Augusta, Porto di Augusta (Porto Megarese – Porto Xifonio)

Augusta

Porto di Augusta
(Porto Megarese – Porto Xifonio)

Cenni principali sul Porto di Augusta

Il Porto di Augusta è tra gli impianti portuali più importanti dell’intera Sicilia orientale per quanto riguarda il traffico petrolifero e militare, anche se detengono un’importante ruolo per quanto riguarda gli scali mercantili, da diporto e pescherecci e, in seguito alla costruzione di un nuovo approdo di tipo turistico si avrà anche un’ulteriore importanza per questo tipo di traffici. Il grande porto occupa gran parte della costa a nord di Siracusa e rappresenta uno dei più importanti scali del Mare Mediterraneo sia per la sua posizione strategica e per l’importanza militare, commerciale ed industriale a cui si vanno ad unire i piccoli scali per le attività pescherecce già presenti. Il porto possiede anche vari cantieri navali per la costruzione e la manutenzione di navi e vari tipi di imbarcazioni.

Gli impianti portuali megaresi si dividono in “Porto Megarese” posto ad ovest di Augusta e “Porto Xifonio” posto rispettivamente ad est. Tutte le strutture portuali di Augusta dispongono di fanali che segnalano la presenza dei pontili e dei moli, di aree in cui rifornire le imbarcazioni con acqua e carburante e di boe di segnalazione.

Porto Megarese
Impianti extraurbani: Porto Commerciale – Punta Cugno e pontili industriali – “Seno di Priolo” – Ex Idroscalo – Cantieri Golden Bay 


Foto panoramica del Porto Megarese.

Il Porto Megarese, chiamato così perché sorge presso lo specchio di mare antistante l’antica città greca di Megara Hyblaea posto ad ovest di Augusta. Gli impianti del “Porto Megarese”, chiamato così perché esso sorge presso le rovine di Megara Hyblea, sono stati costruiti a partire dal secondo dopoguerra per far si che il cosiddetto polo petrolchimico potesse avere nelle vicinanze moderni approdi dotati di imponenti oleodotti per far si che il petrolio venisse condotto rapidamente dalle cosiddette “superpetroliere” alle raffinerie. Siccome in tutta la costa a nord di Siracusa dovevano sorgere questi impianti di raffinazione del petrolio, la costruzione di questo megascalo interessò anche i territori comunali di Priolo Gargallo e Melilli.

Gli impianti portuali principali sono posti al di fuori della città augustana e sono raggiungibili dalla SS 193 Villasmundo – Augusta (strada a scorrimento veloce che collega i due centri abitati all’Autostrada Catania – Siracusa) e di essi fanno parte il Porto Commerciale e l’area portuale di Punta Cugno.

Il Porto Commerciale di Augusta, raggiungibile tramite l’omonimo svincolo dalla SS 193 è posto alla foce del Fiume Mulinello presso l’area delle saline poste alla sua foce (vedi sezione riguardante il territorio marino a sud di Augusta). Esso comprende una grande banchina di cemento in cui oltre alla palazzina di comando sono poste anche grosse gru per il carico e lo scarico dei container sulle grosse navi mercantili che approdano in questo scalo.


L’ingresso del Porto Commerciale di Augusta.


Il Porto Commerciale di Augusta.

L’area portuale di Punta Cugno è raggiungibile dalla SS 193 dallo svincolo “Zona Industriale – S.P. 114” comprende pontili militari (appartenenti alla limitrofa base della marina) e petroliferi facenti parte delle raffinerie Esso e Sasol (posti presso i due impianti di raffinazione) nonché un’area adibita a cantiere navale (cantieretringali.com). Ancora più a sud è posto il cosiddetto “Seno di Priolo” che è una grande diga foranea che racchiude l’intero scalo ad ovest di Augusta (formato da un braccio che parte da Contrada Terravecchia a sud dell’isolotto in cui è posto il centro storico di Augusta) e da una muraglia posta a nord della Penisola Magnisi (in territorio priolese) comprendente i pontili industriali del cementificio Buzzi Unicem e della raffineria Isab Nord (quest’ultima posta in territorio di Priolo Gargallo) nonché pontili riservati alla base militare di Cava Sorciaro (sempre in territorio di Priolo Gargallo). 


