Priolo Gargallo

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Priolo Gargallo

Mappa di Priolo Gargallo e del suo territorio


Mappa di Priolo Gargallo (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni principali su Priolo Gargallo

La cittadina di Priolo Gargallo (o semplicemente Priolo, anticamente “Priolu i Miliddi” ossia “Priolo di Melilli”) è posta presso la costa a nord di Siracusa, (città da cui dista 14 chilometri) in una piana alluvionale a ridosso del “Golfo di Augusta” ai piedi dei Monti Climiti (le estreme propaggini orientali dei Monti Iblei) circondata dagli impianti industriali del polo petrolchimico, infatti fa parte della cosiddetta “Zona Industriale” della provincia di Siracusa insieme a i centri di Melilli e Augusta; per questo la città priolese è il vero e proprio centro dell’attività petrolchimica nel siracusano poiché la maggior parte delle raffinerie e dei serbatoi di carburante si trovano presso il suo territorio comunale che un tempo faceva parte di quello di Melilli.


Foto aerea di Priolo Gargallo e del suo territorio.

La città ha aspetto prevalentemente moderno visto che il centro abitato primitivo è stato costruito nell’800 come borgo agricolo appartenente ai Marchesi Gargallo titolari dei feudo in cui nacque l’attuale cittadina industriale siracusana. In seguito esso si espanse e divenne frazione amministrativa prima di Melilli e poi di Siracusa. Priolo Gargallo divenne comune indipendente il 12 Luglio 1979. Le origini sembrerebbero recenti, ma va detto che nei pressi dell’odierna Priolo sorgeva il villaggio di Trogylos (fondato dai coloni greci provenienti da Siracusa) ma soprattutto, presso la vicina Penisola Magnisi, sono state rinvenute le rovine dell’antichissima città sicula di Thapsos (oltre a varie rovine sicule, greche, romane e bizantine). Vicina a Priolo è anche l’area neolitica di Stentinello posta in territorio siracusano.

Il centro urbano di Priolo è caratterizzato da una struttura urbana a scacchiera ortogonale data dall’impronta liberty la cui strada principale è la Via Castel Lentini che, incrociandosi con la Via Angelo Custode forma un piccolo spiazzale ortogonale noto come i “Quattro Canti di Priolo” posto all’esatto centro urbano priolese. Altre strade principali sono la Vie Pentapoli, Mostringiano, Megara Iblea (che mettono in comunicazione Priolo con la S.P. 114 per Siracusa e Augusta nonché con la A 18 CT – SR) e il Viale Annunziata nonché la Piazza Domenico Mignosa. Lo stile architettonico derivato dal barocco settecentesco e sviluppatosi man mano nell’800 e nei primi del 900. Oltre al moderno assetto urbano Priolo Gargallo è dotata anche di vaste aree di verde pubblico di cui vanno citate la Villa Comunale (Parco Senia) e la Pineta di Priolo. I principali monumenti di Priolo Gargallo sono le Chiese di Santa Immacolata, dell’Angelo Custode (Patrono di Priolo Gargallo), di San Giuseppe Operaio e di San Focà.

La Via Castel Lentini.


La Chiesa di Santa Maria Immacolata.


I Quattro Canti di Priolo con la Chiesa dell’Angelo Custode.

Al di fuori del territorio comunale da visitare vi sono l’area delle Saline di Priolo, la Penisola Magnisi e i siti archeologici di Thapsos, Manomozza, Scrivilleri, Guglia di Marcello, Castellaccio dei Monti Climiti e l’area a ridosso del Fiume Anapo nota come Costa Casino (area meridionale dei Monti Climiti) in cui è posta l’omonima masseria feudale della famiglia Beneventano del Bosco.


La Penisola Magnisi posta presso il litorale di Priolo Gargallo.

Fanno parte del territorio comunale le piccola frazioni di San Focà (ora quasi interamente inglobata nel tessuto urbano priolese) in cui è posta l’omonima Chiesa di origine bizantina nonché l’area di Fondaco Nuovo (nota anche come Marina di Priolo, ma un tempo facente parte dell’area nota come “Marina di Melilli”) che è la principale area balneare di Priolo Gargallo (ma per un certo verso anche di Melilli ed Augusta).


