Portopalo di Capo Passero

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Portopalo di Capo Passero

Mappa di Portopalo di Capo Passero e del suo territorio


Mappa di Portopalo di Capo Passero (per ingrandire la mappa clicca qui).

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Cenni principali su Portopalo di Capo Passero

Portopalo di Capo Passero (o semplicemente Portopalo) è il comune italiano più a sud d’Italia (escludendo Lampedusa) posto nella zona meridionale della Sicilia tra il Capo Passero e Capo Isola delle Correnti (il punto più meridionale della Sicilia). Questo piccolo borgo marinaro dista 58 chilometri dal capoluogo di provincia e pochissimi chilometri da Marzamemi e Pachino (di cui era frazione amministrativa fino a qualche anno fa). Portopalo di Capo Passero possiede il territorio comunale meno esteso della Provincia di Siracusa ed è anche uno dei centri abitati più piccoli (ma non per questo meno interessanti) della Sicilia intera.

 La cittadina è posta sotto un piccola altura chiamata Cozzo Spadaro, propaggine meridionale del Promontorio di Pachino, sul quale è facile notare il grande faro indicante la punta di Capo Passero, ma avente anche la funzione di segnalare alle navi che questo è l’estrema punta meridionale della Sicilia (ma in un certo senso anche d’Italia). Poco lontano da Capo Passero, sempre in territorio provinciale, troviamo l’Isola delle correnti, che è il vero e proprio punto più a sud d’Italia (escludendo come detto prima sempre Lampeduse e le altre Isole Pelagie, situate in Provincia di Agrigento) dove si incontrano Mare Ionio e Mar Mediterraneo. L’incontro tra questi due mari dà luogo a strani fenomeni di corrente marina.


L’Isola di Capo Passero.

La struttura planimetrica di Portopalo è rigorosamente a griglia e le strade del piccolo centro marinaro risultano così perpendicolari tra loro. La caratteristica principale di questo paesino è proprio il faro che si innalza sulla zona alta della cittadina chiamata “Cozzo Spadaro”. La luce di questo faro, di notte è visibile addirittura da tutte le città e contrade costiere nella zona meridionale della Provincia di Siracusa (dalla Penisola della Maddalena in giù).

La città di Portopalo possiede un grande scalo portuale attrezzato per l’attracco di grandi navi peschereccie; accanto a questo grande porto vi è la sede di un attivo mercato ittico.

Portopalo di Capo Passero inoltre è diviso in quattro rioni: Rione Canalazzo Pizzuta (centro cittadino), Rione Faro Cozzo Spadaro, Rione Porto e Rione Scalo Mandrie (dove si trovano l’Isola di Capo Passero,il Castello e l’antica Tonnara).  Questi quattro rioni si sfidano ad Agosto nel “Palio del Mare” organizzato in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono “San Gaetano Thiene”.


La Tonnara di Portopalo di Capo Passero.


Il Castello Tafuri di Portopalo di Capo Passero.


L’Isola delle Correnti.

 Data la vicinanza alle coste africane, Portopalo è spesso teatro di sbarchi di immigrati clandestini. Il più tragico rimane quello del 25 Dicembre 1996 famoso come “Il Naufragio di Natale”, dove purtroppo persero la vita oltre 250 clandestini.

Bisogna dire infine che Portopalo di Capo Passsero fa parte anche del “Comprensorio Eloro” (www.galeloro.org), comprendente tutti i comuni della Zona sud della Provincia di Siracusa (Avola, Noto, Pachino e Rosolini). Assieme alla vicina Pachino fa parte del “GAC (Gruppo di Azione Costiera) dei Due Mari” (www.gacdeiduemari.it) assieme alle città di Avola, Noto, Ispica (RG) e Pozzallo (RG). Il dialetto cittadino (facente parte del ceppo dialettale che occupa la Zona sud della provincia siracusana) è praticamente simile al pachinese in quanto un tempo Portopalo era frazione di Pachino.

