San Corrado Fuori le Mura

HomepageNotoS. Corrado F.M.

San Corrado Fuori le Mura
(Frazione di Noto)

Mappa di San Corrado Fuori le Mura


Mappa di San Corrado Fuori le Mura (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni principali e storici su San Corrado Fuori le Mura

La frazione netina di San Corrado Fuori le Mura (chiamata “San Corrado di Fuori”, in siciliano “San Currau i Fora” ) è ubicata a nord di Noto lungo la SS 287 per Palazzolo Acreide.

Essa è posta su di un rilievo delimitato rispettivamente dalle contrade San Giovanni Lardia (sudest), Monte Maltese (sudovest), Sant’Elia (est, al confine col territorio comunale di Avola), Pizzoni (ovest), Lenzavacche (nordovest), Castagna (nord) e Baronazzo (nordest, anch’essa al confine col territorio comunale avolese).

L’area risulta delimitata da varie cave iblee che sono:

  • “Cava Lardia – San Giovanni” a sudest;
  • “Cava Coffitelle” a sudovest
  • “Cava dei Pizzoni o di San Corrado” ad ovest
  • “Cava Santa Chiara – Cultrera – Tortorone” a nordovest
  • “Cava Baronazzo” a nordest.

Il centro abitato di San Corrado Fuori le Mura è però più prossimo alla cosiddetta “Cava dei Pizzoni”, nel cui fondo è ubicato l’Eremo di San Corrado di Fuori, sorto nei luoghi popolati dall’eremita “San Corrado Confalonieri” (divenuto Patrono di Noto).

Il suo centro abitato è sorto agli inizi del 1900 come luogo di villeggiatura della nobiltà netina e di gran parte della medio – alta borghesia.

Ma la frequentazione di questo sito è molto più antica data la presenza di ruderi rupestri di epoca bizantina posti presso il limitrofo Monte Sant’Elia e lungo la Cava dei Pizzoni.

Infatti in queste due aree dimorarono rispettivamente “Sant’Elia di Noto” (secolo 1100 circa) e “San Corrado Confalonieri” (dal 1342 circa al 19 Febbraio 1351, giorno in cui morì) oltre ad altri eremiti tra cui va citato il “Beato Antonio Etiope” (che visse presso la Cava dei Pizzoni fino al 14 Marzo 1550, data della sua morte).

Nell’area vi sarebbero presenti ruderi riconducibili al periodo alto medievale (epoca bizantina e periodo della conquista araba della Sicilia).

Il suo piccolo centro urbano è solcato dalla SS 287 “Noto – Palazzolo”, collegato  tramite le Vie della Croce, San Francesco d’Assisi e Don Orione (elencate da sud verso nord) con la panoramica Piazza San Corrado presso la quale è ubicato l’Eremo Superiore di San Corrado di Fuori (di epoca seicentesca), che si affaccia sulla sottostante Cava dei Pizzoni in cui è posto l’Eremo Inferiore (ossia quello “principale”) costruito presso il luogo in cui visse “San Corrado Confalonieri”.

Ad est percorriamo Via Corrado Montoneri per raggiungere l’area del “Monte Sant’Elia”.

Questa piccola frazione del comune netino è caratterizzata dalla presenza di una fitta fauna arborea che va a formare pittoreschi vialetti, tra cui va citato quello che conduce all’Eremo Superiore di San Corrado di Fuori (posto ad est della Cava dei Pizzoni) costellati da villini in stile liberty (molti di essi sedi di strutture ricettive) tra cui vanno citati la Villa Carolina, la Villa La Ferla, la Villa Peppina e la Villa San Corrado.

Da ammirare anche la tenuta in stile liberty dei Principi Nicolaci di Villadorata.

La frazione di San Corrado Fuori le Mura risulta “animata” durante buona parte dell’anno sia per la presenza di turisti che dimorano presso le limitrofe sistemazioni ricettive, sia per la presenza dell’Eremo di San Corrado di Fuori che attira numerosi visitatori.

Sottosezioni

Luoghi da visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

Feste, tradizioni ed eventi di San Corrado Fuori le Mura

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Noto.

Torna indietro

Torna alla pagina “Il Siracusano”

Torna alla home page