Avola, Chiesa di Santa Venera

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Avola

Chiesa di Santa Venera


La bella Chiesa barocca consacrata a “Santa Venera”.

La Chiesa di Santa Venera è considerata la più importante di Avola dopo la “Chiesa Madre” di Piazza Umberto I, in quanto essa è consacrata a “Santa Venera (o Veneranda) Martire”, avente il titolo di Patrona e Protettrice della città di Avola.

Si tratta di un’elegante chiesa barocca contraddistinta dalla svettante cupola semisferica costruita nell’anno 1962, essendo l’unico edificio sacro avolese ad averne una di questo tipo.

La preesistente chiesa era ubicata presso l’antica Avola nell’area nota come “Marchi” a poca distanza dalla caverna in cui secondo la tradizione popolare, “Santa Venera” visse per un certo periodo di tempo predicando il Vangelo alle popolazioni locali prima di essere martirizzata.

Il culto verso la “Santa Martire” venne meno nel periodo arabo, ma in seguito alla conquista normanna della Sicilia (e quindi anche dell’attuale territorio di Avola) venne ripristinato anche se allora il Santo più venerato era “San Nicola di Bari”.

Venne comunque Costruita la chiesa a Lei consacrata in un’area posta a poca distanza dalla sopracitata “Rutta i Santa Vennira”, caverna visitata da molti pellegrini.

Nel 1646 “Santa Venera” venne proclamata ufficialmente “Patrona di Avola” e la preesistente chiesa divenne ancor di più oggetto di culto fino a quando, l’11 Gennaio 1693 venne completamente rasa al suolo dal terribile terremoto che seminò distruzione nell’intera Sicilia sudorientale.

In seguito alla ricostruzione di Avola avvenuta più a valle rispetto all’originario sito sul Monte Aquilone (di cui oggi restano pochissimi ruderi), a partire dai primi del 1700 venne rifinanziata anche la costruzione della nuova Chiesa di Santa Venera.

Venne chiamato da Siracusa l’architetto Michelangelo Alessi che, dopo aver ridisegnato la nuova chiesa, guidò i lavori di ricostruzione avvenuti tra il 1713 e il 1715.

In seguito ad un altro sisma avvenuto nell’anno 1848 crollò l’originaria cupola della chiesa e parte del prospetto venne danneggiato.  Partirono quindi lavori di restauro terminati nel Dicembre 1852 che prevedevano la ricostruzione della cupola in forma poligonale.

Nel frattempo all’interno della chiesa venne sistemata la nuova statua raffigurante “Santa Venera” oggigiorno venerata dagli avolesi l’ultima Domenica di Luglio e il 14 Novembre.

Facendo un ampio salto temporale arriviamo nel periodo del secondo dopoguerra in cui la cupola della chiesa, nuovamente danneggiata dai bombardamenti della II guerra mondiale, venne progettata dall’architetto Pietro Lojacono e ricostruita nell’anno 1962.

La chiesa subì altri danneggiamenti a seguito del “Terremoto di Santa Lucia” avvenuto il 13 Dicembre 1990 ed è attualmente in fase di restauro (i lavori sono cominciati nel 2017).


La Chiesa di Santa Venera vista dalla Piazza Teatro.


La facciata della Chiesa di Santa Venera.

Passiamo alla descrizione della Chiesa di Santa Venera.

Essa è la terza terza chiesa più grande della città dopo la Chiesa Madre e la Chiesa di San Giovanni Battista, affacciandosi presso un ampio sagrato.

L’elegante facciata barocca del tipo “a torre”, costruita con blocchi di pietra locale è divisa in tre ordini orizzontali solcati da eleganti pilastri.

Quello inferiore è diviso in tre corpi da possenti pilastri in stile tuscanico che sostengono un’elegante trabeazione merlata ed è caratterizzato da un unico portale inquadrato da due pilastri aventi capitelli di stile ionico che sostengono un travone merlato rettangolare in pietra bianca, decorato ai vertici da eleganti bassorilievi di tipo geometrico – floreali e sopra cui è posto uno scudo di pietra di tipo araldico.

Ai lati sono presenti due nicchie ornate ambedue da una conchiglia centrale in pietra bianca nella parte inferiore e da un’elegante timpano nella parte superiore (sorretto da pilastrini laterali).