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Statistiche generali

  • Nome in siciliano: “Portupalu” (o “Puortupalu” );
  • Abitanti: portopalesi;
  • Popolazione abitante: 3500 abitanti;
  • Comuni confinanti: Pachino (SR);
  • Zone lacustri: Pantano Parrino;
  • Monti e rilievi limitrofi: Promontorio di Pachino;
  • Clima: freddo e umido in inverno, caldo e torrido in estate, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Santo Patrono: San Gaetano da Thiene;
  • Altri Santi venerati: San Giuseppe, San Francesco di Paola, Santa Maria Immacolata;
  • Economia portopalese: agricoltura, serricoltura, turismo, pesca, lavorazione e conservazione di prodotti ittici, aziende agroalimentari;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: Pomodoro “Ciliegino” e ortaggi da serra, pizze e focacce (“U Caiccu” ), Conserve di tonno e pesce azzurro vario, Bottarga, Salame di tonno, “Mustata”, “Cuddureddi Cini” ;

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Come Raggiungere Portopalo di Capo Passero

Via Auto

  • Per chi proviene dall’Italia peninsulare e da Messina, Catania e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 18 Messina – Catania, dopodiché percorrere la Tangenziale di Catania e immettersi sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Rosolini”, per poi immettersi sulla S.P. 26 Rosolini – Pachino. Imboccata questa strada bisogna o andare in direzione di Marzamemi per prendere la S.P. 84 Marzamemi – Portopalo (per raggiungere la città marinara da nord est); o in direzione di Ispica e imboccare la S.P. 6 Pachino – Maucini – Portopalo (per raggiungere la città da nord ovest);
  • Per chi proviene da Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento e Trapani e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 19 Palermo – Catania ed uscire allo svincolo “A 18 Tangenziale di Catania – Ragusa – Siracusa” ed immettersi prima nella tangenziale, dopodiché sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela sempre (in esercizio fino a Rosolini) e uscire allo svincolo “Rosolini”, per poi immettersi sulla S.P. 26 Rosolini – Pachino ed arrivare presso la S.P. 19 Noto – Pachino; dopodiché procedere come descritto prima;
  • Per chi proviene da Gela e Ragusa: immettersi sulla SS 115 fino a Rosolini e imboccare la S.P. 26 Rosolini – Pachino dopodiché procedere come descritto prima.

Via Treno

  • Sul sito www.trenitalia.com compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Siracusa poiché a Portopalo non vi sono stazioni ferroviarie; da Siracusa prendere l’autobus delle autolinee Interbus) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio.

Via Aereo

  • L’aeroporto più vicino a Portopalo di Capo Passero è quello di Catania (Aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” www.aereoporto.catania.it), sul sito controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dall’Aeroporto Fontanarossa conducono a Portopalo (controllate le autolinee Interbus).

Via Autobus

  • Portopalo di Capo Passero è attraversata dalle autolinee Interbus (www.interbus.it); nel rispettivo sito internet potrete visualizzare gli orari e le autolinee che riguardano Portopalo.

Via Mare

  • Portopalo di Capo Passero è raggiungibile via mare dagli scali di Pozzallo (RG), Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti); per saperne di più visitate il sito www.traghettilines.it.

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Storia di Portopalo di Capo Passero

Dalle origini siculo – fenicie (1200 a.C.) ai giorni nostri (2000)

La storia della cittadina marittima di Portopalo di Capo Passero, è legata in un certo senso anche a quella della vicina Pachino (di cui Portopalo era un’importante frazione extraurbana).

Infatti, così come detto per Pachino, anche il territorio di Portopalo in età preistorica era situato sotto il fondo marino. Poi si susseguirono movimenti tettonici ed esplosioni vulcaniche sottomarine, che fecero sollevare il fondo abissale e formare l’attuale Promontorio di Pachino in cui vi sorge attualmente anche la città di Portopalo.

Molti secoli dopo dopo, la zona circostante divenne dal periodo che va dal 2000 al 1200 a.C. insediamento di popolazione di origine sicana prima e sicula poi; questi ultimi fecero molti accordi commerciali con i Fenici. che svilupparono attività commerciali marittime di indubbia importanza per la Sicilia.

Durante il periodo greco, nel 395 a.C. ci fu una battaglia contro l’antica città di Mozia (che era situata vicino Marsala, in provincia di Trapani) condotta dall’allora Tiranno di Siracusa Dionisio I. I superstiti di questa battaglia si rifugiarono sotto l’allora Monte Pachys (l’attuale Promontorio che darà il nome alla vicina città di Pachino, le cui rovine del villaggio sembrerebbero poste nel sito archeologico dei Cugni, posto a poca distanza da Portopalo) andandosi ad aggiungere ad altra gente di origine sicula cacciata via dalle città di Megara Hyblea (Augusta), Neas (Noto), Eloro e dall’antico sito siculo di Siracusa.