La Basilica di San Focà.


Le raffinerie poste attorno a Priolo Gargallo.

Priolo è infine gemellata con la città americana di New Britain (quest’ultima gemellata anche con la vicina Solarino).

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Statistiche generali

  • Nome in siciliano: Priolu” (o “Priolu i Miliddi” );
  • Abitanti: priolesi;
  • Popolazione abitante: 12172 abitanti;
  • Comuni confinanti: Siracusa, AugustaFloridia, Melilli, Solarino, Sortino (SR);
  • Fiumi e torrenti limitrofi: Fiume AnapoTorrente Canniolo – Sorciaro, Torrente Case Mulino, Torrente Castellaccio, Torrente Monachella, Torrente Mostringiano, Torrente San Cusumano, Torrente Sorciaro;
  • Monti e rilievi limitrofi: rilievi sedimentari dei Monti Climiti;
  • Clima: freddo e umido in inverno, caldo e torrido in estate, mite con eventuali piogge in autunno e primavera;
  • Santi Patroni: Santissimo Angelo Custode;
  • Altri Santi venerati: San Giuseppe, Santa Maria Madre della Chiesa – Immacolata, San Focà di Priolo;
  • Economia priolese: industria petrolchimica, edilizia e meccanica, attività estrattive,  agricoltura, agrumicoltura, allevamento, turismo, economia commerciale a conduzione familiare;
  • Prodotti tipici e specialità gastronomiche: formaggi e latticini, pane e focacce caserecce, agrumi, Fichi d’India, dolciumi pasquali e natalizi;

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Come raggiungere Priolo Gargallo

Via Auto

  • Per chi proviene dall’Italia peninsulare e da Messina, Catania e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 18 Messina – Catania, dopodiché percorrere la Tangenziale di Catania e immettersi sull’Autostrada  Catania – Siracusa – Gela (in esercizio fino a Rosolini) e, presso il tratto autostradale della SS 114 compreso tra le tratte autostradali sopracitate, uscire agli svincoli “Priolo Gargallo Nord – Cava Sorciaro” o “Priolo Gargallo Sud”, per poi seguire le indicazioni per entrare nella cittadina città priolese (strada comunale Priolo – Cava Sorciaro uscendo a Priolo Nord, S.P. 25 Priolo – Floridia uscendo a Priolo Sud);
  • Per chi proviene da Palermo, Caltanissetta, Enna, Agrigento e Trapani e rispettive province: immettersi sull’Autostrada A 19 Palermo – Catania ed uscire allo svincolo “A 18 Tangenziale di Catania – Ragusa – Siracusa” ed immettersi prima nella tangenziale, dopodiché sull’Autostrada Catania – Siracusa – Gela (nel tratto noto come “SS 114 Catania – Siracusa”) e uscire agli svincol per Priolo Gargallo, per poi percorrere le strade che conducono alla cittadina priolese;
  • Per chi proviene da Gela e Ragusa: immettersi sulla SS 115 fino a Rosolini e imboccare l’Autostrada A 18 Siracusa – Gela andando in direzione “Catania” ed uscire allo svincolo “Priolo Gargallo”, per poi percorrere la strada comunale che conduce alla città priolese.

Via Treno

  • Sul sito www.trenitalia.com compilare il modulo con le città di partenza e le città di arrivo (in questo caso Priolo – Melilli) per conoscere giorni, orari e durata del viaggio.

Via Aereo

  • L’aeroporto più vicino a Priolo Gargallo è quello di Catania (Aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini”) www.aereoporto.catania.it), sul sito controllate gli orari dei voli, e sui siti delle autolinee controllate gli orari degli autobus che dall’Aeroporto Fontanarossa conducono a Priolo (controllate le Autolinee AST, Interbus e Scionti).

Via Autobus

Via Mare

  • Priolo Gargallo è raggiungibile via mare dagli scali di Pozzallo (RG), Catania, Messina, Milazzo (ME), Termini Imerese (PA), Palermo e Trapani (per le informazioni stradali vedere paragrafi soprastanti); per saperne di più visitate il sito www.traghettilines.it.

