Montesano

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Montesano
(Frazione di Modica)

Mappa di Montesano


Mappa di Montesano (per ingrandire la mappa clicca qui).

Cenni su Montesano

L’estrema cuspide settentrionale del territorio comunale di Modica posta al confine con i territori di Giarratana e la Provincia di Siracusa (territori di Noto, Palazzolo Acreide e Buscemi), è rappresentata dalla località nota come “Montesano”.

Questa zona è delimitata ad est dall’estremo tratto settentrionale del Fiume Tellaro, che funge appunto da confine con il territorio modicano e la vicina provincia aretusea (rispettivamente ad ovest e ad est del corso d’acqua).

Il Fiume Tellaro, che si origina in territorio di Buscemi (SR) dalle sorgenti del Monte Petritto, comincia la sua lunga discesa verso il Mare Mediterraneo proprio ad est di questa area rurale appartenente a Modica.

A sudovest delle sorgenti del Fiume Tellaro sono poste la località di “San Giacomo” e “Piano Pozzi”, che formano l’area nota appunto come “Montesano”. 

Le aree di San Giacomo e Piano Pozzi sono collegate a Modica dalle S.P. 59 “Modica – Giarratana” (imbocco da Modica dalla rotatoria di “Piano Ceci” andando in direzione “Frigintini – San Giacomo – Giarratana”) attraversando le località di Frigintini e Balata di Modica, dopodiché bisogna imboccare la S.P. 53 “San Giacomo – Montesano” in direzione “San Giacomo – Noto – Contrada Montesano” per poi raggiungere il bivio tra le S.P. 53 per Palazzolo dalla quale raggiungiamo Piano Pozzi, e la S.P. 55 “Giarratana – Noto” per Rosolini, Noto e l’area di Cava dei Servi.

Da Ragusa l’area la si raggiunge dalla SS 194 “Ragusa – Giarratana” imboccando la S.P. 58 “Ragusa Ibla – Noto (primo tratto)” fino a “Balata di Modica” da cui imbocchiamo la S.P. 59, seguendo sempre la segnaletica in direzione “San Giacomo”.

Quest’area solcata dal tratto settentrionale del Fiume Tellaro, apparteneva al territorio di Noto in Provincia di Siracusa, e formava un vasto feudo appartenente alla famiglia nobile netina dei baroni Impellizzeri che un tempo era chiamato “San Giacomo Belmineo”.

Di questo feudo esiste ancora la tenuta feudale oggi nota come “Fattoria Musso – Iacono”.

Un’altra importante tenuta feudale è la “Torre Montesano”, che apparteneva all’omonimo feudo appartenente alla famiglia dei baroni Cultrera, da cui deriva il toponimo della contrada modicana posta a nord dell’area di San Giacomo.

L’area venne urbanizzata a partire dagli anni 1920 – 1921.

Dal 17 Maggio 1952 San Giacomo e la vicina Frigintini vennero staccate dal territorio provinciale aretuseo, essendo accorpate alla provincia ragusana.

Il limite di confine tra le due province è delimitato appunto dal Fiume Tellaro.

Mentre Frigintini appartenne del tutto a Modica, la suddivisione dell’area di San Giacomo prevedeva:

  • l’appartenenza dell’area occidentale a Ragusa (per la precisione quella in cui sono posti i centri abitati che formano la località rurale);
  • l’appartenenza a Modica del territorio orientale, il quale comprende le aree bagnate ad oriente dal Fiume Tellaro, mentre le sponde ad est del corrispettivo corso d’acqua continuarono ad appartenere a Noto.

L’area di “San Giacomo” è suddivisa a sua volta in cinque località (da sud verso nord):

  • “San Giacomo Bellocozzo”, corrispondente all’area della Contrada Bellocozzo in cui sono localizzate le sorgenti del Fiume Tellesimo;
  • “San Giacomo Albaccara”, posta lungo la sponda sudoccidentale del Fiume Tellaro compresa all’interno del territorio di Modica;
  • “San Giacomo Mulino”, che comprende il centro urbano “principale” dell’area rurale;
  • “San Giacomo Torre” in cui è posta la “Fattoria Musso – Iacono”, ossia quella che fu la “sede” del Feudo di San Giacomo Belmineo;
  • “San Giacomo Montesano”, posta a sud dell’omonima contrada appartenente al comune di Modica (vedi più sotto).