Lo scalo marittimo compreso tra Punta Cugno e il Seno di Priolo.


Il Seno di Priolo visto dal Porto di Augusta.

A nord del porto commerciale, tramite la S.P. 193 che costeggia le aree di Costa Pisone e San Lorenzo vi sono gli ex impianti dell’Idroscalo di cui faceva parte anche il maestoso Hangar dei Dirigibili di Augusta di cui restano sono gli edifici abbandonati da tempo, mentre a poca distanza vi è collocato un piccolo cantiere navale chiamato “Cantiere Golden Bay” ora adibita ad approdo per piccole imbarcazioni. Gli accessi a queste zone sono posti rispettivamente presso l’ingresso dell’ex Aeroporto Militare (Idroscalo) di Augusta “Luigi Spagnolo” e presso la traversa posta di fronte all’area artigianale nota come “Meccano 2”.

Grandissima parte di queste zone sono vietate ai visitatori per motivi di sicurezza a meno che non si hanno le apposite autorizzazioni lavorative.

Area Urbana: Cantiere Navale di Pantano Daniele e Pontile Maxcom – Darsena Vecchia, Banchina Sant’Andrea – Porto Militare – Vecchi Cantieri Navali – Darsena Nuova – Porto di Terravecchia

Gli impianti cittadini del “Porto Megarese” comprendono (da nord verso sud) l’area di Pantano Daniele comprendente il Pontile Maxcom, la vecchia Darsena comprendente anche la cosiddetta “Banchina Sant’Andrea” e il Porto Militare di Augusta, i vecchi Cantieri Navali cittadini, la “Nuova Darsena” e il “Porto Terravecchia”.

L’area più a nord dell’area portuale urbana di Augusta è formata dal Cantiere Navale di Pantano Daniele e dall’adiacente pontile petrolifero della Maxcom, raggiungibili rispettivamente dalle Vie Cantera e della Stazione (entrambe raggiungibili tramite la Via Giovanni Lavaggi). Il Cantiere Navale di Augusta (sito web www.cantierenoe.it) è posto nell’area che un tempo era feudo della famiglia Daniele posta in un’area paludosa (localmente “U Pantanu Danieli” ) ed è il principale dell’intera area portuale augustana. Adiacente ad esso vi è il pontile petrolifero della società Maxcom in cui oltre all’approdo navale vi sono anche serbatoi di combustibile (la cui installazione suscita da sempre aspre polemiche da parte dei cittadini augustani).


Il Cantiere Navale del Porto di Augusta.

Oltrepassato il Ponte Vecchio e l’area del Rivellino e della Porta Spagnola di Augusta, alla nostra destra è posta l’area della “Vecchia Darsena”, che è posta a sudovest dell’antica porta d’ingresso della città augustana. Essa non è altro che l’antico porto della città megarese sorto in epoca sveva, che poi divenne un’importante approdo commerciale e militare nei secoli a venire. In seguito alla costruzione di nuove infrastrutture portuali, nel porto svevo venne adibita la cosiddetta “Darsena”, in cui venivano riparate le barche. Oggigiorno la “Vecchia Darsena” ospita l’Arsenale di Augusta facente parte del suo “Porto Militare” (vedi più sotto).


La Darsena Vecchia del Porto di Augusta.

La “Banchina Sant’Andrea” è situata poco più a sud della “Vecchia Darsena”. Essa è formata da un massiccio molo in grado di poter attraccare grosse navi pescherecce e ovviamente piccole imbarcazioni da diporto; è considerato il principale approdo dei pescatori augustani.

A nord e a sud ella Banchina Sant’Andrea è posizionato il Porto Militare di Augusta in cui sono ormeggiate varie navi militare facenti parte della Marina Militare Italiana. Adiacente ad esso vi è posta la sede augustana dell’Arsenale Militare della Marina Italiana formato da moderni edifici che sono posti a ridosso della Vecchia Darsena (gli ingressi alle banchine del porto militare e all’arsenale sono severamente vietati agli estranei).


Il Porto Militare di Augusta.

