Acate, Castello Biscari

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Acate

Castello Biscari

Nell’area settentrionale di Piazza Libertà è ubicato l’edificio più rappresentativo della città di Acate, il Castello Biscari.

Esso è collocato di fronte alla Chiesa Madre di San Nicola di Bari, delimitato da essa dalla Villa Comunale cittadina.

Il Castello Biscari era la residenza acatese della famiglia Paternò – Castello che avevano il titolo di “Principi di Biscari” (antico nome di Acate) che durante i secoli svolse le funzioni di fortezza militare, residenza feudale, sede municipale e attualmente ha la funzione di spazio culturale.

La costruzione del Castello Biscari cominciò nel 1300 su di uno sperone roccioso che domina la limitrofa valle del Fiume Dirillo e da cui si può ammirare il Golfo di Gela anche se la sua costruzione “ufficiale” (che molto probabilmente riguardava interventi di ampliamento) risale al 1494 per volere del Barone Guglielmo Raimondo Castello.

Questa costruzione militare a cui si aggiunsero una serie di fortificazioni e di torrioni difensivi, oltre a proteggere il nascente Feudo di Biscari (comprendente l’omonimo centro abitato), serviva anche a controllare i territori limitrofi in caso di invasioni (in particolare quelle perpetrate da parte dei pirati saraceni).

Per tutto il 1500 il castello svolse funzioni di vera e propria “fortezza difensiva” e di carcere, in quanto esso comprendeva (e comprende tuttora) ambienti ipogeici che avevano funzioni carcerarie.

La sua funzione “difensiva” venne parzialmente meno nell’anno 1643 quando la famiglia Paternò – Castello adibì il castello a “residenza feudale” presso l’antico centro abitato di Biscari, divenuto nel frattempo capoluogo dell’omonimo “Principato” nel 1633.

Successivamente venne effettuata la costruzione dell’adiacente Chiesa di San Vincenzo, che faceva parte di questo edificio feudale (vedi il corrispettivo link nella pagina precedente per saperne di più).

In seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 il castello subì notevoli danneggiamenti che compromisero la sua stabilità.

Nel 1700 sotto Ignazio prima e Vincenzo Paternò – Castello dopo, si svolse la ricostruzione dell’edificio che assunse meno austerità grazie ad elementi architettonici tardo barocchi.

Il castello svolse la funzione di residenza della famiglia dei Principi di Biscari per tutto il 1700 e per buona parte della prima metà del 1800 fino a quando, nel 1824 vennero abolite le feudalità e quindi Biscari divenne “comune indipendente”.

La famiglia nobiliare utilizzò comunque il castello come dimora estiva (in quanto avente la residenza a Catania, presso l’attuale Palazzo Biscari) fino alla fine del 1800 quando esso venne acquisito dal comune divenendo sede del Municipio della cittadina Biscari, che nel 1938 venne ribattezzata col nome di “Acate”.

L’edificio ospitò anche la caserma dei carabinieri e l’ufficio postale acatese.

Dopo alcuni anni di abbandono a cui sono seguiti vari interventi di restauro, oggi il Castello Biscari è visitabile e al suo interno si tengono parecchi eventi culturali (molti di questi si svolgono durante le festività acatesi) apprestandosi ad ospitate uno spazio espositivo permanente su Acate e la sua storia.

Va detto che sul Castello Biscari vi sono varie leggende e aneddoti di natura popolare, alcuni di essi piuttosto interessanti tra cui la diceria riguardante una donna murata viva e morta all’interno delle pareti dell’edificio il cui fantasma si materializza di notte, a cui si aggiungono le leggende legate al trasporto ad Acate delle ossa di “San Vincenzo Martire” e al culto di “Maria Bambina”  (visita il link “Tradizioni popolari acatesi” nella pagina precedente per saperne di più).

Dopo i cenni storici passiamo alla descrizione del Castello Biscari.

Esso si presenta come un possente edificio collocato tra la Piazza Libertà (nel tratto attraversato dalla Via Archimede) a sud, le Vie Mameli e Piave ad est e a nord, e la panoramica Piazza San Vincenzo ad ovest in cui è posta l’omonima Chiesa, collegata al castello in quanto antica “Cappella Feudale” appartenente anche alla non più esistente “Abbazia di Biscari”.

Il prospetto principale è quello posto presso Piazza Libertà.

Esso è caratterizzato da un’elegante facciata di due ordini delimitata da due corpi esterni ricavati dai torrioni laterali dell’edificio (di cui quello sinistro avente ancora la merlatura tipica delle torri medievali) delimitati da robusti pilastri, oltre che dal corpo centrale (sempre delimitato da pilastri) in cui è posto il portale principale di forma arcuata, con sopra un balcone avente un’apertura rettangolare sormontata da un timpano spezzato.

