Avola, Festa di Santa Maria delle Grazie

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Avola

Festa di Santa Maria delle Grazie

La statua che raffigura “Santa Maria delle Grazie” venerata ad Avola presso la Chiesa di “Via Marina”.

La festa consacrata a “Santa Maria delle Grazie” si tiene il 2 Luglio di tutti gli anni presso la città di Avola e nella sua frazione extraurbana di Avola Antica.

Questa è una delle festività più sentite dalla comunità ecclesiastica di Avola e dagli avolesi che dimorano presso la frazione amministrativa posta sui limitrofi rilievi iblei in prossimità del Monte Aquilone su cui era collocata l’antica città di Avola.

Questa festa vede animarsi tre parrocchie, quella di “Santa Venera” che organizza i festeggiamenti ad Avola presso la Chiesa della Madonna delle Grazie in Via Giuseppe Piccione (ex Via Marina), e quelle della “Chiesa Madre” e di “San Giovanni”, che organizzano l’1 e il 2 Luglio il pellegrinaggio fino ad Avola Antica fino all’edicola votiva della “Matri Razia” ad Avola Antica e al suo limitrofo Eremo in cui è posta la venerata immagine miracolosa della “Madonna”.

Origini del culto avolese alla “Madonna delle Grazie”

Il culto alla “Madonna delle Grazie” (per saperne di più clicca qui), molto diffuso in Sicilia, è celebrato in maniera ufficiale presso la città di Avola dall’anno 1777 anche se, con molta probabilità esso ha origini molto più antiche secondo a quanto scritto dallo studioso Gaetano Apollo Gubernale nella sua opera “Avola Festaiola”, in cui la venerazione verso la suddetta “Madonna” era praticata presso la non più esistente Chiesa di Sant’Antonio Abate e all’interno della Cappella del Castello posto sulla vetta del Monte Aquilone.

Dopo il terremoto dell’11 Gennaio 1693 l’area in cui era posta l’antica Avola era colma di macerie e rovine, e nonostante buona parte dei superstiti scese in pianura ad abitare all’interno della nuova città esagonale, molta gente decise di rimanere ad abitare le aree limitrofe al rilievo ibleo su cui era collocata l’antica città avolese.

Infatti nel 1729 il religioso avolese Padre Sebastiano Li Gioi commissionò all’architetto Giuseppe Alessi la costruzione di un edificio conventuale con annessa chiesa sia per creare un convento per i novizi francescani, ma anche per dare un luogo di culto a coloro che continuavano a dimorare in prossimità dell’antica Avola.

Nel 1769 venne costruito l’attuale Eremo sul sito in precedenza occupato dal Convento dei Frati Cappuccini.

A 74 anni dal sisma, durante l’anno 1777 un monaco eremita tale “Salvatore Lo Presti” che dimorava presso il sopracitato Convento, sentì il suono di una campana provenire da un grosso masso.

Egli lo sollevò trovando la campana da cui proveniva quel suono e accanto ad essa un’icona della “Madonna delle Grazie”, che molto probabilmente era posta in una delle Chiese dell’allora quartiere alto dell’antica Avola noto come “Suso” (immagine venerata all’interno della Cappella del Castello?).

Quest’immagine in bassorilievo che ritrae la “Madonna che allatta Gesù Bambino” mostrando una mammella, venne collocata assieme alla sopracitata campana presso la chiesa del limitrofo Eremo che da allora venne intitolato alla “Madonna delle Grazie”, dando vita al culto in suo onore e al pellegrinaggio compiuto dagli avolesi verso il convento posto la dove un tempo era allocata l’antica città avolese.

Il culto alla “Madonna delle Grazie” proseguì dopo la requisizione dell’edificio conventuale in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico del 1866.

Erano infatti in molti i pellegrini che si incamminavano verso l’eremo, che durante il tragitto recitavano il rosario e varie preghiere cantate in dialetto, tra le quali la seguente i cui versi ono

Siciliano

“Ri luntanu vinemu,
ri mari pattemu.

Pi tia cantamu,
pi tia priamu.

Tu nosciu amuri,
tu nosciu valuri.

Se nun era ppi tia,
a noscia vita finia!”

Italiano

“Da lontano veniamo,
da mare partiamo.

Per te cantiamo,
per te preghiamo.

Tu nostro amore,
tu nostro valore.

Se non era per te,
la nostra vita finiva!”

