Avola, Carnevale Avolese

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Avola

Carnevale Avolese

Il Carnevale Avolese è considerata la festa più allegra della città di Avola, che si tiene ogni anno nel periodo che precede il Mercoledì delle Ceneri così come vuole la tradizione cristiana.

Di origine piuttosto antica, il Carnevale Avolese è uno dei principali della Provincia di Siracusa ed è considerato anche come uno dei più allegri ed interessanti Carnevali della Sicilia sud orientale per la varietà di Carri e Gruppi Mascherati che, quasi sempre, tendono a ironizzare su problemi e questioni di vario tipo.

Oltre ai carri e ai gruppi, il Carnevale Avolese è reso interessante anche dall’illuminazione artistica che adorna il Viale Corrado Santuccio, il Corso Vittorio Emanuele II e la Piazza Umberto I in cui si tengono i principali spettacoli carnascialeschi comprendenti recite di poesie dialettali ed esibizioni danzanti, cabarettistiche e musicali.

Cenni storici sul Carnevale Avolese

Le origini del Carnevale Avolese risalirebbero al periodo medievale comunemente alle celebrazioni carnascialesche italiane (per saperne di più in generale clicca qui).

I cenni storici principali sui festeggiamenti carnevaleschi avolesi sono forniti dallo studioso Gaetano Gubernale citandoli in un articolo della rivista “La Siciliana” nel 1912 prima, e nel suo libro “Avola Festaiola” poi.

I festeggiamenti avolesi che si tenevano tra il 1800 e il 1900 prevedevano la sfilata di carri agghindati da foglie di oleandro e trainati da asini, su cui poeti e cantanti si esibivano in dialetto locale; essi erano noti come “i Carri re Pueti”.

Oltre a ciò vi erano gruppi di gente in maschera che compieva burle e scherzi di vario tipo.

Tra queste maschere vanno citati i “Massari” aventi un copricapo noto come “Meusa”, camicia bianca e pantaloni neri, e contraddistinti dai “Vertuli” (bisacce) penzolanti ai lati e da un andamento saltellante.

Ad essi si aggiungono i “Micheli” che erano incappucciati da un copricapo bianco (aventi fori in corrispondenza degli occhi o della bocca) portando al collo vari “Cianciani” rumorosi e recando in mano “A Maccia r’Ardiculi” (ramo di ortica), che si rendevano protagonisti di vari scherzi nei confronti dei loro conoscenti utilizzando proprio il ramo di ortiche tenuto in mano.

Simili ai “Micheli” erano i “Piscaturi” che reggevano un “Panaru” da pescatore e una canna da pesca sulla cui lenza era attaccato un “Cocciu ri Pastiglia” (castagna secca), con la quale compivano vari scherzi.

Altre maschere tipiche di questo periodo erano quelle delle “Signure”, delle “Ruffiane”, dei “Ballarini”, dei “Duttura” e dei “Marinara”.

Tutte queste “Maschere” accompagnavano il fantoccio del “Re Carnevale” che veniva bruciato la sera del Martedì Grasso.

I festeggiamenti carnevaleschi dopo il secondo dopoguerra non compresero più i sopracitati riti, ma corrispondevano alla creazione del “Festival” ossia di un’area all’interno della quale si tenevano premiazioni di vario tipo che prevedevano perlopiù animali vivi o prodotti alimentari.

Dal 1961 nacque l’attuale formato del “Carnevale Avolese”, che prevede le sfilate di vari carri allegorici e di spettacoli di vario tipo presso la Piazza Umberto I tra cui la recita delle poesie dialettali che avveniva un tempo sui cosiddetti “Carri re Pueti”.

L’attrattiva principale di questo nuovo “Carnevale” fu la costruzione degli artistici “Carri Allegorici”, che è considerata tra l’altro un vanto dell’artigianato avolese.

Questi carri carnascialeschi sono in cartapesta e raffigurano una vera e propria “allegoria” che prende di mira eventi storici, personaggi politici, eventi legati alla cronaca nazionale ed internazionale e fenomeni di tendenza, ironizzando su tutto ciò.

Un esempio di “Carro Allegorico” è quello del “Re Carnevale” che precede le sfilate, per poi essere “bruciato” durante la serata del Martedì Grasso andando a concludere i festeggiamenti.

La lavorazione e l’assemblaggio di questi carri richiedono un lungo periodo di tempo che va a comprendere la creazione dei  bozzetti (volti, scenari ecc…) in cartapesta che successivamente vengono dipinti, la collocazione di dispositivi di movimento e dei generatori di corrente che li alimentano (e assieme ad essi anche luci e amplificazione sonora).

I “maestri carristi” avolesi sono molto noti e tra quelli “storici” vanno citati Paolo Florio, Giuseppe Consiglio e i fratelli Antonio e Paolo Esposito.

Al pari di quelli allegorici, anche la creazione dei “Carri Infiorati” è piuttosto importante. Essendo simili quelli allegorici per significato e per costruzione, essi sono caratterizzati dalla presenza di composizioni floreali variopinti.

Oltre ai carri allegorici ed infiorati, va citata anche la presenza di “gruppi mascherati” caratterizzati da una moltitudine di figuranti che danzano in strada seguendo determinate coreografia e indossando i loro particolari costumi.

I gruppi mascherati hanno più o meno lo stesso scopo dei sopracitati carri.

Oltre a ciò, va detto che il Carnevale Avolese è legato alla tradizione dei “Nivinagghi”, ossia degli indovinelli che vengono recitati durante il periodo carnascialesco.

