*Acate, Acquedotto Romano di Contrada Pavone

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Acate

*Acquedotto Romano di Contrada Pavone

Proseguendo per la cosiddetta “Strada Belvedere” (il cui imbocco da Acate è posto al termine di Via Gracchi), raggiungiamo l’area iblea della Contrada Pavone che risulta lambita dal Fiume Dirillo. 

Superiamo un piccolo caseggiato rurale alla nostra destra arrivando presso una rotatoria che si collega alla S.P. 90 e che scavalca il Fiume Dirillo, che delimita l’area nota come Casale (questa zona è nota anche come “Cava Pavone”).

Presso le rive del fiume vi sono i resti di un acquedotto di epoca romana inglobato all’interno di terreni privati.

Questo acquedotto era di tipo sopraelevato e serviva per convogliare le acque provenienti dalle sorgenti limitrofe al Fiume Dirillo presso i terreni in modo da facilitare l’irrigazione.

Molto probabilmente alimentava limitrofi villaggi rurali di cui quello collocato nei pressi della limitrofa area di Piano Pirrera, nonché la limitrofa area di “Odogrillo”, in cui si sviluppò il primo vero e proprio insediamento abitativo di tipo urbano collocato nel territorio acatese. 

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