Avola, Festa di Santa Venera

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Avola

Festa di Santa Venera
(Festa Liturgica del 26 Luglio – Festa Esterna e Ottava – Solennità Liturgica del 14 Novembre)


Il Simulacro di “Santa Venera”, la Santa Patrona della città di Avola.

La Festa di “Santa Venera” consacrata alla “Patrona e Protettrice di Avola”, viene celebrata ogni anno l’ultima Domenica di Luglio in forma esterna, mentre le ricorrenze liturgiche che commemorano rispettivamente il Martirio e la traslazione delle sue Reliquie ricadono il 26 Luglio e il 14 Novembre.

Questa è la festa più importante della città di Avola essendone anche la principale manifestazione sacra estiva in cui viene celebrata la figura di “Santa Venera” (o “Veneranda”), una predicatrice nata presumibilmente nel sito tra le attuali città di Acireale e Acicatena.

Nei giorni in cui ricorre la festa esterna consacrata alla “Patrona di Avola”, ricadenti tra il fine settimana di Luglio e la prima Domenica di Agosto e comprendenti anche gli spettacoli del “Lunedì di Santa Venera”, la città avolese si riempie di turisti e visitatori che oltre ad assistere alla solennità, passa le proprie vacanze estive presso la cittadina posta presso l’area meridionale della Provincia di Siracusa.

Storia di Santa Venera

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I riferimenti storici alla vita “Santa Venera” o “Santa Veneranda” sono differenti e vi sono varie versioni “storiche” sulla sua vita.

Le fonti storiche più accreditate la vorrebbero nativa della Gallia (regione riconducibile all’attuale Francia) nel II secolo d.C. dai cristiani Agatone e Polena, divenendo predicatrice a 39 anni per essere martirizzata durante le persecuzioni cristiane effettuate durante il periodo in cui l’imperatore di Roma era Antonino Pio (138 d.C. – 161 d.C.).

Il corpo della “Santa Martire” sarebbe stato sepolto prima presso le Catacombe di Santa Domitilla a Roma e successivamente traslato presso Mortara (PV) in cui, all’interno della Chiesa di San Carlo Borromeo sono venerate le sue reliquie.

Alcuni identificano “Santa Venera” alla figura di “Santa Parasceva” (nome che fa riferimento alla “Resurrezione di Cristo”), martire venerata dalla chiesa ortodossa.

La “Santa Venera” venerata ad Avola invece sarebbe originaria dell’antica città di “Xiphonia” posta lungo le sponde del Fiume Aci (aree in cui attualmente sono posti i centri urbani di Aci Reale, Aci Catena e Aci Sant’Antonio), in cui sarebbe nata nel 100 d.C. 

Figlia di genitori cristiani di origini galliche (noti come “Agatone” e “Ippolita”), venne chiamata “Veneranda”.

Durante la sua giovinezza studiò approfonditamente la Bibbia sotto la guida dei genitori, e aiutò molta gente in difficoltà.

Alla morte dei genitori, la giovane Veneranda donò tutti i suoi averi, e all’età di circa venti anni cominciò a predicare il Vangelo in Sicilia orientale.

Lei predicò il Cristianesimo dapprima in Sicilia soprattutto nelle zone limitrofe alle attuali città di Aci Reale, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Santa Venerina dove pare che la “Santa” visse in eremitaggio per circa 10 anni.

Secondo varie fonti storiche, Venera (o Veneranda) predicò per un periodo presso l’odierno centro abitato di Grotte in Provincia di Agrigento.

La predicatrice, in questo periodo di tempo, visitò anche l’area in cui era ubicata l’antica città di Avola abitando una caverna posta nel versante orientale del Monte Aquilone, che in seguito divenne nota appunto come “Grotta di Santa Venera”.

La giovane Venera lasciò la Sicilia e andò a predicare in Calabria e Campania, venendo però arrestata e condotta dal prefetto Antonio, il quale per convincerla a praticare nuovamente il culto pagano, la fece torturare facendola immergere in una pentola di pece bollente.

Venera uscì illesa dalla pece e il prefetto Antonio appena vide questo miracolo le chiese perdono, la liberò e si convertì al cristianesimo.

Venera continuò così a vagare per le antiche colonie greche del Sud Italia venendo una seconda volta arrestata e condotta dal prefetto Temio (forse a Crotone), il quale la torturò con lo scopo di ricondurre la predicatrice al culto pagano.

Ovviamente Venera nonostante le torture non abbandonò il culto cristiano uscendo sempre illesa dall’ennesimo supplizio (secondo la tradizione fu data in pasto a belve feroci, alcuni citano un drago).

