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Modica
(Frigintini – Barco e Balata di Modica – Montesano – Zappulla – Marina di Modica)
- Mappa di Modica e del suo territorio
- Cenni principali
- Statistiche generali
- Come raggiungere Modica
- Storia di Modica
- Modica oggi
- Guida turistica di Modica
- Elenco completo dei luoghi da visitare
- Feste e tradizioni religiose e popolari
- Eventi e rassegne varie
- Prodotti tipici
- Artigianato
- Strutture ricettive
- Fotogallery
Mappa di Modica e del suo territorio
Mappa di Modica (per ingrandire la mappa clicca qui).
La città di Modica è posta nell’area orientale della Provincia di Ragusa.
Essa rappresenta una delle più importanti aree urbane della Sicilia sudorientale essendo la terza città più popolosa del territorio provinciale (dopo Vittoria e Ragusa) con i suoi 54287 abitanti.
Modica è situata sul versante meridionale dei Monti Iblei a circa 296 metri sul livello del mare a 15 chilometri di distanza dal capoluogo Ragusa (collegato alla città modicana dalla SS 115).
Il suo centro urbano è delimitato da alture collinari che vanno a circondare la cavità in cui scorre il corso d’acqua fluviale il cui nome è appunto “Fiumara di Modica”.
Questo fiume scorre verso sudovest lambendo anche la vicina città di Scicli, sfociando nel Mare Mediterraneo presse le località balneari sciclitane di Bruca, Arizza e Spinasanta (poste tra le località di Cava d’Aliga e Donnalucata).
Modica è un importante centro economico e culturale non solo della provincia ragusana, ma anche dell’intera fascia sudorientale della Sicilia.
Le risorse economiche cittadine sono legate ai settori agricolo – zootecnico, industriale, commerciale, culturale e ovviamente turistico.
Ciò lo si deve in gran parte al ruolo di capitale dello stato feudale noto come “Contea di Modica” (che prese appunto il nome dall’omonima città) assunto dal 1282 al 1816.
Dopo la dissoluzione della contea, Modica divenne seguito “Capoluogo” dell’omonimo “distretto – circondario” che occupava l’area occidentale dell’allora vasto territorio provinciale appartenente a Siracusa.
Nel 1927 questo territorio divenne sede dell’attuale Provincia di Ragusa, il cui capoluogo però doveva essere proprio Modica.
Nonostante ciò, la città modicana conservò sempre quel prestigio e quell’importanza culturale ed economica, doti che la contraddistinsero all’interno del territorio siciliano durante i secoli fino ai giorni nostri.
Durante questo ampio arco di tempo Modica è divenuta anche un’importante meta turistica per la bellezza del suo centro storico, caratterizzato dalla presenza di importanti ed eleganti edifici in stile tardo barocco costruiti durante la ricostruzione della città, avvenuta dopo il terremoto dell’11 Gennaio 1693.
Grazie a questi edifici, Modica dal mese di Giugno dell’anno 2002 è stata iscritta nella lista dei luoghi “Patrimonio dell’Umanità” dell’Unesco nell’ambito delle “Città Barocche del Val di Noto” assieme alle vicine Scicli e Ragusa e ai centri di Noto e Palazzolo Acreide in Provincia di Siracusa, Catania, Militello in Val di Catania e Caltagirone in Provincia di Catania.
Il centro storico modicano è divenuto inoltre sede di varie riprese cinematografiche, tra cui anche quelle del noto telefilm “Il Commissario Montalbano”.
Infatti, Modica è divenuta uno dei cosiddetti “Luoghi di Montalbano”, assieme a gran parte delle località della provincia ragusana in cui sono avvenute le riprese di questo telefilm.
Modica, chiamata in dialetto siciliano “Muorica” o “Morica”, come detto in precedenza, è situata nei pressi della valle solcata dal fiume noto come “Fiumara di Modica” ed è formata da due agglomerati urbani, “Modica Sorda” e “Modica Centro”.
Col toponimo “Modica Sorda” intendiamo la periferia meridionale formata dai quartieri più moderni, ubicata sui rilievi collinari delle Contrade Pirato e Michelica.
Il curioso toponimo deriverebbe da un aneddoto popolare legato alla presenza di un’osteria in cui i viandanti trovavano ristoro gestita da una signora con problemi di udito.
Comunque sia, quest’area urbana è solcata dal tratto urbano della SS 115 che collega Ragusa a Siracusa noto come “Viale della Costituzione” che, attraversa il cosiddetto “Polo Commerciale di Modica”, una delle più importanti aree commerciali della Sicilia sudorientale caratterizzata dalla folta presenza di grandi negozi, supermercati, centri commerciali e ovviamente di varie strutture ricettive.
Questa strada va comunque a raccordare i vari quartieri periferici meridionali noti come (da ovest ad est) “Pirato”, “Quartarella”, “Serrauccelli”, “Treppiedi”, “Michelica” e “Musebbi”, formati da moderni palazzi residenziali collocati a ridosso del e da villette a schiera poste nelle aree più periferiche.
Il Viale della Costituzione funge infatti da vera e propria “circonvallazione” di Modica da cui possiamo raggiungere:
- l’ingresso per la SS 115 “Modica – Ragusa” da cui oltrepassiamo gli alti viadotti “Modica” meglio noto come “Ponte Guerrieri” che scavalca il tratto modicano della Fiumara di Modica, e “Irminio” denominato “Ponte Costanzo” che invece oltrepassa la valle in cui scorre l’omonimo fiume in direzione del capoluogo ragusano, collegandosi con il tratto della SS 115 per Comiso, Vittoria e Gela, e con la SS 514 “Ragusa – Catania”;
- la rotatoria per “Modica Alta” posta sulla SS 115 per Ragusa possiamo raggiungere l’omonima zona cittadina, da cui possiamo imboccare le SS 194 “Modica – Ragusa Ibla” e S.P. 59 “Modica – Giarratana” (oltrepassando il viadotto “Avola”) dalla quale si può raggiungere anche la frazione modicana di Frigintini;
- l’ingresso per la SS 194 “Modica – Pozzallo” (a meridione del tratto della SS 115 “Modica – Ragusa”) da cui raggiungiamo lo svincolo autostradale per la città modicana dell’Autostrada “A 18 Siracusa – Gela”, la città pozzallese tramite il tratto della S.P. 66 noto come “Circonvallazione di Pozzallo” (avente un tratto a quattro corsie) ed il suo importante porto, la frazione balneare di Marina di Modica con la limitrofa località di “Maganuco” e la “Litoranea” ossia l’insieme di strade provinciali che si collega a Marina di Ragusa oltrepassando (da Marina di Modica) le frazioni balneari sciclitane di Sampieri, Cava d’Aliga e Donnalucata.
- la S.P. 42 “Caitana – Scicli” tramite la Via Sorda Scicli da cui possiamo raggiungere la cittadina sciclitana;
- l’ingresso per la S.P. 43 “Modica Mare” tramite la Via Sorda Sampieri per le frazioni modicane di Zappulla e Marina di Modica, che è la più importante frazione balneare del territorio modicano;
- il tratto della SS 115 “Modica – Ispica” imboccando la Via Nazionale Modica – Ispica presso la rotatoria con Via Risorgimento, dalla quale possiamo raggiungere la città ispicese, Pozzallo (tramite la S.P. 45 all’altezza della “Villa Real”), l’area archeologica della Cava d’Ispica seguendo l’apposita segnaletica (tramite la S.P. 32 “Crocevie – Cava Ispica”) e la vicina Provincia di Siracusa (comune di Rosolini) seguendo le indicazioni per la città aretusea e per l’imbocco autostradale rosolinese della A 18 “Siracusa – Gela”.
