Augusta, Festività in onore di San Giuseppe (Festa Liturgica di San Giuseppe – Festa di San Giuseppe “A Spiga”)

Ad Augusta “San Giuseppe” è uno dei Santi più venerati e per questo viene festeggiato varie volte a Marzo sia nella sua ricorenza liturgica sia dai militari dell’Arsenale di Augusta (che si tengono entrambe il 19 Marzo) oltre alla principale “festa esterna” nota come “San Giuseppi ‘a Spiga” che si tiene la terza Domenica dopo Pasqua. Si tratta di un insieme di riti popolari antichi e moderni consacrati al “Padre di Cristo” che vanno a formare un culto molto sentito dagli augustani che, assieme alla parentesi delle festività pasquali (vedi link nella pagina precedente), fa da “anticipo” alla festa patronale consacrata a “San Domenico” del 24 Maggio.

Culto augustano a “San Giuseppe”

“San Giuseppe” come sappiamo già è stato il “Padre putativo di Cristo” che lo ha cresciuto assieme alla “Madonna” dal periodo della “Natività” andando a formare la “Sacra Famiglia”, fino alla sua morte (avvenuta in data ignota).  Da allora attorno al “Santo Falegname” si sviluppò uno dei più antichi culti di tipo cristiano che ancora oggi è rispettato, divenendo quindi il “Santo Protettore delle famiglie e dei lavoratori” (per saperne di più clicca qui).

Il culto a “San Giuseppe” nella città di Augusta è molto antico e risalirebbe alla fondazione della città, molto probabilmente alla costruzione della prima Chiesa in onore del “Santo Padre di Cristo”. Da sempre questo “Santo” viene venerato e pregato in quanto è il Protettore degli artigiani e dei lavoratori in generale, e quindi ad Augusta che è una città dalle antiche tradizioni marinare portate avanti da maestri d’ascia che costruiscono e riparano imbarcazioni, marinai, pescatori e costruttori di corde, vele e attrezzi da pesca a cui si aggiungono contadini, pastori, maniscalchi, fabbri, “Murassiccari” (costruttori di muri a secco e muratori in generale) e “Salinari” (coloro che lavoravano nelle saline attorno ad Augusta) ecc… il culto al “Santo Falegname” ha facilmente preso piede non fermandosi neanche durante il periodo del sisma del 1693 quando venne ricostruita la città proprio da gran parte di questi lavoratori. Oltretutto il “Santo” cominciò ad essere festeggiato fastosamente in seguito alla ricostruzione della Chiesa in suo onore sia nel giorno a lui consacrato (il 19 Marzo) con solenni Messe e Aste benefiche, sia la terza Domenica dopo Pasqua con la festa detta di “San Giuseppi ‘a Spiga”, che deriva dall’offerta delle prime spighe di grano a “San Giuseppe” per far si che il futuro raccolto formato da cereali (nelle cui spighe vi sono i germi di grano che vengono utilizzati per la produzione di farina) sia abbondante.

La stessa farina ottenuta dal grano del raccolto dell’anno precedente di conseguenza serve per la produzione di prodotti tipici della festa come “U Pani ri San Giuseppi” (pane benedetto che può essere semplice o arricchito da nocciole come il Pane Natalizio noto anche come “U Pani che Nuciddi”), “U Cudduruni” (una specie di focaccia rustica arricchita di solito con pomodoro schiacciato, cipolle e alici salate che viene riproposta in maniera moderna nelle pizzerie locali) e soprattutto “U Vastuni ri San Giuseppi” che è un tipico dolce simile alla “Cubbaita” (torrone tipico della Sicilia orientale) a forma di bastone curvo formato da mandorle e nocciole (talvolta anche semi di sesamo o pistacchi) legate con miele e cosparso di zucchero colorato. Le versioni più piccole si possono trovare nelle pasticcerie o nelle panetterie, mentre i “Vastuni” più grandi (alcuni sfiorano i 2 metri di altezza) vengono venduti durante la consueta asta del 19 Marzo di cui parleremo più sotto.