Il prefetto Temio e coloro che la torturarono, vedendo ciò si convertirono al cristianesimo.

Venera abbandonò l’Italia meridionale andando a predicare in Gallia Cisalpina (area corrispondente all’Italia settentrionale).

Qui venne arrestata e processata per l’ultima volta dal prefetto Asclepio, che a differenza degli altri prefetti Antonio e Temio non si impietosì e, nonostante la predicatrice subì con molta probabilità altre torture (che con molta probabilità venivano sanate tramite interventi miracolosi), non si convertì al cristianesimo.

Venera venne così condannata definitivamente a morte essendo decapitata il 26 Luglio del 143 d.C. 

Alcune fonti storiche vorrebbero che ella fosse stata giustiziata presso la sua città di nascita “Xiphonia” e, una leggenda a riguardo dice che la sua testa mozzata fu gettata dentro un pozzo artesiano, da cui si generò la sorgente termale posta sulle cosiddette “Terme di Santa Venera” poste nella contrada nota appunto come “Santa Venera al Pozzo” posta in territorio di Aci Catena (CT).

Inoltre quando la testa appena mozzata della martire cadde al suolo, i templi all’interno dei quali erano venerati gli idoli pagani crollarono a seguito di un forte terremoto.

In ogni caso il corpo di “Santa Venera” rimase insepolto, venendo traslato in un primo momento presso Ascoli Piceno, e in seguito a Roma presso le Catacombe di Santa Petronilla all’interno delle quali venne tumulato dal sacerdote cristiano Antimo il 14 Novembre di un anno imprecisato (forse qualche tempo dopo il suddetto martirio).

Oggigiorno esistono due corpi appartenenti a “Santa Veneranda”, uno posto a Mortara (PV) e uno ad Aci Reale (CT) e uno di questi dovrebbe appartenere o alla “Santa Venera” in questione, o alla bizantina “Santa Parasceva” che venne martirizzata a Roma (per saperne di più clicca qui).

Ad ogni modo i resti mortali della “Santa Venera” venerata ad Avola vennero inviati ad Aci Reale nel 1642, venendo traslati a sua volta presso la Cattedrale di Santa Maria Annunziata nel 1651.

Nel 1668 “Santa Venera” divenne ufficialmente “Patrona” della città di Aci Reale, anche se il culto all’interno del medesimo centro urbano era praticato dal periodo medievale.

Altre reliquie sono poste a Salemi (TP) presso la Chiesa Madre di San Nicola di Bari, a Grotte (AG) presso la Chiesa Madre di Santa Venera, e fino al 1799 presso la Basilica di Santa Maria a Pugliano di Ercolano (NA). 

Alcuni presunti strumenti con cui “Santa Venera” venne torturata e uccisa, si dice che siano stati rinvenuti a Taormina.

Nel 1647 “Santa Venera” venne proclamata “Patrona di Avola” e venne inviata anche qui una “reliquia”. 

[riduci]

Il culto avolese a “Santa Venera”


L’attuale Simulacro di “Santa Venera”.

Le notizie legate al culto di “Santa Venera” risalgono all’alto medioevo, quando ancora la città di Avola era situata sul Monte Aquilone (sopra cui sorge oggigiorno la frazione di Avola Antica).

Più volte gli avolesi pregavano la “Martire Acese” per far si che le pestilenze e le guerre non toccassero la città e in varie volte si gridò al miracolo.

Furono in molti i devoti a recarsi presso la “Grotta di Santa Venera” in cui secondo la tradizione locale dimorò la “Santa Martire” durante il suo periodo di predicazione nel territorio avolese.

Nel periodo normanno venne costruita una grande chiesa consacrata a “Santa Venera” posta presso il quartiere “Marchi” dell’antica città avolese, all’interno della quale con molta probabilità venne posta un’immagine (forse una statua) che la raffigurava.

Durante la prima metà del 1500 “Santa Venera” fu oggetto di profonda devozione da parte del “Beato Antonio Etiope”.

Nel 1647 “Santa Venera” venne ufficialmente proclamata “Patrona” della città di Avola venendo celebrata il 26 Luglio, data in cui si commemora il martirio.

Il terremoto dell’11 Gennaio 1693 distrusse l’antica Avola facendo crollare l’antica chiesa costruita in epoca normanna, distruggendo così anche quella che viene definita la “Prima Statua di Santa Venera”.

Dopo aver ricostruito l’attuale città di Avola e con essa l’attuale nuova (e attuale) Chiesa consacrata alla “Vergine Acese” avvenuta nel 1715, venne scolpita una nuova statua probabilmente da maestranza catanesi; questa era la “Seconda Statua di Santa Venera” che nella seconda metà del 1800 scomparì misteriosamente.

