Villasmundo

Mappa di Villasmundo


Mappa di Villasmundo (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni principali su Villasmundo

Villasmundo è la principale frazione extraurbana di Melilli, che conta circa 4000 abitanti. Anche se fa parte del territorio di Melilli, Villasmundo è collocata a poca distanza dalle città di Carlentini e Augusta; difatti quest’ultima città è collegata a Villasmundo mediante la SS 193 Villasmundo – Augusta che va a collegarsi anche con la Autostrada / SS 114 CT – SR – Gela (difatti lo svincolo di Augusta riporta la dicitura “Augusta – Villasmundo” poiché da qui si possono raggiungere entrambi questi due centri abitati). Infatti Villasmundo è considerato come un punto di snodo viario molto importante poiché è posto tra Melilli, Augusta, Carlentini (e Lentini) ma anche con la vicina Catania, importante punto di approdo portuale e ferroviario (così come Augusta). Villasmundo si presenta appunto molto più legata alla limitrofa Augusta che a Melilli proprio per la vicinanza con la città portuale augustana tant’è che molti villasmundesi hanno familiari di origine augustana (va detto che Villasmundo fu frazione di Augusta per qualche anno). Villasmundo è collegata a Melilli e a Carlentini dalla S.P. 95 mentre la S.P. 3 la collega sia a Brucoli sia ad Augusta immettendosi presso la SS 114.

Il nome Villasmundo deriva da “Villa di Asmundo” ossia dall’antico feudo della famiglia nobiliare Asmundo di San Giuliano (toponimo che anticamente indicava l’attuale area in cui sorge Villasmundo) che fondò questo borgo rurale nei primi anni del 1700 (per saperne di più vedi più sotto il paragrafo “Storia di Villasmundo”). Man mano Villasmundo divenne un funzionale centro abitato la cui economia si reggeva (e si regge) sull’agricoltura e sull’allevamento. Solo ora si sta aprendo al turismo viste le bellezze naturalistiche ed archeologiche poste a poca distanza dal centro abitato, su tutte citiamo la riserva della Grotta Villasmundo, il Villaggio di Petraro, la Timpa Dieri e la Valle del Fiume Marcellino – Fiumara Grande. Degna di nota è l’area boschiva nota come “Sughereta di Cozzo Ogliastri” e le aree montuose dei Monti Gancio, Cassarà e Carrubba.

La frazione trae notevole ricchezza idrica dai vicini Fiumi Mulinello (che sfocia a sud di Augusta), Marcellino (la cui foce è collocata in Contrada Punta Cugno facendo da confine tra i territori comunali di Melilli, quindi di Villasmundo e di Augusta) e dai torrenti limitrofi tra cui i Torrenti Belluzza, Giardinello (affluenti del Fiume Marcellino), Tranese, San Fratello – Mendola (affluenti del Fiume Mulinello), Damiano (affluente del Fiume San Leonardo in area lentinese), Maccaudo (che sfocia nel Mare Ionio in Contrada Arcile in territorio augustano), San Calogero – Castelluccio (che sfocia in Contrada Costa Saracena in territorio augustano) e Porcaria (che sfocia nella frazione augustana di Brucoli) nonché dal bacino artificiale di Contrada Ogliastro (collocato all’imbocco della SS 193 Villasmundo – Augusta) le cui acque vengono utilizzate nell’agricoltura basata sulla coltivazione di agrumi (tra cui arance rosse e limoni), alberi da frutta (tra cui citiamo gelsi, fichi, mandorle e carrube), ortaggi (insalata, patate, carote, carciofi e leguminose tra cui citiamo fagiolini, fave, fagioli, lenticchie e ceci), nonché vari tipi di cereali (grano duro, orzo e avena). Discreta è l’economia legata alla raccolta e al commercio di Fichi d’India. Dall’allevamento si ricavano latte (da bovini e ovini), carni (da bovini, ovini, suini, equini, conigli, tacchini e polli) e uova (da galline ovaiole). Diffusi anche gli allevamenti di animali vari (anatre, oche, pavoni ecc…). Dal latte vengono ottenuti formaggi e latticini, mentre la carne viene utilizzata per fare salumi e insaccati. Dal punto di vista industriale, va citata la presenza di industrie edili e l’irrisoria distanza dal polo petrolchimico siracusano (collegato a Villasmundo dalla SS 193).

Dal punto di vista ricettivo va detto che presso Villasmundo stanno sorgendo strutture di ritrovo ma anche di tipo ricettivo poiché il turismo ha anche toccato questa piccola frazione contadina che sorgendo in un importante zona di transito collocata tra le aree di Catania e Siracusa è divenuta un’area importante per il turismo nella Sicilia sudorientale portando notevoli benefici. La crescente importanza di Villasmundo sta facendo in modo vengano organizzati spettacoli e manifestazioni di vario tipo, che vanno a mescolarsi con le feste e le tradizioni popolari di cui quelle più importanti sono le festività del Carnevale, di Pasqua, del Patrono “San Michele Arcangelo” ma anche il Festival Musicale dei Giovani il cui premio è noto come “Sanareddu d’oro”.

Storia di Villasmundo

I primi insediamenti abitativi sull’attuale area occupata da Villasmundo risalgono alla prima Età del Bronzo, con la costruzione di villaggi semi rupestri (tra cui citiamo quelli di Porrazzito e del Petraro) popolati anche in età sicula.