Altro prodotto tipico è la “Minestra di San Giuseppe” (chiamato dagli anziani “U Broru i San Giuseppi”) che un tempo veniva cucinata dentro grandi pentoloni e distribuita alle persone più povere. Essa è una zuppa a base di legumi (fave, piselli, fagioli, lenticchie, ceci ecc…) talvolta anche cereali (orzo, grano ecc…) e castagne secche (tenuti a mollo in acqua fredda per almeno 24 ore giusto il tempo di ammorbidirsi) misti a verdure selvatiche (borraggine, bietole selvatiche, cicoria selvatica, “Sinapa” ecc…) arrivando a comprendere anche vari tipi di ortaggi (zucchine, broccoli, patate, pomodori a pezzi ecc…) a seconda dei gusti divenendo un ricco minestrone che va a formare un interessante piatto vegetale molto nutriente (e povero di grassi) formato appunto da ingredienti poveri come cereali, legumi e ortaggi selvatici. Il tutto viene messo a bollire dentro grandi pentole dopo che si sono soffritte cipolle e carote in olio d’oliva per dare sostanza alla minestra (in molti non fanno il soffritto e mettono tutto direttamente a bollire). Quasi a fine cottura possono essere aggiunti formati di pasta corta (spaghetti spezzati o pasta mista tra cavatelli, anelletti, ditali, pennette, ruote ecc…). La “Minestra di San Giuseppe” (con o senza pasta o accompagnata col pane), dopo che viene insaporita con olio di oliva crudo, viene servita in buona parte delle chiese augustane e ancora viene ancora preparata durante la giornata consacrata al “Santo” in molte case di augustani che abitano al loro paese o altrove. Anche nei limitrofi paesi di Priolo Gargallo e Melilli vi è l’usanza di fare questo tipo di minestra in occasione della ricorrenza liturgica legata a “San Giuseppe” (anche se gli ingredienti utilizzati differiscono seppur in maniera minima dalla minestra augustana).

Inoltre dal 1951 presso l’area dell’Arsenale Militare (posto nella zona nordoccidentale del centro storico augustano, dietro i bastioni adiacenti alla Porta Spagnola) viene celebrata per volere di un operaio di officina e fedele a “San Giuseppe” di nome Carmelo Spirio che costruì una piccola edicola votiva in cui venne posta una piccola statua di “San Giuseppe” che veniva venerata, ma poi col tempo venne costruita una statua più grande collocata presso l’antica porta arcuata posta sotto il “Bastione Santa Teresa” (murata da molti anni) in cui è posta una Cappella votiva in onore di “di San Giuseppe” (da allora è nota come “Porta di San Giuseppe”). Questo Simulacro del “Padre di Cristo” che la mattina del 19 Marzo di ogni anno viene festeggiato dalla Marina Militare di Augusta e viene portato in Processione durante la festività del Patrono di Augusta “San Domenico”.

La Ricorrenza Liturgica di San Giuseppe

L’inizio della Novena di San Giuseppe (10 – 19 Marzo)

Il 10 Marzo di ogni anno comincia la “Novena di San Giuseppe” che termina il 19 Marzo, giorno consacrato al “Padre di Cristo”. Essa prevede nove giorni di solenni celebrazioni che si tengono presso la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta prima e presso la Chiesa di San Giuseppe dopo. Il 10 Marzo alle ore 17.00 uno sparo di colpi di cannone avvisa i cittadini dell’inizio delle celebrazioni in onore del Santo, e alle 18.30 la solenne Messa con cui iniziano i riti consacrati al “Santo Padre di Cristo”.

Nei restanti giorni dall’11 al 18 Marzo si terranno sempre solenni Messe alle ore 18.30 presso la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta che vedranno la partecipazione di molti gruppi ecclesiastici cittadini.

La Festa Liturgica di San Giuseppe del 19 Marzo; l’Asta di San Giuseppe

Alla fine della Novena alle ore 08.00 la città di Augusta viene svegliata da una serie di colpi di cannone che avvisano i cittadini dell’inizio della festa liturgica in onore di “San Giuseppe”. Alle ore 09.30 presso la Chiesa di San Giuseppe di Via Garibaldi inizia la prima solenne Messa mattutina, a cui seguirà alle ore 11 la Celebrazione in onore del “Santo Padre di Cristo” che rimane esposto ai fedeli sull’Altare Maggiore della Chiesa a lui intitolata posta presso la Via Garibaldi.

Nel frattempo presso l’Arsenale Militare di Augusta (posto presso il Viale Vittorio Veneto) si tiene la Festa di San Giuseppe in cui viene fatta una breve Processione del Simulacro di “San Giuseppe” tenuto all’interno della vecchia porta del Bastione di Santa Teresa a cui partecipano i militari, i loro parenti e coloro che lavorano all’interno della Marina di Augusta. Al termine di essa viene celebrata una solenne Messa a cui assisteranno i militari in istanza ad Augusta che, a seconda delle condizioni metereologiche, viene celebrata presso il cortile dell’Arsenale di Augusta.

