Avola, Festa di Tutti i Santi e Commemorazione di tutti i Defunti

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Avola

Festa di Tutti i Santi e Commemorazione di tutti i Defunti

I primi due giorni di Novembre sono dedicati alla “Festa di Tutti i Santi” e alla “Commemorazione di tutti i Defunti”.

L’1 Novembre ricorre la solennità consacrata a “Tutti i Santi”, che viene celebrata con solenni Messe all’interno delle chiese parrocchiali avolesi.

Il 2 Novembre, in occasione della Commemorazione dei Defunti nota anche come “Festa dei Morti”, il Cimitero di Avola, così come quelli delle altre città in Provincia di Siracusa, si riempie di gente.

C’è chi prega per propri cari e chi abitualmente mette fiori o lumini ai morti per “Rifriscari l’Armi ro Priatoriu” ossia “Suffragare le Anime del Purgatorio”.

In questo periodo dell’anno si tenevano varie funzioni eucaristiche presso la non più esistente Chiesa delle Anime del Purgatorio un tempo posta all’incrocio tra le Vie Manzoni, Napoli e Manin.

Inoltre vi è l’usanza di mettere fiori e ceri anche nelle antiche tombe del Cimitero Vecchio, contenenti salme ormai dimenticate dalla gente col passare del tempo.In concomitanza con la “Visita ai Defunti”, il pomeriggio del 2 Novembre verso le ore 15.00 si tiene nello spiazzale del “Cimitero Nuovo” una solenne Messa di Suffragio.

Fuori dal Cimitero la vita è allietata dal mercatino situato presso la Piazza Regina Elena nonché dalla sempre viva tradizione legata ai “Doni dei Morti”.

Un tempo essi comprendevano frutta di stagione fresca (melagrane, mele cotogne, Fichi d’India ecc…) e secca (uva passa, castagne, noci ecc…), oltre a vari dolciumi noti come i “Dolci dei Morti”, il tutto posto su un artistico “carrettino” o dentro un canestro in vimini (“Panarinu” ) che veniva donati a bambini e bambine.

Ad Avola i “Dolci dei Morti” sono rappresentati dal “Facciuni” (biscotto simile ai “Totò” siracusani ma con glassa di colore rosso) o dai “Rametti” (biscotti ricoperti di cioccolato o glassa di vario tipo farciti con confettura alla frutta o cioccolata), nonché da vari dolci a base di mandorla come la “Frutta Martorana” o i “Pupi” a base di “Pasta Reale” di mandorla.


I “Rametti” al cioccolato.

Da citare anche le dure “Incanniddati” note anche come “Ossa re Morti” (biscotti duri a base di chiodi di garofano e miele), oltre ai tipici “Viscotti ri Mennula” avolesi e alla “Cutugnata”, confettura di mele cotogne fatta indurire in appositi stampini.


I biscotti noti come “Incanniddati”.

Inoltre in questo periodo viene preparata “A Mustata” a base di mosto d’uva che viene servita “morbida” cosparsa con abbondante granella di mandorle; oppure viene lasciata ad asciugare e quindi a seccare all’interno di vari stampini (così come avviene con la “Cutugnata” ).

In alcune famiglie è diffusa la preparazione dei “Panuzzeddi re Morti”, ossia il pane votivo da offrire in suffragio alle Anime del Purgatorio.

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