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Storia di Priolo Gargallo

Dalle origini (1200 a.C.) ai giorni nostri (2000)

Il territorio a nord dell’attuale Siracusa è stata attiva zona di transito di popolazioni neolitiche, che nell’età del bronzo si stanziarono in una protuberanza di terra collegata alla terraferma da una sottile linea di terra chiamata “Penisola Magnisi”. Col passare degli anni anche i Siculi si insediarono in questa penisoletta e vi costruirono un piccolo villaggio che chiamarono “Tapso” (Thapsos), che divenne man mano un importante porto per la costa sud orientale della Sicilia nella dominazione sicula. L’area a ridosso dei Monti Climiti invece era popolata da piccoli insediamenti umani provvisti di necropoli di tipo rupestre (aree di Mostringiano – Cugno Sciurata – Castelluccio – Scala Primosole). L’area di Thapsos venne popolata anche da coloni greci provenienti dalla limitrofa Megara Iblea (da cui si ispirerebbe la leggenda del guerriero Lamis, fondatore di Thapsos e Megara Iblea).

Intorno al 400 a.C. alcuni coloni greci provenienti da Siracusa, fondarono un’altro piccolo villaggio che chiamarono “Trogilo” (Trogylos) che si presume sia collocato in località “Punta Cannone” (presso l’area a ridosso della Tonnara di Santa Panagia a Siracusa) che man mano divenne un ricco porto militare ubicata presso il Capo di Santa Panagia a Siracusa. I greci provenienti dalla guarnigione di Troglilo conquistarono Tapso che dai Siculi passo ai coloni siracusani, che ne fecero un porto militare e mercantile. Con il nome Trogilo si indicherebbe anche un probabile villaggio agricolo che era collocato nei pressi dell’attuale Priolo Gargallo (area di Manomozza – San Focà).

Intorno al 200 a.C. i Romani guidati dal Console Marcello conquistarono oltre a Siracusa, anche Trogilo e Tapso e li vi costruirono ville residenziali di tipo patrizio. A sud di Priolo inoltre vi sarebbero i resti della “Guglia di Marcello” ossia un monumento commemorativo voluto dallo stesso console per rimembrare la sua vittoria contro la potente Siracusa.

Dopo la fine dell’impero romano l’attuale territorio di Priolo venne abitato da popolazioni bizantine che si stanziarono nei pressi dell’attuale Contrada San Focà (costruendo un’importante Basilica paleocristiana tuttora esistente) e in particolare sui costoni calcarei dei Monti Climiti nell’area nota come “Castelluccio” dove costruirono un insediamento fortificato. Nei secoli a venire si susseguirono le dominazioni arabe e normanne; questi ultimi suddivisero il territorio in piccoli feudi fino a quando l’area passò a far parte della Contea di Augusta (che ebbe vita fino al 1567).

Nel Maggio del 1414 presso la Penisola Magnisi venne ritrovata la miracolosa statua di “San Sebastiano” posta nella vicina città di Melilli e venerata tuttora da un gran numero di fedeli.

Nel XIV secolo sotto il dominio aragonese, il territorio fu suddiviso in quattro grandi fondi feudali: Priolo (in cui sarebbe sorta l’attuale città), Biggemi, Spalla e Mostringiano che passarono dapprima alla famiglia Platamone e poi alla famiglia Gargallo che detenne i territori priolesi fino alla seconda metà dell’800.

Il terremoto dell’11 Gennaio 1693 non fece molti danni nelle zone priolesi visto che la zona era popolata da contadini e allevatori che ebbero la possibilità di salvarsi; dopo il sisma i terreni feudali furono nuovamente utilizzati per l’agricoltura e l’allevamento.

 Nel 1807 la famiglia Gargallo inoltrò ai Borbone la richiesta di costruire una borgata per farvi abitare tutta la gente che lavorava nelle campagne limitrofe. Il Re Ferdinando III acconsentì e diede l’ordinanza di costruire un piccolo centro abitato presso quello che era l’antico Feudo di Priolo.

 Iniziata la costruzione di questo borgo rurale, dapprima venne edificata una piazza ottogonale (Piazza “4 Canti”) dove vi fu insediata una piccola chiesa e di conseguenza vi furono costruite le case per i contadini. Nel 1813 Priolo da borgo agricolo divenne “comune indipendente” (grazie alla rapida espansione della popolazione) e l’anno seguente la chiesa principale fu consacrata al “Santissimo Angelo Custode” dalla Diocesi di Siracusa.

