Brucoli

Brucoli

Mappa di Brucoli


Mappa di Brucoli (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni principali su Brucoli

Il centro abitato di Brucoli (noto localmente come “Bruculi” mentre arcaicamente era chiamato “Aruca”) è la più importante frazione amministrativa della città di Augusta, ma è anche il borgo marinaro più importante e bello della parte settentrionale della Provincia di Siracusa. Esso è situato a nord della Contrada Monte Tauro e si raggiunge facilmente attraverso le strade provinciali che si collegano  sia con la SS 114 sia con l’Autostrada SR – CT; da Augusta la frazione di Brucoli la si può raggiungere sia dalla S.P. 1 Augusta – Brucoli, sia dalla Contrada Monte Tauro tramite le Vie Barone Zuppello e Paolo Borsellino, mentre dalla vecchia SS 114 si può raggiungere Brucoli dalla S.P. 57 Carlentini – Brucoli o dalla la S.P. 3 Augusta – Villasmundo tramite la S.P. 65 Vignali – Palomba che conduce presso Brucoli. Inoltre Brucoli è collegato ad Augusta da una linea di autobus urbani.


Foto aerea di Brucoli, il cui centro urbano è posto presso una breve penisola posta presso la foce del Torrente Porcaria.

In origine Brucoli era un piccolo villaggio abitato perlopiù da pescatori ma ora è divenuta una rinomata località balneare molto affollata dai turisti durante il periodo estivo. Il centro urbano originario è ubicato su una piccola penisola ad ovest della quale è posta la foce del Torrente Porcaria che è il corso d’acqua più importante dell’area limitrofa andando a formare in caratteristico “Porto Canale” della frazione di Brucoli, mentre ad est si apre la “Baia di Brucoli” chiusa dall’alta scogliera di Capo Campolato. Il borgo marinaro è formato da tre arterie viarie, le Vie Libertà, Nuova e Canale, che confluiscono tutte e tre presso la Piazza Castello in cui è posto il massiccio Castello Aragonese, importante monumento medievale al pari del Castello Svevo della limitrofa Augusta. Al centro esatto di Brucoli è posta la Piazza San Nicola in cui è posta la Chiesa di San Nicola di Bari, consacrata al “Patrono di Brucoli”. A sud di Brucoli è posta la moderna “periferia” della frazione augustana che, anche grazie all’ampia urbanizzazione forma un’interessante area urbana densamente popolata formata da villette e palazzine che la “unisce” letteralmente ad Augusta, difatti Brucoli è popolata quasi tutto l’anno ed è la seconda area più abitata dopo Augusta.


La Chiesa di San Nicola di Bari.


Il Castello Aragonese di Brucoli.


Il Porto Canale di Brucoli posto presso la foce del Torrente Porcaria.

Le aree più importanti a ridosso di Brucoli sono quelle di Capo Campolato e di Gisira – Baia del Silenzio poste rispettivamente ad est e ad ovest di Brucoli. La zona di Capo Campolato è molto antropizzata e sede anche di diverse strutture ricettive mentre la zona che va dalla Gisira alla Baia del Silenzio si presenta come una vasta area rurale solcata dal Torrente Porcaria che scorre all’interno della cava nota come “Vallone Maccaudo” che fa da contorno a zone residenziali che si affacciano su insenature chiamate “Baie” di cui quelle celebri sono quelle di Brucoli (ad est dell’omonima frazione augustana), Arcile, del Gambero e del Silenzio (poste rispettivamente ad ovest); entrambe si affacciano a ridosso del Mare Ionio con ampie scogliere sormontate da brevi rilievi iblei su cui sono poste anche rovine molto interessanti di cui vanno citati i ruderi rupestri posti lungo l’area di Capo Campolato, le rovine dell’Abbazia di Santa Maria degli Ammalati (che al suo interno ospitava un piccolo cimitero), il sito archeologico della Gisira comprendente anche l’Eremo della Madonna dell’Adonai (uno dei più antichi luoghi di culto mariano della Sicilia), la valle del Torrente Porcaria in cui sarebbero poste le rovine del villaggio di epoca greca noto come “Trotylon” (primo insediamento urbano posto presso il territorio di Brucoli) e le aree di Samperi, Cozzo Telegrafo, Frandanisi e di San Calogero; in quest’ultima zona vi sono un antico feudo di origine medievale (Commenda di San Calogero) che si affaccia su un’altra breve cava (Cava San Calogero) in cui vi scorre un altro importante torrente (Torrente San Calogero – Castelluccio) che sfocia a poca distanza da Agnone Bagni in Contrada Castelluccio (vedi sezione riguardante “Agnone” per saperne di più) in cui sono collocate varie rovine archeologiche. Va anche detto che a Brucoli vi ha sede un importante carcere (Casa Circondariale Augusta – Brucoli) situata presso la Contrada Piano Ippolito (S.P. 1 Augusta – Brucoli).