Da Modica Sorda, tramite le Vie Sacro Cuore, Resistenza Partigiani e Risorgimento, raggiungiamo il popoloso quartiere “Sacro Cuore” chiamato così per la presenza dell’omonima chiesa che è considerato come l’atrio di accesso al centro storico modicano, presso il quale vi hanno sede l’Ospedale “Maggiore” e del Tribunale cittadino.
Il centro storico è raggiungibile dalla sopracitata area imboccando la Via Nazionale, una pittoresca strada in discesa che funge da “raccordo” tra le aree moderne e antiche della città modicana, posta lungo il piccolo quartiere noto come “Tirella”.
“Modica Bassa”, è il “Centro Storico” vero e proprio che racchiude pittoreschi quartieri contraddistinti da edifici barocchi o da costruzioni più antiche di epoca medievale (e ovviamente da eleganti costruzioni in stile neoclassico e liberty).
Esso è collocato all’interno della cavità iblea in cui scorre la Fiumara di Modica, il cui tratto urbano è stato coperto nei primi decenni del 1900 a causa di una catastrofica alluvione di questo corso d’acqua avvenuta il 26 Settembre 1902 (vedi più sotto).
Il centro storico modicano si presenta molto differente dalla moderna area di “Modica Sorda” proprio per la sua particolare conformazione urbana a ridosso dei quattro colli che formano le aree urbane di “Modica Bassa” e “Modica Alta” che sono le due principali suddivisioni di quest’area cittadina.
Le quattro colline che circondano il centro storico modicano sono note come “Pizzo” (nord) su cui è ubicata in gran parte l’area di “Modica Alta”, “Giganta” (est), “Monserrato” (sud) e “Idria” (ovest).
Su queste quattro colline sono poste altre aree periferiche che, a differenza di “Modica Sorda”, sono più “limitrofe” al centro storico.
I quattro rilievi collinari formano una conca, all’interno della quale scorre appunto il tratto settentrionale della Fiumara di Modica.
Questo corso d’acqua che scorre all’interno dell’attuale centro storico cittadino, è stato coperto in seguito alla catastrofica alluvione avvenuta il 26 Settembre del 1902, che provocò un alto numero di vittime e numerosi danni agli edifici cittadini.
La Fiumara di Modica si forma dalla confluenza tra il Torrente Janni Mauro a nordovest, e il Torrente Pozzo dei Pruni a nordest.
Quest’ultima risultava dominata dal colle noto come “Pizzo”, e in parte lo è ancora anche se essa è stata ormai “coperta”.
Poco più a sud vi è la confluenza tra la Fiumara di Modica e le acque del Torrente San Liberale (anch’essa coperta).
Prima dei lavori di copertura del suddetto corso d’acqua, l’allora città modicana (attuale area del centro storico) era caratterizzata da un sistema di 17 ponti che mettevano in comunicazione i quartieri dai suddetti corsi d’acqua.
In base a ciò Modica venne dall’abate palermitano Paolo Balsamo che la visitò nel 1808 definita come “la città più singolare d’Italia, dopo Venezia” (questa definizione venne utilizzata anche nella voce riguardante la città modicana inserita all’interno dell’edizione stampata nel 1934 dell’Enciclopedia Treccani, una delle più importanti enciclopedie italiane).
Il corso d’acqua scorreva lungo l’area urbana di “Modica Bassa”, attualmente solcata dal Corso Umberto I.
Questa strada ne è la principale arteria viaria, presso la quale si affacciano alcuni dei principali edifici in stile barocco tra i quali citiamo la Chiesa di San Pietro Apostolo, la Chiesa di Santa Maria del Carmine, l’ex Convento di San Domenico (attuale sede comunale), la Chiesa del Soccorso, il Teatro Garibaldi e vari palazzi nobiliari di cui i più importanti sono i Palazzi Grimaldi, Ascenso, Tommasi – Rosso – Tedeschi e Rubino – Trombadore.
Al centro vi è la rupe del “Pizzo” sulla quale è posto il quartiere di “Modica Alta” sotto la quale, lungo la vicina Via Marchesa Tedeschi (strada che si interseca al Corso Umberto I nel sopracitato punto in cui i due Torrenti Pozzo dei Pruni e Janni Mauro confluiscono formando la Fiumara di Modica), è posta la Chiesa di Santa Maria di Betlem.
Ad ovest è invece posto il portico in stile gotico – catalano del medievale Palazzo De Leva.
A sud del Corso Umberto I vi è posta la Piazza Corrado Rizzone che funge da raccordo con la sopracitata Via Nazionale affiancata dalla sopracitata Via Tirella collocata lungo il corso del Torrente San Liberale (che da qui in poi viene convogliato sotto Piazza Corrado Rizzone immettendosi nella Fiumara di Modica), e la Via Medaglie d’Oro che conduce alla Stazione Ferroviaria di Modica.
A meridione di Via Medaglie d’Oro è posto l’imbocco della S.P. 54 “Modica – Scicli”, strada adiacente alla Fiumara di Modica che “riemerge” a meridione della stazione cittadina.
In questa zona possiamo ammirare il Palazzo dei Mercedari e il Santuario della Madonna delle Grazie.
Il Duomo di San Pietro Apostolo, Chiesa Madre della città di Modica.
La Chiesa di Santa Maria di Betlem.
“Modica Alta” invece è posta sul colle del “Pizzo” ed è raggiungibile dal Corso Umberto I tramite le Vie Garibaldi e Napoli, da cui si raggiunge il Corso San Giorgio in cui possiamo ammirare la Chiesa di San Giorgio.
Essa è una delle più belle e grandiose chiese barocche della Sicilia, consacrata al “Santo Patrono di Modica”, avente anche io ruolo di “Chiesa Madre” cittadina.
A poca distanza vi sono il Palazzo Polara, l’ingresso alle rovine del Castello dei Conti di Modica, i nobiliari Palazzi Cannata e Napolino – Tommasi – Rosso.
Nel cuore di Modica Alta vi sono posti il Convento settecentesco di Santa Teresa d’Avila e la Chiesa di San Giovanni Evangelista con elegante facciata in stile liberty, oltre al belvedere del “Pizzo” da cui poter ammirare gran parte della città modicana.
Oltre al centro urbano principale, vanno menzionate le varie frazioni extraurbane di Modica collocate presso il suo vasto territorio comunale.
Di esse vanno citate quelle principali che sono Frigintini e Marina di Modica.
Frigintini è collocata 10 chilometri a nord di Modica ad ovest della valle solcata dal Fiume Tellesimo, ed è la principale frazione montana del comune modicano.
Marina di Modica invece è il principale centro balneare del comune modicano.