L’ordine centrale, formato da un corpo ai cui fianchi vi sono contrafforti a spirale ed inquadrato da due pilastri a capitello ionico che sorreggono la trabeazione superiore di tipo merlata, presenta una grande nicchia arcuata dove è posta una statua in pietra bianca raffigurante “Santa Venera” inquadrata da due piccoli pilastri sostenenti un timpano spezzato al centro del quale è posta una raffigurazione che raffigura il “Santissimo Sacramento”.

Ai lati del corpo posto nell’ordine centrale vi sono due eleganti obelischi.

L’ordine superiore è caratterizzato dal corpo che funge da torre campanaria, caratterizzato da tre nicchie arcuate arricchite da balaustrini sovrastate da tre pinnacoli sferici che, sorreggono due balaustre poste di fianco al frontone superiore di forma trapezoidale che sorregge la bella Croce in ferro battuto.

Nei prospetti laterali della Chiesa vi sono eleganti finestrelle che si affacciano presso la Via Marconi e il vertice sudorientale di Piazza Teatro, in cui è posto anche il portale laterale dell’edificio sacro di semplice forma rettangolare.

Particolare della facciata della Chiesa di Santa Venera.

Il portale barocco della chiesa.

Particolare delle decorazioni barocche della facciata.

Dietro la Chiesa è posta la grande Cupola semisferica progettata dall’architetto Pietro Lojacono e costruita nel 1962.

La sua struttura è in cemento armato ed è lastricata da mattonelle in cotto di colore rosso, caratterizzata da finestre tondeggianti e dal centrale tamburo.

Come detto in precedenza, essa è l’unica cupola di forma semisferica ad essere presente su una chiesa avolese.

La cupola della Chiesa di Santa Venera.

L’interno della chiesa è diviso in tre Navate disposte a “Croce Latina” che presentano un aspetto architettonico piuttosto sobrio.

Qui possiamo ammirare lo splendido Pulpito ligneo settecentesco ma anche un bellissimo organo a canne risalente al 1901 costruito dal Maestro Michele Polizzi di Modica posto sulla Cantoria lignea.


L’interno della Chiesa di Santa Venera.


La cantoria e l’organo della Chiesa di Santa Venera.


Particolare della cantoria e dell’organo della chiesa.

Nel Presbiterio della Chiesa è possibile ammirare l’Altare maggiore in marmo rosso sovrastato una grandiosa tela di forma ovale raffigurante “Santa Venera Predicatrice”, opera del pittore netino Costantino Carasi.

Ai fianchi possiamo ammirare piccole tele che raffigurano i santi siracusani “Santa Lucia Martire” e “San Marziano Vescovo”.


L’Altare Maggiore della Chiesa di Santa Venera.


La tela di Costantino Carasi raffigurante “Santa Venera Predicatrice”.

Negli Altari laterali di pregevole gusto barocco posti nella Navata di sinistra possiamo ammirare pregevoli tele raffiguranti la “Natività di Gesù” “Santi Crispino e Crispiniano” (del periodo seicentesco e proveniente da Avola Antica) e “Santa Maria e Gesù”.

È presente anche un Altare in stile liberty – neogotico dei primi anni del 900 presso il quale è collocata una statua raffigurante “Maria Ausiliatrice”, in cui è posta anche la statua che raffigura “San Giovanni Bosco”.

Da ammirare anche l’altare in cui è collocata la statua di “Santa Rita”.


La tela che raffigura “La Natività di Gesù”.


La tela che raffigura i “Santi Crispino e Crispiniano assieme alla “Madonna Immacolata”.


La bella statua che raffigura “Maria Ausiliatrice”.


La statua raffigurante “San Giovanni Bosco”.

L’Altare recante la statua di “Santa Rita”.


La statua che raffigura “Santa Rita”.

Nello splendido Altare barocco decorato con stucchi dorati ubicato nel transetto sinistro avente un doppio ordine di colonne (quelle esterne semplici, quelle interne tortili) sostenenti un timpano spezzato, troviamo la tela raffigurante “La Madonna del Rosario assieme a San Domenico di Guzman” (proveniente dall’Ex Convento dei Frati Domenicani).


L’Altare barocco posto nel transetto destro della Chiesa.


La tela raffigurante la “Madonna del Rosario e San Domenico”.

Al termine della Navata sinistra troviamo la bella “Cappella del Santissimo Sacramento”. Essa presenta un bel Tabernacolo e la volta a botte è decorata da interessanti stucchi policromi.

Sul Tabernacolo dorato troviamo delle statuine di “Putti” (Angeli aventi sembianze di bimbi paffutelli) e una bella statua raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù”.