Nel 1819 divenne frazione amministrativa del capoluogo aretuseo (anche se per un breve periodo di tempo appartenne anche a Melilli), cosa che diede molto dispiacere alla comunità priolese, che fino ad allora godeva di una certa autonomia territoriale.

 Negli anni posteriori all’Unità d’Italia si intensificò l’agricoltura e vennero costruite anche delle saline nella Penisola Magnisi (divenute ora riserva naturale). Il borgo di Priolo Gargallo fece quindi parte della Provincia di Siracusa fece parte della Provincia di Siracusa (dal 4 Agosto 2015 nota come “Libero Consorzio Comunale di Siracusa”) sotto il “Circondario di Siracusa”.

 Nel ‘900 il borgo rurale fu ingrandito divenendo così simile ad una piccola città e di conseguenza furono costruite molte opere pubbliche di primaria importanza (scuole, rete idrico – fognaria, linea elettrica) e venne anche collegata alla tratta ferroviaria Catania – Augusta – Siracusa da una moderna ferrovia (tuttora esistente).

In quei decenni però le cose non andarono bene per la città priolese (così come per tutto il territorio italiano); purtroppo incombeva la minaccia della I guerra mondiale; molti giovani furono chiamati alle armi (molti di essi morirono combattendo) lasciando la città senza forza lavorativa, che spinse molta gente ad emigrare. Passata la I guerra mondiale venne poi il periodo fascista e la gente di Priolo fu tormentata dalle brigate fasciste, che imponevano il terrore a tutta la popolazione. Infine scoppiò la II guerra mondiale; il mare di Priolo fu teatro di aspre battaglie sul mare tra angloemericani e italiani, che poi si svilupparono anche nell’entroterra colpendo talvolta la popolazione. Difatti la città fu semidistrutta e furono uccise molte persone dai terribili bombardamenti.

Alla fine della guerra c’erano miseria e devastazione e non si poteva neanche praticare quasi più l’agricoltura perché i terreni, per colpa degli esplosivi scoppiati sul suolo, rimasero inerti e ci voleva del tempo prima di piantare di nuovo delle coltivazioni.

Il governo allora stanziò un fondo per queste città del sud chiamato “Cassa per il Mezzogiorno”, che serviva per ricostruire città e industrie. Si decise allora di non puntare più sull’agricoltura e l’allevamento (cosa che col tempo venne considerata come un grosso errore) ma di costruire un grande polo petrolchimico tra Augusta e Siracusa. La zona comprendeva anche Priolo Gargallo e, nei primi anni 50 vi furono costruiti i primi impianti petrolchimici a nord e a sud della cittadina.

Inizialmente non si avvertirono problemi; ma col passare dei decenni incominciarono ad aumentare i casi di malattie mortali quali tumori, malattie neurologiche e disfunzioni ghiandolari nella popolazione e malformazioni neonatali dovute all’insalubrità dell’aria circostante. Ovviamente in quegli anni non si poteva sapere che il fumo emesso dalle ciminiere e gli scarichi di agenti inquinanti nel suolo o nell’acqua compromettevano l’ambiente tanto quanto la salute della popolazione.

 Purtroppo la povera gente non capiva che questa era tutta speculazione attuata su di loro da persone senza scrupoli con il semplice scopo di fare soldi; bisognava lavorare e queste aziende erano l’unica soluzione anche se risultavano inquinanti e pericolose (infatti nel passato ci sono stati molti scoppi di tubature che hanno seminato il panico ma anche ferito e ucciso numerosi operai sia negli impianti di Priolo, sia in quelli di Augusta). Oltre al danno anche la beffa, tante famiglie rimasero disoccupate (in seguito alla crisi economica che allora attanagliava il Sud Italia) e decisero di emigrare o al Nord Italia o all’estero (in particolare nel Nord Europa o in America) per cercare un futuro migliore.