Nei corpi laterali vi sono nella parte inferiore finestre rettangolari con sommità arcuata (aventi grate di ferro) con sopra balconi sorretti da eleganti mensoloni aventi aperture rettangolari sormontate da travoni lisci, con sopra piccoli lucernari rettangolari (del balcone del torrione destro rimangono solo i mensoloni mentre l’apertura è delimitata da un’inferriata, la finestrella superiore è murata).

Le pareti tra le torri e il corpo centrale possiedono nell’ordine inferiore 10 finestre rettangolari con sommità arcuata (5 per lato) mentre in quello superiore, che funge da veranda, vi sono altrettante aperture rettangolari con travone di coronamento e finestrella che funge da lucernario nella parte superiore.

Tra la Piazza Libertà e la Via Mameli è posto un antico bastione difensivo delimitato da pilastri avente finestre arcuate con al centro (con accesso dalla Via Mameli) un portale d’ingresso di tipo bugnato.

Un edificio privato tra le Vie Mameli e Piave si pone nei pressi dell’ala del castello posta nella suddetta via.

Qui possiamo ammirare un elegante corpo centrale delimitato da pilastri nel cui ordine inferiore è posto un portale arcuato con chiave di volta formata da un mascherone grottesco delimitato da pilastri bugnati che, assieme a quattro eleganti mensoloni, sostengono il balcone centrale ad apertura rettangolare con travone di coronamento sopra il quale vi è una finestra quadrangolare.

Sul fianco sinistro vi è un prospetto ad unico ordine con tre finestre rettangolari a fianco della quale vi è una cancellata che conduce all’ala est del palazzo.

Nel prospetto a destra di essa vi sono poste nell’ordine inferiore tre finestre rettangolari sopra le quali sono posti altrettanti balconcini ad apertura rettangolare e travone liscio di coronamento, di cui quello a destra ancora sorretto da mensoloni, mentre quelle di sinistra risultano incassati nella parete e delimitati da inferriate.

Sul vertice destro vi è il basamento di un torrione circolare.

L’ala posta presso Piazza San Vincenzo, adiacente all’omonima Chiesa (che, come detto prima, fungeva da “Cappella” del castello) comprende il prospetto laterale della torre descritta in precedenza (avente gli stessi elementi architettonici citati prima), che delimita a sinistra una breve veranda con due aperture rettangolari sempre sormontate da travoni.

A sinistra è collocata la Chiesa di San Vincenzo Martire.

L’interno del Castello Biscari possiede un elegante cortile con pavimentazione formata da pietre di fiume in cui, sui portici di collegamento tra gli ingressi di Piazza Libertà e Via Piave, vi sono eleganti loggiati formati da tre arcate sorrette da due colonne, all’interno dei quali vi sono aperture rettangolari con travone liscio posto a coronamento.

Presso il cortile possiamo ammirare eleganti portali e finestre di forma rettangolare e arcuata posti presso le ali del castello che ospitavano la residenza dei Principi Paternò – Castello.

Nella zona occidentale del cortile è posta una torretta poligonale con strette feritoie (considerata la costruzione più antica dell’edificio).

Al centro del cortile vi è una botola che conduce agli ipogei del Castello Biscari, che erano utilizzati prima come prigioni in epoca medievale, poi come depositi sotterranei (molto probabilmente comunicanti con una sorgente sotterranea).

L’interno del Castello Biscari è formato da eleganti stanze con elementi architettonici settecenteschi.

Nella parte inferiore dell’edificio sono poste le stalle, i magazzini e gli alloggi della servitù; in quella superiore invece vi sono le stanze ospitanti la residenza nobiliare della famiglia Paternò – Castello, Principi di Biscari.

Da ammirare l’ampio salone principale del castello che oggigiorno ospita uno spazio espositivo in cui si tengono mostre artistiche ed eventi di vario genere.

Un’ala del castello diventerà un museo permanente sul territorio in cui verranno esposti reperti e documenti riguardanti Acate e la sua storia.

Il Castello Biscari lo si può visitare chiedendo informazioni al Comune di Acate telefonando al numero di telefono + 39 0932 877 011 o visitando il sito web comunale www.comune.acate.rg.it.

Va comunque detto che durante la rassegna “Settembre a Biscari” (comprendente anche i festeggiamenti in onore di “San Biagio”), il Castello Biscari è aperto alle visite turistiche.

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