In età romana il territorio portopalese divenne il principale punto strategico per controllare i traffici marittimi tra l’Africa e la Sicilia. Però i Bizantini prima e gli Arabi dopo sbarcarono proprio in questi territori, e da qui raggiunsero tutto il sud est siciliano conquistandolo.

Dopo aver scacciato gli Arabi, i Normanni e gli Svevi fecero dell’attuale territorio in cui sorge Portopalo una zona difensiva molto importante per proteggere l’entroterra dalle incursioni dei Pirati Saraceni.

Nei secoli a venire furono costruiti alcuni piccoli villaggi che all’epoca del terremoto dell’11 Gennaio 1693 subirono danni irrisori a differenza delle altre città del sud est siciliano.

Fino al 1778 l’attuale territorio portopalese venne chiamata col nome di “Terra Nobile”, finché l’allora feudatario, il Barone Don Gaetano Deodato – Moncada di Burgio e Maucini fece costruire nei pressi dell’antica tonnara un piccolo borgo marinaro che chiamò appunto Portopalo.

Fino al 1812 Portopalo apparteneva all’allora Giurisdizione di Noto, poi passò sotto quella Pachino diventandone frazione amministrativa. Nella seconda metà dell’800 dopo l’Unità d’Italia, l’attuale territorio comunale (un tempo appartenente alla cittadina pachinese) fece parte della Provincia di Siracusa  (dal 4 Agosto 2015 nota come “Libero Consorzio Comunale di Siracusa”) all’interno del “Circondario di Noto”.

Nei primi anni del 900 venne inaugurato il porto. insieme ad altre importanti infrastrutture costruite per migliorare le condizioni di vita della gente che abitava nel borgo marinaro. Ma durante la I guerra mondiale furono chiamati molti giovani portopalesi sotto le armi; tanti di essi morirono, altri furono feriti, ma riuscirono a sopravvivere e a ritornare nella loro città da eroi di guerra. Durante la dittatura fascista, anche se in minor modo, si fecero sentire anche qui le durissime condizioni di vita dettate dalle leggi di Mussolini. Durante gli anni della II guerra mondiale, presso la costa tra Pachino e Portopalo, vi fu il fatidico “Sbarco degli Alleati” che da qui dopo aver selvaggiamente bombardato la costa portopalese (le la stessa Portopalo) iniziarono a cacciare i nazifascisti dall’Italia. Più avanti Portopalo venne utilizzato dagli Alleati come avamposto militare.

Dopo la guerra si dovette ricostruire tutto il borgo marinaro distrutto dai bombardamenti tra gravi stenti e difficoltà economiche. Difficoltà che non cessarono per buona parte della seconda metà del 900, in particolare negli anni 60, 70 e 80 dove in cui la maggior parte della popolazione emigrava verso il Nord Italia oppure verso l’estero; anche se l’incremento lavorativo dato dalla pesca aumentava sempre di più, malgrado la crisi economica che attanagliava la Sicilia spingendo così molta gente ad emigrare.

Ma il 3 Marzo 1975 Portopalo di Capo Passero si staccò dal territorio comunale di Pachino e divenne comune autonomo con il suddetto nome grazie all’opera del medico e politico portopalese Salvatore Gozzo. Il nuovo comune, divenendo indipendente da Pachino, avviò proprie attività lavorative che in futuro hanno avuto (e stanno avendo) risultati eccezionali.

Bisogna dire che in questi ultimi tempi, per via dell’introduzione in Italia dell’Euro, c’è stata una flessione sulle vendite del pescato, subito risolta con l’adeguamento preciso del prezzo di vendita al prodotto ittico.

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Portopalo di Capo Passero oggi; economia e turismo

Economia

Oggi Portopalo di Capo Passero è un vivace centro marinaro in cui la sopravvivenza è garantita dall’agricoltura, dalla pesca e dal crescente turismo estivo.

Anche qui, come nella vicina Pachino è diffusa la serricoltura, utilizzata per coltivare: pomodoro “Ciliegino” e costoluto, peperoni, zucchine, melanzane, fragole, meloni e angurie rosse. Non vengono neanche trascurante le colture da campo aperto tra cui: broccoletti, cavolfiori, cipolle, carote e lattuga da insalata. Poche le piantagioni arboree (agrumi, oliveti e mandorleti), mentre abbondano moltissimi Fichi d’India. Inoltre possiamo trovare numerose piante aromatiche spontanee tra le rocce vicino al mare tra cui l’origano, la salvia e il cappero.