La Cappella consacrata al “Santissimo Sacramento”.

 Nella Navata laterale destra in adiacenza al portale d’ingresso, troviamo una cappelletta incorniciata da eleganti fregi decorativi e racchiusa da una cancellata in ferro battuto.

All’interno di essa possiamo ammirare il bel Fonte Battesimale sopra cui è posto l’affresco raffigurante “Il Battesimo di Cristo”, 


La Cappella del Fonte Battesimale della Chiesa di Santa Venera.

Nella Navata destra sono presenti la tela raffigurante “Santa Marta e il demonio” (proveniente dal non più esistente “Eremo di Santa Marta” ubicato anticamente presso Avola Antica) posta presso l’ingresso laterale della chiesa, gli altari recanti i dipinti che raffigurano “San Vincenzo Ferreri” e “Santa Maria e Gesù Risorto” e l’altare barocco in cui è posto uno splendido “Crocifisso” in legno.

Il dipinto raffigurante “Santa Marta e il demonio”.

La tela che raffigura “San Vincenzo Ferreri”.

La tela che raffigura “Santa Maria e Gesù Risorto”.


Lo splendido “Crocifisso” ligneo.

Degna di nota la statua del “Beato Antonio Etiope” che merita particolare attenzione poiché è l’unico Simulacro che raffigura l’omonimo religioso di origine africana vissuto tra Noto ed Avola nel 1600.

Egli si convertì al Cristianesimo dopo esser stato utilizzato come servo da varie famiglie nobiliari netine e avolesi, che lo trattarono con benevolenza.

Dopo esser stato liberato per la compassione dei suoi ultimi padroni, lui decise di condurre una vita eremitica presso le “Grotte dei Pizzoni” ubicate dietro l’attuale Eremo di San Corrado di Fuori (poco più a nord della vicina città di Noto), morendovi in grazia di Dio.

Le sue ossa sono riposte in un reliquiario posto nella Chiesa del Santissimo Crocifisso posta presso il quartiere di “Noto Alta”.


La statua che raffigura il “Beato Antonio Etiope”.

 Nel transetto posto al termine della Navata destra troviamo l’elegante Altare in stile tardobarocco tendente al neoclassico (caratterizzato da due colonne che sorreggono un grosso timpano triangolare) consacrato a “San Giuseppe”, nella cui nicchia arcuata centrale è posto un gruppo scultoreo del 1715 che raffigura “San Giuseppe assieme a Gesù Fanciullo”.

Questa statua viene celebrata il 19 Marzo durante la festività liturgica consacrata a “San Giuseppe”.


L’Altare consacrato a “San Giuseppe”.


La statua che raffigura “San Giuseppe”.

Al termine della Navata troviamo la “Cappella di Santa Venera” racchiusa da una piccola cancellata in ferro battuto.

Le pareti della cappella sono decorate da stucchi policromi e il pavimento è lastricato con mattonelle in maiolica. Al centro di essa è collocata l’Altare, caratterizzato da due colonne marmoree che sorreggono un elegante frontone triangolare merlato, la cui nicchia contiene la statua argentea di “Santa Venera”.

Questa statua risale al 1864 ed è opera degli scultori catanesi Raffaele Abbate e Emanuele Puglisi – Caudullo, risalente al 1864.

La nicchia è coperta da un quadro contemporaneo raffigurante la “Patrona di Avola”, e viene aperta solo due volte: in occasione dell periodo della festa estiva di “Santa Venera” e della sua Processione (che comprende anche la solennità liturgica del 26 Luglio con cui si commemora il martirio della “Santa Martire”), e per la celebrazione del “Ritrovamento delle Reliquie di Santa Venera” il 14 di Novembre.

Qui vi è anche il monumento sepolcrale di Tommaso Astuto dei Baroni di Fargione (deceduto ad Avola nel 1824).


La Cappella consacrata a “Santa Venera” in cui è collocata la preziosa statua argentea della “Patrona di Avola”.


La statua argentea di “Santa Venera”.


Foto ravvicinata della statua di “Santa Venera”.

 Presso la Chiesa di Santa Venera viene conservato un prezioso Reliquiario argenteo contenente un pezzo di osso prelevato dalla mano di “Santa Venera”, anch’esso esposto solo durante i sopracitati festeggiamenti in onore della “Santa Patrona di Avola”.

Da citare infine la Sagrestia dell’edificio sacro, in cui sono posti arredi d’epoca e varie opere d’arte sacra.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Chiesa di Santa Venera.

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