Dopo poco tempo a Napoli venne scolpita l’attuale “Terza Statua di Santa Venera”, che venne dorata a Catania dai maestri orafi Raffaele Abbate e Emanuele Puglisi – Caudullo con l’oro e l’argento proveniente dalle offerte e dagli ex voto dei fedeli.

Nei primi anni del 1900, secondo lo studioso avolese Gaetano Apollo Gubernale (1887 – 1953) la festa raggiunse il suo culmine in fatto di fasto e religiosità.

Difatti per la festa patronale l’amministrazione comunale di allora non badava a spese; Avola veniva addobbata con luci multicolori e festoni colorati, e venivano persino costituiti dei treni speciali con i quali gli abitanti di Siracusa e Noto potevano agevolmente raggiungere Avola in occasione dei festeggiamenti consacrati a “Santa Venera”.

La Statua era portata in Processione da un sontuoso carro trionfale chiamato “U Casteddu” (“Il Castello”) per la sua imponenza, e gli spettacoli pirotecnici effettuati per questa festività erano considerati tra i più grandiosi della Provincia di Siracusa.

Il giorno successivo, noto come “Lunedì di Santa Venera”, presso la Marina di Avola si tenevano vari giochi tra cui quello noto come “A Cuccagna a Mari” che consisteva nell’arrampicarsi su un’asse di legno resa scivolosa dalla presenza di grasso, posta su di un’imbarcazione ormeggiata lungo il tratto marittimo avolese; chi riusciva a compiere questa impresa vinceva vari premi.

I riti in onore di “Santa Venera” si concludevano la prima Domenica di Agosto con la celebrazione dell’Ottava.

In questa giornata si tiene la processione di una statua raffigurante “Santa Venera” effettuata per benedire il tratto di mare avolese affidandolo sotto la protezione della “Santa Patrona”, che avveniva su di una grande barca da pesca che partiva dal Molo di Avola, essendo poi seguita dalle imbarcazioni dei pescatori.

Agli inizi del 1900 tra I guerra mondiale, fascismo e II guerra mondiale, la festa attraversò una fase di declino.

Dalla metà degli anni 1950 in poi la festa in onore di “Santa Venera”, seppur non ritornando ai grandi fasti di un tempo, in un certo modo riacquistò il prestigio religioso e la venerazione popolare di un tempo.

Oggigiorno si sta cercando di migliorare i festeggiamenti di anno in anno per ridare quell’antico fasto alla “Festa della Patrona”, andando a ricelebrare anche il rito della “Processione a Mare” che si tiene la prima Domenica di Agosto per l’Ottava della festa.

I festeggiamenti estivi in onore di Santa Venera

La “Svelata” del Simulacro di “Santa Venera”, l’inizio dei riti in suo onore e la “Festa Liturgica” (prima Domenica di Luglio – 26 Luglio)

Il mese di Luglio, chiamato “U Misi i Santa Vennira” (“Il Mese di Santa Venera”), è contraddistinto da una serie di riti religiosi in memoria della “Santa Patrona” che si tengono nella Chiesa consacrata alla “Martire Acese”.

La prima Domenica di Luglio, dopo una solenne Messa che si tiene alle ore 19.00, nella Chiesa consacrata alla “Patrona di Avola” viene aperta la nicchia dove vi sono conservate la statua di “Santa Venera” e la sua Reliquia.

Il tutto avviene tra gli applausi della gente che aspettava la “Patrona” da quai un anno intero.

Per tutte le Domeniche del mese di Luglio che precedono la settimana consacrata alla “Patrona di Avola” vengono celebrate solenni Messe presso le Chiese di Santa Venera (ore 08.00 e 19.00) e della Madonna delle Grazie di Via Marina (ore 09.00).

Il 26 Luglio viene celebrata la “Festa Liturgica” con cui viene commemorato il “Martirio di Santa Venera” con solenni Messe seguite da molti fedeli, di cui la più solenne si tiene alle ore 19.00. 

Il Triduo di Preparazione alla festa e le manifestazioni sportive (ultimo fine settimana di Luglio)

 Nell’ultima settimana di Luglio si comincia ad entrare nel vivo dei riti consacrati a “Santa Venera”.

Il Lunedì, il Martedì e il Mercoledì  presso la Chiesa di Santa Venera, vi saranno solenni Adorazioni Eucaristiche alle ore 17.00 seguite da solenni Messe che si tengono alle ore 19.00.