Essa è posta a circa 20 chilometri a sud dalla città di Modica, ed è posta su una conca sabbiosa bagnata dal Mare Mediterraneo posizionata tra le scogliere di Punta Pisciotto ad ovest e Punta Regilione ad est, presso la quale sfocia il Torrente Gisana nel cui tratto conclusivo è posto il “Pantano di Marina di Modica”.
L’intero territorio di Modica possiede numerose aree ad alta valenza naturalistica, come la valle in cui scorre la Fiumara di Modica, la Cava dei Servi in cui scorre il Torrente Tellesimo (affluente del Fiume Tellaro che sfocia in territorio di Noto nel Mare Ionio), il Bosco Mangiagesso ecc… oltre a varie cave iblee in cui scorrono vari torrenti.
Sono numerosi i vari siti archeologici di tipo rupestre e no dislocati all’interno e all’esterno della città modicana, di cui il più noto è quello del tratto nord della Cava d’Ispica in cui sono poste varie necropoli rupestri di cui quella più nota è la “Catacomba della Larderia”.
Una porzione del territorio modicano risulta bagnata dal Fiume Irminio, il più importante corso d’acqua della Provincia di Ragusa.
All’interno della città modicana si tengono molte feste ed eventi durante tutto l’arco dell’anno.
E infatti va detto che Modica è in assoluto il centro urbano con più feste religiose della Diocesi di Noto e della Sicilia sudorientale in generale.
Tra esse vanno citate le festività pasquali culminanti con la processione della “Madonna Vasa – Vasa”, la vivace festa di “San Giorgio Martire” consacrata al “Patrono” cittadino, e le festività della “Madonna delle Grazie”, di “San Pietro e Paolo”, di “Santa Maria Assunta”, della “Madonna Immacolata” e di “Santa Lucia, oltre alle feste presso le frazioni extraurbane e nelle limitrofe località iblee tra cui citiamo le feste della “Madonna Assunta” presso Marina di Modica, di “Santa Maria Addolorata” presso Frigintini, della “Madonna delle Grazie” a Villa Barco, e di “San Giuseppe Lavoratore” presso Zappulla.
La manifestazione enogastronomica più importante è il “ChocoModica” incentrata sulla promozione del “Cioccolato di Modica”.
Modica è nota anche per la sua ottima enogastronomia che annovera vari prodotti di eccellenza di cui vanno menzionati appunto il suddetto “Cioccolato di Modica” dalla particolare lavorazione praticata nelle rinomate cioccolaterie cittadine, le “Scacce” ossia le tradizionali focacce della tradizione iblea che a Modica sono piuttosto rinomate, le “Impanatigghie” ossia particolari dolci a base di carne di manzo, la “Fava Cottoia” e numerosi prodotti tipici locali che annoverano pasta fresca o secca, salumi ed insaccati, formaggi e latticini, conserve di verdura, olio extravergine di oliva, dolciumi e vini.
Modica fa infine parte del “Distretto Turistico Sud Est” (sito web www.distrettoturisticosudest.com) e del “GAL (Gruppo di Azione Locale) Terra Barocca” (sito web galterrabarocca.com) assieme ai comuni limitrofi di Ispica, Scicli, Ragusa e Santa Croce Camerina.
- Nome in siciliano: “Muorica” o “Morica” ;
- Abitanti: modicani;
- Popolazione abitante: 54287 abitanti;
- Comuni confinanti: Ragusa, Giarratana, Ispica, Pozzallo, Scicli (RG), Buscemi, Noto, Palazzolo Acreide, Rosolini (SR);
- Fiumi e torrenti limitrofi: Fiumara di Modica (Torrenti Pozzo dei Pruni, Janni Mauro – Pisciotto e San Liberale), Fiume Irminio, Fiume Tellaro, Fiume Tellesimo, Torrente Caitina, Torrente Calamezzana, Torrente Cava de Lobbis, Torrente Cava Mangiagesso, Torrente Cava Margione, Torrente Cava di Pietro, Torrente Cava Maria, Torrente Cavetta Albaccara – Menta, Torrente Fosso Margione, Torrente Gisana, Torrente Gisira, Torrente Lavinaro Polara, Torrente Margione, Torrente Martorina – Salvia, Torrente Nacalino, Torrente Palombieri, Torrente Piano dei Pozzi, Torrente Pirato – Santa Maria la Nova, Torrente Petraro, Torrente Prainito, Torrente Pisciarello, Torrente San Bartolomeo, Torrente San Giacomo, Torrente Scalarangio, Torrente Vallone Tre Pizzi;
- Zone lacustri: Pantano di Marina di Modica, Pantano di Maganuco;
- Monti e rilievi limitrofi: Colli di Modica (Colle Pizzo, Colle Giganta, Colle Idria, Colle Monserrato);
- Clima: freddo e umido in inverno con eventuali precipitazioni, caldo e torrido in estate con venti di ponente o scirocco, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
- Diocesi di appartenenza: Diocesi di Noto www.diocesinoto.it;
- Santi Patroni: San Giorgio Martire;
- Altri Santi venerati: Madonna “Vasa Vasa”, Santi Pietro e Paolo, Madonna delle Grazie (Modica e Villa Barco), Madonna Assunta (Modica e Marina di Modica), Madonna Addolorata (Frigintini), San Giuseppe (Zappulla), Madonna Immacolata, Santa Lucia;
- Economia modicana: agricoltura, allevamento, pesca, turismo, settore commerciale, economia commerciale a conduzione familiare, commercio agroalimentare, settore ricettivo;
- Prodotti tipici e specialità gastronomiche: Cioccolato di Modica, Fava Cottoia di Modica, “Scaccia” modicana, “Impanatigghie”, olio extravergine di oliva, colture serricole, formaggi e latticini, salumi e insaccati, focacce e pizze, prodotti ortofrutticoli, dolciumi tipici, miele, vino;
- Sito web istituzionale: comune.modica.gov.it.
Via Auto
- Percorso da “Italia peninsulare – Messina e Provincia”: clicca qui per visualizzare il percorso;
- Percorso da “Catania e Provincia”: clicca qui per visualizzare il percorso;
- Percorso da “Palermo e Provincia”: clicca qui per visualizzare il percorso;
- Percorso da “Trapani e Provincia”: clicca qui per visualizzare il percorso;
- Percorso da “Caltanissetta e Provincia”: clicca qui per visualizzare il percorso;
- Percorso da “Enna e Provincia”: clicca qui per visualizzare il percorso;
- Percorso da “Agrigento e Provincia”: clicca qui per visualizzare il percorso;
- Percorso da “Gela”: clicca qui per visualizzare il percorso;
- Percorso da “Siracusa e Provincia”: clicca qui per visualizzare il percorso.
Via Treno
- Sul sito www.trenitalia.com compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Modica) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio.
Via Aereo
- Gli aeroporti più vicini a Modica sono quelli di Catania (Aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” www.aeroporto.catania.it) e di Comiso (Aeroporto “Pio La Torre” www.aeroportodicomiso.eu), sui siti controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dagli aeroporti di Catania e Comiso conducono a Pozzallo (controllate le Autolinee AST).
Via Autobus
- Modica è attraversata dalle autolinee AST (www.aziendasicilianatrasporti.it) e Sais Trasporti (www.saistrasporti.it); nei rispettivi siti internet potrete visualizzare gli orari e le autolinee che riguardano Modica.
