*Avola Antica, Altre rovine di Avola Antica e del suo territorio ibleo

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Avola Antica
(Frazione di Avola)

*Altre rovine di Avola Antica e del suo territorio ibleo


Rovine archeologiche sconosciute poste nei pressi della parete rocciosa tra la Pineta e la Cava di Avola Antica.

Il sito di Avola Antica e il suo limitrofo territorio ibleo possiedono un elevato numero di rovine archeologiche, ma di molte di esse si sa ben poco e le informazioni che oggigiorno si hanno a disposizione sono frutto degli studi condotti in passato da vari studiosi ed archeologi (tra cui citiamo Gaetano Apollo Gubernale).

Si sa per certo che l’antica Avola dovesse avere una grande cinta muraria che doveva cingere buona parte del Monte Aquilone, del rilievo noto come Cozzo Tirone e di buona parte delle Cave Pisciarello, Bugliola e Madonna delle Grazie.

Di esse non rimane più niente ma grazie a foto dal satellite si intravvedono dei terrazzamenti di forma poligonale, circolare e triangolare che molto probabilmente dovevano essere dei bastioni difensivi.

Salendo tramite la S.P. 4 Avola – Avola Antica – Manghisi troviamo dei muri a secco costruiti dai contadini che delimitano i loro terrazzamenti.

Dentro di essi sono state rinvenute numerose lastre di pietra, molto sicuramente sono delle rovine scambiate erroneamente per alcuni massi. Stessa cosa dicasi per tutta la zona montana circostante.

Nelle vallate Bugliola e Pisciarello, quando c’era molto più scorrimento delle acque, vi dovevano esserci dei mulini e delle canalizzazioni che portavano l’acqua di quei corsi d’acqua dentro l’antica Avola.

Una di queste è posta presso la Contrada Gebbia, presso l’area a sud del Monte Aquilone.

Non di sole “Case – Grotta” e chiese era formata la vecchia Avola, difatti nei terreni limitrofi vi sono ancora poche irrisorie rovine di quelli che erano palazzi nobiliari e abitazioni di vario tipo costruite in pietra locale.

Tra le varie chiese, non si conosce ancora la collocazione di molte di esse poste un tempo presso l’antica Avola.

Infatti non si conosce l’ubicazione delle Chiese di San Giovanni Battista, Sant’Antonio Abate (corrispondente al Convento dei Frati Minori Conventuali), Sant’Antonio di Padova, San Domenico (e del convento domenicano) e dei Gesuiti.

Anche le limitrofe aree iblee sono caratterizzate dalla presenza di numerosi ruderi, ma anche di vari siti di tipo rupestre.

Non si sa quante altre rovine giacciono presso il sito dell’antica Avola e nel territorio ibleo limitrofo, per cui bisognerebbe condurre nuove campagne di studi e scavi archeologici atti a ricostruire quella che era l’antica Avola.

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