Palazzolo Acreide

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Palazzolo Acreide
(Akrai)

Mappa di Palazzolo Acreide e del suo territorio


Mappa di Palazzolo Acreide (per ingrandire la mappa clicca qui).

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Cenni principali su Palazzolo Acreide

Palazzolo Acreide (o semplicemente Palazzolo) è una bella città montana situata a 45 chilometri ad ovest dal capoluogo di provincia, nell’area denominata “Val Di Noto”. Essa è il principale centro della Zona montana della provincia aretusea, difatti è il maggior centro economico popoloso e culturale di questa circoscrizione provinciale, istituita per rendere più autonomi questi paesi di montagna. Le origini di questa città sono di epoca greca poiché l’odierna Palazzolo Acreide come si intende dallo stesso nome discende dall’antica città di Akrai, fondata dai greci provenienti da Siracusa.


Palazzolo Acreide adagiata sulla sommità del Colle Acre.

Il centro cittadino è situato sul Colle Acre, a 670 metri di altezza sul livello del mare; difatti dai tanti “belvedere panoramici” di Palazzolo Acreide possiamo ammirare uno spettacolare panorama sull’intera “Valle dell’Anapo”, zona di cui fa parte anche la città acrense. Innanzitutto il perimetro del centro cittadino è di forma triangolare (per effetto dell’antico tracciato delle mura cittadine). La struttura viaria della città è di sviluppo misto (a scacchiera nella zona moderna e tortuosa nel centro storico).

La città di Palazzolo Acreide fotografata dal Colle Castelvecchio.

Sempre nel centro storico vi è presente una grande arteria, Via Garibaldi, che collegava l’allora periferia ad una delle maggiori piazze del paese, Piazza Umberto, chiamata dai palazzolesi “Piazza di San Paolo”, perché li vi sorge la chiesa consacrata al “Santo Patrono” di Palazzolo. Poco più in la troviamo la Chiesa Madre di San Nicolò. Salendo ancor di più sulla zona collinare, troviamo due quartieri inaccessibili al traffico veicolare, sono i quartieri “Scaliddi” detto localmente “U labirintu”, cioè “il labirinto” per l’intersecarsi di vicoli e viuzze strette e ripide scalinate; e il “Borgo medievale”, anch’esso abbastanza ripido e tortuoso, dove troviamo molte rovine antecedenti al periodo barocco come l’antico Castello di Palazzolo. Poco più su verso nord troviamo la piazza di San Michele con la chiesa omonima posta a nord della città. Da li si apre verso sud la principale via del passeggio palazzolese, Corso Vittorio Emanuele, che conduce alla piazza centrale del paese, Piazza del Popolo o “Piazza di San Sebastiano” dove è posta la chiesa omonima insieme al monumentale Municipio.


La Chiesa di San Paolo, Patrono di Palazzolo Acreide.


La Chiesa di San Sebastiano di Palazzolo Acreide.

Fuori dalla città, andando verso nord ovest, troviamo la zona archeologica, dove sono state rinvenute le antiche rovine di “Akrai” attorno alla quale vi sono numerose Necropoli di età neolitica, sicula e bizantina.


Le rovine del Teatro Greco di Akrai.

 E proprio per l’insieme delle sue bellezze archeologiche, medievali e barocche, nel mese di Giugno del 2002 è stata inserita nell’elenco dei “Luoghi Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco come “città barocca del Val di Noto” (riconoscimento andato anche alle città di Ragusa, Modica, Scicli, Militello in Va di Catania, Caltagirone e Catania). Palazzolo fa parte anche del circuito dei “Borghi più belli d’Italia” (assieme alla limitrofa cittadina di Ferla). Inoltre il suo centro storico è stato oggetto di sceneggiature per molti film italiani.

Inoltre Palazzolo Acreide è celebre per le sue feste popolari, considerate come le più belle dell’intera Provincia di Siracusa per la loro ricchezza, eleganza e per la passionalità di chi le organizza e le festeggia. Le feste palazzolesi che vanno dal Carnevale (uno dei più belli e ricchi di Sicilia e, secondo alcune fonti storiche, il più antico dell’isola siciliana) a quelle consacrate ai principali “Santi” venerati nelle maggiori chiese palazzolesi (“San Paolo”, “San Sebastiano”, “Maria Addolorata” e “San Michele Arcangelo”) nonché i riti pasquali (che solo da alcuni anni stanno venendo rivalutati) e natalizi fanno di Palazzolo il paese più festaiolo del siracusano e dell’intera area del Val di Noto.

Una delle numerose tradizioni popolari palazzolesi ha una particolare caratteristica che la distingue dalle altre città del siracusano, quella di avere “Due Santi” considerati come i “Patroni di Palazzolo” festeggiati in due giorni diversi. Essi sono “San Paolo Apostolo” (il “Patrono di Palazzolo a tutti gli effetti”) festeggiato il 28 e il 29 di Giugno; e “San Sebastiano” (considerato invece “Protettore di Palazzolo” anche se i suoi proseliti dichiarano che “il Santo Patrono è lui e no San Paolo”) festeggiato invece il 10 e il 17 Agosto, in cui i loro devoti “gareggiano” ogni anno nell’organizzare la festa migliore. Per avere notizie dettagliate vai sul link “Feste e Tradizioni”.

Palazzolo inoltre fa parte del circondario noto come “Zona Montana” della provincia siracusana assieme ai comuni di Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Buscemi, Buccheri e Sortino (www.unionevalleiblei.it).

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Statistiche generali

  • Nome in siciliano: “Palazzolu” ;
  • Abitanti: palazzolesi o acrensi;
  • Popolazione: abitante 9011 abitanti;
  • Comuni confinanti: SiracusaBuscemiCanicattini Bagni, CassaroFloridia, NotoSolarino, Sortino (SR)ModicaGiarratana (RG);
  • Fiumi e torrenti limitrofi: Fiume Anapo, Fiume Cassibile (sorgente Porticaletto – Saraceni), Fiume Tellaro (Sorgente Palumbo)Torrente Purbella – Palazzolo – Cava Santa Lucia, Torrente CangoroTorrente Acquanova, Torrente Fiume Bianco, Torrente Fontanamurata, Torrente Bibbinello, Torrente Valle Fame – Cava del Signore, Torrente Santolio, Torrente Cardinale, Torrente Sant’Alfano – Bagni – Cavadonna, Torrente Monasterello, Torrente Bibbia, Torrente Lencino, Torrente Fosso Nocilla;
  • Monti e rilievi limitrofi: Colle Acre, Cozzo Pietro, Cugno FamolioMonte PoiMonte Santolio;
  • Clima: freddo e umido in inverno con eventuali nevicatecaldo e torrido in estate, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Santi Patroni: San Paolo Apostolo (Patrono), San Sebastiano (Protettore), Santa Maria d’Odigitria (Compatrona);
  • Altri Santi venerati: San Biagio Martire, San Giuseppe, Santa Maria del Soccorso, Santa Maria del Carmine, Santa Maria Addolorata, San Michele Arcangelo, San Nicola di Bari, Santa Maria Immacolata, Santa Lucia;
  • Economia palazzolese: agricolturaallevamentoturismo, economia commerciale a conduzione familiare;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: Pane di grano duro, Focacce e pizze, Pasta casereccia, Funghi di Carrubo, Tartufi, Olio Extravergine di Oliva, Salumi e insaccati, Formaggi e latticini, Dolciumi tipici;

