Acate, Festa di San Biagio Martire

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Acate

Festa di San Biagio Martire

La festa consacrata a “San Biagio Martire”, Patrono di Acate, è l’ultima grande festività sacra che si tiene presso la cittadina acatese. 

Essa è la più antica festa religiosa acatese celebrata sin dal periodo medioevale risalente alla fondazione dell’antica Biscari.

Questa ricorrenza che comprende la processione del Simulacro del Patrono della città viene celebrata la seconda Domenica di Ottobre di ogni anno, mentre la solennità liturgica viene celebrata il 3 Febbraio di ogni anno, data con cui si commemora il “Martirio di San Biagio”.

Questa vivace festività autunnale comprende anch’essa molti riti popolari ed è anche caratterizzata dagli eventi facenti capo alla rassegna “Settembre a Biscari” che si tengono proprio nel corrispettivo mese concludendosi proprio in occasione della festa patronale acatese.

Storia di “San Biagio Martire”

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Sulla vita di “San Biagio Martire” vi è poca documentazione a riguardo, ma si presume sia nato nel III secolo d.C. in Asia Minore presso l’antica città di Sebaste.

In età adulta divenne medico e abbracciò la fede cristiana venendo di seguito proclamato “Vescovo” della città di Sebaste posta in Asia Minore (odierna Turchia).

Si dice che compì parecchi miracoli di cui il più celebre fu quello di un bambino che stava morendo poiché aveva inghiottito la spina di un grosso pesce che gli rimase conficcata in gola, ma Biagio compì il miracolo facendola uscire dalla bocca del bambino salvandogli la vita.

La voce si sparse e molta gente con gravi malattie alla gola andò a farsi miracolare da lui.

In quanto cristiano venne perseguitato nel periodo in cui vi erano contrasti tra l’imperatore Costantino I detto “il grande” che diede libertà di culto ai cristiani, e suo cognato Licinio che al contrario di Costantino continuava a perseguitare i cristiani più per ragioni “politiche” che religiose (dato che era avversario di Costantino per il trono di “Imperatore di Roma).

Durante le persecuzioni di Licinio, Biagio venne arrestato e condotto dal prefetto Agricolao (pagano) che ordinò lui di ripudiare il cristianesimo e di adorare gli dei pagani.

Biagio si rifiutò maledicendo gli idoli. e Agricolao per ragioni religiose e politiche, fece prima imprigionare Biagio e successivamente lo fece torturare facendolo sfigurare con pettini metallici per cardare la lana.

Biagio venne infine giustiziato mediante decapitazione il 3 Febbraio dell’anno 316 d.C.

Biagio proclamato nel frattempo “Santo Martire”, venne sepolto a Sebaste, ma il suo corpo nell’anno 732 venne disseppellito per essere traslato a Roma (molto probabilmente per proteggerlo dalla profanazione dei saraceni) e imbarcato su una nave che, arrivata presso il Mar Tirreno di fronte alla costa occidentale della Basilicata, si trovò nel mezzo di una tempesta e dovette fermarsi nei pressi dell’attuale Maratea (PZ), dove il corpo del “Santo Martire” venne posto nell’attuale Basilica di San Biagio.

Durante i secoli le sue reliquie vennero sparpagliate in buona parte dell’Italia (a Maratea rimane comunque gran parte del suo corpo, ormai scheletrito).

“San Biagio” oltre ad Acate, nel resto della Sicilia viene venerato a Comiso (RG), Bronte (CT), Pedara (CT) e San Biagio Platani (AG) oltre che in varie aree dell’Italia e dell’Europa meridionale (in particolare la Croazia).

“San Biagio” è patrono dei dottori otorinolaringoiatri e protettore dei malati alla gola.

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Origine del culto acatese a “San Biagio Martire”

Il culto in onore di “San Biagio” molto probabilmente nacque nell’antica Biscari intorno al 1300 in seguito alla costruzione della prima Chiesa Madre che venne consacrata in onore del “Dottore Martire”, che venne quindi proclamato “Santo Patrono” del piccolo centro feudale.

Man mano il culto aumentò tant’è che il “Santo” venne cominciato ad essere festeggiato solennemente dapprima con solenni Messe e poi con le prime Processioni, che cessarono per un periodo di tempo in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 che provocò seri danni anche presso Biscari (attuale Acate).

Nonostante la riconsacrazione della chiesa prima a “Santa Maria delle Grazie” e poi a “San Nicola di Bari” avvenuta in seguito a varie ricostruzioni, il culto a “San Biagio” non è andato perso neanche con l’arrivo delle spoglie di “San Vincenzo Martire” avvenuto nei primi anni del 1700.