Poco diffuso l’allevamento di bestiame se non per qualche piccola masseria dove vengono allevate bovini e ovini da latte e galline ovaiole.

Molto diffusi sono invece gli allevamenti ittici sia sulla terraferma, sia su piattaforme che si trovano sul Mar Ionio, al largo di Portopalo. Nelle due zone di allevamento vengono allevati: sgombri, orate, cernie, dentici, cefali, spigole e frutti di mare (cozze, vongole, “Fasulari”, ostriche, “Canolicchi” ecc…..).

La principale risorsa però è la pesca vera e propria fatta con enormi pescherecci che solcano tutto il mare circostante per ritornare cariche di pesci, crostacei e molluschi di ogni tipo.  I pesci maggiormente pescati sono: tonni (“Tonnine” rosse e alalonghe), pesci spada, boghe, merluzzi, spigole, ricciole,  saraghi, sardine, acciughe, sauri, rombi, dentici, cernie, lambuche, spatole, razze, triglie e tante altre specie locali.  Molto pescati sono anche i molluschi: polpi, calamari, totani e seppie. Tra i crostacei vengono pescati: gamberi, cicale di mare (tra cui la varietà A “Zoccola” leggermente più schiacciata delle altre cicale di mare), scampi e anche esemplari pregiati di aragoste e astici.

Negli scogli che costeggiano la Tonnara possiamo trovare altri frutti di mare tra cui le patelle, le lumache di mare (a guscio liscio e spinoso), le arselle e i ricci di mare, che la gente locale raccoglie vista la squisitezza nel mangiarli sia crudi che cotti.

Non sono presenti industrie, ma ci sono ugualmente botteghe alimentari artigiane che producono varie conserve di pesce tra cui la “Bottarga” ricavata dalle uova del tonno e di altri pesci. L’artigianato locale è molto legato alla pesca, infatti troviamo piccoli laboratori che producono: reti da pesca (tra cui il cosiddetto “Rizzagghiu” ), galleggianti, nasse e canne da pesca.

Infine vale la pena di citare la caratteristica verniciatura delle piccole barche utilizzate dai pescatori.

Turismo

A Portopalo di Capo Passero, da pochi anni a questa parte si sta sviluppando in estate, come nella vicina Marzamemi, un grande movimento turistico che sta portando migliaia e migliaia di vacanzieri, italiani e no, a visitare la piccola cittadina marinara.

In questi ultimi anni non si contano più le strutture ricettive costruite appunto per i turisti: difatti alberghi, bar, ristoranti, trattorie, paninerie, agriturismi ed altre strutture stanno sorgendo numerose all’interno e all’esterno della cittadina marinara. Oltre a ciò vi è anche una fiorente attività legata al pescaturismo.

Bisogna dire anche che il periodo estivo vengono organizzati spettacoli musicali, folcloristici e teatrali nonché un imprecisata numero di sagre enogastronomiche che attraggono ogni anno migliaia e migliaia di visitatori.

Da questi risultati possiamo dedurre che l’amministrazione comunale portopalese ha lavorato e sta lavorando molto bene, anche grazie ai finanziamenti stanziati per la Zona sud della provincia aretusea. Infine la pulizia del mare e del suolo pubblico, l’ospitalità della gente, i crescenti investimenti turistici e la tranquillità della città, fanno di Portopalo di Capo Passero un piccolo gioiello spesso invidiato da molte città, che addirittura si trovano fuori dalla Sicilia.

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Guida turistica di Portopalo di Capo Passero

Il piccolo centro urbano di Portopalo di Capo Passero è preceduto dalle scogliere della Contrada Torre Fano – Cozzo Spadaro e da tre importanti edifici simbolo della cittadina; il Faro di Cozzo Spadaro (meglio noto come “Faro di Portopalo”), la Tonnara di Portopalo e il Castello Tafuri. All’ingresso della cittadina vi sono il Borgo Marinaro di Scalo Mandrie con adiacente un piccolo Parco Archeologico. Dalla Piazza dei Due Mari possiamo ammirare l’Isola di Capo Passero con la Fortezza di Carlo V. Percorrendo la Via Vittorio Emanuele entriamo dentro Portopalo dove possiamo raggiungere il Municipio di Portopalo, il Cine Teatro “Salvatore Gozzo”la Chiesa di San Gaetano Thiene, il Parco Comunale San Giovanni Bosco e la Chiesa della Madonna Eleusa.