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Come Raggiungere Palazzolo Acreide

Via Auto

  • Per chi proviene dall’Italia peninsulare e da Messina, Catania e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 18 Messina – Catania, dopodiché percorrere la Tangenziale di Catania e immettersi sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Canicattini Bagni”, per poi immettersi sulla S.P. 14 “Maremonti” Siracusa – Canicattini per poi immettersi prima sulla SS 287 Noto – Palazzolo e infine sulla SS 124 Palazzolo – Buscemi – Buccheri; arrivati presso Palazzolo Acreide bisogna uscire presso il primo svincolo e percorrere il Viale Dante Alighieri arrivando così nel centro storico palazzolese;
  • Per chi proviene da Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento e Trapani e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 19 Palermo – Catania ed uscire allo svincolo “A 18 Tangenziale di Catania – Ragusa – Siracusa” ed immettersi prima nella tangenziale, dopodiché sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Canicattini Bagni”, per poi immettersi sulla S.P. 14 “Maremonti” Siracusa – Canicattini per poi immettersi sulla SS 124 Palazzolo – Buscemi – Buccheri; arrivati presso Palazzolo Acreide bisogna uscire presso il primo svincolo e percorrere il Viale Dante Alighieri arrivando così nel centro storico palazzolese;
  • Per chi proviene da Gela e Ragusa: immettersi sulla SS 115 fino a Ragusa o continuare sulla medesima strada per imboccare l’Autostrada A 18 Catania – Siracusa – Gela ed uscire allo svincolo “Canicattini Bagni” e seguire il percorso sopraelencato. Per chi proviene sempre dalla provincia ragusana vi è un percorso alternativo; bisogna percorrere la S.P. 23 Palazzolo – Giarratana fino al bivio per Palazzolo Acreide in prossimità della SS 124. Arrivati lì proseguite per questa strada in direzione Palazzolo (in questo caso se si vuole entrare direttamente nel centro storico conviene salire dalla stradina che conduce al quartiere dietro alla Chiesa di San Paolo).

Via Treno

  • Sul sito www.trenitalia.com compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Siracusa poiché a Palazzolo non vi sono stazioni ferroviarie; da Siracusa prendere l’autobus delle autolinee AST) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio.

Via Aereo

  • L’aeroporto più vicino a Palazzolo è quello di Catania (Aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” www.aereoporto.catania.it), sul sito controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dall’Aeroporto Fontanarossa conducono a Buccheri (controllate le Autolinee AST).

Via Autobus

  • Palazzolo è attraversata dalle autolinee AST (www.aziendasicilianatrasporti.it); nel rispettivo sito internet potrete visualizzare gli orari e le autolinee che riguardano Palazzolo.

Via Mare

  • Noto è raggiungibile via mare dagli scali di Pozzallo (RG), Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti); per saperne di più visitate il sito www.traghettilines.it.

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Storia di Palazzolo Acreide

Dalla colonizzazione siculo – greca (1200 – 413 a.C.) al terremoto del 1693

Molto prima della conquista greca, la zona in cui è situata l’odierna Palazzolo, era territorio di passaggio di popolazioni neolitiche seminomadi di origine sicana, che provenivano dalle zone iblee della Sicilia sud orientale tra cui il vicino sito archeologico di Castelluccio (posto in territorio di Noto). La certezza di ciò è fondata grazie ai vari reperti paleontologici ritrovati nelle vicine cavità rupestri (oggetti in metallo, tracce di focolai ecc…). Finché i Siculi intorno il 1200 a.C. popolarono l’area in pianta stabile costruendo villaggi fortificati nelle alture adiacenti l’odierna città di Palazzolo.

I coloni greci provenienti da Siracusa conquistarono questi villaggi nel 663 a.C. e li unificarono nel 413 a.C. in una grande città chiamata “Akrai”, costruita su una zona strategica che consentiva ai greci di controllare i territori montani divenuti poi loro possedimento (per sapere la storia precisa vedi link “Akrai” nella sezione riguardante i luoghi da visitare). Intorno alle vallate e dentro le pareti delle cave rocciose adiacenti il sito archeologico di “Akrai”, troviamo molte necropoli siculo – greche; le più importanti sono quelle di Contrada Pineta – Torre Iudica, di Contrada Bibbinello” e il complesso cimiteriale dell’Intagliata e dell’Intagliatella. A poca distanza da Akrai sarebbe sorto anche un altro centro abitato di origine greca di cui si persero le tracce fino al periodo in cui l’archeologo Paolo Orsi condusse una vasta campagna di scavi e studi archeologici in Sicilia tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900; si tratta di “Kasmenai” (meglio nota come “Casmene”) le cui rovine sono collocate nei pressi del Monte Casale, rilievo montano posto tra i territori di Buscemi e Giarratana. 

 Nel 211 a.C. Akrai divenne colonia romana e la città subì delle piccole modifiche, che non intaccarono il suo aspetto architettonico prettamente basato sull’urbanistica delle antiche città greche. Neanche il ruolo della città acrense cambiò poiché i romani fecero di Akrai la principale roccaforte militare dell’entroterra ibleo dell’attuale Provincia di Siracusa.

Nel VI secolo d.C. Akrai fu conquistata dai Bizantini. Loro evangelizzarono le popolazioni sicule circostanti mediante una vasta opera di evangelizzazione collettiva.  Infatti molte grotte iblee situate nelle montagne intorno a Palazzolo, divennero vere e proprie “Chiese rupestri”. Ancora oggi è possibile visitarle anche se molte di esse risiedono in luoghi quasi inaccessibili.

Con la conquista araba della Sicilia, che cominciò nell’anno 827, in seguito alle battaglie tra saraceni e bizantini , la popolazione di Akrai si spostò poco più a sud per proteggerla dagli assalti arabi. Sorse infatti un sito fortificato chiamato “Palatiolus”, nome derivante dalla posizione della città costruita intorno ad un castello situato su uno sperone roccioso, (il futuro Castello Normanno).

Gli Arabi poi cacciarono i Bizantini e chiamarono la città col nome di “Balanzul” (forse storpiamento del nome bizantino “Palatiolus”). Sotto gli Arabi Palazzolo vide fiorire nuove attività economiche legate alla costruzione dei “mulini ad acqua” e di numerose opere idriche che migliorarono l’agricoltura di allora sparse nelle tante cave attorno alla città, in cui scorrono numerosi piccoli corsi d’acqua.

 Nel VIII secolo scesero i Normanni che, dopo aver cacciato gli Arabi presso il “Feudo di Baulì” (nei cosiddetti “Dieri” in territorio di Noto ma in prossimità di Palazzolo Acreide), si impossessarono della città ingrandendola e fortificandola chiamandola stavolta col nome latino di “Palatiolum”.

Intorno al 1360, Palazzolo divenne “Baronia” sotto gli Aragonesi che, avevano cacciato gli Angioini dalla città acrense grazie alla rivolta dei “Vespri Siciliani”. Per tutto il 400 le sorti cittadine passavano in mano di varie famiglie nobiliari provocando anche vari tumulti, finché non ne prese possesso la famiglia Alagona. Alla fine del 500 furono i Ruffo a guidare la città per un lungo periodo di tempo. Difatti Palazzolo restò nelle loro mani fino al 1812.