Via Mare
- Modica è raggiungibile via mare da Malta tramite i traghetti della Virtu Ferries (www.virtuferries.com); nel rispettivo sito potrete visualizzare gli orari dei traghetti che collegano Malta a Pozzallo e viceversa. Per quanto riguarda gli scali di Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti) visitate il sito www.traghettilines.it.
Storia di Modica, economia, personaggi famosi
Guida turistica di Modica e elenco luoghi da visitare
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)
inizio elenco
- Centro urbano di Modica Sorda
- Centro storico di Modica
- Territorio ibleo modicano
- Fiumara di Modica – Tratto modicano
- Cava d’Ispica – Tratto modicano
- Frigintini
- Balata di Modica
- Montesano
- Zappulla
- Marina di Modica
Descrizione
Sezione principale
Sottosezioni
x
Centro storico di Modica
(Modica Bassa – Modica Alta)
Descrizione
Sezione principale
Sottosezioni
x
Su all’elenco Luoghi da Visitare
Descrizione
Sezione principale
Sottosezioni
Area nordovest
- Colle Pizzo
(Vignazza – Castello di Modica – Pizzo) - Area iblea di Contrada Gallinara
- Area iblea di Contrada Catagirasi – San Bartolomeo
- Area iblea di Contrada Margi – Monte Margi
(Ponte Margi – Contrada Margi – Monte Margi – Tribunella Madonna del Monte)
- Torre Margi
- Madonna del Monte
(“Tribunedda” e ruderi dell’ex Chiesa di Santa Maria ai Margi) - Masseria Papa di Monte Margi
- Area iblea di Sant’Antonio lo Piano
- Cava Margi e Torrente Janni Mauro
(Margi – San Bartolomeo – Sant’Antonio lo Piano – Pisciotto – Colle Pizzo – Colle Idria – San Giuseppe “U Timpuni” – Immissione sotterranea “Torrente Janni Mauro”)
Area nord
- Area iblea di Contrada Mauto
- Area iblea di Contrada Mola
- Villa Nobiliare di Contrada Mola
- Area iblea di Contrada Monte Milicucco
- Area iblea di Contrada Torre Chiavola
- Area iblea di Contrada Cinquevie
(Incrocio tra le “Cinque Vie” – Aree rurali – Base Scout “Cinque Vie”) - Area iblea di Contrada Passo Gatta
(Via Passo Gatta – Siti rupestri – Ponte Passo Gatta) - Area iblea Contrada Pennino San Silvestro – Fasana
(Aree iblee delle Contrade Pennino San Silvestro e Fasana – Sito dell’ex Chiesa di Santa Maria al Pennino – Chiesa Rupestre di San Silvestro) - Torre Fasana
- Area iblea di Contrada San Giurgiuzzo
- Cava Fazio
(Siti rupestri di Cava Fazio) - Ruderi dell’Eremo di San Fanzio
(Chiesa e Convento Eremitico di San Fanzio) - Cava Passo Gatta e Torrente Pozzo dei Pruni
(Aree iblee delle Contrade Rassabbia, Cipolluzze, Cava Fazio, Fasana, San Silvestro, Passo Gatta e Cannata – Cozzo Sant’Angelo e Massacroce – Altopiano di Contrada Violicce – Area delle Contrade Fontana, San Pancrazio e Vaccalina – Siti rupestri del “Quartiricciu”, dello “Sbalzo” e di “Contrada Mista” – Mulini ad acqua e Immissione sotterranea “Torrente Pozzo dei Pruni”)
Area nord est
- Area iblea di Contrada San Marco – Mista
(Siti delle ex Chiese di San Marco e di Santa Maria della Croce – Pirrera e Necropoli di Contrada Mista) - Area iblea di Contrada Creta – Violicce
(Altopiano di Contrada Violicce) - Area iblea di Cozzo Lupi
- Area iblea di Contrada Palazzelle
- Torre Palazzelle
- Villa Blandini
- Area iblea di Contrada Bosco
(Torre Bosco) - Area iblea di Contrada Butrano
- Area iblea di Contrada Pozzo Cassero
- Villa Castro – Grimaldi di Pozzo Cassero
- Chiesa del Sacro Cuore di Pozzo Cassero
- Serra Meta
- Area iblea di Contrada Sant’Ippolito
- Chiesa di Sant’Ippolito
- Area iblea di Contrada Tre Balate
- Area iblea di Contrada Marchesa
- Area iblea di Contrada Passo Parrino
- Area iblea di Contrada Muglifulo
(Muglifulo – Fondo Palermo – Fondo Mosche) - Torre Galfo
- Torre Ruta
- Torre De Leva
- Masseria Case Colombo
- Masseria Case Muglifulo – De Leva
- Tenuta Abremi
- Area iblea di Contrada Abremi – Ciaceri
(Ganzeria – Abremi – Lavinaro Polara – Ciaceri) - Area iblea di Contrada Gorgodaino
- Area iblea di Contrada Cannizzara
(Cannizzara – Catenacioppo – Baravitalla) - Ex Colonia Agricola Grimaldi e Chiesa di Santa Maria Immacolata
- Area iblea di Contrada Cannizzara Ciancia – Cava Lazzaro
(Cannizzara Ciancia – Porta di Ferro – Tratto iniziale “Cava Lazzaro – Cava Grande di Rosolini”)
Area est
- Colle Giganta
(San Giuliano – Tirella – San Girolamo – Giganta – Ufra – Piedigrotta – Sant’Andrea – Catanzaro) - Area iblea di Contrada Ufra – Piedigrotta
(Siti rupestri e ruderi) - Chiesa Rupestre di Sant’Alessandra
- Area iblea di Contrada Pennino Catanzaro
(Catanzaro – Macallè – Pizzilli – Catanzarello) - Area iblea di Serra Pero – Colle Santa Margherita
- Area iblea di Contrada San Giuliano
- Cava Torrente San Liberale
(Sant’Elena – San Giuliano – Monserrato – San Liberale – Tirella – Immissione sotterranea “Piazza Corrado Rizzone – Fiumara di Modica”) - Area iblea di Contrada Sant’Elena
(Altopiano di Contrada Sant’Elena e Sorgente Cava San Liberale – Sito dell’ex Chiesa di Sant’Elena) - Masseria Case Scolaro
- Villa Salonia
- Villa Papa
- Chiesa di Sant’Elena
- Area iblea di Contrada Pietre Nere – San Zagaria
- Area iblea di Contrada Finocchiara
(Altopiano di Contrada Finocchiara – Torre Finocchiara – Masseria Finocchiara – Grotticelli) - Area iblea di Contrada Rocciola
(Rocciola – Balatazza – Tre Casuzze – Trapani – Cozzo Rotondo) - Area iblea di Contrada Torre Rodosta
(Torre Rodosta – Cappuccini) - Torre Rodosta
- Villa Cappuccina
- Area iblea di Contrada Gisirella
(Gisirella – Pernamazzoni – Lavinaro) - Villa Trombadore