La costa rocciosa di Capo Campolato ad est di Brucoli.


La costa occidentale del territorio di Brucoli vista dalla Contrada Gisira.

La ricchezza di questa frazione di Brucoli gravita sulla pesca e sul’agricoltura praticata nelle limitrofe aree di campagna in tutti i periodi dell’anno, e sul turismo perlopiù in estate. Difatti, in quest’ultimo periodo dell’anno, Brucoli si riempie di turisti che visitano le bellezze architettoniche e naturalistiche di questo borgo, ma soprattutto affollano la moltitudine di locali di ritrovo (pub e ristoranti) che sorgono presso questa tipica borgata marinara. Nonostante la forte vocazione turistica le principali fonti di guadagno per i di Brucoli sono come detto prima la pesca e la conservazione di prodotti ittici, l’agricoltura e l’allevamento; difatti Brucoli non è solo una borgata “mondana” o “balneare”, ma anche un luogo in cui si può respirare una certa aria popolare.

Storia di Brucoli

La storia intorno alla fondazione del villaggio fortificato di Brucoli da cui poi nacque l’attuale frazione augustana risale al 1400, ma va obbligatoriamente citato il periodo storico intorno al 1200 a.C. quando popolazioni seminomadi di origine sicula popolarono la vicina Contrada Gisira e le aree limitrofe al Torrente Porcaria (Cozzo Telegrafo, Frandanisi) e all’area di San Calogero costruendo villaggi fortificati con insediamenti e siti funerari rupestri. Verso il 700 a.C. alcuni coloni provenienti dalla città greca di Megara guidati da Lamis approdarono presso la foce del fiume che venne chiamato “Pantakyas” (da cui deriverebbe il nome “Porcaria”) andando a fondare presso il suo entroterra un villaggio che venne chiamato con il nome di “Trotylon”; da qui andarono prima verso l’entroterra in cui era posta Leontinoi i cui abitanti scacciarono i coloni che scesero più a sud andandosi a stabilire prima presso Thapsos (le cui rovine sono poste presso Priolo Gargallo) per poi fondare la città di Megara Hyblaea nel 728 a.C. circa. Oggigiorno il sito che dovrebbe ospitare le rovine di Trotylon non si sa con certezza dove sia posizionato, comunque sia l’ipotesi più plausibile è che si trovi nei pressi delle Contrade Tavoliere, Scirumi, Occhiali e San Fratello poste presso il confine tra i territori di Brucoli (Augusta) e Villasmundo (Melilli) lungo il corso interno del Torrente Porcaria (S.P. 106 Porcaria – San Fratello raggiungibile dalla S.P. 57 Carlentini – Brucoli), in un’area in cui vi sono vari siti rupestri di varie epoche (che vanno da quella neolitico – sicula a quella bizantina) dominata dal rilievo noto come “Cozzo dei Turchi”, intorno al quale vi sono anche delle importanti Necropoli a fossa. Qualche secolo più tardi le popolazioni locali sfruttarono il Torrente Porcaria e in particolare la sua foce che va a formare un perfetto “porto naturale” per farne un piccolo approdo in cui ricoverare piccole imbarcazioni con cui queste popolazioni andavano a pescare.

Comunque sia questo piccolo villaggio con il suo porto naturale venne aggregato a Megara Hyblaea fino a quando non divenne possedimento siracusano. I coloni greci provenienti dall’antica città aretusea sfruttarono questo “porto canale” a scopi perlopiù militari. Visto che dalla zona in cui sorge tuttora Brucoli si gode di un’ottima visuale sul Golfo di Catania, questo porticciolo serviva per ospitare imbarcazioni militari in grado di affrontare le invasioni dei Calcidesi (i coloni greci che erano avversi ai siracusani) provenienti dall’antica città di Nasso (ora Giardini Naxos) situata in territorio messinese.

Con la conquista romana dei possedimenti siracusani, il porticciolo di Brucoli non cambiò la sua funzione, ma divenne uno dei porti militari più importanti della Sicilia orientale. Fino a quando non vi furono le invasioni barbariche e bizantine. I Bizantini abitarono le grotte poste lungo il corso del Torrente Porcaria sia quelle più interne presso le Contrade Tavoliere, sia quelle poste a sud e a nord della Contrada Gisira. Qui crearono un’importante oratorio rupestre racchiuso all’interno dell’Eremo della Madonna dell’Adonai, che è considerato come il più antico luogo di culto mariano dell’intera Sicilia che vide anche rifugiarsi numerose comunità cristiane dalle persecuzioni romane (si cita la presenza dei “Santi Neofito da Lentini” e “Agatone da Lipari” che qui trovarono rifugio dalle persecuzioni). Presso la Cava di San Calogero si disse che vi trovò rifugio anche “San Calogero di Sicilia” (eremita di religione cristiana che visse presso le aree rurali siciliane fino alla sua morte avvenuta presso Sciacca) dando quindi il nome alla limitrofa zona; la grotta più grande (molto probabilmente oratorio rupestre bizantino) si dice che ospitò questo Santo molto venerato in Sicilia occidentale.