Il 1600 fu un secolo nefasto per i palazzolesi. Nella prima metà ci furono varie pestilenze che decimarono la popolazione e intaccarono la struttura economica cittadina legata all’agricoltura; verso la fine del 1600 venne il catastrofico terremoto dell’11 Gennaio 1693 che distrusse tutta la città e uccise migliaia di palazzolesi. Della mitica e potente città di Palazzolo restavano solo macerie e cadaveri.

Dalla ricostruzione di Palazzolo Acreide (1700) ai giorni nostri (2000)

Il 1700 rappresenta l’anno della rinascita barocca di Palazzolo Acreide. Innanzitutto si scelse di ricostruire la città nella zona dell’antico borgo medievale distrutto e per questo furono chiamati i migliori architetti, ingegneri e capomastri da tutta la Sicilia per studiare il modo migliore per ricostruire la città. Loro decisero di dare l’impronta barocca che tutt’oggi rende magica questa città. A mano a mano furono ricostruite chiese, luoghi pubblici e abitazioni; venne ridefinito l’assetto viario e i prospetti delle piazze senza stravolgere il piano regolatore medioevale.

Alla metà del secolo settecentesco, grazie alla “Associazione degli acresi redivivi”, nella città rifiorisce la cultura storico – letterale che ridarà a Palazzolo i fasti culturali e umanistici di un tempo. Uno dei membri di questa associazione, un certo “Fra Giacinto”, ha contribuito a rafforzare le basi culturali palazzolesi lasciando manoscritti sulla storia antica della città iblea.

 Nell’800 la famiglia Ruffo fu costretta ad abbandonare la guida cittadina, di conseguenza  gli immobili dei Ruffo furono venduti a privati divenendo le abitazioni delle famiglie facoltose palazzolesi, tra cui va citata la famiglia Iudica di cui il più importante esponente, il Barone Gabriele Iudica, guidò la città palazzolese. Lui fu anche un grande studioso è lasciò anch’esso numerosi manoscritti dei suoi studi sull’antica “Akrai” e sul medioevo palazzolese.

Nel 1848 ci furono tumulti contro la dominazione borbonica, perché Palazzolo voleva essere indipendente così come tutte le città siciliane dal Regno delle Due Sicilie e far parte del Regno d’Italia. Cosa che avvenne nel 1860 grazie ad un plebiscito. In quegli anni altri letterati (Vincenzo e Nicolò Messina, Nicolino Zocco, Gaetano Italia Nicastro e Vincenzo Calendoli, quest’ultimo fondatore di una casa editrice, “La Simultanea”) fondarono associazioni culturali e condussero ricerche storiche nel territorio. Nel frattempo presso il territorio palazzolese vi erano varie incursioni condotte da bande di briganti locali, di cui quella capitanata dal canicattinese Giovanni Boncoraggio.

Comunque sia Palazzolo Acreide da allora fece parte della Provincia di Siracusa (dal 4 Agosto 2015 nota come “Libero Consorzio Comunale di Siracusa”) sotto il “Circondario di Noto”.

 Nel 1900 la città fu ampliata e sorsero più a sud nuovi quartieri periferici e furono costruite molte infrastrutture di pubblica utilità (fogne, acquedotti, linee elettriche, ambulatori e opere fondiarie). 

Il ventennio che va dal 1900 al 1910 è uno dei più floridi della storia palazzolese per via della crescente economia agricola e per il ruolo culturale che la cittadina palazzolese imprimeva in Provincia, ma dopo alcuni anni arriverà un lunghissimo periodo nero per la città. Innanzitutto con lo scoppio della I guerra mondiale molti giovani palazzolesi furono chiamati a combattere al Fronte e lì la maggior parte di essi perse la vita combattendo in trincea, mentre una piccola parte si salvò dalla morte, ma buona parte dei sopravvissuti ritornò a casa segnata da profonde ferite e da orrende mutilazioni. Dopo la “grande guerra”, arrivò il ventennio fascista in cui ci furono molte repressioni politico – culturali che demoralizzarono la popolazione palazzolese non trovando altro che pene in questo duro regime dittatoriale. Con la II guerra mondiale vi furono bombardamenti e uccisioni di civili che avevano minato le speranze dei palazzolesi nel vedere la loro città libera, fino a quando il conflitto terminò nel 1945.

Nei decenni nel dopoguerra, vennero costruiti nuovi quartieri periferici a nord est della città, fu migliorata la rete fognaria distrutta dalla guerra e infine venne finanziata l’agricoltura e l’allevamento di bestiame, ma purtroppo l’instabilità economica di allora che colpì buona parte del Sud Italia mise in ginocchio anche Palazzolo; difatti molta gente andava via dalla città iblea ed emigrava o in Italia settentrionale o all’estero in cerca di un avvenire migliore. Questo fenomeno di spopolamento durò per circa quarant’anni

In questi anni bui però operò il coraggioso e spregiudicato giornalista palazzolese Giuseppe “Pippo” Fava che, non solo riuscì a far nascere una serie di giornali liberi (Il Giornale del Sud e I Siciliani) ma con essi denunciava tassativamente le malefatte che allora compiva la mafia siciliana non avendo paura di pubblicare nomi scomodi (politici e imprenditori) descrivendo minuziosamente come la mafia affossasse l’economia siciliana ed italiana. Pippo Fava era diventato un personaggio temuto dai membri delle istituzioni collusi con la mafia e soprattutto dagli stessi mafiosi che, il 5 Gennaio 1984 uccisero il giornalista a Catania a poca distanza dalla sede di uno dei suoi giornali antimafia. Palazzolo e i palazzolesi, che hanno tassativamente condannato la mafia nel nome del loro illustre concittadino Pippo Fava (anche quando lui era in vita) hanno contribuito insieme a fare di Palazzolo Acreide una delle meno criminalizzate città dell’intera Sicilia anche grazie a numerose associazioni siciliane nate in suo onore come il “Coordinamento Fava” (www.coordinamentofava.org con sede a Palazzolo Acreide), la “Fondazione Fava” (www.fondazionefava.it) e l’associazione “I Siciliani” (www.isiciliani.it).

Dopo una lenta ripresa economica negli anni 90, nel Giugno 2002 arriva la svolta, Palazzolo Acreide è stata inserita insieme a Noto dall’Unesco nella lista dei “Luoghi Patrimonio dell’Umanità” insieme a tutte le città facenti parte dell’area del “Val Di Noto” (Scicli, Modica, Ragusa, Militello, Caltagirone e Catania). Anche se la situazione economica e lavorativa non è delle migliori in Sicilia, Palazzolo Acreide tuttora sta cercando prepotentemente di imporre la propria egemonia economica e culturale dimostrandosi più volte superiore addirittura a centri più importanti della Sicilia pur essendo una piccola cittadina di montagna.

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Palazzolo Acreide oggi; economia, turismo, personaggi famosi

Economia

Palazzolo Acreide, dopo alcuni anni di oblio, è diventata una città in grado di svolgere un ruolo economico – culturale di certo livello nell’intero sud est della Sicilia. Bisogna anche dire che la città palazzolese è divenuta un principale centro di transito verso le province di Catania e Ragusa, infatti Palazzolo Acreide dista a soli 30 chilometri da Giarratana (RG) e a 49 da Vizzini (CT); inoltre la città è collegata a Siracusa dalla Statale 124 e dalla S.P. 14 “Maremonti”; due strade di grande comunicazione in grado di fornire un collegamento veloce col capoluogo e in futuro sarà collegata alla costruenda Superstrada Ragusa – Catania con una bretella viaria.