- Area iblea di Contrada Calicantone
(Calicantone – Scale Piane – Torre Scaliciani)
Area sudest
- Area iblea di Contrada Musebbi
(Cisterna Salemi – Musebbi) - Area iblea e archeologica di Contrada Michelica
(Aree iblee di Michelica Malvagia, Michelica Crocevia, Michelica Palazzetti e Penninello Malvagia – Monumento in memoria del pilota Gigi Olivari – Case Giurdanella – Necropoli e ruderi bizantini) - Area iblea di Contrada Crocevie
- Villa Papanno
- Chiesa del Cuore Immacolato di Maria di Contrada Crocevie
- Villa Scucces
- Area iblea di Contrada Bugilfezza – Beneventano
(Aree iblee di Bugilfezza, Bettola del Capitano e Beneventano – Rovine archeologiche di Contrada Bugilfezza) - Villa Giunta
- Villa Teresa – Polara
- Villa Beneventano
- Area iblea di Contrada Catanese
(Catacombe rupestri di Contrada Catanese) - Area iblea di Contrada Minciucci
(Masserie “Casa Savarini” e “Casa Ottaviano” – Cava Minciucci e rovine archeologiche) - Masseria “Casa Moncada”
(Fattoria Sociale “Don Tonino Bello”)
Area sud
- Area iblea di Contrada Treppiedi
- Area iblea di Contrada Torre Cannata
(Area Sportiva “Green Club” – Masseria feudale “Torre Cannata”) - Area iblea di Contrada Raddusa
(Tratto iniziale della Cava San Bartolomeo) - Villa Tedeschi
- Area iblea di Contrada Serrauccelli
(Via Sorda Sampieri – Via Cava Gucciardo Serrauccelli – Tratto iniziale della Cava Gucciardo) - Area iblea di Contrada San Filippo
(Area iblea di San Filippo – Presunto sito della Chiesa di San Filippo e tenute nobiliari – Torre San Filippo – Ruderi e rovine archeologiche di Contrada San Filippo – Tratto iniziale della Cava San Bartolomeo) - Chiesa di San Filippo Neri
- Tenuta Feudale di San Filippo
(Presunto sito della Chiesa di San Filippo) - Masseria Case Nativo
Area sudovest
- Colle Monserrato
(Area iblea del Colle Monserrato – Pineta di Monserrato – Pareti rocciose collinari e presunto “Volto del Gigante di Modica” – Area dell’ex Chiesa di Santa Maria di Monserrato – Belvedere panoramico su Modica – Sentiero tra la vetta del Colle Monserrato e il Santuario della Madonna delle Grazie – Siti archeologici preistorici – Sacelli di Monserrato) - Area iblea di Contrada Caitina
(Altopiano e Cava di Contrada Caitina – Presunto Sito dell’ex Chiesa di Santa Maria alla Caitina) - Area iblea di Contrada Pirato
(Cozzo Pirato – Pirato Grande – Pirato Piccolo – Cava Maria – Spana) - Area iblea di Contrada Quartarella
(Contrada Fosso Tantillo – Attraversamento Cava Santa Maria la Nova – Area iblea di Quartarella – Cozzo Quartarella – Marafini)
- Villa Terranova
(Villa Matilde) - Villa Tantillo
(Masseria Quartarella) - Chiesa del Santissimo Redentore
- Area iblea di Calamarieri – San Giovanni lo Pirato
(Contrada Calamarieri – Area rurale di San Giovanni lo Pirato al confine tra i territori di Modica e Scicli – Torre Morana – “Carcare” di San Giovanni lo Pirato) - Cava Santa Maria la Nova – Tratto modicano
(Cava Gucciardo – Pirato – Spana – Quartarella – Borgo Marafini – San Giovanni lo Pirato – “Rutti Pirciati” – Tratto sciclitano) - Cava San Bartolomeo – Tratto modicano
(Raddusa – San Filippo – Calamarieri – Cava e Torrente San Bartolomeo – Tratto sciclitano)
Area ovest
- Colle Idria
(“U Timpuni” – Cartellone – Idria – Dente Crocicchia – Cappuccini – Gisirella – Cimitero – Torre Gesuiti) - Area iblea di Piano Ceci – Sant’Antonino di Modica
(Piano Ceci – Sant’Antonino di Modica – Sito dell’ex Chiesa di Sant’Antonino di Piano Ceci – Grotta dell’Acqua) - Masseria Casa Giardina
- Area iblea di Contrada Scardacucco e Cava di Pietro
(Altopiano di Scardacucco – Cava di Pietro – Necropoli) - Area iblea di Contrada Mangiagesso
(Contrada Partinico – Contrada Mangiagesso – Cozzo del Carmine – Area attrezzata “Bosco Mangiagesso” – Cava Mangiagesso e Cozzo Cavadduzzo) - Valle del Fiume Irminio – Tratto modicano
(Tratto Tribunella di Madonna del Monte, Costa del Diavolo, Mendolilli, Cafeo e Sant’Antonio Lo Piano – Piano Ceci, Sant’Antonino di Modica, Grotta dell’Acqua e Gufra – Cozzo Streppenosa, Miniere d’Asfalto di Contrada Castelluccio e Cava Streppenosa)
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Descrizione
Sezione principale
sottosezioni
- Tratto Sotterraneo della Fiumara di Modica
(Tratto “Torrenti Janni Mauro e Pozzo dei Pruni, Mulini e Immissioni sotterranee – Confluenza di Piazza Principe di Napoli”; Tratto “Corso Umberto – Torrente San Liberale e Immissione Sotterranea – Confluenza di Piazza Corrado Rizzone”; “Tratto Viale Medaglie d’Oro – Riemersione della Fiumara di Modica”) - Tratto “Idria – Cava di Pietro – Monserrato – Fiumara – Caitina”
(Colle Idria e Gisirella – Ponte Guerrieri – Cava di Pietro – Colle Monserrato – Contrada Fiumara – Cava della Caitina e sito rupestre della “Grotta Ddieri”) - Ex Chiesa di San Francesco di Paola
- Chiesa Medievale di San Giacomo
- Chiesa di Santa Maria Scala del Paradiso
- Tratto “Pirato – Cava Maria – Conca del Salto – Mangiagesso”
(Cozzo Pirato – Cava Maria – Conca del Salto – Mulino del Salto – Confluenza Cava Mangiagesso) - Tratto “Scicli – Foce Fiumara di Modica”
(Tratto “Ronna Fridda – Mendolilli – Scicli – Villaggio Jungi – Genovese – Foce della Fiumara di Modica”)
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Area Archeologica “Cava d’Ispica” – Tratto Modicano
Descrizione
Sezione principale
Sottosezioni
- Cava d’Ispica Nord – Zona di Ispica, Modica e Rosolini (SR)
- Ruderi di Tyracina (?)
