

A nordest di Balata di Modica è posta l’area denominata “Cozzo Bello”, corrispondente all’imbocco della Cava Bellocozzo, cavità che lambisce l’omonima località rurale in territorio di Ragusa comprendendo le sorgenti nordoccidentali del Fiume Tellesimo.

Ad ovest delle località di Barco e Balata di Modica vi sono il rilievo noto come “Monte della Perrera”, e la cava iblea denominata “Valle delle Monache” che si immette nel Fiume Irminio.

Da queste aree possiamo ammirare un ottimo panorama sulla limitrofa valle solcata dal Fiume Irminio, e sulla vicina città di Ragusa.

L’economia dei centri abitati di Barco e Balata di Modica è rappresentata dalla presenza di varie aziende agricolo – zootecniche, di un impianto estrattivo posto in Contrada Parabuto (cava di calcare), e da varie strutture ricettive (perlopiù case vacanze).

La comunità modicana di Barco e Balata di Modica, è devota alla “Madonna delle Grazie” venerata all’interno della Chiesa posta sulla S.P. 59, la cui festa ricade la terza Domenica di Agosto di ogni anno.

Un altro importante evento è il “Presepe Vivente”, che si svolge durante il periodo natalizio all’interno del borgo rurale di Villa Barco.

Per poter visitare le aree iblee limitrofe ai centro abitati di Barco e Balata di Modica, vanno seguite le seguenti regole valide per tutte le aree iblee della Sicilia sudorientale:

  • Avere un buono stato di salute non essendo soggetti a problemi psichici e motori o a malattie di qualsiasi genere;
  • Avere una buona dimestichezza nel sapersi muovere presso aree montane;
  • Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo/canyoning (riguardo ad arrampicate ed esplorazioni su pareti montane) o torrentismo (specie se si devono guadare fiumi e torrenti di qualsiasi portata);
  • Si possono visitare i territori iblei durante tutto l’anno, preferibilmente  nei periodi  primaverile o estivo o durante le giornate soleggiate, non è consigliabile effettuare ciò durante le giornate piovose o ventose (autunno o inverno) poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi a causa degli agenti atmosferici (essendo roccia calcarea è soggetta a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
  • Non lasciare rifiuti organici ed inorganici all’interno delle aree iblee (zone naturalistiche o meno);
  • Non accendere fuochi di qualsiasi tipo specialmente in estate e non gettare mozziconi di sigaretta, poiché potrebbero svilupparsi dei focolai incendiari che potrebbero propagarsi colpendo le circostanti contrade iblee;
  • Non disturbare la fauna;
  • Non danneggiare la flora e tagliare alberi;
  • Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
  • La raccolta di funghi, la caccia e la pesca sono consentite solo grazie alle apposite autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti, nelle aree in cui ciò è vietato tramite l’apposita segnaletica queste attività non sono assolutamente consentite;
  • È possibile effettuare scampagnate, escursioni o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sopracitate e soprattutto non bisogna campeggiare in aree potenzialmente pericolose da visitare o all’interno di proprietà private;
  • Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.

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Luoghi da visitare

Feste, tradizioni ed eventi

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