L’economia di Palazzolo Acreide nonostante ciò è ancora prettamente basata sull’agricoltura e sull’allevamento da cui però si ottengono prodotti di alta qualità che rendono noto il nome di questa piccola cittadina di montagna anche in ambito enogastronomico. La città acrense è un centro agricolo molto attivo e, anche se soggetto ad escursioni termiche variabili tra temperature elevate in estate e molto basse in inverno (talvolta la temperatura scende sotto zero e arrivano nevicate e gelate), offre alte rese produttive. Per salvaguardare le colture va diffondendosi la serricoltura e la coltivazione “a tunnel”. Vengono coltivati ortaggi (lattughe da insalata, cicoria, cipolle, peperoni, patate, leguminose varie, carote e asparagi), cereali (frumento duro e granaglie varie per mangimi) e erbai da fieno.

Per quanto riguarda l’arboricoltura, le colture principali sono: oliveti, mandorleti, carrubeti e frutteti vari (fichi, cachi, nespole, mele cotogne ecc…), vi è poca agrumicoltura mentre in estate è molto diffuso il commercio di Fichi d’India. Degne di nota sono le Noci di Palazzolo, una varietà di noci locali leggermente più grossa.

Bisogna dire che nelle zone boschive intorno a Palazzolo troviamo alberi di castagne e funghi commestibili (che si possono raccogliere avendo la licenza). Ed è anche doveroso dire che in queste zone sono stati rinvenuti esemplari di Tartufi, infatti il Tartufo di Palazzolo è un vero e proprio prodotto di nicchia piuttosto ricercato (e già si sta pensando a formare un consorzio di tutela per questo prodotto) e, molto meno costoso di altri pregiati tartufi italiani (anche se il prezzo per un po’ di tartufo rimane sempre un po’ alto).

L’allevamento di animali è senza dubbio una grandissima fonte di economia. Vengono allevati animali da carne e da latte tra cui bovini, ovini, caprini, suini, polli da carne, galline ovaiole e altri animali per uso amatoriale (equini tra cui cavalli e asini locali, anatre, oche e pavoni). Diffusi gli allevamenti di pesci d’acqua dolce (trote, carpe, anguille e lucci). Nella stagione della caccia vengono catturati: lepri, cinghiali e volatili vari (piccioni, beccacce, fagiani ecc…).

Per quanto riguarda il settore industriale, a Palazzolo Acreide  sono presenti industrie di laterizi (mattoni). del legname, degli infissi metallici, dei fertilizzanti, dei concimi e dei mangimi.

Riguardo all’industria alimentare a Palazzolo troviamo aziende artigianali che producono: olio d’oliva, prodotti legati alla panificazione (farine, pani, paste alimentari artigianali e biscotti), prodotti lattiero – caseari (formaggi e ricotte), inoltre sono presenti salumifici artigianali (che producono ottili salumi a base di cinghiale), botteghe conserviere (che producono ortaggi sott’olio e conserve varie) e laboratori dolciari (che producono pasticcini, marmellate, confetture e altri dolciumi).

Turismo

Palazzolo è uno delle poche città di provincia in Italia, dove l’intero centro storico è considerato “interamente” come attrazione turistica, viste le sue bellezze architettoniche.

Per la sua posizione arroccata sul costone superiore del Colle Acre (certi quartieri sono posti anche a “strapiombo” sulle cave iblee circostanti), il centro storico di Palazzolo sembra uno di quei Presepi artigianali, dove il paesaggio rurale viene fatto girare intorno ad una montagna di cartapesta dall’artigiano che lo costruisce. Per questo molti definiscono Palazzolo Acreide con l’appellativo di “Paese Presepe”, nome affine ad altri comuni montani d’Italia (tra cui citiamo le vicine Canicattini, Buscemi, Cassaro, Ferla e Buccheri).

Essendo patrimonio dell’Unesco, l’amministrazione comunale palazzolese ha cercato di rendere la città innanzitutto presentabile all’occhio del turista, ma soprattutto è stata condotta una campagna per sollecitare la cittadinanza e i turisti stessi a lasciare la città pulita. Inoltre tutti gli edifici barocchi più importanti sono stati restaurati per renderli più fruibili ai turisti. Molti di questi sono divenuti locali di ritrovo molto frequentati da tanta gente. Difatti sono sorte dentro queste abitazioni storiche: ristoranti, pizzerie, bed & breakfast, alberghi e locali notturni. Nella campagna iblea sono presenti ancora vecchie masserie; molte di esse sono ancora abitate e tuttora sono adibite a casa colonica (fattoria abitata dove si pratica l’allevamento di animali), ad agriturismo o a grandi ristoranti attrezzati per organizzare ricevimenti di alta classe.

La città è ricca anche di molti centri culturali molti dei quali posizionati all’interno di palazzi storici, tra cui menzioniamo la “Casa – Museo” fondata dall’antropologo canicattinese Antonino Uccello, in cui sono conservati molti reperti della vita campagnola siciliana prenovecentesca. Data la sua indubbia importanza culturale, Palazzolo Acreide è divenuta anche sede del “Centro studi ibleo”, che si occupa proprio dello studio del folclore e delle tradizioni iblee. Molti altri musei di vario tipo sono posti a Palazzolo Acreide (Museo dei Viaggiatori in Sicilia, Museo dei Presepi Artistici ecc…) e in futuro ne verranno aperti altri.

Concludiamo il discorso legato al turismo parlando dell’enogastronomia, che sta pian piano divenendo una risorsa turistico – commerciale molto redditizia visto che tutte le pietanze palazzolesi sono piuttosto ricercate vista la loro bontà, e delle festività palazzolesi. Nei periodi carnevalesco, pasquale, estivo e natalizio, le feste sacre, profane e i vari spettacoli musicali e folcloristici attirano migliaia di persone dalla Sicilia e dalle altre regioni d’Italia e d’Europa; in particolar modo vanno citate le quattro “Feste Sacre Palazzolesi” (“San Paolo”, “San Sebastiano”, “Maria Santissima Addolorata” e “San Michele”) che ogni anno nel periodo che va da Giugno ad Ottobre attirano nella cittadina montana un numeroso afflusso di turisti. Da non sottovalutare neanche il fastoso Carnevale Palazzolese e il folcloristico Natale, dove il cosiddetto “Presepe Vivente” è l’attrazione principale.

Personaggi famosi

La città di Palazzolo ha dato i natali ai seguenti personaggi illustri: il Barone Gabriele Iudica; gli intellettuali PaoloCorradino Giuseppe D’Albergo; il Cardinale Francesco Carpino; il politico Giovanni Nigro; lo scrittore e giornalista Giuseppe Fava, ucciso dalla mafia nel 1984 dopo averne denunciato pubblicamente le malefatte tramite il giornale “I Siciliani”; i poeti Emanuele Savasta e Fabio Messina autori di numerose poesie contemporanee e infine la nota cantante Silvia Salemi.