- Area iblea di Contrada Baravitalla – Tratto iniziale della Cava di Ispica
(Serra Pero e Villaggio Rupestre – Tratto della Cava Ispica tra le Contrade Marchesa e Baravitalla) - Sorgenti del Torrente Busaitone – Favara
- Rovine della Basilica di San Pancrati
- Grotta della Signora
- Grotta dei Santi di Cava d’Ispica
- “Tomba del Principe” di Cava d’Ispica
- Grotta di San Nicola
- Mulino ad Acqua “Cavallo” di Cava d’Ispica e Museo Antropologico
- Catacombe della Larderia
- Ginnasio Rupestre
- Catacombe del Camposanto
- Chiesa Rupestre di Santa Maria
- Complesso Rupestre “Grotte Cadute”
- Oratorio Rupestre della Spezieria
- Poggio Salnitro e Grotte Rupestri
- Ipogeo degli Antonii
- Area iblea di Contrada Pernamazzoni – Gisirella
(Cava Pernamazzoni e Area iblea di Contrada Gisirella – Rovine Archeologiche di Contrada Pernamazzoni – Borgo Rurale e Mulino Pernamazzoni – Sorgente di Contrada Pernamazzoni – Rifugio Pernamazzoni) - Cava Lavinaro e Necropoli
(Area iblea di Cava Lavinaro – Gisirella, Necropoli di Cava Lavinaro – Rifugio Scirocco) - Area iblea e rovine di Contrada Calicantone
(Siti rupestri di Contrada Calicantone – Sorgente Medica) - Castello Sicano e Complesso Rupestre “Dieri di Cava d’Ispica”
- Area iblea di Contrada Scalepiane – Grotte Giardina – Convento Rupestre di Cava d’Ispica
(Siti rupestri di Contrada Scalepiane – Grotte Giardina – Convento Rupestre di Cava d’Ispica – Sacello di Sant’Alessandra – Sorgente Scalepiane)
- Area iblea di Contrada Grotticelli – Finocchiara
(Rovine Rupestri delle Contrade Finocchiara e Grotticelli – Grotte Capraria – Chiesa Rupestre di Sant’Isidoro)
- Area iblea di Contrada Scorsone – Zucchero
(Catacombe delle Contrade Scorsone e Zucchero – Rovine Rupestri del tratto meridionale di Cava d’Ispica Nord)
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Frigintini
(Valle del Fiume Tellesimo)
Descrizione
Sezione principale
Sottosezioni
- Centro urbano di Frigintini
- Quartiere “Cellina” e Piazza Mulino
- Mulino di Frigintini
- Quartiere “Bussello”
- Villa Calamezzana – Grimaldi
- Torre Napolino
- Quartieri “Tre Pizzi, Saitta e Calanchi”
(Aree abitative dei quartieri Tre Pizzi, Saitta e Calanchi) - Torre Trigona
- Quartieri “Campanella e Gianforma”
(Via Frigintini – Gianforma – Ponte Margione, Area di verde pubblico e Edicola Votiva, Le Botteghe, Via Gianforma – Margione) - Piazza Carmelo Ottaviano
(Anfiteatro – Aree di verde pubblico – Centro Sociale Polivalente – Istituto Scolastico “Carlo Amore”) - Chiesa della Sacra Famiglia
- Chiesa di San Giuseppe Lavoratore
- Quartieri “Baronazzo e Margione”
(Aree abitative dei quartieri Baronazzo e Margione – Campo Sportivo “Tantillo”)
- Territorio ibleo frigintinese
- Area iblea di Contrada Cellina
- Monte Frigintini
- Area iblea e Cava di Calamezzana
- Area iblea di Contrada Bussello
(Barato – Feudo Bussello – Costa di Bussello) - Area iblea di Contrada Scrofani – San Michele – Torre Napolino
- Chiesetta di Contrada Scrofani
- Area iblea di Contrada Cipolluzze
- Villa Papa – Grimaldi di Cipolluzze
(Residenza delle Famiglie Papa e Grimaldi – Cappella di San Raffaele Apostolo) - Area iblea di Contrada Scalonazzo
(Masseria “Case Fratantonio” – Ruderi megalitici) - Area iblea di Contrada Saitta
- Area iblea di Contrada Calanchi – San Vito
- Villa Colombo
- Area iblea di Contrada Cammaratini
(Cammaratini – Mandra Vecchia – Bosco della Gisira e Necropoli Rupestre) - Feudo Cammaratini
(Masseria “Casa Cammaratini”) - Casa Schifitto
- Villa Emilia
- Cava Palombieri – Scalarangio
(Lavinaro Polara – Catacomba di Contrada Ciaceri – Aree rupestri di Cava Scalarangio e Ipogeo Ebraico) - Cava del Torrente Prainito – Tratto modicano
(Sorgenti Torrente Prainito – Tre Pizzi – Torrente Cava Cucco – Torrente Fosso Margione – Rossolillo – Favarotta – Grotta della Gatta Monaca – Favarottella – Carrubi Secolari – Cava Paradiso – Confluenza Fiume Tellaro) - Area iblea di Contrada Gianforma
(Campanella – Martisiello – Marchesello – Pesciarello – Fegotto) - Oasi “Madonna del Sorriso”
- Area iblea di Contrada Margione
(Baronazzo – Fosso Margione – Cozzo Margione – Bosco Margione – Case Margione – Cava del Margione – Pezza – Ponte Margione)
- Valle del Fiume Tellesimo – Cava dei Servi
- Tratto “Calamezzana – Pesciarello – Cava dei Servi”
(Sorgenti Fiume Tellesimo – Bosco di Contrada Pesciarello – Confluenza Cave Calamezzana, Bellocozzo e Milispina – Cava dei Servi – Fegotto) - Tratto “Fegotto – Cava Utilissima – Cozzo Pancari – Vallone della Fera”
(Fegotto – Baronazzo – Cava Utilissima – Cozzo Pancari – Mulino Pancari – Vallone della Fera) - Tratto “Margione – Gisira Pagna – Gisirotta – Confluenza Fiume Tellaro”
(Cozzo Margione – Bosco Margione – Cava del Margione – Ponte Cipollone – Gisira Pagna – Gisirotta – Confluenza Fiume Tellaro)
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Barco e Balata di Modica
(Villa Barco – Balata di Modica)
Descrizione
Sezione princpale
Sottosezioni
- Borgo Rurale “Villa Barco”
(Borgo Rurale di Villa Barco – Sito dell’Ex Chiesa di Santa Maria al Barco) - Chiesa di Santa Maria delle Grazie
- Area iblea di Contrada Parabuto
(Parabuto – Vaccheria – Sant’Icono – Costa nord di Bussello – Scala “O Ciciru” – Torre di Bussello) - Area iblea di Contrada Rampolo
(Sorgente sudovest del Fiume Tellesimo) - Area iblea di Contrada Crucia
(Borgo Rurale di Case Crucia – Sorgente Ovest del Fiume Tellesimo) - Area iblea di Contrada Bibiola
(Case Bibiola – Altopiano di Contrada Bibiola) - Centro urbano di Balata di Modica
- Area iblea di Contrada Cozzo Bello
(Sorgente nordovest del Fiume Tellesimo – Cava Bellocozzo) - Monte della Perrera
(Vista panoramica su Fiume Irminio, Lago Santa Rosalia, Giarratana e Ragusa) - Valle delle Monache
(Salinella – Femmina Morta – Area boschiva – Confluenza Fiume Irminio)
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Montesano
(San Giacomo – Montesano – Valle del Fiume Tellaro)
Descrizione
Sezione principale
Sottosezioni
- Area di San Giacomo
(Bellocozzo – Albaccara – Mulino – Torre – Montesano) - Area iblea di Cozzo Freddo
(Cozzo Freddo Sud – Cozzo Freddo Nord) - Cava Albaccara – Menta