Il pomeriggio del 19 Marzo, dopo la Messa serale che si tiene presso la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta, alle ore 18.00 nel sagrato della Chiesa di San Giuseppe in onore del “Santo Patriarca” comincia il rito più importante di questa festa; la cosiddetta “Asta di San Giuseppe”.

Si tratta di un mercatino in cui vengono venduti in una folcloristica asta varie specialità gastronomiche augustane tra cui “Cudduruni”, “Vastuni i San Giuseppi”, pani benedetti nonché vari prodotti tipici locali come vino, olio d’oliva, formaggi, frutta e verdura, carne, pesci, dolciumi vari (Cannoli, Cassate ecc…) e roba di vario genere donata dai fedeli (un tempo venivano venduti anche animali vivi, ora la loro vendita è stata vietata).

Quando il dono battuto all’asta viene finalmente venduto i banditori esclameranno la frase “Viva San Giuseppi!!!” e i soldi ricavati dalla vendita di questi doni vengono devoluti interamente in beneficenza per aiutare la gente più povera. Molte volte si toccano cifre molto alte per un dolce, un pane o una focaccia tipica, ad esempio per aggiudicarsi un “Vastuni ri San Giuseppi” di considerevoli dimensioni si può arrivare ad offrire dai 500 fino a più di 1000 euro. Va detto che fino a qualche anno fa vi era un noto imprenditore italoamericano di origini augustane (un tale Joe Conforte) che ogni anno dagli Stati Uniti ritornava ad Augusta proprio per aggiudicarsi il “Vastuni ri San Giuseppi” più grosso arrivando ad offrire svariate migliaia di dollari. Al termine dell’asta si può avere la possibilità di poter assaggiare la già citata Minestra di San Giuseppe.

C’è da dire che un’Asta sempre intitolata a “San Giuseppe” si tiene anche presso il Sagrato della Chiesa di San Nicola a Brucoli sempre il 19 Marzo.

La Festa di San Giuseppe”A Spiga” (terza Domenica dopo Pasqua)

Il Triduo e la Vigilia della Festa di “San Giuseppe ‘a Spiga”

Passata la Pasqua Augustana (vedi pagina precedente per saperne di più) Augusta si prepara nuovamente a celebrare “San Giuseppe” con la sua festa esterna detta del “Patrocinio” ma meglio nota come “San Giuseppi ‘a Spiga” che si tiene la terza Domenica dopo Pasqua. Come detto prima il nome della festa deriva dalle prime spighe benedette e offerte al “Santo” affinché il raccolto sia abbondante.

I riti in onore di “San Giuseppe” iniziano con il consueto Triduo che inizia di Mercoledì  protraendosi fino al Venerdì che precede la vigilia della festività con un solenne scampanio che, alle ore 9.30 del Mercoledì che precede la festa, avvisa la cittadinanza dell’inizio del periodo di preparazione alla suddetta festività. In questi tre giorni presso la Chiesa di San Giuseppe si tengono solenni Messe alle ore 18.30 al cospetto del simulacro del “Santo Padre di Cristo” che viene esposto presso l’Altare Maggiore della sua chiesa di appartenenza. Al termine delle Messe si possono tenere concerti di musica sacra presso la stessa Chiesa di San Giuseppe (che possono variare a seconda del programma annuale della festa).

Il Sabato della Vigilia che precede la festività presso il sagrato della Chiesa di San Giuseppe in Via Garibaldi si tiene una piccola sagra enogastronomica che comincia alle ore 17.00 protraendosi per il resto della serata; possiamo trovare in questa piccola sagra i piatti tipici della festività augustana in onore di “San Giuseppe” come la Minestra di San Giuseppe, i “Cudduruni” e i “Vastuni ri San Giuseppi” di cui abbiamo parlato in precedenza oltre ad altri prodotti tipici del territorio. Dopo la consueta Messa delle ore 18.30 verso le 19.00 si tiene quasi sempre un concerto musicale o una rappresentazione teatrale di tipo sacro. Terminata la sera della Vigilia i fedeli aspettano l’indomani per poter festeggiare “San Giuseppe”.

