Augusta, Resti delle Fortificazioni Spagnole (Bastione Madre di Dio – Bastione San Francesco – Bastione San Carlo – Bastione Santa Teresa e Porta di San Giuseppe – Bastione della Piazzaforte)

Augusta

Resti delle Fortificazioni Spagnole
(Bastione Madre di Dio – Bastione San Francesco – Bastione San Carlo – Bastione Santa Teresa e Porta di San Giuseppe – Bastione della Piazzaforte)


Mappa settecentesca raffigurante le fortificazioni spagnole a nord di Augusta.

La zona limitrofa alla Porta Spagnola di Augusta posta sulla sommità settentrionale dell’isola che ne ospita il centro storico (raggiungibile dalla Via Giovanni Lavaggi mediante il “Ponte Vecchio”) presenta quattro bastioni difensivi di forma angolare che si affacciano sul canale noto come “La Tagliata” scavato nel 1500 per separare la città dalla terraferma e renderla maggiormente difendibile. Queste imponenti opere difensive seicentesche sono state progettate dall’architetto militare di origine olandese Carlos De Grunenberg per volere del Viceré di Sicilia Francesco Benavides IV di Santo Stefano che intendeva fortificare ulteriormente Augusta migliorando le opere militari di difesa poste presso l’ingresso settentrionale della città. Va anche detto che prima della costruzione di questi massicci bastioni, Augusta era già protetta da opere militari cinquecentesche posti attorno al Castello (i Bastioni Vigliena, San Filippo, San Bartolomeo e San Giacomo) e da una cinta di mura che seguiva il perimetro dell’isola di epoca quattrocentesca voluta durante il periodo aragonese (di cui fa parte anche il “Bastione dei Forni” posto nell’area sudorientale del centro storico augustano e una porzione di mura di cinta poste presso la Via Marina Ponente, nonché il torrione ora inglobato all’interno della Chiesa di Santa Maria del Soccorso e al non più esistente “Bastione dei Cannizzoli” posto molto probabilmente nel vertice occidentale di Via della Rotonda ad angolo con la Via X Ottobre) oltre che dalle fortezze cinquecentesche marittime note come Forti Garcia e Vittoria e Torre Avalos e ad altre opere di fortificazione sempre del 500 come le Mura di Terravecchia con la sua omonima Porta (oggi collocata presso l’imbocco del Viale Risorgimento nella zona meridionale del centro storico augustano). Va citata anche l’esistenza della cinquecentesca Torre di Terravecchia nota anche come “Torre de Vega” (dal nome dell’omonimo Viceré che la fece costruire) sul sito in cui sorge attualmente il comando della Marina Militare di Augusta a sud di Viale Risorgimento, demolita nel 1964 in quanto ampiamente diroccata e impossibile da restaurare. Comunque sia queste opere militari resistettero al terribile terremoto del 1693 considerando che l’epicentro di questo gravissimo sisma che seminò distruzione in tutta la Sicilia meridionale era collocato proprio al largo della costa augustana. Ad est del centro storico era posto un altro bastione difensivo ora occupato dalla “Piazza delle Grazie” facente parte della Via Marina di Levante su cui si affaccia la Chiesa di Santa Maria delle Grazie col suo attiguo Convento.

Le fortificazioni seicentesche poste a ridosso della Porta Spagnola e nei pressi delle aree del Rivellino sono formate dai i Bastioni Madre di Dio, San Francesco, San Carlo, Santa Teresa e della Piazzaforte.


Le fortificazioni spagnole a nordovest di Augusta.

Il Bastione Madre di Dio, che si chiamava come l’omonima Porta ora non più esistente, è posto presso la Borgata a sud dell’area militare di Campo Palma; il suo ingresso è vietato per ragioni di sicurezza ma lo si può ammirare dal Rivellino di Augusta (raggiungibile dalla Via Giovanni Lavaggi tramite il Ponte Vecchio conduce alla Porta Spagnola) presentandosi come una parete in mattoni se segue la morfologia della costa. La parte orientale del bastione ha visto la costruzione nell’immediato secondo dopoguerra di palazzine poste proprio a picco sul mare.

Il Bastione San Francesco è posto proprio a ridosso della Porta Spagnola e si compone di due corpi di forma cuneiforme che andavano a formare una “struttura a tenaglia” in cui la porta si trova in mezzo, che rendeva facilmente difendibile l’area posteriore all’accesso cittadino. Possiamo ammirare la struttura “a zoccolo” del bastione costruita proprio sul mare che va a formare la sponda settentrionale del canale noto come “La Tagliata”.

Dal Bastione San Francesco, tramite una scalinata che passa sotto di un portico che conduce ad un camminamento posto a nord del castello, è possibile raggiungere il Bastione San Carlo, posto a nord del Castello Svevo di Augusta e culminante a nordest con una struttura a cuneo con ancora presenti le feritoie merlate utilizzate per la difesa del settore nordorientale di Augusta. Questa zona la si può anche raggiungere dalla Villa Comunale di Augusta (dall’area nota come “Sidili ‘o Cocciu”) o dall’imbocco lato isola del Viadotto Federico II da apposite scalinate e sentieri.

Il Bastione Santa Teresa è posto ad ovest del Castello Svevo di Augusta costeggiando l’inizio del Viale Vittorio Veneto e comprende per intero l’area che oggi corrisponde all’Arsenale della Marina Militare di Augusta andando a ricoprire il molo nord dell’area nota come “Darsena Vecchia” che era il principale scalo portuale della città dal periodo medievale fino alla seconda metà dell’800 in cui l’area del Porto di Augusta cominciò ad ingrandirsi. Infatti il collegamento tra la città di Augusta, il Castello e il vecchio porto, separati tra loro dal Bastione Santa Teresa era reso possibile tramite la “Porta di San Giuseppe”, che è un portico di accesso (ormai chiuso da un lato) che ora funge da “Cappella dell’Arsenale” recando all’interno una statua raffigurante “San Giuseppe” che viene venerata la mattina del 19 Marzo di ogni anno dai militari della Marina Militare di Augusta. Il portico arcuato presenta eleganti pilastri sui cui capitelli poggia l’arco in cui architrave riporta alcuni fregi. Un’inferriata in ferro battuto funge da cancellata (per poter visitare questa zona bisognerebbe chiedere il permesso alla Marina Militare di Augusta).


Le fortificazioni spagnole adiacenti al Castello Svevo di Augusta.

A nord del Castello Svevo vi era posta la Piazzaforte, un grande bastione ora occupato dalla Villa Comunale di Augusta che si componeva di un ampio spiazzale delimitato da una porta d’ingresso e da alte mura (ormai non più esistenti) che, tramite un altro “Rivellino” interno (su cui è stata edificato l’edificio ora sede della Polizia di Augusta). Da qui si prosegue presso un breve fossato su cui si affacciano i quattro bastioni che sorgono ai vertici del Castello Svevo di Augusta che prendono nome di Bastioni San Bartolomeo, San Filippo, Vigliena, e San Giacomo (quest’ultimo sede fino a qualche anno fa del cosiddetto “Museo della Piazzaforte”) e fanno parte del castello (vedi link “Villa Comunale Orso Maria Corbino e Parco del Castello” e “Castello Svevo di Augusta” nella pagina precedente per saperne di più).

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