Augusta, Feudo Romeo – Magnisi – San Cusumano – Riuzzo – Bagnoli

Augusta

Feudo Romeo – Magnisi – San Cusumano – Riuzzo – Bagnoli

Nell’estrema zona meridionale del territorio comunale augustano in Contrada Bagnoli è posto l’antico feudo settecentesco appartenente un tempo alla famiglia Romeo di Magnisi che comprendeva le Contrade di San Cusumano, Bagnoli, Torre Girotta (in territorio augustano), Riuzzo e la Penisola Magnisi (presso il limitrofo territorio comunale di Priolo Gargallo), ormai diviso in due dalla S.P. 114 Priolo – Augusta. Questa zona la si può raggiungere dalla medesima strada imboccando lo svincolo “San Cusumano” (posto nella carreggiata nord dell’ex statale ma raggiungibile dalla carreggiata nord dall’imbocco per l’Asse Attrezzato Megara tramite una “rotabile” che si collega le carreggiate tra loro rendendone possibile lo scambio e quindi l’inversione di marcia) e da qui proseguire percorrendo la strada complanare verso sud fino a trovarci di fronte alla tenuta feudale della famiglia Romeo di Magnisi, che si presenta ormai diroccata, mentre un altro interessante edificio è raggiungibile tramite il sottopasso della S.P. 114 che molto probabilmente venne edificato li dove sorgeva la cosiddetta “Torre Girotta” che da il nome alla limitrofa zona. 

L’edificio posto a sinistra della S.P. 114 ospitava la masseria con stalle, palmenti e frantoi, mentre quello a destra della strada a scorrimento veloce era la tenuta vera e propria del feudo; entrambi sono abbandonati all’incuria e visibilmente diroccati.

La masseria della famiglia Romeo di Magnisi si presenta come un grosso edificio comprendente le abitazioni dei “Massari” con all’interno i resti del palmento – frantoio nonché delle stalle e dei magazzini. La tenuta è molto più elegante anche se rimase incompiuta visto che di questa palazzina di campagna sono stati eretti solo i corpi centrale e di destra. Il corpo centrale presenta un portico arcuato d’ingresso sopra cui è posta una balconata ad apertura rettangolare sopra la quale vi sono tre finestrelle rettangolari sul frontone centrale. Il corpo destro presenta due finestre rettangolari su cui sono posti altrettanti balconi; sulla sommità di esso è posta una copertura spiovente. A sinistra sorge un caseggiato delimitato da un cancello con semi obelischi (ormai divelto) che conduceva all’interno di un piccolo cortile. L’interno è chiuso da diverso tempo (e sembrerebbe anche pericolante). Si presume che in questo sito sorgesse la cosiddetta “Torre Girotta”, un torrione di avvistamento sorta presso la costa per controllare lo spazio marittimo e avvisare la popolazione limitrofa in caso di invasioni dal mare (in quel periodo i maggiori pericoli provenivano dai pirati saraceni) di fronte alla quale vi erano i ruderi di una villa di epoca romana.

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