In queste località possiamo ammirare interessanti caseggiati rurali, e le Chiese consacrate alla “Madonna di Lourdes”, venerata come “Patrona” dalla comunità locale poste presso San Giacomo Mulino e San Giacomo Bellocozzo.

A nord dell’area di “San Giacomo”, vi è l’estrema cuspide del territorio comunale modicano rappresentata dalla frazione nota come “Montesano”, facente parte del sopracitato feudo della famiglia Cultrera che aveva sede presso la cosiddetta “Torre Montesano”.

La contrada venne urbanizzata a partire dal 1921.

Essa è posta su un altopiano compreso all’interno dell’area iblea di “Piano Pozzi”, posto tra il territorio comunale di Giarratana a nordovest, e la Provincia di Siracusa (territori di Palazzolo Acreide e Buscemi) ad est.

Questa località rurale presenta la moderna Chiesa del Cristo Risorto, aperta al culto nel 1986 annessa all’istituto scolastico della frazione che comprende un piccolo campo sportivo.

Vi sono inoltre varie costruzioni residenziali, e diversi vari caseggiati rurali.

Di notevole attrattiva è la vallata solcata dal tratto settentrionale del Fiume Tellaro.

Questo importante fiume della Sicilia sudorientale, che si origina dalle sorgenti del Monte Petritto (situato in territorio di Buscemi), scende verso sudest delimitando il confine tra le due province di Ragusa e Siracusa ricevendo le acque dei torrenti Montesano, Ricignolo e Menta.

Poco più a sud della Contrada Bellocozzo, in località “Gisirotta” (tra i territori di Modica, Rosolini e Noto), il Fiume Tellaro riceve a meridione le acque del suo principale affluente, il “Fiume Tellesimo” che scorre all’interno della cosiddetta “Cava dei Servi” (vedi sezione “Frigintini” per saperne di più).

L’economia di Montesano è basata principalmente sull’agricoltura e l’allevamento, con la presenza di varie aziende agricolo – zootecniche di cui molte di esse risultano ubicate all’interno di caseggiati rurali d’epoca.

L’area è caratterizzata da vari appezzamenti di terreno nei quali avviene la coltivazione di cereali, ortaggi e foraggio da pascolo.

Vi sono inoltre oliveti, carrubeti e mandorleti.

Le altre aziende presenti sono perlopiù imprese a carattere artigianale, impegnate principalmente nel settore edilizio e agroalimentare.

Le principali festività di quest’area sono quelle del “Cristo Risorto” di Montesano, e della “Madonna di Lourdes” di San Giacomo (per quest’ultima vedi la sezione “Ragusa” per saperne di più).

Per poter visitare le aree iblee limitrofe alla località di Montesano, bisogna seguire le seguenti regole valide per tutte le aree iblee della Sicilia sudorientale:

  • Avere un buono stato di salute non essendo soggetti a problemi psichici e motori o a malattie di qualsiasi genere;
  • Avere una buona dimestichezza nel sapersi muovere presso aree montane;
  • Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo/canyoning (riguardo ad arrampicate ed esplorazioni su pareti montane) o torrentismo (specie se si devono guadare fiumi e torrenti di qualsiasi portata);
  • Si possono visitare i territori iblei durante tutto l’anno, preferibilmente  nei periodi  primaverile o estivo o durante le giornate soleggiate, non è consigliabile effettuare ciò durante le giornate piovose o ventose (autunno o inverno) poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi a causa degli agenti atmosferici (essendo roccia calcarea è soggetta a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
  • Non lasciare rifiuti organici ed inorganici all’interno delle aree iblee (zone naturalistiche o meno);
  • Non accendere fuochi di qualsiasi tipo specialmente in estate e non gettare mozziconi di sigaretta, poiché potrebbero svilupparsi dei focolai incendiari che potrebbero propagarsi colpendo le circostanti contrade iblee;
  • Non disturbare la fauna;
  • Non danneggiare la flora e tagliare alberi;
  • Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
  • La raccolta di funghi, la caccia e la pesca sono consentite solo grazie alle apposite autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti, nelle aree in cui ciò è vietato tramite l’apposita segnaletica queste attività non sono assolutamente consentite;
  • È possibile effettuare scampagnate, escursioni o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sopracitate e soprattutto non bisogna campeggiare in aree potenzialmente pericolose da visitare o all’interno di proprietà private;
  • Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.

Sottosezioni

Luoghi da visitare

Feste, tradizioni ed eventi

  • Festa del Cristo Risorto di Montesano

Per saperne di più su prodotti tipici e artigianato visualizzate la pagina principale di Modica.

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