A sud di Portopalo è posta la Scogliera di Costa Pizzuta, in cui a poca distanza è posto il Porto Peschereccio di Portopalo (il più importante scalo peschereccio della zona meridionale della Provincia di Siracusa) col suo Mercato ittico. A sudovest vi sono il Pantano Parrino, la Spiaggia di Pantanello – Chiusa dell’Alga, le scogliere di Pozzo Ferrera e Punta Nipro, le spiagge di Cala Sigaretta – Pipitona e Vallonia – Guardiani. Nel punto più a sud del comune di Portopalo di Capo Passero, nel vertice meridionale della Provincia di Siracusa e dell’isola della Sicilia è posta l’Isola delle Correnti. Ad ovest sono infine poste le spiagge di Punto Rio e Carrata.

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Elenco completo dei luoghi da visitare

Centro urbano e aree marine di Portopalo

Su all’elenco Luoghi da Visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

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Geolocalizzazione dei luoghi da visitare

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Feste e tradizioni religiose e popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

La festività più importante di Portopalo di Capo Passero è il “Palio del Mare” comprendente i solenni festeggiamenti patronali consacrati a “San Gaetano Thiene”, che si tiene il 7 Agosto di ogni anno. Si tratta dell’insieme di vari giochi a cui partecipano gli abitanti portopalesi divisi in quattro squadre rappresentanti un diverso “quartiere” che si contenderanno la vittoria; la sera del 7 Agosto si tiene la Processione dei due “Patroni” di Portopalo accompagnata da vari spettacoli e accensioni pirotecniche.

Altre ricorrenze importanti sono il “Carnevale Portopalese”, la “Pasqua Portopalese”, il “Natale Portopalese” comprendente la festa di “Santa Maria Immacolata” e le feste di “Sant’Antonio Abate”, “San Giuseppe”, dell’Ascensione, del “Corpus Domini”, la Commemorazione dei Defunti e la Festa di San Martino. Da citare infine le tradizioni popolari portopalesi.

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Portopalo di Capo Passero

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Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

Liberazione tra i Due Mari

Il 24 e il 25 Aprile e l’1 Maggio si tiene la rassegna nota come “Liberazione tra i Due Mari” con cui si commemora la liberazione dell’Italia durante la II guerra mondiale e la “Festa dei Lavoratori”. In questi giorni si tengono vari eventi culturali, spettacoli di vario tipo, degustazioni di prodotti tipici locali.

Estate Portopalese

È il contenitore di tutti gli eventi che si tengono in estate a Portopalo di Capo Passero. L’Estate Portopalese prevede come ogni anno manifestazioni sacre (Festa di San Gaetano), eventi sportivi, folcloristici (Palio del Mare), musicali, sagre enogastronomiche e spettacoli cabarettistici di vario tipo.

Sagra di Capo Passero

La Sagra di Capo Passero si tiene ogni anno ad Agosto in piena stagione turistica per la precisione nel periodo del Ferragosto (15 Agosto) ed è il principale evento enogastronomico cittadino che riunisce molte sagre in un’unico evento. Vengono esposti su degli stand numerose piatti tipici a base di pesce (conserve sott’olio, sotto sale, affumicate, Bottarga, preparazioni di vario tipo ecc…) valorizzando nel frattempo il vino locale proveniente dalle vicine aziende vitivinicole pachinesi. I turisti che accorrono a questa sagra sono numerosi. Per allietare la serata vi sono spettacoli musicali a cura di artisti locali.

Corto Palo Film Festival

Il Corto Palo Film Festival una manifestazione importante che si tiene ad Agosto in cui vengono premiati i migliori cortometraggi girati da registi emergenti siicliani e italiani. Per saperne di più vai sul sito www.cortopalo.it;

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo. 

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono a Portopalo di Capo Passero visitate il sito www.comune.portopalo.sr.it e la sua pagina facebook.

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Prodotti tipici portopalesi

Il Pesce di Portopalo e le varie conserve ittiche


Vari tipi di pesce pescato nei pressi di Portopalo di Capo Passero.