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Guida turistica di Palazzolo Acreide
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)

La città di Palazzolo Acreide è nota per il suo splendido centro storico barocco divenuto “Patrimonio dell’Umanità” Unesco nel 2002 e facente parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia” che, seppur sia poco esteso, presenta interessanti quartieri ed eleganti edifici settecenteschi e medievali. Esso è collocato sul rilievo noto come “Colle Acre” che è delimitato dalla Cava Purbella a sud e dal tratto palazzolese del Fiume Anapo a nord.

La periferia meridionale di Palazzolo Acreide posta lungo la Via Dante Alighieri presenta la Chiesa e il Convento Nuovo dei Cappuccini, che da il nome al retrostante Quartiere di San Francesco. A poca distanza è posto la Piazza della Pretura, meglio nota come “Piano della Guardia” in cui si affacciano il Palazzo della Pretura e i palazzi Lantieri, Salustro e Jaria. Nelle vicinanze è posta la Piazza Marconi con la Villa Comunale di Palazzolo Acreide, la principale area di verde pubblico cittadina. Da ammirare anche il pittoresco Quartiere Fiume Grande posto ad ovest della Piazza della Pretura.

Il vero e proprio ingresso al centro storico di Palazzolo Acreide è posto presso la Piazza Liberazione, da cui tramite le Vie Garibaldi, Gaetano Italia e San Sebastiano raggiungiamo le varie aree del centro storico palazzolese. Si consiglia comunque di cominciare dalla Via Garibaldi che conduce alle aree orientali del centro storico palazzolese; in questa strada si affacciano vari edifici aristocratici in stile barocco quali il  Palazzo Ferla – Pricone e il Palazzo Iudica – Cafici – Caruso provvisto di una lunga balconata barocca. Degni di nota sono le case Italia e Iudica, la Palazzina Cappellani, il Palazzo Farina, il Palazzo Gallo, le case InfantinoCorridore e Messina, la Casa del Cardinale Carpino e infine i Palazzi Cobis e Lombardo. A poca distanza è posto il pittoresco Quartiere Addolorata in cui sono sono poste la Chiesa dei Santi Antonio e Maria Addolorata e il Palazzo D’Albergo. Al termine della Via Garibaldi è posto il Palazzo Rizzarelli – Spadaro ospitante il “Museo delle Tradizioni Nobiliari. Qui vi è posto l’imbocco della Via Roma che conduce ad est al Quartiere dell’Annunziata in cui è posta la bella Chiesa di Santa Maria Annunziata in stile barocco, all’interno della quale venne rinvenuta la tavola dipinta dal pittore Antonello da Messina che raffigura “L’Annunciazione di Maria”.

L’area nordorientale di Palazzolo presenta l’ampia Piazza Umberto I in cui si affacciano gli eleganti Palazzi Zocco, Messina – Mazzarella, Messina – Salustro – Bibbia (in cui nacque il giornalista Giuseppe Fava ucciso dalla mafia nel 1984), Calendoli e Politi, oltre al vecchio tribunale di Palazzolo; ma l’edificio più importante è la barocca Chiesa di San Paolo Apostolo consacrata al “Santo Patrono” della città palazzolese. A poca distanza è posto il Rione Medievale di Palazzolo comprendente i quartieri “Ebraida”, “San Paolo – Spirito Santo” e “Castelvecchio” in cui possiamo ammirare il Palazzo Ruffo – Messina – Specchi e il Borgo medievale col Castello Normanno della città palazzolese. A sud di quest’area è posta la Piazza Aldo Moro in cui si affacciano la Chiesa Madre di San Nicola di Bari; in questa zona possiamo ammirare il Palazzo Tranchina e il Quartiere Matrice. Ad est lungo la Via Vincenzo Messina possiamo ammirare il Palazzo Messina di Bibbia, una casa in stile liberty e il Palazzo Italia – Vaccaro. A poca distanza vi è posto il Largo Senatore Italia.

Ritornando presso la Piazza Indipendenza, andiamo a visitare l’area centrosettentrionale di Palazzolo Acreide, percorrendo la Via Gaetano Italia in cui si affacciano molti eleganti edifici residenziali quali la Casa Pera e i Palazzi Calleri, Italia, Francardi, Cappellani (sede del Museo Archeologico “Gabriele Iudica” di Palazzolo), Lauricella, Lombardo – Stella, Caligiore e Lombardo – Messina oltre al Molino Salustro e al vicino Museo dell’Informatica Funzionale. Arriviamo poi all’incrocio con la “Via Maestranza” nell’area che forma i “Quattro Canti di Palazzolo”. In questa zona sono posti i Palazzi Lauricella – Messina, Scalia, Cappellani – Corridore, Vaccaro (sede del Museo dei Viaggiatori in Sicilia), Calafiore, Cannarella, Nicastro e le Case Burgio e Zocco.

Da qui raggiungiamo Via Carlo Alberto facente parte del “Quartiere Badia”, che conduce all’area settentrionale della città palazzolese. In questa zona vi sono i Palazzi Ferla – Badia, Cappellani – Badia, Messina – Badia e la Casa Sardo. Più avanti si raggiunge l’area nota come “Scaliddi” ossia il principale quartiere medievale palazzolese composto da vari vicoletti e scalinate che si divide nei quartieri noti come “Bando Superiore”, “Bando Inferiore”, “Scaliddi”, “Soccorso”, “Torre” (noto anche come “Orologio”) e “Lenza”. In questa zona possiamo ammirare i Palazzi Messina – Orologio, Tranchina – Orologio, Bordonaro, Tranchina – Scalilli, Ferla – Bonelli (sede della “Casa Museo Antonino Uccello”), Bonelli – Scalilli, la Torre dell’Orologio e la Chiesa della Madonna del Soccorso.

L’area settentrionale del centro storico di Palazzolo, raggiungibile dalla Via Carlo Alberto, è contraddistinta dalla Piazza San Michele in cui si affaccia la Chiesa di San Michele Arcangelo e il retrostante Quartiere San Michele sotto la quale è posta la Grotta di San Corrado. A settentrione è posta la Piazza Acre e l’area verde del Piano Acre, luoghi situati a poca distanza dal Parco Archeologico di Akrai.

Dalla Piazza Acre parte il Corso Vittorio Emanuele, elegante strada che scende nell’area sudoccidentale del centro storico palazzolese. Nella parte alta del corso possiamo ammirare la Chiesa e l’ex Convento di Santa Maria Immacolata che si affaccia nell’omonima elegante Piazzetta, i Palazzi Musso, Musso – Lombardo, Lombardo – Cappellani, BonaiutoPizzo – Guglielmino e la Casa Musso. Da qui si può raggiungere il Largo Marinai d’Italia posto presso la limitrofa Cava Purbella. La parte bassa del corso è caratterizzata dall’Ex Chiesa di Santa Maria Maddalena e dai Palazzi Gionpaolo, Messina – Ruiz, Iudica – Politi (uno dei più eleganti della città palazzolese), Puglisi e Puglisi -Mortellaro – Cappellani.

Al termine del Corso Vittorio Emanuele è posta la Piazza del Popolo, la più grande ed elegante piazza della città di Palazzolo Acreide compresa all’interno del Quartiere San Sebastiano. Qui possiamo ammirare il Palazzo Municipale con i suoi portici, la bella Chiesa di San Sebastiano consacrata al “Santo Protettore di Palazzolo Acreide” e la sua limitrofa canonica nota come Casa Puruso, i Palazzi Cassarino, Jarino – Lombardo, Santoro, Bongiorno e il vicino Museo del Presepe.