Intanto, il 12 Luglio 1979, Priolo divenne comune autonomo staccandosi dal territorio comunale di Siracusa; la cosa riempì di gioia gli abitanti della cittadina, che da sempre lottavano per avere una loro identità autonoma. Il nome fu poi cambiato in Priolo Gargallo in onore della famiglia che lo fondò e lo guidò per molti anni.

Negli anni 80 si è cominciato a capire che l’industria petrolchimica stava facendo danni sia all’ambiente che alla gente, per cui si è cominciato ad attuare drastiche misure di sicurezza per l’ambiente e per la popolazione (che vengono attuate ancora oggi) affinché l’inquinamento possa essere controllato e, anche se la strada per rendere del tutto salubre il territorio priolese dopo decenni di scelleratezze rimane ancora molto difficoltosa. Un gravissimo incidente avvenuto nel 1985 presso l’ex Icam (ora Isab nord) e il terremoto del 1990 noto come “Terremoto di Santa Lucia” fecero capire che l’intera area industriale che sorgeva attorno a Priolo Gargallo era ad alto rischio. Nonostante tutto sono state effettuate una serie opere di bonifiche ed in progetto vi è una grande opera di risanamento ambientale che è stata avviata con l’apertura della piccola riserva naturale delle Saline di Priolo nonché di vari depuratori che hanno reso pulite le acque marine tra la Penisola Magnisi e l’area di Marina di Priolo.

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Priolo Gargallo oggi; economia, turismo, personaggi famosi

Economia

Oggigiorno la città di Priolo Gargallo può considerarsi come un attivo centro industriale, che richiama molti lavoratori dagli altri comuni siracusani.

Innanzitutto le industrie più importanti sono quelle petrolchimiche, che producono ininterrotamente combustibili (benzine, gasolio, metano, propano, butano e altri combustibili derivati dal petrolio), oli meccanici, solventi chimici, alcool etilico e materie plastiche. Parallelemente all’industria chimica va detto che a Priolo sono presenti due centrali elettriche, una di tipo termoelettrico (Centrale Elettrica Enel Archimede) che produce energia elettrica per buona parte della Provincia di Siracusa e una di tipo solare – fotovoltaico (Centrale Enel “Archimede – ENEA”).

Molto importanti sono anche le industrie edili, dove vengono prodotti: materiali da costruzione (cemento, laterizi e strutture metalliche per le costruzioni in cemento armato), tubature, materiali metallici e infine porte e infissi di legno e metallo. Da citare la presenza di grossi impianti estrattivi collocati lungo la Cava Mostringiano.

 L’agricoltura non è molto sviluppata attorno alla città, ma nelle aree a ridosso dei Monti Climiti possiamo trovare qualche coltivazione serricola (melanzane, peperoni e zucchine) e ortiva (lattuga, finocchi, legumi, patate e cipolle). Poco diffusa è anche l’arboricoltura di cui possiamo trovare qualche albero di agrumi (arance, limoni, clementine e mandarini) e qualche albero da frutta (fichi, gelsi, cachi e pesche).

La zootecnia non sembra tanto diffusa attorno a Priolo, ma possiamo trovare qualche sparuto allevamento ovino e avicolo presso l’area di Scrivilleri.

All’interno della città ci sono delle botteghe alimentari artigianali che producono: prodotti da forno (pane, pizze, focacce e biscotti) e dolciumi vari.

Va detto infine che a Priolo Gargallo vi è la sede del consorzio universitario “Megara Ibleo” che  possiede diverse facoltà distaccate dalla sede universitaria di Messina (sito web www.cumegaraibleo.it).

Turismo

Dopo anni di abbandono culturale, solo ora stanno venendo valorizzate le risorse turistiche presenti nella città priolese.

La città industriale risulta attorniata da molti monumenti greco-romani e da rovine medievali che si sono salvate miracolosamente dall’espansione industriale. Solo recentemente sono stati utilizzati i fondi comunitari per costruire le infrastrutture turistiche, cosa che sta spingendo molta gente ad aprire ristoranti, bed & breakfast, trattorie e altri locali di ritrovo.