Oggigiorno “San Biagio” viene venerato due volte l’anno, il 3 Febbraio nel giorno della sua ricorrenza liturgica con cui si commemora il suo martirio, e la seconda Domenica di Ottobre, in cui viene celebrata la festività esterna in cui il simulacro acatese del “Santo” viene portato in Processione per le vie della città.

Il motivo più plausibile sul perché viene celebrata la festività esterna ad Ottobre molto probabilmente è dovuto al fatto che essa nasce come “festa di ringraziamento” celebrata dai contadini verso il “Santo Patrono” acatese per aver fatto loro avere un raccolto prolifico durante i mesi estivi.

La Festa Liturgica di “San Biagio” (3 Febbraio)

Il periodo preparatorio e la solennità liturgica

Il 3 Febbraio di ogni anno viene celebrata la solennità liturgica in cui si commemora il martirio di “San Biagio”.

Essa comprende un Triduo di preparazione che comprende le date del 31 Gennaio, l’1 e il 2 Febbraio e il suddetto giorno in onore del “Santo Martire”, in cui alle ore 18.30 si tengono solenni Messe presso la Chiesa Madre al cospetto del Simulacro di “San Biagio”, seguite da molti fedeli.

La festività termina con vari eventi parrocchiali.

La Festa Esterna di San Biagio

La “Sagra della Mostarda”, il Triduo di Preparazione e la Vigilia della Festa (secondo fine settimana di Ottobre)

La prima Domenica di Ottobre inizia il periodo di festa in onore di “San Biagio” con una solenne Messa verso le ore 18.00, a cui seguirà l’esposizione del Simulacro sull’Altare Maggiore della Chiesa Madre di Acate.

Oltre ai riti sacri, il primo fine settimana di Ottobre si tiene la “Sagra della Mostarda” che nelle giornate del Sabato e della Domenica allieterà la città acatese con degustazione di prodotti tipici locali di cui uva, vino e dolciumi a base di mosto (di cui appunto la “Mostarda”), a cui si aggiunge anche lo svolgimento spettacoli di vario tipo che cominciano alle ore 21.30 presso la Piazza Libertà.

Durante la settimana che precede i festeggiamenti si continuano a svolgere gli eventi riguardanti il “Settembre a Biscari” ossia vari spettacoli teatrali che si tengono ad Acate presso il Castello Biscari con inizio alle ore 20.00 (per saperne di più guarda nella pagina precedente il paragrafo “Eventi, sagre e rassegne enogastronomiche”).

Nel secondo fine settimana di Ottobre comincia il Triduo di Preparazione alla festa del “Patrono di Acate” in cui vengono celebrate solenni Messe presso la Chiesa Madre di Acate alle ore 18.30.

Dopo la Messa alle ore 20.00 si tengono sempre gli eventi legati al “Settembre a Biscari”, mentre il Sabato di Vigilia si tiene uno spettacolo musicale presso la Piazza Libertà (curato da artisti locali).

La Festa acatese in onore di “San Biagio Martire”

La Processione del simulacro di “San Biagio” (seconda Domenica di Ottobre)

La seconda Domenica di Ottobre comincia la solenne festa in onore di “San Biagio Martire” con lo sparo mattutino di colpi di cannone, seguito da un festoso scampanio.

Durante la mattinata si terranno solenni Messe alle ore 08.00, alle 10.00 e alle 11.00 seguite da parecchi fedeli.

Alle ore 12.00 uno sparo di fuochi d’artificio conclude i riti mattutini in onore di “San Biagio”.

Di pomeriggio iniziano i riti serali con la solenne Messa delle ore 18.30 in cui un alto numero di fedeli da onore al “Patrono di Acate”.

Al termine della funzione la statua del “Santo Patrono” viene collocata sul fercolo con cui verrà condotto in Processione per le vie della cittadina.

Alle ore 19.30 un vivace scampanio precede l’uscita di “San Biagio, salutata dall’applauso dei fedeli e ovviamente con l’accensione di fuochi pirotecnici.

Il simulacro di “San Biagio” percorrerà in Processione i quartieri cittadini (il tragitto varia quasi ogni anno) seguito da un gran numero di suoi devoti.

Dopo un lungo giro presso Acate, avviene il rientro della Processione di “San Biagio Martire”, salutato da un bello spettacolo pirotecnico.

Dopo l’entrata in chiesa, la statua di “San Biagio” viene ricollocata nel suo Altare dove viene venerato tutto l’anno.

La serata della festa termina con vari spettacoli musicali e sorteggi benefici organizzati da artisti locali.

Per informazioni più dettagliate visita la pagina facebook della Chiesa di San Nicola di Bari.

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