Dalla Piazza del Popolo percorriamo la Via San Sebastiano che ci riconduce presso la Piazza Liberazione, in cui poi possiamo ammirare un’elegante casa liberty e i Palazzi Sardo e Pantano.

L’estrema area occidentale del centro storico palazzolese è posta attorno alla Piazza Biblioteca, collocata al centro del “Quartiere Cappuccini”. Qui possiamo ammirare l’Ex Convento con la Chiesa dei Cappuccini e il Palazzo Di Mauro.

Infine presso la SS 124 per Buscemi possiamo ammirare il Belvedere Panoramico sulla Valle dell’Anapo.

A nord di Palazzolo Acreide è posto il Parco Archeologico di Akrai in cui sono poste le principali rovine dell’antica omonima città da cui si sviluppò l’odierna Palazzolo. Qui possiamo ammirare l’antica Neviera di Akrai, i ruderi del Monastero di Santa Maria di Gesù, i resti del Teatro Greco di Akrai composto da blocchi di pietra iblea, le rovine del Bouleterion, le Latomie dell’Intagliata e Intagliatella, il Tempio di Afrodite, le Terme di Akrai, le due Strada Ellenistica e delle Porte della città greca e i resti della “Polis”. A poca distanza vi sono i siti rupestri della Latomia dei Templi Ferali e il particolare sito dei “Santoni” che si compone di statue scolpite nella roccia. Da citare infine l’area iblea del Vallone Santicello, la Strada Panoramica di Akrai, il rilievo noto come “Muntalleri” e la catacomba rupestre nota come “Grotta di Senebardo”.

Al di fuori di Palazzolo Acreide è posto il suo vasto territorio ibleo considerato tra i più ricchi di curiosità naturali ed archeologiche della Provincia di Siracusa.

Nell’area immediatamente ad ovest di Palazzolo vi sono poste le aree del Colle Orbo, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie che formava l’omonimo eremo, la Cava San Giovanni, l’area archeologica di Torre Iudica e della Pineta di Palazzolo, il villaggio neolitico di Fontana Murata.

L’area meridionale del territorio palazzolese è caratterizzata dalle aree di Acquanuova, Porticaletto, Biddiccio, Fondi, Fondi VecchiFamolio, Camelio e Cardinale in cui sono poste le tenute feudali note come il Feudo Bongiorno – Fondi, la Villa Iudica e il Feudo Iudica – Camelio.

A sudest della città palazzolese è posta l’area archeologica di Bibbinello comprendente le aree di Cavetta e Costa Fredda, la Cava Bibbinello con l’omonima “Regia Trazzera”, la Chiesa Rupestre bizantina (la più grande della Sicilia sudorientale) e una vasta Necropoli rupestre. Da citare anche i Feudi Messina – Cavetta, Bibbinello e Messina – Bibbia – Vallefame, la presenza di un Campo Scout e varie masserie rurali di cui la Masseria Musso è quella più importante. Limitrofe a Bibbinello vi sono le aree del Bosco di Case Politi, Cugno Quercia e Cava del Signore.

L’estrema area sudorientale del territorio ibleo comprende le Necropoli di Contrada Tenute e Case Trigila, la Cava Santolio, il Monte Santolio, la Cava Bibbia, il Feudo Messina di Bibbia, la Cava Lencino, le aree di Serra dell’Alpe, Timpa di Corvo, Mandredonne, la masseria feudale di Case Melilli e le Cave Melilli e Monasterello.

L’area nordorientale territorio ibleo palazzolese comprende l’area della Grotta Tìnè, il Cimitero Monumentale della città palazzolese, il sito di Roccocugno e la Cava Purbella nota anche come “Valle dei Mulini” comprendente i Mulini “Santa Lucia”, “Torre”, “Scala” e “Grande”. Più a nord vi sono le aree della Cava Cangoro, le Concerie di Fontana Secca, il Boschetto di Palazzolo, l’Abbeveratoio di Via Campailla, le zona iblee delle Contrade Cugnarelli – Valverde, Pantano, Catania, Fontana Botte, Cozzo Pietro, le rovine del tempio di Costa Greca e infine il tratto della Vecchia Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini con le stazioni di Palazzolo e Buscemi.

L’area occidentale del territorio di Palazzolo Acreide comprende l’area di Falabia in cui è posto il Feudo Iudica – Falabia e il Vallone Fiume Bianco. Andando verso nordovest troviamo le aree di Serra Venuto e Branco – Giannavì, la Cava Palumbo in cui scorre il tratto iniziale del Fiume Tellaro e il Monte Poi. Infine l’estrema area settentrionale del territorio di Palazzolo è attraversata dal tratto della Valle dell’Anapo Palazzolese.

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Elenco completo dei luoghi da visitare

Centro storico di Palazzolo Acreide

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Area Archeologica di Akrai

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Territorio ibleo palazzolese

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I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

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Geolocalizzazione dei luoghi da visitare

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Feste e tradizioni religiose e popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

La città di Palazzolo è nota per le sue quattro principali feste religiose: la “Festa di San Paolo” consacrata al Patrono cittadino che si celebra il 29 Giugno, la “Festa di San Sebastiano” celebrata il 10 Agosto, la “Festa di Santa Maria Addolorata” che ricade la Domenica limitrofa al 15 Settembre e infine la “Festa di San Michele” che si tiene la Domenica limitrofa al 29 Settembre; sono le quattro principali festività sacre palazzolesi caratterizzate da forti tradizioni folcloristiche e religiose e soprattutto da ottimi spettacoli pirotecnici (di cui vanno citate le scenografiche “Sciute” diurne dei Santi festeggiati) ed eventi di vario genere facendo di queste festività tra le più importanti della Sicilia.

Un’altra importante festività è il Carnevale Palazzolese, che è tra i più importanti della Sicilia sudorientale per la sua vivacità dei suoi eventi, per la bellezza dei suoi carri e per le tante degustazioni di prodotti tipici del territorio, venendo considerato anche il più antico “Carnevale di Sicilia”.

Altre importanti festività sono la Pasqua Palazzolese e il Natale Palazzolese (comprendente anche le feste di “San Nicola”, della “Madonna Immacolata” e il “Presepe Vivente di Palazzolo”) aventi anche esse importanti riti sacri e tradizioni popolari. Altre importanti festività sacre e ricorrenze sono le feste di “San Mauro”, “San Biagio”, “San Giuseppe”, “Santa Maria del Soccorso”, “Santa Maria delle Grazie”, “Madonna del Carmine”, “Sant’Egidio”, la Festa di tutti i Santi e la Commemorazione dei Defunti e la Festa di San Martino.

Da citare infine le molte tradizioni popolari palazzolesi.

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Palazzolo Acreide

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Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

Rassegna “Bentornata Primavera”

È una rassegna che comprende numerosi eventi che si tengono a Palazzolo Acreide nei mesi primaverili (tra cui le manifestazioni pasquali ed altre ricorrenze parrocchiali). In questo periodo vi sono numerose mostre artistiche, rassegne enogastronomiche, eventi in Piazza del Popolo (sfilate di moda, spettacoli musicali e cabarettistici), piccole sagre enogastronomiche e visite guidate (e gratuite) presso i Musei di Palazzolo, i ruderi del Castello e le rovine di Akrai. 