La Festività del Patrocinio di “San Giuseppe ‘a Spiga”

La terza Domenica dopo Pasqua la città di Augusta viene svegliata alle ore 08.00 dallo sparo di colpi di cannone a cui segue un folto scampanio proveniente dalla Chiesa di San Giuseppe, avvisando così i cittadini che la festa di “San Giuseppe ‘a Spiga” è cominciata.

Alle 9.00 presso la Piazza Castello all’interno della Villa Comunale Orso Maria Corbino si tiene la manifestazione sportiva nota come “Coppa San Giuseppe” che vede partecipare squadre augustane e no di minivolley per un breve torneo che si concluderà alle ore 12.00. Nel frattempo alle 9.30 presso la Chiesa di San Giuseppe si tiene la solenne Messa in onore del “Santo Padre di Cristo” a cui parteciperanno numerosi fedeli, tra i quali va citata la “Confraternita di San Giuseppe” che offrirà al Santo varie spighe verdi di grano come rito propiziatorio per un’abbondanza nei raccolti agricoli (ma anche per chiedere al Santo aiuto e assistenza durante il lavoro); da questo rito appunto nasce il nome di “San Giuseppe ‘a Spiga”. Alla fine della Messa terminano i riti mattutini della festività.

Nel pomeriggio, mentre si tengono le Messe serali nelle principali parrocchie augustane, alle ore 18.00 presso la Chiesa di San Giuseppe avviene “A Scinnuta” del Simulacro di “San Giuseppe” tra applausi e urla di invocazione all’indirizzo del Santo. Alle 18.30 un folto scampanio a cui si aggiunge lo sparo di fuochi d’artificio sancisce l’inizio della Processione di San Giuseppe, il cui Simulacro, dopo esser portato a spalla per un breve tratto che va dall’Altare Maggiore al sagrato di Via Garibaldi, viene collocato su di un monumentale carro trionfale che servirà a portarlo in Processione per le vie del centro storico augustano.

La Confraternita di San Giuseppe e i vari fedeli seguiranno il Simulacro attraverso le Vie Garibaldi, Piazza San Domenico, XIV Ottobre. Cristoforo Colombo, Epicarmo, della Rotonda, Principe Umberto fino alla Piazza Duomo, dove verrà acceso un sontuoso spettacolo pirotecnico in onore di “San Giuseppe”. Alla fine dei fuochi la Processione percorre il tratto nord di Via Principe Umberto fino alla Via Garibaldi, dove “San Giuseppe” rientra in chiesa salutato dagli applausi dei fedeli e da un solenne scampanio. Dopo il rientro “San Giuseppe” viene ricollocato nella sua nicchia posta sull’Altare Maggiore tra urla di invocazione e applausi; terminano così i festeggiamenti esterni in onore di “San Giuseppe” ad Augusta.

L’Ottava della Festa di San Giuseppe e la conclusione dei festeggiamenti

L’ottavario della Festa di “San Giuseppe ‘a Spiga” si compone sempre di un “Triduo” e di una “Vigilia” in cui, presso la Chiesa di San Giuseppe, si tengono solenni Messe alle ore 18.30 circa precedute dall’esposizione del “Santissimo Sacramento” che si tiene nelle cosiddette “Quaranta ore” che partono dal secondo giorno del Triduo fino alla Vigilia. Proprio quest’ultimo giorno vede alle ore 20.00 l’inizio di piccolo spettacolo musicale curato da artisti locali.

La Domenica dell’Ottava dopo la solenne Messa delle 18.30, dalla Chiesa di San Giuseppe esce la Processione del Santissimo Sacramento, dove verrà portato l’Ostensorio recante un’Ostia consacrata in una Processione che solca le Vie Garibaldi, X Ottobre, Alabo, Principe Umberto e nuovamente Via Garibaldi per rientrare in Chiesa. Durante il tragitto della Processione (salutata dal lancio di petali di fiori vari) molta gente usa appendere eleganti drappi o formare sistemi di illuminazione o semplici altarini.

Al termine di questa Processione terminano i riti consacrati a “San Giuseppe” che verranno riorganizzati sia il 19 Marzo, sia la terza Domenica dopo Pasqua con la festa di “San Giuseppe ‘a Spiga” facendo in modo che i fedeli, seppur debbano aspettare un anno circa per rivedere il proprio “Santo”, si preparino degnamente alla più fastosa festa patronale consacrata a “San Domenico Guzman” Patrono di Augusta.

Per saperne di più visita la pagina facebook della Confraternita di San Giuseppe.

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