Nel fine settimana inizia il “Triduo” in onore della “Patrona” che dura da Giovedì al Sabato di Vigilia che precede la festa, venendo celebrato con solenni Messe e Veglie di Preghiera che iniziano alle ore 19.00 presso la Chiesa di Santa Venera che verranno seguite da molti fedeli. 

Il Sabato di Vigilia, presso la Chiesa di Santa Venera alle ore 19.00 si terrà una solenne  Celebrazione Eucaristica in onore della “Patrona” che conclude il periodo preparatorio alla festa esterna.

Durante questi tre giorni vi sono anche numerose manifestazioni sportive in onore della “Santa Patrona” tra i quali citiamo la gara ciclistica notturna nota come “Coppa Santa Venera” (che si svolge il Venerdì che precede la festa verso le ore 19.30, vedi paragrafo nella pagina precedente per saperne di più), vari tornei calcistici al campo sportivo di Avola e il non più disputato “Palio Ippico di Santa Venera”.

Quest’ultimo comprendeva varie corse di cavalli che si tenevano lungo Viale Corrado Santuccio nei giorni che precedevano la festa.

Di sera presso la Piazza Umberto I, a partire dalle ore 21.00 vengono organizzati spettacoli di vario tipo.

In quest’ultimo periodo inoltre viene allestita l’illuminazione artistica all’interno del centro storico avolese, oltre al tradizionale mercatino di bancarelle.

La Festa di Santa Venera (ultima Domenica di Luglio)

I riti mattutini in onore di “Santa Venera”

La mattina dell’ultima Domenica di Luglio alle ore 07.00 circa la cittadinanza si sveglia al rumore dello scoppio di una serie di colpi di cannoni sparati in aria, che annunziano l’arrivo del tanto atteso giorno consacrato alla “Santa Patrona” di Avola.  

Alle ore 08.00 inizia una prima Messa presso la Chiesa di Santa Venera.

Alle 10.30, sempre presso la Chiesa di Santa Venera vi è la Messa solenne nella Chiesa consacrata alla “Santa Martire” alla quale presenziano le maggiori autorità cittadine.

In questa funzione come da tradizione, il sindaco di Avola offre simbolicamente un Cero alla “Santa Patrona”.

Verso le 12.00 un vivace scampanio e lo sparo di colpi di cannone chiudono i riti mattutini in onore di “Santa Venera”.

La Processione di Santa Venera

Dopo un pomeriggio abbastanza festoso passato prevalentemente alle limitrofe bancarelle o a mare, in cui la Chiesa di Santa Venera rimane aperta per permettere ai fedeli di onorare il simulacro della “Santa Patrona”, iniziano i riti serali della festa.

Presso la Chiesa a lei consacrata, alle 19.30 si tiene la Messa serale in onore della “Patrona di Avola” che precede la Processione del suo Simulacro per le vie della città avolese.


La Messa serale in onore di “Santa Venera”.


Il Simulacro di “Santa Venera” esposto in Chiesa.


Il Reliquiario contenente un frammento osseo del braccio di “Santa Venera”.

Dopo la Messa il fercolo con cui la statua della “Santa Patrona” viene allestito per essere successivamente condotto in Processione.

Alle 20.30 un vivace scampanio e uno sparo di fuochi artificiali saluta l’uscita del Simulacro argenteo di “Santa Venera”, che girerà per le vie del centro storico avolese posto su di un maestoso Carro Trionfale.

La statua della “Santa Patrona” verrà seguita dalla banda musicale e dalle autorità cittadine, oltre che da un grande numero di fedeli.


L’uscita della Statua di “Santa Venera”.


I fuochi d’artificio sparati durante l’uscita di “Santa Venera”.

“Santa Venera” verrà condotta per buon parte del centro storico della città dove verrà accolta da un cospicuo bagno di folla, effettuando varie soste di preghiera presso le principali chiese avolesi.


La Processione del Simulacro di “Santa Venera” per le vie della città di Avola.

Quando “Santa Venera” entrerà in Piazza Umberto I collocandosi al centro di essa in sosta, la cittadinanza avolese saluta vivacemente la sua “Santa Patrona” con applausi e invocazioni.


Il Simulacro di “Santa Venera” presso la Piazza Umberto I.

Dopo l’incontro con gli avolesi, verso le ore 22.00 circa verrà effettuato uno spettacolo pirotecnico in onore della “Santa Patrona”.


Lo spettacolo pirotecnico in onore di “Santa Venera”.

Dopo lo spettacolo pirotecnico, il Simulacro di “Santa Venera” si dirige presso la Piazza Teatro scendendo dal Corso Garibaldi.


