Avola, Chiesa di Sant’Antonio Abate e Ex Convento dei Frati Minori Conventuali

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Avola

Chiesa di Sant’Antonio Abate e Ex Convento dei Frati Minori Conventuali

A nord della Piazza Regina Elena, ad angolo tra le Vie San Francesco d’Assisi, Silvio Pellico e il Cortile Sant’Antonio, è posta la Chiesa di Sant’Antonio Abate affiancata dall’ex Convento dei Frati Minori Conventuali.

Si tratta di una delle più belle ed importanti chiese di Avola, edificata agli inizi del 1700 secolo per il ramo avolese dei Frati Minori Conventuali assieme all’attiguo ex Convento che ora ospita alcuni uffici comunali.

Una piccola parte di questo edificio monastico ospita la “Casa Canonica” in cui dimorano ancora alcuni monaci del suddetto ordine.


La Chiesa di Sant’Antonio Abate adiacente all’ex Convento dei Frati Minori Conventuali.

La prima chiesa consacrata a “Sant’Antonio Abate” assieme all’attiguo convento era posto nell’antica città di Avola sul sito collinare del Monte Aquilone essendo con molta probabilità uno dei primi complessi monastici ad essere costituito nella città avolese.

L’edificio crollò in seguito al terremoto che l’11 Gennaio 1693 annientò la medievale città sui Monti Iblei.

Grazie alle offerte donate in suffragio al simulacro del “Cristo alla Colonna” (salvatosi dalla furia distruttiva del sisma), è stato poi possibile finanziare la costruzione dell’edificio conventuale comprendente anche la nuova Chiesa di Sant’Antonio Abate.

Il progetto e la costruzione della nuova chiesa e del limitrofo convento vennero affidati ad architetti e maestranze locali. La costruzione dell’edificio sacro durò dal 1694 al 1706, venendo sicuramente abbellita da vari rifacimenti esterni.

Agli inizi del 1800 la facciata ebbe un cedimento strutturale ed essa venne progettata nuovamente in forme neoclassiche dall’architetto palermitano Emanuele Cardona.

Il limitrofo convento svolse anche la funzione di “ospizio” per ammalati e moribondi, il cui accesso era posto presso quello che tuttora è noto come “Cortile Ospedale”, posto nella limitrofa Via Silvio Pellico.

Nella seconda metà del 1800 il limitrofo Convento dei Frati Minori Conventuali, in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto dal Regno d’Italia nel 1866, divenne sede di un orfanotrofio femminile noto come “Istituto Sodaro” che comprendeva al suo interno il “Collegio delle Figlie di Maria”.

L’ex convento ospitò al suo interno un’istituto scolastico, mentre tuttora svolge la funzione di sede di alcuni uffici appartenenti al Comune di Avola.

La chiesa rimase aperta al culto venendo elevata al rango di “Parrocchia” dalla Diocesi di Noto il 12 Ottobre 1924.

Dalla data dell’11 Ottobre 1953, parte dell’edificio monastico appartenne nuovamente ad una comunità di Frati Minori Conventuali tuttora presente.

Passiamo alla descrizione della Chiesa di Sant’Antonio Abate.

Essa è posta su una breve scalinata che conduce al piccolo sagrato delimitato da una cancellata in ferro battuto in cui è collocata l’elegante facciata di stile neoclassico costruita agli inizi del 1800 in sostituzione della preesistente.

La facciata neoclassica dell’edificio sacro è caratterizzata da un’aspetto sobrio ed elegante allo stesso tempo.

Si presenta disposta in due ordini orizzontali, solcati da due coppie di pilastri i cui capitelli dell’ordine inferiore sono in stile tuscanico, mentre in quello superiore essi sono in stile ionico.

L’ordine inferiore è solcato da quattro pilastri con capitello tuscanico che sorreggono la trabeazione centrale dell’edificio.

Al centro di esso è collocato un elegante portico delimitato da due colonne, che conduce al vestibolo in cui è collocato il settecentesco portale d’ingresso di forma arcuata (unica parte visibile della vecchia facciata).

