*Augusta, Foce del Torrente Cantera

Il Torrente Cantera è il corso d’acqua che scorre a nord delle rovine di Megara Hyblaea e principale fonte idrica dell’antica città megarese. Il tratto augustano del torrente è posto a poca distanza dall’area di Megara Hyblaea solcando le Contrade Costa Gigia e Bufalaro (un tempo vasta area agricola) fino alla sua foce in cui è collocato l’ex Faro Cantera da cui si entra nell’area archeologica megarese.

Il Torrente Cantera nasce in territorio sortinese presso la Contrada Albinelli e solca buona parte di quello melillese tramite la cava iblea nota come “Cava dei Mulini” (vedi sezione riguardante Melilli per saperne di più) attraversando buona parte della catena dei Monti Climiti e durante il periodo greco era noto come “Alabon” e come detto prima rappresentava la principale risorsa idrica della città di Megara Hyblaea, ma durante i secoli andò man mano a prosciugarsi prendendo le sembianze delle tipiche “Fiumare” siciliane secche in estate e interessate dallo scorrimento di acque di origine meteorica durante i periodi piovosi.

Dopo aver attraversato l’area iblea posta nella zona meridionale del territorio comunale di Augusta (in cui sono collocate diverse rovine rupestri, vedi sezione riguardante il territorio ibleo augustano per saperne di più) il torrente entra nell’area costiera presso la Contrada Bufalaro costeggiando a sud il sito di Megara Hyblaea e a nord l’area industriale formata dalla raffineria Esso (ex Rasiom, sorta sulle rovine della necropoli settentrionale della città megarese) e dalla centrale elettrica Enel Tifeo ed è costeggiato nella sua sponda meridionale dalla strada di accesso alle rovine di Megara Hyblaea (raggiungibile tramite l’Asse di Penetrazione Megara dalla S.P. 114 Priolo – Augusta, ex SS 114 seguendo la segnaletica per il sito archeologico megarese). Questo ultimo tratto del fiume vede una parziale infiltrazione di acque marine che, unendosi ad un modesto scorrimento idrico, fa si che l’ultimo tratto del suo alveo sia interessato dalla presenza di acqua.

Arrivati presso il Faro Cantera ci dirigiamo a nord tramite alcuni sentieri che ci conducono presso la sponda sud della foce del torrente in cui si presume vi fosse posto lo scalo portuale di Megara Hyblaea che si estendeva nel litorale a sud dello sbocco in mare del corso d’acqua. Di questo porto non rimane più traccia poiché venne dimesso ancor prima della conquista romana di Siracusa ma quando Megara Hyblaea era al culmine del suo splendore esso era di vitale importanza sia per la stessa città megarese sia per l’area dell’entroterra, in particolare la zona di Pantalica.

Nonostante la presenza di impianti industriali l’area della foce del Torrente Cantera preenta un’interessante vegetazione formata da macchia mediterranea nonché una piccola spiaggia (in cui è vietata la balneazione vista la presenza di insediamenti industriali) da cui possiamo ammirare un ottimo panorama del Golfo di Augusta e dell’omonima città.

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