Inoltre va detto che le feste popolari della cittadina priolese attirano molta gente dagli altri comuni della provincia; difatti la festa cittadina più importante consacrata all’ “Angelo Custode” (considerato “Patrono di Priolo Gargallo”) è uno degli eventi più interessanti della provincia siracusana, poiché oltre alle pittoresche tradizioni sacre, a questa festa partecipano molti artisti noti nel panorama della musica italiana, fattore che attira numerosi visitatori nella piccola cittadina industriale. Altra importante manifestazione è la festività di “San Giuseppe Operaio” che si tiene l’1 Maggio di ogni anno.

Personaggi famosi

Infine va detto che Priolo Gargallo ha dato i natali al pittore e poeta Sebastiano Carta, all’ex calciatore (ora allenatore) Jose Sparti, e alla ex giocatrice di pallacanestro (ora allenatrice) Sofia Vinci.

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Guida turistica di Priolo Gargallo
(clicca sui link per visualizzare i luoghi da visitare)

Il centro urbano di Priolo Gargallo seppur si presenti di aspetto moderno possiede vari monumenti storici. Tramite l’asse viario Via De Gasperi – Viale Annunziata entriamo all’interno della cittadina priolese potendo ammirare la moderna Chiesa del Sacro Cuore di Gesù e la Masseria Gargallo (facente parte dell’ex Feudo Priolo appartenente ai “Marchesi Gargallo”), il “Parco Pineta” (la principale area di verde pubblico di Priolo Gargallo contraddistinta da un ampio parco giochi e da un giardino con una fontana interna) e la “Torre dell’Acquedotto”. Al termine del Viale Annunziata è posta la Piazza Domenico Mignosa col Monumento ai Caduti di Priolo Gargallo. Nelle vicinanze è posta l’ottocentesca Chiesa di Santa Maria Immacolata che è il più grande edificio sacro monumentale della cittadina priolese, e a poca distanza vi è posta la “Casa Reale”. Da qui parte la Via Castel Lentini, la principale arteria urbana del piccolo centro storico priolese in cui è collocata la “Piazza Quattro Canti” in cui si affaccia la bella Chiesa dell’Angelo Custode (la principale della cittadina consacrata al “Patrono di Priolo Gargallo”). A poca distanza è posta la Piazza del Comune in cui è posto il moderno “Municipio di Priolo Gargallo” oltre ad un interessante parco giochi. In questa zona vi sono inoltre molti edifici in stile tardoneoclassico – liberty quali la Biblioteca di Priolo Gargallo, la Casa Ierna, la Casa Magnano – Marotta, la Casa Latina, alcune Case Feudali (gli edifici più antichi di Priolo Gargallo), la Casa Marino, la Casa Di Mauro, la Casa Puglisi, la Casa Caminito, la Casa Liggeri, la Casa Santoro e la Casa Mignosa. Ad est di Via Castel Lentini è posta la Villa Comunale di Priolo Gargallo nota come “Parco Senia”, l’area di verde pubblico di Via Cristoforo Colombo e la moderna Chiesa di Santa Chiara. A poca distanza sono poste l’Area Polivalente di Priolo Gargallo, l’Area Verde di Via del Fico, la Piazza Giovanni Di Mauro con la “Statua dell’Angelo Custode”, la Via Pentapoli, la Casa Fazzina e la Casa Marino, l’ex Cinema Italia, e le aree verdi di Piazza Giacomo Leopardi eVia Torquato Tasso. A sudovest di Priolo è posto il “Quartiere San Focà” in cui è posta l’omonima area verde posta in Piazza Reno ma soprattutto la Basilica Bizantina di “San Focà”, uno dei più antichi luoghi di culto della Sicilia sudorientale rimasti ancora in piedi. Da ammirare la limitrofa Chiesa di Giuseppe Operaio e il moderno Palazzetto dello Sport di Priolo Gargallo. A nord della città vi è posto infine il Cimitero di Priolo Gargallo.