Esso è inquadrato da un corpo trapezoidale ai cui vertici sono visibili delle decorazioni barocche di tipo scultoreo che ritraggono degli angeli svolazzanti.

L’ordine superiore è solcato da quattro pilastri con capitelli ionici che, oltre ad inquadrare il finestrone centrale di forma rettangolare (sormontato da un travone e arricchito da balaustrini), vanno a sorreggere il frontone sopra cui è collocata la torretta campanaria.

Essa possiede sola apertura arcuata inquadrata ai lati da due pilastri a capitello ionico, delimitata da due contrafforti a spirale a cui si affiancano due pinnacoli a coppa.

La torretta campanaria è sormontata da un elegante timpano (anch’esso delimitato da brevi pinnacoli) sopra cui è collocata la grande Croce ferrea.



Varie foto della facciata della Chiesa di Sant’Antonio Abate.

Il vestibolo d’ingresso della Chiesa di Sant’Antonio Abate.

L’interno presenta un’unica Navata in stile barocco settecentesco caratterizzata da una volta “a botte” orlata da un’elegante merlatura che presenta notevoli decorazioni in stucco dorato e celeste che formano motivi decorativi di tipo geometrico – floreale posti sulla volta e nell’area del Presbiterio, nonché da statuine di angeli svolazzanti posti nelle pareti laterali.

Al centro della volta vi è l’affresco che raffigura i “Santi Benedetto e Teresa d’Avila insieme alla “Madonna”, affiancata da due affreschi minori raffigurano rispettivamente la “Fede” e la “Carità” (opere pittoriche attribuite al pittore catanese Olivio Sozzi).

Nella cantoria è posto un’organo a canne ottocentesco costruito dai fratelli Platania – Gioffrè da Acireale (CT). 


L’interno della Chiesa di Sant’Antonio Abate.


La bella volta della Chiesa recante affreschi e decorazioni in stucco.


L’affresco sulla volta che raffigura “La Madonna assieme a Santa Teresa d’Avila e a San Benedetto”.


La cantoria della chiesa con il piccolo organo a canne.

Nelle pareti laterali della Navata vi sono stupendi Altari marmorei sopra cui sono collocate delle nicchie arcuate decorate con stupendi stucchi settecenteschi, dentro le quali sono collocate le statue raffiguranti “Sant’Antonio di Padova” “San Giuseppe”, il “Sacro Cuore di Gesù” e “San Francesco d’Assisi”.

Da ammirare anche i quattro dipinti raffiguranti “Sant’Agostino”, “San Girolamo”, “Sant’Agostino” e “Sant’Ambrogio”.

Nelle formelle poste sugli accessi laterali della navata sono dipinte le figure di “San Luigi Gonzaga” e “San Francesco d’Assisi”.


La statua raffigurante “Sant’Antonio di Padova”.


La statua raffigurante “San Giuseppe”.


La statua raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù”.


La statua che raffigura “San Francesco d’Assisi.


I dipinti laterali della navata.

 Possiamo ammirare inoltre opere d’arte contemporanea di cui dipinti raffiguranti “Santa Chiara d’Assisi” e “Padre Massimiliano Kolbe”, la statua di “Santa Maria Immacolata” (che viene posta sull’Altare Maggiore nel periodo natalizio) e un “Crocifisso ligneo”.

Il dipinto raffigurante “Santa Chiara di Assisi”.


La statua di “Santa Maria Immacolata”.


Il “Crocifisso” ligneo.

All’interno della chiesa si conserva inoltre un simulacro raffigurante “Sant’Antonio Abate”, collocato all’interno di questa chiesa il 29 Gennaio 1956, che viene celebrato con una festività liturgica il 17 Gennaio di ogni anno.

Presso la parte sinistra della Navata, possiamo ammirare l’opera d’arte più importante di questa chiesa; la seicentesca statua del “Cristo alla Colonna” risalente all’anno 1610.

