Calabernardo

Calabernardo

Mappa di Calabernardo


Mappa di Calabernardo (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni principali e storici su Calabernardo


La frazione netina di Calabernardo.

Calabernardo è un pittoresco borgo marinaro la cui costa è prevalentemente rocciosa posto in mezzo a due spiagge, chiamato così per via di un pescatore che vi abitava, un tale Bernardo, al quale si affiancarono altre case di pescatori fino a quando non sorse l’attuale borgo marinaro. Calabernardo è raggiungibile dalla S.P. 34 Noto – Calabernardo e dalla S.P. 59 Avola – Fiumara – Calabernardo – Lido di Noto – Pizzuta.


La Piazza Ferdinando II di Calabernardo.

La zona circostante è nota anche col nome di Balata; nome italianizzato di “Valata” che significa “Lastra di Pietra” per via della conformazione rocciosa del suo frastagliato litorale.


Il litorale roccioso di Calabernardo.

Qui possiamo visitare il piccolo porticciolo, la Chiesetta moderna di San Guglielmo, il borgo marinaro con le casine dei pescatori e la Foce dell’Asinaro situata presso il confine amministrativo col territorio comunale avolese situata in Contrada Fiumara, in cui vi è anche la grande spiaggia che comprende anche le contrade avolesi di Piccio e della Cicirata. Calabernardo è dotata di un piccolo porticciolo (dotato anche di un faro, di cui resta in piedi solo parte dell’edificio), che in origine doveva essere molto più grande visto che qui sbarcò anche il Re Ferdinando II di Borbone, che più volte venne a visitare Noto.

Da Calabernardo è possibile raggiungere la bella scogliera di Malacala, ubicata nella parte meridionale della frazione marinara. 


La scogliera di Malacala.

Il borgo marinaro di Calabernardo è di origini molto antiche e, a detta di numerose dicerie anche piuttosto buffe sull’origine del nome la più plausibile rimane questa, che in origine vi era un pescatore che si chiamava Bernardo che aveva una casa in questa zona e dalla limitrofa spiaggia usciva per pescare. Dopodiché molta gente volle costruire delle altre case, fino a quando le autorità della nuova città di Noto, complice anche il terremoto del 1693, volle rinnovarsi aprendo uno scalo a mare, costruendo così il Borgo di Balata, noto però come “Calabernardo”, nome che deriverebbe da “Cala” ossia il nome utilizzato per indicare le spiagge poste tra due scogliere, e “Bernardo”, il nome del primo abitante del luogo. Ma molto prima questa zona era di importanza militare molto importante per la presenza della Torre di Balata, torrione d’avvistamento che serviva per scrutare il mare e dare l’allarme si vi fossero invasioni marittime. 

Nel 1848 il porticciolo di Calabernardo vide sbarcare il Re Ferdinando II di Borbone, venendo acclamato dai netini e dagli abitanti delle città limitrofe, che amavano questo sovrano in quanto rielevò Noto a capoluogo della Provincia di Siracusa e del circondario di Ragusa e Modica (la Val di Noto), fece si che Noto ebbe una sua Diocesi, e soprattutto purché permise numerose opere fondiarie e marittime per tutte le città del Val di Noto (in particolare i centri di Avola, Pachino, Rosolini, Marzamemi e Portopalo nella nostra provincia).

Il porto di Calabernardo venne ingrandito e dotato di un faro, divenendo così il più importante sbocco marittimo di Noto, anche se si svolgevano funzioni di tipo pescherecce. Col passare del tempo il porto perse la sua importanza e venne rimpicciolito, il faro venne smontato (anche purché vennero costruiti due fari più potenti, uno sul Plemmirio a Siracusa l’altro a Portopalo di Capo Passero) e il porto svolge tuttora funzioni da attracco marittimo da diporto. Non si esclude di ringrandire il porticciolo facendolo divenire un porto turistico vero e proprio.

Nel frattempo il villaggio di Calabernardo si ingrandì, e attorno ai magazzini e agli antichi edifici del pescatori vennero costruite numerose villette abitative facendo divenire questa frazione di Noto in una zona turistico – balneare frequentata tutto l’anno.

Sottosezioni

Luoghi da visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

Feste, tradizioni ed eventi di Calabernardo

Estate Netina – Effetto Noto

Rappresenta un vasto programma di spettacoli (musicali, teatrali, folcloristici, cabarettistici e culturali), esposizioni di opere d’arte, proiezioni di film all’aperto, sagre enogastronomiche e di vari eventi ricreativi per i cittadini e i turisti di ogni età. L’ “Estate Netina” comprende anche le numerose festività sacre sopraelencate che si tengono per tutto il periodo estivo (tra cui anche la festa estiva di “San Corrado Confalonieri”); per informazioni più dettagliate clicca qui.

Festival dei Due Mari

È una rassegna che si tiene nel secondo fine settimana di Novembre nei comuni della Sicilia sudorientale delle Province di Ragusa e Siracusa i cui territori si affacciano presso il Mare Ionio e il Mare Mediterraneo ossia Avola, Noto, Pachino e Portopalo di Capo Passero nel siracusano, Ispica e Pozzallo nel ragusano. Il festival comprende convegni e rassegne sull’ambiente marino dei due mari che bagnano quest’area della Sicilia e sullo sviluppo delle attività di pesca nonché sul folclore delle località costiere sopracitate. Si svolgono anche degustazioni di prodotti ittici locali e spettacoli di vario tipo. Per informazioni più dettagliate visitate il sito www.festivalduemari.it.

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Noto.

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