Artigianato del ragusano, La Pietra di Comiso e la sua lavorazione

La lavorazione della “Pietra di Comiso” è un’antica arte nata a Comiso divenuta un’importante fonte economica per la città ipparina. Infatti Comiso, da sempre circondata da rilievi di tipo ibleo la cui caratteristica è quella di essere formati da una particolare pietra calcarea di colore chiaro che presenta una struttura molto simile al marmo, ha nel settore “lapideo” il vero e proprio picco di eccellenza riguardante il locale artigianato.

La Pietra di Comiso viene estratta all’interno di vasti impianti di estrazione collocati presso le contrade note come Margitello, Petraro, Canicarao, Manco – Vigna del Conte, Corallo – Barco e Crocilla. Queste località sono poste attorno alla città comisana a breve distanza da essa, ma un tempo la pietra veniva estratta dai siti di “Cava delle Grazie” e “Cucca” posti immediatamente a sud della città.

Si ha notizia della lavorazione della Pietra di Comiso a partire dal periodo greco – romano, in cui questo importante materiale lapideo era utilizzata per la formazione di blocchi con cui costruire mura di cinta e abitazioni. Successivamente venne utilizzata per la creazione di vari elementi architettonici decorativi di un certo pregio, essendo anche ottima anche per la realizzazione di sculture e di vari manufatti. Infatti secondo alcune “teorie”, il famoso “Tempio di Ercole” collocato all’interno della Valle dei Templi di Agrigento dovrebbe contenere alcuni elementi architettonici realizzati utilizzando appunto la Pietra di Comiso.

La Pietra di Comiso è anche definita la “Pietra del Barocco” assieme a quelle estratte presso le città di Modica, Noto e Siracusa, essendo quindi protagonista assoluta della ricostruzione tardobarocca del “Val di Noto”, l’estrema area sudorientale della Sicilia che venne distrutta dal terribile terremoto dell’11 Gennaio 1693. Molti edifici di Comiso e delle limitrofe città, infatti sono stati ricostruiti e decorati adoperando questa particolare pietra estratta nei pressi della città ipparina.

All’interno di Comiso vi erano un tempo laboratori in cui la Pietra di Comiso veniva lavorata in maniera artigianale da scultori e scalpellini che con le loro mani e tramite vari “attrezzi”, con molta maestria creano vere e proprie “opere d’arte”, Oggi nei dintorni della città comisana vi sono posti moderni stabilimenti collocati a poca distanza dagli impianti estrattivi in cui avviene la produzione artigianale (ma adoperando moderne tecnologie) vari tipi di manufatti (fregi, bassorilievi, balaustrini, colonne, capitelli ecc…) che vengono richiesti da buona parte della Sicilia, ma anche da altre zone d’Italia.

Va detto infine che Pietra di Comiso è purtroppo una risorsa che man mano andrà ad esaurirsi, e per questo viene estratta con molta cautela facendo attenzione a non danneggiare le limitrofe aree iblee.

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