Avola Antica, Chiesa e Eremo di Santa Maria delle Grazie

Homepage – Avola – Avola AnticaChiesa e Eremo di Santa Maria delle Grazie

Avola Antica
(Frazione di Avola)

Chiesa e Eremo di Santa Maria delle Grazie


L’Eremo di Santa Maria delle Grazie posto sulla sommità del Colle Aquilone su cui un tempo era posta l’antica città di Avola.

L’antico Eremo francescano di Santa Maria delle Grazie o della “Madonna delle Grazie” (chiamato localmente “A Matri Razia” ), è il principale luogo sacro della frazione di Avola Antica.

Esso è stato progettato dall’architetto Giuseppe Alessi e ricostruito a partire dall’anno 1729 sulle rovine del preesistente Convento dei Cappuccini per volere del sacerdote avolese Sebastiano Li Gioi, per permettere lo svolgimento del culto cristiano presso le aree iblee a ridosso dell’antica Avola che risultavano ancora popolate perlopiù da contadini e pastori.

Il Convento venne consacrato nel 1769 alla “Madonna delle Grazie”, il cui culto era presenta presso l’antica città avolese, venendo praticato presso la Chiesa consacrata a “Sant’Antonio Abate” e all’interno della Cappella collocata presso il Castello sul Monte Aquilone (secondo a quanto scrive lo studioso Gaetano Apollo Gubernale nella sua opera “Avola Festaiola”).

Nel 1777 il frate eremita di origini avolesi Salvatore Lo Presti trovò casualmente l’effigie scolpita della “Madonna delle Grazie” sotto un masso assieme ad una “campana” che, secondo la tradizione locale, suonò attirando l’attenzione del religioso che così trovò l’immagine della “Matri Razia” tuttora venerata all’interno di questo edificio sacro (un’altra versione vorrebbe che il ritrovamento sia stato effettuato da un ignoto pastore).

Avendo l’aspetto di una tipica chiesetta rurale, la chiesa della “Matri Razia” era il luogo sacro frequentato dai contadini e dai pastori che abitavano ancora la zona montana di Avola, mentre l’adiacente convento venne abitato sia da coloro che si apprestavano ad entrare nell’ordine francescano tramite il noviziato, che da monaci eremiti.

Nonostante il decreto di eversione dell’asse ecclesiastico emanato nel 1866 dal Regno d’Italia, l’edificio continuò ad ospitare in parte vari frati eremiti fino ai primi decenni del 1900.

La Chiesa appartenne alla Parrocchia della Chiesa Madre dei Santi Nicola e Sebastiano divenendone rettoria per la frazione avolese di Avola Antica, rimanendo quindi aperta al culto e subendo vari interventi di restauro.

All’interno di essa, ogni Domenica alle ore 08.00 circa, viene celebrata la Messa per i villeggianti e per i residenti di Avola Antica (questa è l’occasione migliore per visitare la Chiesa).

Il limitrofo Eremo, al cui interno veniva organizzato il “Presepe Vivente” di Avola nel periodo natalizio, oggigiorno è sede un’eccellente struttura turistico – alberghiera.


L’Eremo della Madonna delle Grazie posto sui rilievi ibleo di Avola Antica.


Il rilievo ibleo su cui è posto l’eremo.

L’Eremo della Madonna delle Grazie è posto presso l’altopiano ubicato a nord del Monte Aquilone, in una posizione panoramica eccellente (lo si può scorgere dalla nuova città di Avola) essendo ubicato su di uno sperone di roccia che si erge tra il Vallone Bugliola e la breve cavità detta appunto “della Madonna delle Grazie”.

Esso è facilmente raggiungibile da una traversa posta tra la S.P. 4 Avola – Avola Antica – Manghisi e la piccola Pineta, seguendo le indicazioni per la struttura ricettiva che si chiama appunto come questo edificio conventuale.

Un cancello dopo il quale è posta una “Croce” in pietra ci avvisa che siamo già entrati all’Eremo, composto dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie e dal limitrofo ex Convento sede della “Casa dei Novizi” (ora facente parte della sopracitata struttura alberghiera).

Per visitare la Chiesa bisogna andare a destra di questa casa, mentre a sinistra si va presso l’ex edificio monastico.