Al di fuori del centro abitato di Priolo Gargallo è posto il suo interessante territorio ibleo priolese comprendente molte aree importanti dal punto di vista monumentale, archeologico e naturalistico collocate presso gli estremi rilievi orientali dei Monti Iblei noti come “Monti Climiti”. Nell’area sudoccidentale vanno citati i presunti ruderi del Villaggio Rupestre “Leon”, la Cava Monachella comprendente vari siti funerari, la Masseria Balorda, la vasta Necropoli Paleocristiana di Contrada Manomozza (la terza più grande in Provincia di Siracusa dopo le Catacombe all’interno della vicina città aretusea), il Feudo Scrivilleri – Mostringiano, la Cava Mostringiano comprendente vari siti rupestri, la Cava Spampinato – Castellaccio – Spatinelli anch’essa comprendente vari siti archeologici, la Necropoli di Cugno Sciurata, le rovine di Contrada Case Moncada – Scala Rossa, il sentiero posto sui Monti Climiti noto come “Scala Primosole”, l’area di Ponte Diddino comprendente il tratto della “Valle dell’Anapo” priolese, le necropoli di Cozzo Mulino e Contrada Puliga, le rovine del “Castello dei Monti Climiti” poste sugli omonimi rilievi, il “Monte Cavallaro” e le sue rovine e masserie, il “Casino Grande dei Monti Climiti” e infine il “Monte San Nicola” e le sue rovine e i suoi sentieri. Nell’area sudorientale vanno citati i siti di Cava Salerno e Cava Biggemi nonché il Feudo Biggemi – Impellizzeri. A nord è posto l’importante sito solcato dalla Cava Sorciaro – Canniolo – Fontana Cassia.

L’area ad est di Priolo Gargallo è delimitata dal suo territorio marino. Qui possiamo ammirare l’area balneare di Marina di Priolo, la particolare Riserva Naturale Orientata delle Saline di Priolo, l’area in cui sarebbero posti i presunti ruderi del villaggio noto come “Trogylos”, le rovine del monumento noto come “Guglia di Marcello”, la “Masseria Specchi”, il Feudo Bondifè – Francica Nava, la Stazione Ferroviaria di Priolo – Melilli, la costruzione nota come “Torre del Fico” e la Necropoli di Contrada Riuzzo.

A sud è posta la particolare protuberanza rocciosa nota come “Penisola Magnisi” in cui sono poste le rovine dell’antica “Thapsos”. Qui possiamo ammirare la scogliera e il litorale di Magnisi, le rovine di Thapsos e le limitrofe necropoli, la Torre di Magnisi e i resti della base angloamericana.

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Elenco completo dei luoghi da visitare

Centro urbano di Priolo Gargallo

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Territorio ibleo e Valle dell’Anapo priolese

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Territorio marino priolese – Thapsos

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I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

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Geolocalizzazione dei luoghi da visitare

(in allestimento)

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Feste e tradizioni religiose e popolari
(clicca sui link per visualizzare le feste e le tradizioni)

La festa più importante di Priolo Gargallo è quella del “Santissimo Angelo Custode”, il “Patrono” della cittadina priolese che viene celebrata il 2 Ottobre di ogni anno comprendendo riti sacri e popolari come le “Processioni” per le vie della città, il tradizionale mercatino di bancarelle, ma anche esibizioni di artisti famosi e spettacoli pirotecnici.

Vanno citate anche il vivace “Carnevale Priolese” con le sfilate carnascialesche, la “Pasqua Priolese” con i tradizionali riti della Settimana Santa, la “Festa di San Giuseppe Operaio” che è la seconda festività sacra più importante della città priolese, la Commemorazione di tutti i Defunti, la Festa di San Martino e infine la Festa di Santa Maria Immacolata e il Natale Priolese. Infine vi sono le tradizioni popolari priolesi comprendenti varie leggende e miti locali.

Elenco delle feste e tradizioni popolari di Priolo Gargallo

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Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche

Motoraduno di Priolo Gargallo

Il Motoraduno di Priolo Gargallo, organizzato dall’associazione di motociclismo amatoriale priolese “Lupi dei Climiti”, si tiene ogni anno l’ultima Domenica di Maggio. Il Motoraduno prevede mostre di moto d’epoca, escursioni, e spettacoli di vario tipo, per informazioni più dettagliate visitate il sito www.ilupideiclimiti.it.

Estate Priolese

È il principale contenitore di spettacoli e manifestazioni che allietano l’estate di Priolo Gargallo. Vi sono numerosi spettacoli musicali, folcloristici e cabarettistici ma anche manifestazioni enogastronomiche di vario tipo.

