*Augusta, Capo Stornello – Balata Liscia – Acque Verdi

Augusta

*Capo Stornello – Balata Liscia – Acque Verdi


La scogliera di Capo Stornello comprendente anche gli scogli della Balata Liscia e l’area marina nota come “Acque Verdi”.

Dalla Via Sant’Elena percorriamo Via Colonnello Salerno andando verso il centro abitato di Monte Tauro e da qui imbocchiamo Via Serpaolo percorrendola fino alla fine arrivando ad un bivio che a sinistra conduce all’area sommitale di Punta Serpaolo (vedi link nella pagina precedente) e a destra conduce ad una strada sterrata che costeggia la scogliera a nord degli Archi Vuoti (cavità marine poste più a sud). Qui troviamo un’alta insenatura ad “U” a nord della quale vi è posta la scogliera nota come Capo Stornello nota anche come “Balata Liscia”, chiamata così perché la sua superficie rocciosa si presenta “liscia” molto difficile da raggiungere a piedi (mentre tramite imbarcazioni sembrerebbe più facile) visto che è posta sotto un’altura posta ad est di Monte Tauro nei pressi della zona nota come “Monte Pergola” e per andarci vi sono sentieri un po’ scoscesi da percorrere (e quindi si sconsiglia la discesa a a persone con problemi di salute), ma ne vale la pena perché questa è una delle aree marine più belle della Provincia di Siracusa per la pulizia delle acque, per il panorama che possiamo ammirare e soprattutto perché è un luogo ad alta valenza naturalistica. E inoltre da quest’altura è possibile ammirare un ottimo panorama dell’Etna, della costa catanese nonché di Augusta e della sua costa meridionale.

Il Capo Stornello con la sua “Balata Liscia” è riconoscibile per la sua forma appuntita e, nonostante sembri un normale scoglio, presenta anch’essa irte scogliere delimitate da bracci marini che formano interessanti cavità nella roccia calcarea di cui la grotta nota per essere un nido di storni da cui deriva appunto il nome “Capo Stornello”.

A nord del Capo Stornello vi è un’insenatura curva nota come “Acque Verdi” posta tra la “Balata Liscia” e la grossa scogliera nota come “Punta Serpaolo”. Il nome deriva dal riflesso verde che le acque marine con le sottostanti rocce assume grazie alla rifrazione dei raggi solari, comune in tutti i mari del mondo, ma che qui popolanamente veniva chiamato “Acqui Virdi” e da allora presso questa zona è rimasto l’omonimo nome.

Va detto infine che presso l’area di Capo Stornello inoltre sono stati rinvenuti alcuni reperti ceramici di origine neolitica facendoci presumere che questo posto avesse un’antichissima frequentazione umana anche perché a poca distanza, presso la scogliera di Contrada Vetrano (posta un po’ più a nord), vi sono i ruderi di un villaggio neolitico di tipo rupestre; sull’altopiano invece vi sono i ruderi di vari caseggiati rurali e i basamenti di una costruzione a sezione circolare posta proprio sopra l’area della Balata Liscia (una torre di avvistamento?)

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