Il Sagrato su cui si affaccia la Chiesa della Chiesa della Madonna delle Grazie.


La facciata dell’Eremo che domina il Monte Aquilone.

La Chiesa è posta su di uno scenografico Sagrato che funge anche da terrazza panoramica da si può godere di un’ottima visuale sulle circostanti vallate iblee potendo ammirare la città di Avola e gran parte della costa meridionale della Provincia di Siracusa.

La facciata della Chiesa è delimitata da due pilastri che sorreggono la torretta campanaria provvista di tre aperture arcuate.

Il portale d’ingresso presenta un elegante timpano arcuato delimitato da eleganti pinnacoli sferici, sopra il quale vi è una finestrella di forma circolare.

L’interno ad una sola Navata è molto arioso ed è decorato da eleganti stucchi murali. 

Sull’Altare Maggiore caratterizzato da due pilastri i cui capitelli in stile corinzio sorreggono un elegante frontone barocco orlato da merlature e statue di Angeli, è posta la copia del dipinto settecentesco (opera del pittore catanese Olivio Sozzi) che raffigura “La Madonna delle Grazie con i Santi Venera e Corrado Confalonieri” (l’originaria tela settecentesca è andata perduta).

Gli altari laterali della chiesa presentano arcate delimitate da due pilastri aventi capitelli in stile corinzio, che sorreggono un elegante travone merlato.

Nell’Altare posto nella parete sinistra della navata è posta la miracolosa immagine scultorea (presumibilmente quattrocentesca) ritrovata nel 1777 che raffigura la “Madonna delle Grazie”, ossia la “Vergine Maria” che allatta “Gesù Bambino”.

L’Altare della parete destra reca un interessante “Crocifisso” ligneo.

All’interno della chiesa sono poste infine varie opere pittoriche agghindate da stucchi settecenteschi, e inoltre va citata la presenza del simulacro raffigurante “L’Assunzione di Maria” celebrato il 15 Agosto durante la festa liturgica consacrata a “Santa Maria Assunta” (l’originario seicentesco oggi è posto all’interno della Chiesa Madre di Avola).

Dietro la chiesa vi è l’antico Convento (recentemente restaurato e come detto prima adibito a struttura ricettiva) appartenete ai Frati Minori Conventuali, in cui vi sono le celle in cui i Frati pregavano e passavano la loro vita in modo ascetico, il Refettorio e un piccolo Chiostro.


Il Convento dell’Eremo della Madonna delle Grazie.


Il convento visto dalla S.P. 4 per Avola Antica.


L’interno del Convento della Madonna delle Grazie.

Inoltre presso questo Convento vi sono stalle e granai all’interno dei quali vi si conservavano macchinari per la pelatura delle mandorle, arnesi metallurgici (fornace a mantice, incudini, pinze, martelli e ruote in pietra utilizzate per affilare i metalli), attrezzi agricoli (zappe, falci, picconi, forconi), bardature per gli animali da lavoro e oggetti vari (“Quartare” e giare in argilla, lanterne a petrolio, ferri di cavallo ecc…), che venivano messi in mostra durante la manifestazione natalizia del Presepe Vivente, che ora si svolge presso il “Belvedere” della Cava Grande del Cassibile.


Le stalle del Convento della Madonna delle Grazie.

Sotto il sito conventuale, vi è ubicato un un piccolo terrazzamento raggiungibile da una scalinata posta sotto il Sagrato della Chiesa.

Qui è presente una piccola grotta che fungeva da stalla rupestre, ricavata all’interno di una tomba di epoca sicula all’interno della quale, durante le vecchie edizioni del Presepe Vivente, veniva rappresentata la scena della “Natività”.

Poco più a sud è ubicato l’altopiano collegato sommità del Monte Aquilone, presso il quale sono poste gran parte delle tombe rupestri che formano la Necropoli di Avola Antica.

Per informazioni più dettagliate sull’Eremo della Madonna delle Grazie visita il sito web www.chiesamadreavola.it e la relativa pagina facebook; per quanto riguarda la struttura ricettiva collocata all’interno dell’ex convento visita il sito web www.eremomadonnadellegrazie.it.

Torna indietro

Torna alla pagina “Avola”

Torna alla home page