Festa dell’Amicizia

È una delle principali manifestazioni di tipo culturale – musicale – enogastronomica dell’estate priolese. Essa si tiene a Marina di Priolo ogni anno il primo settimana di Luglio. Questa festa incentrata sull’amicizia tra giovani e no, prevede quattro giorni in cui vengono organizzati presso il litorale priolese: esibizioni e concorsi musicali, gare sportive, spettacoli cabarettistici e teatrale, a cui partecipa tutta gente priolese o quantomeno dei paesi limitrofi. Da segnalare anche la presenza di numerosi stand in cui gustare i prodotti tipici del territorio (conserve di verdure o pesce, salumi, formaggi, vini, dolci ecc…). In parallelo alla Festa dell’Amicizia viene organizzata la “Sagra della Zeppola”, in cui poter degustare le cosiddette “Zeppole” ossia delle palline fritte in olio bollente, semplici o farcite con acciughe, finocchio selvatico o ricotta.

Street Art Festival

È un contenitore di spettacoli di vario tipo che si tiene il secondo fine settimana di Luglio presso il Centro Polivalente di Priolo Gargallo. Il Sabato e la Domenica si tengono eventi sportivi, artistici e musicali che allietano queste serate estive priolesi. Per informazioni visitate la pagina facebook dello Street Art Festival.

Autunno in Festa (Notte Bianca di Priolo)

La rassegna “Autunno in Festa” si tiene negli ultimi giorni di Settembre (28, 29, 30 Settembre) che precedono la festività legata all’Angelo Custode. Si tratta di un insieme di spettacoli che l’ultimo giorno di Settembre confluiscono nella Notte Bianca di Priolo Gargallo che vedrà susseguirsi vari tipi di spettacoli nelle piazze e nei parchi priolesi. Oltre agli spettacoli artistici, cabarettistici e musicali, vi saranno anche sagre enogastronomiche e sfilate di moda. Al termine di questa manifestazione si entra nei festeggiamenti in onore dell’Angelo Custode di Priolo Gargallo.

NOTA BENE! Le varie festività religiose e gli eventi citati nella corrente pagina possono variare ed eventualmente non essere organizzati in base alla programmazione annuale cittadina, per cause di forza maggiore e in base a fattori di vario tipo. 

Per qualsiasi informazioni riguardanti gli eventi che si tengono a Priolo Gargallo visitate i siti www.comune.priologargallo.sr.itwww.priolo-altervista.org e Priolo in Festa.

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Prodotti tipici priolesi

Focacce e pizze caserecce

A Priolo Gargallo vi è diffusa la produzione di focacce caserecce chiamate con i nomi di “Scacciate”, “Sfinciuni”, “Impanate”, “Cassateddi” ecc… che vengono farcite in vari modi (con salsa di pomodoro, salumi, formaggi, ortaggi, pesci ecc…). Oltre a queste focacce vengono prodotte anche ottime pizze caserecce condite con ingredienti vari.

Dolciumi tipici

Per le feste sacre e non solo, a Priolo Gargallo vengono prodotti moltissimi dolciumi; per le festività pasquali vengono prodotti i “Pupi cu l’ovu” (pani dolci di forma tondeggiante cosparsi con zucchero colorato recanti all’interno un uovo sodo intero) e i “Cassateddi” (tortine o focacce dolci farcite con ricotta zuccherata e aromatizzata con tuorlo d’uovo e cannella); per le festività natalizie vengono prodotti numerosi tipi di biscotti tra cui citiamo i “Totò” (biscotti con glassa a base di limone o cioccolato), torroni a base di miele con mandorle o “Giuggiulena” (nome con cui si indicano i semi di sesamo), la cosiddetta “Pignuccata” (palline dolci a base di farina di grano tenero cotte in forno e legate tra loro con caramello e miele) e i “Mustazzoli” (pani dolci di diversa forma a base di miele e mandorle); altri dolci piuttosto diffusi sono: la “Cutugnata” (confettura dura a base di mele cotogne di diverse forme), i “Biscotti dei Morti” (biscotti molto duri a base di miele) e le “Zeppole dolci” (o “Sfinci” ) a base di miele e zucchero.

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Artigianato priolese

(in allestimento)

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Strutture ricettive priolesi

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Fotogallery di Priolo Gargallo

(in allestimento)

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