Notte dei Musei (Museo Antropologico “Antonino Uccello”)

La “Notte dei Musei” è un evento che si tiene in tutta Europa nel mese di Maggio. In questa notte i principali musei italiani o esteri restano aperti facendo si che la gente ammiri le bellezze esposte dentro essi. A Palazzolo Acreide è la Casa Museo “Antonino Uccello” a partecipare a questa importante manifestazione che richiama numerosi palazzolesi e no attratti dai cimeli esposti in questo particolare museo. Per saperne di più su questo museo, vai sulla pagina dei “Luoghi da visitare a Palazzolo Acreide” clicca sul link “Palazzi e Musei di Palazzolo Acreide” e leggete il paragrafo “Casa Museo di Antonino Uccello”.

Festival Internazionale del “Teatro classico dei Giovani”

dal 1991 questo Festival richiama molte compagnie teatrali giovanili che si esibiranno poi nel “Teatro Greco” situato presso l’antica Akrai. Molte di queste compagnie teatrali arrivano non solo da Palazzolo e dalle altre città della Provincia (soprattutto da Siracusa, dove vi ha sede un’importante istituto drammatico nazionale, l’INDA; Istituto Nazionale del Dramma Antico), ma anche da città che si trovano al di fuori della Provincia di Siracusa e della Sicilia. Loro si esibiranno inscenando le “Tragedie” dei poeti greci e romani, ma ultimamente sta prendendo piede l’iniziativa di rivalutare il Teatro Dialettale Italiano, di cui in Sicilia vantiamo importanti opere artistiche come quelle di Verga, Pirandello e Martoglio. Per saperne di più visita i seguenti siti www.festivaldeigiovanipalazzolo.it ewww.indafondazione.org.

Festival “Magie Barocche del Val di Noto”

si tratta di un’importante serie di spettacoli musicali e teatrali che si tengono nelle città del Val di Noto divenute nel 2002 “Patrimonio Unesco dell’Umanità” (Catania, Militello, e Caltagirone nella provincia etnea; Ragusa, Modica e Scicli in quella ragusana; Noto e appunto Palazzolo Acreide in quella aretusea). Per saperne di più sugli spettacoli che si organizzano anche a Palazzolo visita il sitowww.magiebarocche.it.

Estate Palazzolese

È il principale contenitore degli spettacoli e delle svariate sagre enogastronomiche che si tengono a Palazzolo Acreide nel periodo estivo. Questo ricco programma di eventi comprende anche le sopracitate “Feste Sacre” e numerose esibizioni musicali, cabarettistiche, sportive e teatrali che animeranno i palazzolesi e i turisti che intenderanno andare a visitare Palazzolo.

Metal Camp Sicily

È un’interessante rassegna musicale di musica metal che si tiene a Palazzolo Acreide durante il mese di Agosto. Esso si tiene nei pressi del villaggio turistico “La Torre degli Iblei (presso Contrada Torre Iudica) nel mezzo dell’incontaminata natura iblea. In questa interessante rassegna musicale (una delle poche nel Sud Italia per quanto riguarda la musica metal) si tengono vari concerti di bande rock – metal più o meno famose italiane e straniere. È un’interessante alternativa alle festività sacre di Palazzolo Acreide. Per maggiori informazioni visita il sito www.metalcampsicily.it.

Agrimontana

È una rassegna agronomico – culturale – enogastronomica che si tiene tra Ottobre e Novembre (a seconda dell’organizzazione annuale). Essa è incentrata soprattutto sulla valorizzazione del territorio ibleo palazzolese e soprattutto sul turismo e sulle risorse agricole, turistiche e gastronomiche di esso. Per tutta la durata di questa rassegna nela città palazzolese vi sono : visite guidate ai monumenti, ai quartieri storici e ai musei di Palazzolo Acreide; esposizioni e degustazioni di prodotti tipici; convegni sull’importanza delle risorse economiche palazzolesi poch’anzi elencate e infine spettacoli musicali, teatrali e cabarettistici. Per saperne di più visita il sito www.comune.palazzoloacreide.gov.it.

Sagra dei funghi

Si tiene nel mese di Novembre quando i boschi intorno Palazzolo Acreide si riempiono di funghi. Difatti questa sagra è nata con l’intento di far conoscere i funghi locali ai buongustai siciliani e no. Tra di essi troviamo i rarissimi quanto gustosi “Fungi i Carrua”, che nascono sotto gli alberi di carrubo, la cui chioma fitta e ombrosa permette a questi deliziosi funghi di crescere senza problemi. Nei vari stand possiamo gustare numerose qualità di funghi locali freschi o conservati e numerose pietanze preparate con essi. Allietano la serata spettacoli musicali e cabarettistici.

Sagre dei prodotti natalizi

Si tratta dell’ultima sagra che si tiene a Palazzolo durante l’anno. Non è che sia una vera e propria “Sagra”, ma è considerata tale vista la sponsorizzazione, degustazione e vendita dei prodotti alimentari natalizi che fanno parte della tradizione palazzolese. Essi sono rappresentati dalle focacce natalizie tipiche del territorio (“Mpanati” e “Scacci” farcite con ingredienti a fantasia; “Cassatieddi” farcite con ricotta dolce), dolciumi vari (torroni tra cui la “Cubbaita ca giuggiulena”; pani dolci tra cui “Pasticciotti” e “Mustazzuola”; e infine preparazioni elaborate come la “Mpagnuccata”, i “Sanfirricci” e le cosiddette “Ncanniddati” ). Non mancano dolcetti all’arancia o al limone, biscotti di mandorla, ciambelle, marmellate di agrumi e confetture mele cotogne (la cosiddetta “Cutugnata” ) e liquori come Mandarinetti, Limoncelli e Rosoli vari. Oltre alla “Sagra” vi è anche la “Pesca di beneficenza” il cui ricavato permetterà alle famiglie povere di passare delle buone feste.

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo. 

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono a Palazzolo Acreide visitate i siti www.comune.palazzoloacreide.gov.itwww.palazzolo-acreide.it e www.palazzoloacreide.com.

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Prodotti tipici palazzolesi

La Salsiccia di Palazzolo Acreide

La “Salsiccia di Palazzolo Acreide” è, per gli ingredienti e la particolare lavorazione utilizzata, uno dei principali prodotti tipici della Provincia di Siracusa oltre ad essere quello principale della città palazzolese. Infatti essa è divenuta “Presidio Slow Food” proprio per la sua tipicità e per gli ingredienti selezionati oltre alla tradizionale lavorazione con la quale essa viene preparata.

Si presenta come la classica salsiccia a pezzatura grossa diffusa in gran parte delle Province di Siracusa e Ragusa, la cui produzione avviene utilizzando carne di suini neri locali che vengono allevati all’interno delle tante masserie poste nei dintorni di Palazzolo. La carne proveniente da questi maiali, dopo la macellazione viene interamente tagliata a mano “a punta di coltello” assieme al grasso dello stesso maiale venendo poi insaporita con sale marino siciliano, vino rosso tipico del territorio (Nero d’Avola), peperoncino e finocchio selvatico dei Monti Iblei. Il composto viene poi collocato dentro sacche di budello che vengono suddivise in “Caddozzi”. La Salsiccia di Palazzolo Acreide è quindi pronta per essere consumata fresca oppure per essere cotta tramite varie preparazioni (arrostita sulla brace, al forno, fritta in padella, all’interno di “Mpanate” e “Scacce” ecc…). La Salsiccia di Palazzolo Acreide può anche essere aromatizzata col tartufo locale raccolto nel limitrofo territorio ibleo.

