*Augusta, Cava del Torrente Cantera e rovine varie (Necropoli Neolitico – Castellucciana e Villa Romana)

Augusta

*Cava del Torrente Cantera e rovine varie
(Necropoli Neolitico – Castellucciana e Villa Romana)


La Cava Cantera in cui scorre l’omonimo torrente che lambisce le rovine di Megara Hyblaea.

La Cava Cantera, in cui scorre l’omonimo torrente che nasce in territorio di Sortino presso la Contrada Albinelli, scorrendo poi tramite la cavità nota come “Cava dei Mulini” oltrepassando numerose aree archeologiche (vedi sezione riguardante “Melilli” per saperne di più), entra in territorio augustano a nord dell’area montuosa nota come “Costa Gigia – San Cusumano”. Si presenta come un corso d’acqua che in estate è in prevalenza secco mentre in inverno durante le piogge possiede una discreta portata d’acqua. In epoca greca era noto come “Alabon”, il mitico fiume presso quale venne fondata Megara Hyblaea e alla foce del quale era posto il porto dell’antica città megarese.

La Cava Cantera comincia il suo tratto augustano dalla Contrada Baratta presso la confluenza con l’omonimo torrente aprendosi in un’ampia vallata che scorre verso il Mare Ionio ampiamente antropizzata e oltrepassata dall’Autostrada Catania – Siracusa e dalla S.P. 96 Melilli – Augusta (da cui si può raggiungere più facilmente il tratto augustano della cava).

In questa zona della cava vi sono rovine rupestri come tombe e grotte di epoca neolitico – sicula risalente all’epoca castellucciana e tracce di insediamenti abitativi e di tipo rurale (oltre a vecchi impianti di estrazione utilizzati per l’estrazione della pregiata pietra locale) di cui va citata la presenza di una “villa romana” che in realtà doveva essere un’antica masseria della medesima epoca (posta presso le sponde del Torrente Cantera). Il Torrente Cantera passa quindi sotto le Contrade Costa Gigia e di San Cusumano entrando nel suo ultimo tratto costeggiato dall’area industriale del petrolchimico siracusano dalla S.P. 114 (ex SS 114) asse attrezzato che attraversa la zona industriale da Augusta a Priolo scorrendo a sud della raffineria Esso di Augusta in Contrada Bufalaro sfociando in mare a nord del sito di Megara Hyblaea in territorio comunale augustano e fungendo anche per un breve tratto da confine col limitrofo territorio melillese (vedi sezione riguardante il territorio marino a sud di Augusta e Megara Hyblaea per saperne di più).

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