In età greca il limitrofo “Fiume Damiryas” (oggi Fiume Mulinello) fungeva da primitivo confine dei territori di Trotylon (città greca ubicata nei pressi di Brucoli), Leontinoi (Lentini), Megara Hyblea (Augusta) e Siracusa fino a quando quest’ultima città non conquistò buona parte della Sicilia orientale ed occidentale. Sotto la dominazione greca di Siracusa, ma anche in quelle romane, bizantine (in cui sorse il villaggio rurale del Petraro), arabe, normanne, sveve, angioine, aragonesi, borboniche fino ad arrivare ai giorni nostri (facendo un grande salto millenario), il territorio di Villasmundo divenne zona di esercizio agricolo – pastorale in cui sorsero dei villaggi abitativi nelle aree pote a nord del Fiume Mulinello di cui citiamo le rovine di Contrada Petraro e il sito rupestre di Timpa Ddieri. Durante il periodo medievale presso la Contrada Curcuraggi (situata a sud di Villasmundo in un rilievo collocato tra il Fiume Marcellino e il Torrente Belluzza) venne costruita una fortezza nota come “Castello di Curcuraggi”, che venne distrutta verso la seconda metà del 1300. Sulle rovine del castello venne costruita l’attuale Masseria Curcuraggi.

Durante la fine del Medioevo, nell’anno 1397, il territorio di Villasmundo divenne Feudo della famiglia Scalambro, passando poi agli Arezzo e infine agli Asmundo verso la fine del 1600. Durante il terremoto del 1693 si registrarono pochi danni alle masserie che allora erano costruite nella campagna villasmundese, ma molta gente di Melilli e Augusta sfuggita alla distruzione del sisma, vedendo che l’attuale zona di Villasmundo era edificabile, costruirono anche loro delle piccole masserie rurali (molte delle quali presenti ancora nelle limitrofe contrade villasmundesi). Nel frattempo il Marchese Consalvo Asmundo Sessa di San Giuliano, divenuto proprietario del Feudo di San Giuliano ottenne nal 1701 il permesso di edificare un borgo rurale. Dapprima venne costruito il cosiddetto “Castello di San Giuliano” (che non era altro che la residenza della famiglia Asmundo) e poi limitrofo ad esso, il primitivo centro abitato di Villasmundo (dall’unione di “Villa degli Asmundo”) con la Chiesa (consacrata a “San Michele Arcangelo”) a centro di esso; il tutto venne finito di costruire nel 1710, dopo appena nove anni di lavori.

Per tutto il 1700 la popolazione di Villasmundo andò a crescere divenendo di 500 abitanti intorno al 1720, diminuendo in seguito alla “Tassa del Macinato” dopo l’Unità d’Italia a circa 350 abitanti, anni in cui Villasmundo e il suo limitrofo feudo passò prima alla famiglia Paternò – Castello di Catania, poi alla famiglia Beneventano di Lentini – Carlentini.  

Nei primi anni del 900, persa la feudalità, Villasmundo divenne un vero e proprio centro abitato. In seguito ai miglioramenti fondiari e alla costruzione di opere pubbliche (scuole, ambulatori, condutture per acqua, fogna ed elettricità) la popolazione di Villamsundo andò di nuovo ad aumentare toccando un migliaio di abitanti; ma nel frattempo Villasmundo divenne prima frazione di Carlentini, poi di Melilli, poi di Augusta e poi di nuovo di Melilli, creando così una certa sfiducia nelle istituzioni di allora. La popolazione diminuì di nuovo in seguito al periodo che vede l’Italia coinvolta in due guerre mondiali sia per le uccisioni dei villasmundesi mandati al fronte durante la I guerra mondiale, sia per i soprusi fascisti che i villasmundesi subivano, ma soprattutto per i bombardamenti alleati e nazisti della II guerra mondiale.

Dopo la ricostruzione durante per tutto il secondo dopoguerra, Villasmundo si andò a popolare notevolmente vista la presenza dei primi impianti industriali del polo petrolchimico siracusano. Dopo un periodo di grave crisi economica durato dagli anni 60 agli anni 90, che vedeva Villasmundo nuovamente spopolarsi per via dell’emigrazione (che avveniva per colpa della disoccupazione), oggigiorno Villasmundo sta mostrando riflessi di crescita economica grazie alle risorse agricolo – zootecniche, ma anche all’interessamento turistico delle zone archeologiche e naturalistiche che sorgono attorno a questa piccola frazione melillese.

Sottosezioni

Luoghi da visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

Feste, tradizioni ed eventi di Villasmundo

Estate Villasmundese

Anche Villasmundo ha il suo programma di spettacoli estivi incentrato su manifestazioni sportive, musicali, teatrali, folcloristiche ed enogastronomiche, che sono organizzate dai giovani o da piccole associazioni culturali e sportive villasmundesi, per allietare l’estate di chi popola questa piccolo borgo contadino situato in territorio di Melilli.

Rassegna Musicale “Musica sotto le Stelle” e Premio “Sanareddu d’Oro”

Il Premio Musicale “Sanareddu d’Oro” si tiene a Villasmundo l’ultimo fine settimana di Agosto. Questa rassegna musicale nasce con lo scopo di indirizzare i bambini ma anche i giovani un po’ più grandicelli di Villasmundo, Melilli e dei centri limitrofi affinché possano intraprendere la carriera musicale e avere oltre al successo, anche un avvenire o anche un semplice lavoro basato sulla musica per il loro futuro. I cantanti più bravi ricevono il cosiddetto “Sanareddu” (termine dialettale che intendeva un’antica moneta) d’oro.

Giochincittà

La rassegna ludica “Giochincittà” si tiene a Villasmundo per l’ultimo fine settimana di Agosto. Questo evento è stato creato per far divertire bimbi e giovani con giochi, attivatà ricreative e sportive, spettacoli musicali, cabarettistici e danzanti. I giovani che partecipano a questa festa sono tanti, infatti è la manifestazione giovanile più amata dai villasmundesi giovani e meno giovani.

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Melilli.

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