Presso il luogo in cui avvenne il presunto ritrovamento nel 1896 venne costruita una Cappella Votiva in cui venne collocata una stampa che ritraeva la “Madonna delle Grazie di Avola”.

Anche presso la nuova Avola era presente una piccola chiesetta intitolata a questa “Madonna”, costruita nel 1699 a sudest della città avolese lungo la strada che conduceva alla “Marina”.

Quest’ultimo edificio sacro venne fatto restaurare dal Cavalier Vinci – Peluso nel 1899 come voto verso la “Matri Razia”, con la collocazione di un simulacro raffigurante appunto la “Madonna” venerata ad Avola Antica.

Nel Marzo del 1958 in quest’ultima chiesa venne portata l’originale immagine della “Matri Razia” in seguito ad una missione cristiana.

La festa in onore della “Madonna delle Grazie” era anche una valida occasione per compiere una scampagnata presso le aree iblee limitrofe alla frazione iblea avolese

Oggigiorno la festività continua ad essere è molto sentita dagli avolesi e il pellegrinaggio continua a svolgersi, anche se l’usanza della scampagnata si è ormai persa.

La Festa in onore della “Madonna delle Grazie”

Il periodo preparatorio e la Vigilia della festa (30 Giugno – 1 Luglio)

La festa consacrata alla “Madonna delle Grazie” di Avola viene celebrata presso la Chiesa posta in Via Giuseppe Piccione (ex Via Marina), e ovviamente presso l’Eremo della Madonna delle Grazie di Avola Antica.

Il 30 Giugno inizia il periodo preparatorio che va ad aprire i festeggiamenti in onore della “Madonna delle Grazie”.

Presso la Chiesa della Madonna delle Grazie di Avola si tiene la prima solenne Messa alle ore 19.00 che apre i riti in onore della “Matri Razia” seguita da molti fedeli.

La sera del 1 Luglio presso la Chiesa della Madonna delle Grazie si tiene la Messa serale  in onore della “Matri Razia” che apre i riti in suo onore e che, qualche volta, al termine di essa prevede lo svolgimento di uno spettacolo pirotecnico.

La Festa consacrata alla “Matri Razia”

Il Pellegrinaggio a piedi verso l’Eremo della Madonna delle Grazie (1 e 2 Luglio)

Nei giorni del 1 e del 2 Luglio, si tiene il votivo pellegrinaggio verso l’Eremo della Madonna delle Grazie.

Il pellegrinaggio dell’1 Luglio, è curato dalla comunità parrocchiale della Chiesa Madre di Avola.

Esso comincia alle ore 18.00 dal sagrato della Chiesa in Piazza Umberto I, da cui i pellegrini raggiungeranno la frazione di Avola Antica percorrendo la S.P. 4 risalendo il rilievo noto come “Monte Aquilone” per poi fermandosi presso l’edicola votiva, prima di raggiungere il soprastante eremo.

All’arrivo dei pellegrini, verso le ore 20.30 verrà celebrata una solenne Messa all’interno della Chiesa dell’Eremo della Madonna delle Grazie che concluderà la prima giornata di festa.

Il 2 Luglio, giorno consacrato alla “Madonna delle Grazie”, inizia il pellegrinaggio curato dalla comunità parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista.

Alle 05.00 – 05.40 circa del mattino, dal sagrato della Chiesa di San Giovanni i fedeli cominceranno ad incamminarsi verso la S.P. 4 Avola – Avola Antica per raggiungere poi il Convento della Madonna delle Grazie in mattinata.

Dopo l’arrivo dei pellegrini, alle ore 07.30 e 09.00 si tengono solenni Messe presso la Chiesa dell’Eremo della Madonna delle Grazie.

Durante tutta la giornata, la chiesa rimarrà aperta permettendo l’arrivo di coloro che effettuano il pellegrinaggio per conto loro. e l’omaggio all’immagine della “Madonna delle Grazie”.

Alle ore 19.00 l’ultima Messa in onore della “Madonna delle Grazie” che si tiene all’Eremo di Avola Antica conclude i riti legati alla “Matri Razia”.

Se in programma, vari spettacoli artistici e musicali che si tengono a partire dalle ore 20.00 presso l’Eremo della Madonna delle Grazie di Avola Antica, andranno a concludere questa festività avolese.

Per informazioni più dettagliate visitate il sito web www.chiesamadreavola.it e la relativa pagina facebook.

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