(Area iblea di Contrada Albaccara – Torrente Menta – Gisira Albertini – Confluenza Fiume Tellaro) - Cava San Giacomo
(Sorgente San Giacomo Mulino – Sorgente San Giacomo Torre – Torrente Ricignolo – Mandra Ricignolo – Fontana Secca – Confluenza Fiume Tellaro) - Cava Torrente Montesano
(Aree iblee delle Contrade Trezzeria e Marchesa – Demanio Forestale “Contrada Montesano” – Colle Montesano – Confluenza Fiume Tellaro) - Torre Montesano
(Tenuta Orsini) - Cava De Lobbis
(Aree iblee delle Contrade Piane, Piano Lago e Porrazzelle – Cava De Lobbis – Confluenza Fiume Tellaro) - Centro urbano di Montesano
- Chiesa del Cristo Risorto
(Chiesa Parrocchiale del Cristo Risorto di Montesano – Scuola dell’Infanzia “Montesano” – Campo Sportivo di Montesano) - Area iblea di Piano Pozzi
(Santa Margherita – Fosso Piano Pozzi e Torrente – Cottonera – Il Salto – Vaccheria – Confluenza Fiume Tellaro) - Valle del Fiume Tellaro – Tratto Nord
(Tratto Sorgente Petritto – Cava Palumbo – Vallone Menta – Fosso Mastica – Lenze di San Michele – Fosso Piano Pozzi – Falabia – Montesano – San Giacomo – Furmica – Benesiti – Albaccara – Mucia – Gisira Albertini – Gisira Pagna – Confluenza Fiume Tellesimo)
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Zappulla
(Aguglia – Martorina – Zappulla)
Descrizione
Sezione principale
Sottosezioni
- Centro urbano di Zappulla
- Torre Zappulla
- Chiesa di San Giuseppe Lavoratore
- Area iblea di Contrada Nacalino
(Contrada Nacalino – Fattoria Rizzone – Fami Giurgia – Fattoria Giardino – Masseria “Casa Cannata” – Masseria fortificata “Nacalino” – Cava Cugno) - Cava Petraro – Tratto “Modica – Zappulla”
(Ramo “Cava Cugno – Fami Giurgia – Nacalino – Confluenza Cava Meli – Labbisi”; Ramo “Cava Meli – Gisanella – Cava di Mele – Liccio – Confluenza Cava Cugno – Labbisi” – Ramo “Cava Labbisi – Cugni Sant’Antonio – Piano Lauro – Petraro“) - Area iblea di Contrada Forte
(Il Forte) - Villa Garofalo
- Area iblea di Contrada Gisana
(Gisana – Gisanella) - Villa Gisana – Grimaldi di Calamezzana
- Area iblea di Contrada Santa Maria
(Contrada Santa Maria – Case Bonelli – Case Santa Maria – Sorgente Santa Maria) - Area iblea di Contrada Aguglie
(Aguglie – Aguglie San Filippo – Busitta) - Case Aguglie
(Villa Aguglie – Villa Polara) - Foro Boario di Modica
- Villa Manenti
- Villa Scribano
- Area iblea di Contrada Martorina
(Martorina – Busitta e Muraglia Mandorle – Palazzello – Porta di Ferro – Coda di Lupo – Santa Rosalia – Scorrione) - Masserie Feudali di Contrada Martorina
(Masseria “Martorina Coda di Lupo” e Chiesa – Masseria “Martorina Porta di Ferro” – Masseria “Martorina Palazzello” – “Villa Santa Rosalia”) - Cava Martorina – Salvia
(Tratto “Aguglie – Busitta – Muraglia Mandorle – Casa Giusti – Confluenza Cava Minciucci”, Tratto “Martorina – Palazzello – Martorina – Porta di Ferro – Coda di Lupo – Scorrione – Lanzagallo – Confluenza Cava Salvia”) - Area iblea di Contrada Scorrione
(Sito dell’ex Chiesa di San Giuseppe a Scorrione – Necropoli di Contrada Scorrione) - Villa Scorrione “Villaggio del Magnificat”
(Villa Tasca – De Leva) - Cava Albarcara
(Scorrione – Albarcara – Graffalongo – Lanzagallo – Marabino – Confluenza Cava Salvia) - Area iblea di Contrada Camardemi
(Cisterna Comune – Camardemi – Santa Rita) - Villa Pandolfo
(Villa Giunta – Villa Alba) - Chiesa di Santa Rita
(Casa Camardemi) - Area iblea di Contrada Cella
(Cella Superiore e Inferiore – Brizza) - Villa Giunta
(Baglio Cella) - Villa Cella – Tedeschi Polara
- Area iblea di Contrada Zimmardo
(Zimmardo Inferiore – Zimmardo Superiore – Serra d’Amenta – Masserie e Ville di Contrada Zimmardo – Cava Zimmardo) - Area iblea di Contrada Turischedda – Graffetta
(Turischedda – Graffetta Superiore e Inferiore – Mandra Vecchia – Cava Graffetta) - Villa Tantillo
- Cava Gisana – Tratto “Cava Gisana – Cava Cella – Cava Giarrusso”
(Torrente Gisana – Ramo nord “Cava Gisana – Gisanella”; Ramo sud “Cava Cella – Camardemi – Cella superiore e Inferiore – Brizza – Serra d’Amenta”; “Confluenza “Cava Gisana – Cava Giarrusso”)
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Marina di Modica
(Ciarciolo – Bellamagna – Zimardo – Regilione – Maganuco – Pisciotto)
Descrizione
Sezione principale
Sottosezioni
- x
- Territorio ibleo di Marina di Modica
- Area iblea di Contrada Ciarciolo – Pisciotto
(Ciarciolo – Pisciotto – Aviosuperficie di Marina di Modica – Siti archeologici) - Villa Penna
(Villa Feudale della Famiglia Penna – Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo) - Area iblea di Contrada Valentino
(Sito archeologico rupestre di Contrada Valentino) - Area iblea di Contrada Sparaceto
(Cava Sparaceto) - Area iblea di Contrada Fondo Marta
(Villa Liberty di Contrada Fondo Marta) - Area iblea di Contrada Piano Lauro
(Masseria “Casa Piano Lauro”) - Cava Petraro – Tratto “Marina di Modica – Sampieri”
(Confluenze Cava Cugno – Cava Meli – Cava Labbisi – Cava del Torrente Petraro – Piano Lauro – Sparaceto – Valentino – Sampieri) - Area iblea e Necropoli Rupestre di Bellamagna
(Necropoli di Bellamagna – Sito Rupestre di Case Benarifi – Cava Zimmardo)
- Area iblea di Contrada Fondo Longo
- Villa Grimaldi di Fondo Longo
- Area iblea di Contrada Dantona
(Dantona – Fargione) - Torre Dantona
- Cava Gisana – “Tratto Giarrusso – Marina di Modica”
(Confluenze Cave Gisana e Cella – Giarrusso – Bellamagna – Confluenza Cava Zimmardo – Dantona – Regilione – Marina di Modica e Foce Torrente Gisana)
x
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fine elenco
Feste, tradizioni religiose e popolari, sagre ed eventi di vario tipo
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)
Descrizione
Sottosezioni
inizio elenco
- Festa di San Sebastiano
- Festa di San Giovanni Bosco
- Carnevale Modicano
- Festa di San Giuseppe – Modica
- Pasqua Modicana – “A Maronna Vasa Vasa”
- Festa di San Giorgio
- Festa di San Giuseppe Lavoratore – Frigintini
- Festa di San Giuseppe Lavoratore – Zappulla
- Festa del Cristo Risorto – Piano Pozzi
- Festa di Santa Maria delle Grazie – Modica
- Festa di San Domenico Savio
- Festa del Santissimo Redentore
- Festa di San Filippo Neri
