*Augusta, Scogliera e Faro di Punta Giannalena (Faro Megara Giannalena – Scogliera e Spiaggia Giannalena – Cantra – Stazione di Megara Giannalena)

Dall’Asse di Penetrazione Megara (raggiungibile dalla S.P. ex SS 114 Priolo – Augusta seguendo la segnaletica per il sito di Megara Hyblea) proseguiamo in direzione del cementificio Buzzi Unicem fino ad una traversa semi sterrata che, dopo aver oltrepassato la Ferrovia Siracusa – Catania, si dirige presso la scogliera di Punta Giannalena (o Gennalena che dir si voglia).

Presso questa scogliera collocata a sud del sito di Megara Hyblaea è posto un faro militare noto come “Faro Giannalena”, un tempo vero e proprio “faro” ma ora utilizzato per il pattugliamento del mare tra Siracusa e Augusta. Si presenta come una torre squadrata di colore bianco e nero incassata in un basso edificio molto simile al Faro Dromo Gigia posto presso l’altura di Costa Gigia; l’accesso a questo faro è vietato in quanto è di proprietà della marina militare.

Sotto il faro si apre la scogliera di Punta Giannalena che forma un breve strapiombo da cui possiamo ammirare buona parte della costa meridionale del territorio augustano nonché l’isola in cui sorge la stessa città augustana. A sud e a nord di questa scogliera sono poste due spiagge sabbiose; la prima è la “Spiaggia Giannalena” occupata da un piccolo molo di cemento (antico approdo peschereccio) mentre la seconda è nota come “Spiaggia Cantra” o “Cantera” (chiamata così per la vicinanza dell’omonimo corso d’acqua) che sorge proprio presso l’area archeologica di Megara Hyblaea. In questa zona vi sono anche tracce di antiche sorgenti di acqua dolce ormai prosciugate di cui ne va citata una posta sotto la scogliera a nord della Spiaggia Cantra dove sorge l’ex Faro Cantera (ora antiquarium del sito archeologico megarese) formata da un’apertura delimitata da blocchi di pietra che conduce ad una grotta presso la quale vi era un pozzo che fungeva da “sorgente”, utilizzata da pescatori e contadini locali prima dell’espansione industriale (si presume che il pozzo sia seccato prima delle due guerre mondiali).

A sud di questa zona sorge all’interno dello stabilimento Buzzi Unicem anche una stazione ferroviaria nota come “Stazione di Megara – Giannalena” ormai dimessa e chiusa al traffico da moltissimi anni. Si presenta come un edificio moderno che fungeva da scalo ferroviario a seguito dell’espansione industriale a sud di Augusta, ma che vide diminuire il suo traffico passeggeri e merci sin dalla fine degli anni 70. La stazione è stata definitivamente chiusa al traffico nel 2009.

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