Il tratto finale della Processione di “Santa Venera”.

Appena la statua sta per rientrare in Chiesa salutato da un continuo scampanio e da uno sparo di fuochi artificiali.


L’entrata della Processione di “Santa Venera”.


I fuochi artificiali sparati durante l’entrata.

La “Patrona di Avola”, dopo la sua entrata in Chiesa verrà salutata dall’inno dedicato alla “Santa”.

La Chiesa rimarrà aperta fino a tarda notte con la statua di “Santa Venera” esposta ai fedeli presso l’Altare Maggiore.


La Statua di “Santa Venera” posta in Chiesa per essere adorata dai fedeli.

Il “Lunedì di Santa Venera”

Il giorno seguente alla festa, noto come “Il Lunedì di Santa Venera” è considerato anch’esso come “festivo”, dato che in passato venivano organizzati vari giochi marinari presso la Marina di Avola di cui quello più celebre era “A Cuccagna a Mari”.

Gli avolesi passeranno questa giornata effettuando scampagnate presso le campagne intorno ad Avola, anche se c’è molta gente che preferisce andare al mare.

I più avventurosi invece preferiranno andare presso le aree iblee limitrofe ad Avola Antica o presso i Laghetti della Cava Grande del Cassibile .

La sera, a partire dalle ore 21.00 la gente riempie la Piazza Umberto I per assistere all’esibizione di cantanti italiani di successo chiamati ad allietare la serata del Lunedì.

Alla fine dello spettacolo musicale, presso la Marina di Avola (se organizzato) viene fatto un bello spettacolo pirotecnico che concluderanno i festeggiamenti in onore della “Patrona” che di solito si tiene alle ore 00.00.

L’Ottava della Festa e la conclusione dei riti estivi in onore di “Santa Venera” (prima Domenica di Agosto)

La “Processione a Mare” e la “Velata di Santa Venera”

Dopo otto giorni in cui ricade l’Ottavario di Santa Venera (comprendente solenni Messe presso la Chiesa consacrata alla Patrona di Avola), la prima Domenica di Agosto si tiene la solenne Ottava della Festa di Santa Venera.

Presso la Chiesa di Santa Venera vi si terranno le ultime solenni Messe in onore della “Patrona” durante l’arco della giornata (ore 08.00 e 10.00).

Alle 17.30 presso il tratto di mare che costeggia la costa avolese, si svolge la Processione a Mare di “Santa Venera” dove una riproduzione del simulacro viene imbarcato su una grossa barca da pesca che dal porticciolo peschereccio di Falaride raggiunge via mare il molo di Mare Vecchio, che nel frattempo viene benedetto e affidato alla protezione della “Santa Patrona di Avola”.

All’arrivo della statua in cartapesta presso il molo di Avola si terrà la solenne Messa che conclude l’Ottava in onore della “Patrona”.

Dopo la Messa serale delle ore 19.00 la statua moderna di “Santa Venera” verrà riposta venendo esposta poi l’anno seguente ai fedeli.


Foto della Processione a Mare di “Santa Venera”.

La statua di “Santa Venera” esposta presso la sua Chiesa, rimane esposta ai fedeli per quasi tutto il mese di Agosto fino al giorno 23 in cui verrà ricollocata nella sua nicchia, venendo poi esposta ai devoti per la ricorrenza del 14 Novembre.

L’Ostensione autunnale di “Santa Venera” (14 Novembre)

Il 14 Novembre di ogni anno si commemora liturgicamente l’arrivo in Sicilia (per la precisione ad Acireale, e quindi poi anche ad Avola) delle Reliquie di “Santa Venera” (anche se in molti confondono questa data con la ricorrenza liturgica con cui si commemora il martirio, che come detto prima si tiene il 26 Luglio).

Il Simulacro della “Vergine Acese” viene svelato e esposto alla cittadinanza.

Dopo una solenne Messa in onore della “Patrona” che si tiene alle ore 18.00 venendo seguita da molti devoti, la Statua di “Santa Venera” viene richiusa nella sua cameretta e da allora gli avolesi aspetteranno l’estate prossima per rivedere finalmente la loro “Patrona”.

Per informazioni più dettagliate visitate la pagina facebook della Chiesa di Santa Venera.

Video della Festa di Santa Venera

Festa di Santa Venera (2015)
canale Sudest Sicilia

Festa di Santa Venera (2016)
canale Sudest Sicilia

Festa di Santa Venera (2018)
canale Sudest Sicilia

Festa di Santa Venera (2019)
canale Sudest Sicilia

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