Con la conquista araba, l’attuale Brucoli divenne un vera e propria postazione portuale, favorita dalle insenature che la costa rocciosa offre e le sua campagne (in particolare quelle solcate dal Torrente Porcaria) videro l’impianto di numerosi agrumeti e campi coltivati a cereali.

Tralasciando le battaglie tra Arabi e Normanni, arriviamo nel periodo aragonese (inizi del 1400) in cui venne inaugurato l’attuale centro urbano di Brucoli, sorto attorno al Castello Aragonese finito di costruire intorno al 1467 per volere della Regina Giovanna d’Aragona. Brucoli divenne quindi un vero e proprio centro mercantile e militare che si stringeva attorno al Castello che fungeva da luogo governativo, militare, sacro e cimiteriale ma che serviva soprattutto per monitorare lo specchio di mare antistante al Golfo di Catania e per proteggere l’area a nord di Augusta da incursioni saracene provenienti dalla zona nord dello Ionio.

Va comunque detto che all’interno della limitrofa area di San Calogero venne creata anche la “Commenda dei Cavalieri di San Giacomo della Spada” da parte del Conte Ruggero Passaneto di Grassuliato presso l’area che oggi è nota come “Commenda di San Calogero”; questo feudo non ebbe la fortuna sperata e venne utilizzato come una grande masseria di campagna fino a quando non è stato restaurato ospitando una struttura alberghiera ai giorni nostri.

Il terremoto del 1693 danneggiò l’intero borgo di Brucoli e le sue fortificazioni (anche se il possente Castello venne in parte risparmiato) anche se non si sa se il numero di vittime fu alto (come nella limitrofa Augusta) o no.

Nel 1700 Brucoli rinacque; venne ricostruito il porticciolo, il borgo abitativo e, oltre alla ricostruzione del Santuario dell’Adonai venne anche finanziata e costruita la Chiesa di San Nicola di Bari (che ora è l’attuale luogo di culto principale della frazione di Brucoli) e, passata la minaccia saracena, a Brucoli venne intensificata l’attività peschereccia tramite il porto che venne potenziato divenendo uno dei più importanti scali mercantili della Sicilia orientale. Nel frattempo le campagne attorno a Brucoli divennero di proprietà delle famiglie Asmundo di Gisira (Feudo Gisira), Lavaggi (Feudi di Gisira e di Xirumi), Zuppello (Campolato e Vallone Maccaudo) e Gaetani – Matarazzo (San Calogero).

Dopo l’Unità d’Italia e per buona parte del 900, Brucoli seguì le sorti della vicina Augusta (vedi il secondo link riguardante la “Storia di Augusta”) con l’aggravante che, dopo le due guerre mondiali il porto perse la sua funzione commerciale mantenendo però intatta quelle peschereccia interessata alla pesca locale.

Oggigiorno Brucoli è un attivo centro peschereccio in cui viene praticata la pesca di numerose specie ittiche, la trasformazione dei pesci pescati e in questi ultimi anni Brucoli è divenuto un attivo centro turistico in grado di attirare numerosi visitatori non solo dalla Sicilia, ma anche da altre parti di Italia e d’Europa anche grazie ai tanti eventi estivi che si tengono nella frazione balneare augustana, in particolare alla vivace Festa di San Nicola di Bari che si tiene ogni anno durante l’ultima Domenica di Luglio.

Sottosezioni

Luoghi da visitare

I luoghi il cui titolo è affiancato da un asterisco (*) sono pericolosi da visitare per vari motivi. Inoltre molti edifici storici, fabbricati e aree al di fuori del centro abitato potrebbero essere di proprietà privata, e senza relativi permessi (da parte dei rispettivi proprietari) non vanno assolutamente visitate al loro interno e l’accesso non consentito è severamente vietato e perseguito a norma di legge.

Feste, tradizioni ed eventi di Brucoli

Estate Augustana

È il contenitore degli spettacoli, delle feste sopraelencate e delle sagre che si tengono ad Augusta e nelle sue frazioni (Brucoli e Agnone Bagni). L’Estate Augustana comprende anche numerose manifestazioni benefiche, sportive, enogastronomiche. Per saperne di più visita la pagina ufficiale di facebook.

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Augusta.

Torna indietro

Torna alla pagina “Il Siracusano”

Torna alla home page