- Festa di Santa Rita – Modica
- Festa di Santa Rita – Zappulla
- Festa di Santa Maria Ausiliatrice
- Festa di Sant’Antonio di Padova – Modica
- Festa di Sant’Antonio di Padova – Frigintini
- Festa del Sacro Cuore – Modica
- Festa dei Santi Pietro e Paolo
(Festa Liturgica dei Santi Pietro e Paolo Apostoli – Festa Esterna dei Santi Pietro e Paolo Apostoli) - Festa del Sacro Cuore – Pozzo Cassero
- Festa del Cuore Immacolato di Maria – Crocevie (ultima Domenica di Giugno)
- Festa del Santissimo Salvatore
- Festa di Sant’Ippolito Martire
- Festa di Santa Maria Assunta – Modica
- Festa di Santa Maria Assunta – Marina di Modica
- Festa di San Massimiliano Kolbe
- Festa di Santa Maria della Catena
- Festa di Santa Maria delle Grazie – Barco
- Festa della Madonna delle Lacrime
- Festa di Sant’Elena
- Festa di Santa Maria Addolorata – Modica
- Festa di Santa Maria Addolorata – Frigintini
- Festa di San Francesco di Assisi
- Festa di Tutti i Santi e Commemorazione di tutti i Defunti
- Festa di Cristo Re
- Festa di San Martino
- Natale Modicano
(Festa Santa Maria Immacolata – Festa di Santa Lucia – Natale Modicano e Presepi – Presepe Vivente a Villa Barco)
- Tradizioni popolari modicane
(Il Drago di Monserrato, La “Leggenda di Ercole”, La “Monachella della Fontana”, La “Leggenda della Sirena”, “Santa Margherita” e “San Giorgio”, “I Conti di Modica”, “I Ronni i Notti” e vari fantasmi, “I Truvaturi” sui Monti Iblei, Le due “Matrici”, L’origine del Cioccolato Modicano, “Crimintuzzu” . La bottega degli organari “Polizzi”, Il sacerdote – pittore Orazio Spadaro, La “Giostra dei Chiaramonte”)
- Eventi, sagre e rassegne di vario tipo
Descrizione
x
Sezione Principale
x
Sottosezioni
x
- Il Cioccolato Modicano
il centro di eccellenza per quanto riguarda la Sicilia rimane Modica, in Provincia di Ragusa, dove dal 1500 circa si fabbrica in maniera artigianale il cosiddetto “Cioccolato Modicano”, la cui produzione venne portata nell’allora Contea di Modica da esponenti del Vicereame di Sicilia facente parte dell’allora Impero di Spagna.
La lavorazione modicana del cioccolato da allora è ininterrotta fino ai giorni nostri (neanche conflitti e terremoti sono riusciti a fermarla) rimanendo però fedele ad un’antica lavorazione che in molti dicono essere di origine azteca (dall’omonimo popolo che viveva in Messico in quel tempo, e che già da allora creava una bevanda simile al “cioccolato caldo” che oggi beviamo) e portata in Europa (quindi anche in Sicilia) dai conquistatori spagnoli d’America.
Il cioccolato modicano è lavorato quasi “a freddo” venendo sciolto a basse temperature, mescolato con zucchero e aromi vari (cannella, vaniglia, addirittura peperoncino ecc…) e poi steso con mattarelli di marmo su un ripiano di pietra lavica preriscaldato, venendo poi modellato interamente a mano senza aggiunta di ingredienti animali (latte).
Da notare che lo zucchero all’interno del cioccolato non tende a sciogliersi ma a tende a stratificarsi dando l’inconfondibile consistenza granulosa di questo cioccolato, posto dentro appositi stampini e lasciato solidificare formando varie tavolette, venendo poi incartato e commercializzato non solo in Sicilia ma in tutta Italia con richieste anche da numerose nazioni straniere.
Il Cioccolato Modicano, è ottimo mangiato “freddo” o sciolto come bevanda (proprio come facevano gli aztechi) oppure utilizzato per guarnire numerosi dolciumi.
- La Fava Cottoia di Modica
- La Pasta Casereccia di Modica
- Frutta e verdura modicani
- L’Olio Extravergine d’Oliva modicano e le varie conserve
L’olio extravergine d’oliva di Modica è di di ottima qualità.
Esso è tutelato dal consorzio di tutela “Monti Iblei DOP”, facente parte della zona di produzione “Frigintini” (il cui olio comprende il 60% di olive di varietà “Moresca”).
- Carne, uova, insaccati e salumi modicani
- Formaggi e latticini modicani
- Prodotti ittici
- Il Pane di Modica
- La “Scaccia” modicana
- Focacce e pizze
- Le “Mpanatigghie” modicane
Le “Mpanatigghie” sono particolari dolci originari di Modica. Si tratta di biscotti (o di vere e proprie tortine) con impasto a base di farina di grano, uova, zucchero e strutto, al cui interno vi è un particolare ripieno a base di carne di vitello magra tritata molto finemente e amalgamata con ingredienti dolci (di solito mandorle, miele, cioccolato meglio se “modicano”, cannella e albume d’uovo) che formerà il ripieno di questi particolari dolcetti. L’origine di questi dolci è incerta ma risalirebbe molto probabilmente intorno al 1500. Secondo la tradizione locale le “Mpanatigghie” sarebbero state create in un convento di suore presente a Modica, le cui suore prepararono dei dolci che al loro interno nascondevano appunto della carne, che venivano fatti mangiare ai preti come “ricostituente” per la presenza appunto di carne, che durante la quaresima in quei tempi era assolutamente vietata. Molto probabilmente però si tratta di un dolce di origine spagnola che si diffuse durante il Vicereame di Sicilia (facente parte dell’Impero di Spagna) tra 1500 e il 1600 presso l’allora Contea di Modica. Le “Mpanatigghe”, che fino al secondo dopoguerra erano un vero “prodotto di nicchia”, vennero rese famose dagli anni 60 in poi da vari pasticceri modicani che cominciarono a proporle nelle loro pasticcerie rendendole famose dapprima nel resto della Sicilia, poi man mano nel resto d’Italia. Le “Mpanatigghie”, che sembrerebbero essere gli unici dolci italiani a base di carne di manzo, si consumano come da tradizione nel periodo natalizio. Va detto infine che, chi non conosce le “Mpanatigghie”, a primo assaggio non nota assolutamente la presenza di carne, ma bensì di una pasta “dolce” con aroma di frutta secca (mandorle) e cioccolato, che però è proprio la carne addolcita dai vari ingredienti.
- L’Aranciata e la Cedrata di Modica
- Dolciumi modicani
- Vini e liquori
Descrizione
Sezione principale
x
Sottosezioni
x
- La lavorazione della “Pietra di Modica”
- La fabbrica di organi a canne “Polizzi”
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(in allestimento)
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