La Salsiccia di Palazzolo Acreide è ottima anche secca dopo una stagionatura in ambienti secchi con poca umidità, oppure affumicata su focolari alimentati da legna proveniente da ulivi coltivati presso il territorio ibleo di Palazzolo.

Per saperne di più sulla Salsiccia di Palazzolo Acreide clicca qui.

“Cavatieddi”

I cosiddetti “Cavatieddi” (formato di pasta simile ai cavatelli pugliesi) sono tipici della zona iblea della provincia aretusea e vengono preparati anche a Palazzolo Acreide. Essi vengono conditi con verdure locali oppure con appetitosi sughi a base di pomodoro a cui può aggiungere o ricotta fresca di pecora (preparazione tipica del periodo di Carnevale) o carne varia a pezzi (“Sucu Fintu” ) oppure a “bruoru” con carne di pollo o con pollo intero farcito (“U Iaddu Cinu” ).

Pani e focacce


“Cuddure”, pane votivo di Palazzolo Acreide.

Presso la città di Palazzolo Acreide vengono preparati ottimi prodotti da forno la cui base è la farina proveniente da ottimo grano duro locale (a Palazzolo vi sono varie industrie molitorie). Il pane palazzolese (fatto con farina di grano duro) è uno dei più apprezzati della Provincia di Siracusa e si appresta ad accompagnare carne, pesce, verdure, salumi e formaggi; ma con esso possono essere fatte anche ottime bruschette o semplicemente “Cunzatu” con olio, sale e origano. Il pane di Palazzolo entra di diritto anche nelle due principali feste cittadine consacrate a “San Paolo” e a “San Sebastiano”; difatti durante i festeggiamenti vengono sfornati numerosi formati di pane che verranno benedetti e distribuiti alle famiglie povere della cittadina iblea; vanno anche citati i “Cuddureddi i San Brasi”, pani a forma di ciambella che verranno offerti in occasione della festa liturgica di “San Biagio”. Parlando invece delle focacce (di tipo casereccio), citiamo le “Mpanati” e le “Scacce” (a base di pomodori secchi, verdure locali, broccoli, salsiccia, patate, formaggio ecc…tipica del periodo pasquale è quella con la carne di agnello); da citare anche i “Cassateddi”, focacce dolci a base di ricotta zuccherata aromatizzata con cannella e rosso d’uovo.

Salumi e insaccati

La città di Palazzolo Acreide è nota anche per la bontà dei suoi insaccati e salumi. Essi sono fatti con carne locale di maiale (o cinghiale) e vengono conditi durante la preparazione con aromi vari. Tra tutti citiamo la tipica “Salsiccia di Palazzolo” (citata in precedenza) a base di carne di maiale locale insaporita da vino e vari aromi tra cui figura anche l’ottimo Tartufo ibleo raccolto nelle campagne palazzolesi (ottima anche secca) e i vari salumi di suino tra cui spicca la cosiddetta “Spianata” (simile alla soppressata).

Formaggi e latticini

A Palazzolo si è ha la possibilità di gustare ottimi prodotti lattiero – caseari. Tra i latticini citiamo la prelibata Ricotta di Pecora, a cui si aggiunge la “Tuma” (formaggio leggero prodotto assieme alla ricotta). Tra i formaggi veri e propri citiamo le Provole e i Caciocavalli fatti con latte bovino, e infine buonissime forme di Pecorino (di prima salatura o stagionato).

Trote

Presso Palazzolo Acreide vi è un importante allevamento di Trote, che vengono commercializzate nelle pescherie locali e cucinate in vari modi. Per saperne di più visitate il sito www.latrota.it.

Olio Extravergine d’oliva

Dalle olive raccolte presso gli uliveti posti nelle campagne palazzolesi si ottiene un ottimo Olio Extravergine d’Oliva (rientrante nel Consozio di Tutela “Olio DOP dei Monti Iblei”) con cui si condiscono carni, pesci, verdure, legumi; ma che serve anche a preparare ottime conserve sott’olio.

Funghi e tartufi

Le campagne palazzolesi in autunno diventano la meta ambita dei fungaioli siciliani per la presenza di numerose specie commestibili tra cui va citato il “Fungo di Carrubo” (noto come “A Fungia i Carrua” ), che è la specie più pregiata dei funghi iblei, utilizzata per arricchire numerose pietanze (riso e minestre su tutte). Va detto però che le sempre nelle campagne palazzolesi (e delle città limitrofe) si ha la possibilità di trovare sottoterra i cosiddetti “Tartufi”, che sono una specie di fungo sotterraneo piuttosto raro da trovare e per questo molto pregiato anche se il costo (anche se proibitivo visto la rarità con cui si trovano) è nettamente inferiore rispetto ai più celebri Tartufi del Nord Italia. I Tartufi fino ad ora trovati nelle zone limitrofe alla città palazzolese possono essere bianchi o neri, e servono per aromatizzare primi e secondi piatti.

Dolciumi tipici

Concludiamo parlando dei dolciumi tipici di Palazzolo Acreide, che vengono prodotti in base alle principali festività religiose cittadine. Per Carnevale verranno prodotte le cosiddette “Chiacchiere” (dolci di pasta sfoglia fritta cosparsi con abbondante zucchero a velo). A Pasqua verranno prodotti perlopiù pani dolci come i “Pupi cu l’uovu” (dolci recanti un uovo sodo al loro interno, di varie forme), i “Rizzi”, i “Panarini” e “I Pani r’Apuostoli” . A Natale (così come a Pasqua) verranno prodotte i “Cassatieddi” di ricotta dolce, dolci al miele tra cui “A Cubbaita” (torrone a base di semi di sesamo chiamato “Giuggiulena” o mandorle) la “Mpagnuccata” (dolce a base di miele caramellato e palline di farina di grano tenero zuccherate), le “Ncanniddate” (biscotti dall’impasto secco e duro sempre a base di miele), e infine i “Sanfirricci” (caramelle a base di miele di forma affusolata). Altri dolciumi sono i “Pasticciotti” (biscotti piuttosto friabili ripieni con confettura di cotogne o di fichi), “A Cutugnata” (confettura a base di mele cotogne posta dentro stampini di varie forme e lasciata indurire) e vari tipi di biscotti a base di mandorle. Altri dolci tipici è il cosiddetto “Agnidduzzu” pasquale, consistente in un dolce che reca la forma di un agnellino interamente glassato con cioccolato o glassa al limone, e i “Vastuneddi ri Santu Mauru” che sono pani dolci glassati a forma di piccola stampella.

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Artigianato palazzolese

(in allestimento)

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Strutture ricettive palazzolesi

Visita il sito www.tripadvisor.it per saperne di più su hotel, case vacanze, bed & breakfast, pub, discoteche, ristoranti. 

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Fotogallery di Palazzolo Acreide

(in allestimento)

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