*Marina di Avola, Area Marina di Capo Negro

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Avola
(Frazione di Avola)

*Area Marina di Capo Negro
(Porticciolo di Capo Negro – Resti della Tonnara di Capo Negro e della base Angloamericana – Scogliera di Capo Negro)


Capo Negro col suo impervio scoglio.

L’area marina avolese nota come “Capo Negro” (“Capu Niuru” in siciliano) è una delle più belle e particolari zone costiere del territorio avolese per via della sua omonima alta scogliera, ma anche per numerose testimonianze del passato oltre che per la ricchezza di flora e fauna ittica dei suoi profondi e puliti fondali marini.

Essa è raggiungibile dalla SS 115 Avola – Cassibile da due traverse che conducono alle aree sud e nord di questa zona marina: la Via Falaride e la Via Capo Negro.

Dalla “Via Falaride” da cui, imboccando la sua “II Traversa” arriviamo presso l’area a sud della grande scogliera di Capo Negro (posta al confine con l’area di Falaride) in cui troviamo un dimesso approdo di pescatori  collocato all’interno di un’insenatura rocciosa.

In quest’ultima zona zona possiamo ammirare l’alta costa formata da pietra calcarea a picco sul mare intervallata da piccole calette rocciose, potendo ammirare quel che resta del vecchio molo e degli attracchi in ferro dei pescatori.

Poco più a nord vi è posta una particolare scogliera argillosa.


La costa rocciosa della Contrada Capo Negro.


Foto del vecchio porticciolo di Capo Negro.

A nord possiamo ammirare la maestosa scogliera calcarea di Capo Negro, raggiungibile dalla “Via Capo Negro” collocata a poca distanza dall’imbocco dell’Autostrada A 18 Siracusa – Gela, percorrendo la strada per poi proseguire alla nostra sinistra fino ad una traversa sterrata alla nostra destra delimitata da un grosso albero di olivo.

Percorrendo questa strada arriviamo presso un’ampia zona rocciosa caratterizzata da un mare molto pulito ed incontaminato al centro della quale si innalza l’impervia scogliera che si protende come un grosso molo naturale verso il Mare Ionio, nota come “U Scogghiu ri Capu Niuru”.

Essa è in pietra calcarea ed è caratterizzata da scenografici gradoni scolpiti dalle onde marine che culmina in una protuberanza rocciosa a picco sul mare chiamata appunto “Capo Negro” sopra la quale vi sono i resti di una masseria che un tempo fungeva da piccola tonnara (ed era collegata ad un non più esistente approdo marittimo da una strada scavata nella roccia) nota appunta come “Tonnara di Capo Negro” (che era sotto la giurisdizione della Tonnara di Avola, vedi link nella pagina precedente per saperne di più) in cui molto probabilmente venivano stipati i tonni in attesa di essere lavorati nella più grande tonnara posta attualmente presso l’area di “Mare Vecchio” ad Avola.

Durante la II guerra mondiale negli anni 1940 questo edificio, dopo esser stata utilizzata per breve tempo come “Tonnara di Ripasso” sotto la proprietà della famiglia siracusana Pupillo, venne utilizzata come base militare prima dall’esercito italiano e poi da quello angloamericano cessando la sua originaria attività.

Questa zona marina è caratterizzata da profonde insenature rocciose (le cui pareti modellate dalle acque marine si presentano a gradoni come detto in precedenza) presso cui vi è una spiaggia rocciosa dal fondale basso ma scivoloso, mentre il fondale adiacente allo scoglio di Capo Negro è piuttosto profondo.

Sullo scoglio è possibile ammirare anche un arco che precede una piccola grotta marina, nonché una pittoresca caletta scavata nella roccia (un tempo sede del limitrofo approdo facente parte dell’antica Tonnara di Capo Negro) che conduce di fronte ad un isolotto roccioso.

A nord di Capo Negro la costa è alta ed è a strapiombo sul mare fino all’area di Chiusa di Carlo – Gallina. Dalla scogliera di Capo Negro inoltre possiamo ammirare un notevole panorama delle aree marine della zona meridionale della provincia siracusana.

I fondali profondi sono ricchi di fauna e flora marina e sono contraddistinti da acque molto pulite.


Il mare incontaminato della Contrada Capo Negro.


Foto dello Scoglio di Capo Negro con i resti della masseria utilizzata prima come tonnara poi come base militare durante la II guerra mondiale.


Lo scoglio di Capo Negro visto dall’omonima contrada.


La spiaggia rocciosa di Capo Negro.


Le pareti calcaree dello scoglio di Capo Negro.


Foto della masseria posta sullo scoglio di Capo Negro.


Caletta rocciosa presso lo scoglio di Capo Negro.


Isolotto roccioso posto di fronte allo scoglio di Capo Negro.


Piattaforma posta sullo scoglio di Capo Negro.


La punta dello scoglio di Capo Negro.


Arco e grotta rocciosa posto sotto lo scoglio di Capo Negro (lato meridionale).


La scogliera meridionale di Capo Negro e l’area di Falaride viste dallo scoglio.


L’alta costa a strapiombo posta a nord di Capo Negro.


Vegetazione tipica della zona di Capo Negro.

Va detto infine che presso la Contrada Capo Negro vi sono varie villette residenziali utilizzate nel periodo estivo, di cui alcune di esse divenute anche importanti strutture turistiche di tipo ricettivo. 

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