A sud del Porto Militare sono posti i vecchi Cantieri Navali di Augusta in cui possiamo ammirare le vecchie botteghe e i capannoni in cui i maestri d’ascia augustani costruivano e riparavano imbarcazioni di vario tipo; molti di loro si sono messi anche a riparare grosse navi mercantili, petroliere e militari. Da questa zona hanno cominciato ad operare i due maggiori cantieri navali augustani che vennero creati rispettivamente nel 1890 dal maestro d’ascia Emanuele Noè (cantiere poi acquisito poi dalla società “Cantiere Navale di Augusta” titolare degli impianti di Pantano Daniele) e nel 1942 dal Commendatore Domenico Tringali (la cui omonima società è titolare del cantiere di Punta Cugno). In questa zona ancora oggi vi operano alcune ditte artigiane (meno noti di quelli citate ma non per questo meno importanti) che aggiustano e creano piccole imbarcazioni per i pescatori locali.

L’ingresso a tutte le aree sopracitate (dalla Porta Spagnola in poi) è posto presso la Via Marina Ponente imboccando la Via Vega; a nord di essa si imbocca la Via Darsena che costeggia la Banchina Sant’Andrea, i bacini del Porto Militare con il suo Arsenale e la Darsena Vecchia; a sud tramite la Via dei Cantieri costeggiamo l’area in cui sorgevano gli antichi “Cantieri Navali di Augusta”. 

Proseguendo verso sud sulla Via Marina Ponente, alla nostra destra possiamo notare l’ingresso della “Nuova Darsena”. Essa comprende un’area formata da un’ampia banchina e da un breve molo in cui sono ormeggiati rimorchiatori, imbarcazioni appartenenti sia alla limitrofa Capitaneria di Porto della città augustana sia a varie ditte che lavorano all’interno di tutto il porto augustano.


La Darsena Nuova del Porto di Augusta.

Infine il “Porto Terravecchia” è ubicato nell’omonima contrada comprendente la punta meridionale dell’isola in cui vi è ubicato il centro storico megarese, presso cui sorge la Torre Avalos. Questo porto, il cui unico accesso è posto alla fine di Via Risorgimento (raggiungibile da Via Marina Ponente tramite la Via Adua) è strettamente riservato alla Marina Militare (per cui l’ingresso a chi non è autorizzato è assolutamente vietato). Esso comprende un considerevole specchio d’acqua delimitato da alcuni pontili e protetto da un lungo molo meridionale da cui si snodano sia un pontile che lo collega all’isola in cui sorgono le rovine della Torre Avalos, sia la vasta muraglia in blocchi di cemento che va a formare il cosiddetto “Seno di Priolo”. Oltre al piccolo porto vi è anche la sede augustana della Marina Militare.

Porto Xifonio
Porto Turistico di Augusta – Approdi Pescherecci di Lungomare Rossini – Granatello

Il “Porto Xifonio” chiamato così dal nome “Xifonia” che indicherebbe un centro abitato di epoca greca sorto sull’attuale isolotto in cui sorge tuttora il centro storico di Augusta, è ubicato tra la costa orientale del centro storico di Augusta e la Contrada Punta Izzo.

Questo non è un vero e proprio porto, ma bensì un insieme di “porticcioli” in cui vengono attraccati piccoli pescherecci e imbarcazioni da diporto collocati lungo i Lungomari Rossini e Granatello. Le opere portuali sono rappresentate da piccoli ponteggi in cui vengono attraccate le barche di pescatori e diportisti.

Di questa area portuale farà parte in futuro il costruendo Porto Turistico di Augusta, che sarà ubicato presso il Lungomare Ionio (posto sull’area orientale dell’isola su cui è posto il centro storico cittadino) che comprenderà un ampio molo comprendente diverse banchine per grosse imbarcazioni turistiche e pescherecce oltre alla riqualificazione dell’area circostante nonché l’apertura di numerosi servizi turistici.


Il progetto del porto turistico Xifonio di Augusta.

Per saperne di più sui servizi offerti dagli impianti portuali di Augusta visita i siti www.portoaugusta.com (sito ufficiale degli impianti portuali di Augusta), www.poanet.net,www.harbours.net/augusta, www.ormeggiatoriaugusta.com (sito ufficiale degli ormeggiatori del Porto di Augusta) e www.guardiacostiera.gov.it/augusta (pagina riguardante la Guardia Costiera del Porto di Augusta).

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