Portopalo di Capo Passero è nota per la sua flotta peschereccia che quasi ogni giorno pesca varie specie ittiche tra pesci, crostacei e molluschi di varie specie. Tra essi citiamo tonni, pescispada, cernie, ricciole, dentici, acciughe, sgombri sarde, sauri, orate, spigole, cefali, saraghi, triglie, pagelli, aragoste, gamberi, scampi, polpi, calamari, seppie, totani ecc… (per citare quelle più importanti). Con il pescato locale (noto anche come “Pesce di Portopalo”) si preparano ottimi piatti quali la zuppa, la grigliata o il fritto di pesce misto e ovviamente tante altre preparazione arricchite con vari ingredienti locali (di cui il pomodorino “Ciliegino”).

Vanno citate anche le conserve a base di pesce pescato a Portopalo, che sono tra la specialità tipiche più importanti della cittadina portopalese. Le varie conserve ittiche (sott’olio, sotto sale, affumicate ecc…) provengono essenzialmente da pesce pescato al largo di Portopalo. Vengono lavorati tonni di qualsiasi tipo, pesci spada, ricciole, sgombri, acciughe ecc… Che dopo esser stati puliti vengono sfilettati, posti sott’olio e aromatizzati con erbe aromatiche. Da menzionare anche la preparazione di Creme, Salumi di pesce (Salame o Prosciutto di Tonno tra tutti), e infine la pregiata Bottarga; che non è altro che la sacca delle uova di pesci vari che viene o conservata sott’olio, o essiccata sotto sale (intera o sbriciolata) o affumicata.

Il Ciliegino di Pachino


Foto di una pianta di Ciliegino di Pachino.

Il pomodino Ciliegino di Pachino “IGP” (“Identificazione Geografica Protetta”), e “DOP” (“Denominazione di Origine Protetta”) viene prodotto a Portopalo di Capo Passero in moderne serre piuttosto attrezzate. Questo speciale pomodorino, divenuto uno dei prodotti siciliani più conosciuti al mondo, viene utilizzato per numerose preparazioni (insalate, conserve di pomodoro o come condimento per pasta, carne, pesce e altri piatti tipici del territorio).

Conserve di verdure sott’olio portopalesi

Così come nella vicina Pachino, la cittadina di Portopalo è anche nota per la produzione di olio d’oliva, che, oltre ad essere utilizzato per condire vari alimenti (zuppe, bruschette, insalate ecc…) è la base di preparazione per numerose conserve di verdure sott’olio (tra cui va menzionato il Ciliegino secco sott’olio, seguiti da peperoni, melanzane, olive ecc…).

Focacce e pizze portopalesi

Portopalo di Capo Passero è nota anche per la squisitezza delle sue focacce caserecce tra cui ricordiamo “Scacce” e “Impanate” condite con pomodoro, verdure, formaggi, salumi e soprattutto pesce (Anguille, Lampuga, Tonno salato ecc…). Anche le pizze caserecce (i cui condimenti non differiscono da quelli di “Impanate” e “Scacce” ) sono piuttosto prelibate. Una focaccia molto caratteristica è il cosiddetto “Caiccu” farcito con pesce e patate, preparato anche a Pachino.

Dolciumi portopalesi

Concludiamo citando i deliziosi dolciumi portopalesi preparati in occasione delle festività pasquali e natalizie. Tra essi citiamo i “Cudduri” dolci al miele e i “Cuddureddi Cini” (quest’ultime farcite cn mostarda d’uva), i “Mustazzola” (pani dolci a base di mandorle e miele), la “Pagnuccata” a base di miele caramellato, i torroni natalizi a base di sesamo e mandorle noti come “Cubbaita”. Altri dolciumi sono la Mostarda d’uva, la “Cutugnata” (confettura dura a base di mele cotogne) e altri dolciumi tradizionali come la cosiddetta “Cuccia” di legumi e grano preparata in occasione della festa liturgica di “Sant’Antonio Abate”. Tipiche di Portopalo sono gelati, granite e “Cremolate” (simili alle granite ma più cremose) di vari gusti.

Va detto che tantissimi prodotti come pasta, verdure, focacce, dolciumi ecc… son comuni a quelli della città di Pachino in quanto Portopalo di Capo Passero ne è stata una frazione amministrativa per molti anni.

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Artigianato portopalese

(in allestimento)

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Strutture ricettive portopalesi

Visita il sito www.tripadvisor.it per saperne di più su hotel, case vacanze, bed & breakfast, pub, discoteche, ristoranti. 

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Fotogallery di Portopalo di Capo Passero

(in allestimento)

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