Essa fu trovata miracolosamente intatta presso le rovine della città Avola Antica distrutta dal terremoto dell’11 Gennaio 1693, venendo quindi considerata come “Il simbolo della sofferenza del popolo avolese” colpita da questo nefasto sisma che seminò morte e distruzione nella Sicilia sudorientale.

Essa è collocato all’interno di uno stupendo Altare settecentesco in marmo policromo,composto da una nicchia affiancata da due pilastri che sorreggono un elegante frontone, il tutto sormontato da un timpano semicircolare.


L’Altare marmoreo recante la statua del “Cristo alla Colonna”.


La splendida statua del “Cristo alla Colonna”.

Presso il Presbiterio della Chiesa di Sant’Antonio Abate possiamo ammirarne l’Altare Maggiore che, per i suoi intarsi in agata e onice, è tra uno dei più artisticamente valenti presenti all’interno delle chiese avolesi.

Esso è sovrastato dalla splendida pala settecentesca raffigurante “Sant’Antonio Abate” attribuita al pittore catanese Giuseppe Crestadoro e datata 1716.

Questo dipinto venne donato alla chiesa dai “Cannamelari” ossia da coloro che lavoravano la canna da zucchero.

Ai lati di essa troviamo quattro dipinti raffiguranti i “Quattro Evangelisti MarcoGiovanniMatteo e Luca” (da sinistra a destra).

Da ammirare infine il catino absidale la cui cuspide possiede eleganti stucchi decorativi.


Il Presbiterio della chiesa con la tela settecentesca che raffigura “Sant’Antonio Abate”.

Bisogna dire infine che, durante la sera del “Venerdì Santo”, da questa chiesa parte la Processione della “Spina Santa”, un rito molto sento nella “Pasqua Avolese” (per sapere di più su questa festa clicca sull’omonimo link situato nella pagina “Feste e tradizioni di Avola”).

L’adiacente Convento, di cui oggi rimane solo il corpo laterale destro e l’area dell’attuale Casa Canonica posta presso il Cortile Sant’Antonio, va ad inglobare la suddetta chiesa affacciandosi lungo le Vie San Francesco d’Assisi e Silvio Pellico (a destra dell’edificio sacro).

I prospetti che si affacciano sulle suddette strade sono caratterizzati da due ordini orizzontali caratterizzati da un aspetto sobrio.

Presso la Via San Francesco di Assisi vi è un piccolo portale d’ingresso arcuato e quattro di finestre, rettangolari nella parte inferiore, arcuate in quella superiore.

Lo stesso tipo di finestre è posto presso la Via Silvio Pellico in cui ve ne sono in tutto 12, quindi 6 per ordine (questo prospetto è formato da tre corpi, quello centrale collocato più all’interno rispetto a quelli laterali).

Come detto in precedenza l’ex convento ospita alcuni uffici del Comune di Avola, ma in passato era uno dei più importanti istituti monastici della città avolese che divenne in seguito la sede del cosiddetto “Istituto Sodaro”.

Quest’ultimo era un orfanotrofio – istituto scolastico femminile noto anche come “Collegio delle Figlie di Maria”, che rimase in funzione dai anni del 1900 fino al ventennio 1960 – 1970.

Va detto che un tempo, la retrostante ala di questo convento fungeva anche da “ospedale” per gli ammalati o per i mendicanti moribondi.

L’accesso al medesimo era posto presso il sopracitato “Cortile Ospedale” collocato lungo Via Silvio Pellico, che un tempo conduceva al non più esistente “chiostro” interno, ora occupato da abitazioni private costruite in epoche successive.

La Casa Canonica della Chiesa di Sant’Antonio invece si affaccia presso il Cortile Sant’Antonio (a sinistra della chiesa, ad angolo con la Via San Francesco d’Assisi) e comprende elementi architettonici piuttosto semplici di forma rettangolare tra il portone d’ingresso e le finestre (disposte su tre ordini orizzontali).

L’interno della medesima svolge le funzioni di sede parrocchiale e di residenza della comunità avolese del Frati Minori Conventuali.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Chiesa di Sant’Antonio Abate.

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