Il Carnevale di Avola è anche importante dal punto di vista enogastronomico.

Infatti durante il periodo carnascialesco è usanza preparare i “Maccarruni” col sugo di carne di maiale (insaporito con ricotta fresca), la “Sausizza” (salsiccia) arrostita o al sugo), le immancabili “Chiacchiere” (dolci a base di pasta sfoglia fritta e cosparsi con zucchero a velo, cioccolato o granella di pistacchio), e i tradizionali cannoli di ricotta siciliani farciti con ricotta dolce.


Chiacchiere di Carnevale preparate ad Avola.

L’inizio del Carnevale Avolese

Il Giovedì Grasso e la prima sfilata di “Re Carnevale”

I festeggiamenti carnascialeschi iniziano nella giornata del “Giovedì Grasso” con la sfilata del carro allegorico raffigurante “Re Carnevale” che comincia alle ore 16.00 dalla Piazza Allende (tratto occidentale del Viale Lido di fronte alle scuole “De Amicis” e “Capuana”), che da qui percorrerà le vie principali della città accompagnato da sbandieratori e da bambini in maschera.

Presso la Piazza Umberto I si svolgono vari eventi per bambini.


Il carro del Carnevale Avolese che raffigura “Re Carnevale” (2011).

Il “Venerdì Grasso” e il “Sabato Grasso” presso la Piazza Umberto I a partire dalle ore 21.30 circa si tengono sempre vari spettacoli musicali e cabarettistici curati da artisti locali, e ad essi si accompagnano degustazioni di prodotti tipici locali (che si terranno fino alla conclusione del periodo carnascialesco).

La “Domenica di Carnevale”

La Sfilata di Carnevale e gli spettacoli in Piazza Umberto I

La Domenica di Carnevale è uno dei due giorni principali in cui si svolgono gli eventi carnascialeschi avolesi.

Verso le ore 16.00 dalla Piazza Franz D’Agata (meglio nota come Piazza Esedra) inizia la Sfilata di Carnevale comprendente i Carri allegorici e Infiorati, e i Gruppi Mascherati scolastici e privati che si esibiranno durante il percorso.

La sfilata, preceduta dal carro di “Re Carnevale”, percorre il Viale Corrado Santuccio e il Corso Vittorio Emanuele II per poi arrivare in Piazza Umberto I in cui la sfilata si concluderà a serata inoltrata.

Da ammirare la bellezza dei Carri infiorati e allegorici, che raffigurano allegoricamente il peggio di personaggi più o meno famosi della politica e della televisione, ma anche alcune spiacevoli tematiche (come guerre, malasanità, povertà ecc…) o vari fenomeni di tendenza.

Stessa cosa dicasi dei gruppi mascherati contraddistinti da variopinti costumi, che svolgono una precisa coreografia danzante di tipo itinerante.


Un esempio di Carro infiorato (2011).


Un esempio di Carro allegorico (2011).


Un Gruppo mascherato che sfila e balla durante il percorso della sfilata (2011).

Dopo la sfilata, alle ore 21.00 presso la Piazza Umberto I vi è l’esibizione canora e danzante di artisti vari e la discoteca in piazza che concluderà la Domenica di Carnevale

Il Lunedì di Carnevale

La Sfilata del Lunedì, le Poesia Dialettali e gli spettacoli serali

Il Lunedì pomeriggio a partire dalle ore 17.00 – 18.00 circa si svolge una piccola sfilata di tutti i Carri di Carnevale che inizia dalla Piazza Allende e termina in Piazza Umberto I (nella quale si tengono eventi per bambini).

Verso le ore 19.00 – 19.30 iniziano le prime gare delle “Poesie dialettali” in dialetto siciliano, composte per l’occasione dei festeggiamenti carnascialeschi.

La sera alle ore 21.00 si tiene uno spettacolo musicale curato da artisti locali.

Il “Martedì Grasso”.

La sfilata finale e il rogo di “Re Carnevale”

Il “Martedì Grasso” è l’ultimo giorno di Carnevale con cui si concludono i festeggiamenti carnascialeschi avolesi.

Alle ore 17.00 circa si tiene di nuovo la Sfilata dei Carri e dei Gruppi Mascherati seguendo lo steso percorso di Domenica, mentre in Piazza Umberto I si tiene l’atto conclusivo del concorso di poesie dialettali.

Al termine della sfilata, dalle ore 21.00 circa in Piazza Umberto I si svolgono le premiazioni delle poesie, dei carri e dei gruppi più belli in concomitanza con l’esibizione di cantanti noti nel panorama musicale italiano, a cui seguirà la discoteca in piazza.

Alle ore 24.00 circa si tiene il rogo del carro di Re Carnevale, che simboleggia la fine delle festività carnascialesche corrispondenti all’inizio del periodo di purificazione della Quaresima, che prepara gli avolesi per i riti pasquali con i quali viene commemorata la “Passione, Morte e Resurrezione di Gesù” (vedi link “Pasqua Avolese” per saperne di più).


Il rogo del carro di Re Carnevale.

Foto dei Carri infiorati, allegorici, dei gruppi mascherati e del Rogo di Re Carnevale (vari anni)

Per saperne di più sul Carnevale Avolese visita il sito www.carnevalediavola.com e la relativa pagina facebook.

Video del Carnevale Avolese

Carnevale Avolese (2017)
canale Sudest Sicilia

Carnevale Avolese (2019)
canale Sudest Sicilia

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