Marina di Avola, Area Marina di Gallina (Spiaggia di Gallina – Fondolupo – Pizzo di Gallina)

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Marina di Avola
(Frazione di Avola)

Area Marina di Gallina
(Spiaggia di Gallina – Fondolupo – Pizzo di Gallina)

Dalla SS 115 tramite le Vie Chiusa di Carlo e Fondolupo possiamo raggiungere il tratto marino avolese collocato presso la Contrada Gallina.

Essa è una grande area che un tempo era prettamente agricola, collocata presso il litorale a nord di Avola che si affaccia sul Mare Ionio. .

La Contrada Gallina, divenuta una vasta area di villeggiatura in cui hanno sede anche diverse strutture ricettive di cui due camping, è tra le più frequentate dai dai bagnanti per la sua vasta spiaggia sabbiosa, ma è lo è anche il più interessante dal punto di vista paesaggistico – naturalistico vista la sua alta scogliera nota come “U Pizzu i Iaddina” (“La Punta di Gallina”) circondata da un’interessante vegetazione marina in cui trova rifugio e nutrimento diversi tipi di fauna ittica.


La Contrada Gallina con la sua spiaggia.

Presso questa spiaggia è posto un “molo naturale” che si è formato grazie alle pietre portate a riva dalla corrente marina.


Il cosiddetto “Pizzu i Iaddina”.


Il “molo naturale” posto sulla spiaggia di Gallina.

Tramite una stradina stretta e a strapiombo sul mare (non consigliabile a disabili o a chi soffre di vertigini) posta a nord della spiaggia di Gallina, si raggiunge la sommità del “Pizzu i Iaddina”.

Da qui possiamo ammirare verso meridione un meraviglioso panorama della costa avolese (delle Contrade Chiusa di Carlo, Capo Negro, Falaride e del resto della Marina di Avola) fino ad arrivare alle zone tra Lido di Noto, Marzamemi e Capo Passero.

A settentrione si possono ammirare le limitrofe zone note come “Ciaurello” e “Marchesa” (in cui sfocia a mare il Fiume Cassibile) e ancora più a nord possiamo ammirare la costa in territorio di Siracusa in cui possiamo ammirare la cosiddetta “Punta del Cane” (un’altro scoglio a picco sul mare), i litorali di Fontane Bianche, Ognina (in particolare del noto isolotto roccioso mentre il Capo Ognina, altra protuberanza rocciosa a picco sul mare, è più riparato e non si nota facilmente), Arenella, Fanusa, Milocca e Terrauzza per poi scorgere in lontananza la Penisola della Maddalena col faro posto sul Capo Murro di Porco con la Riserva Marina del Plemmirio (visitate la sezione riguardante Siracusa per saperne di più).

Oltre al panorama costiero (uno dei più belli dell’intera Sicilia) possiamo ammirare una lussureggiante flora composta da principalmente da Palme Nane (specie in via di estinzione) e Pini Marittimi oltre che di numerose specie erbacee (è possibile trovare cespugli di erbe aromatiche come il Cappero).


La sommità del “Pizzu i Iaddina”.


La spiaggia di Gallina fotografate dalla sommità dello scoglio.


La lussureggiante flora del “Pizzu i Iaddina”.


Un gruppo di Palme Nane poste sullo scoglio di Gallina.


Foto ravvicinata delle Palme Nane del “Pizzu i Iaddina”.

Dal punto di vista archeologico l’area interna di Gallina (collocata tra la A 18 Siracusa – Gela, la limitrofa Ferrovia Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi e la SS 115) presenterebbe alcune rovine riconducibili ad insediamenti rurali di epoca greco – romana (molto probabilmente comprendenti anche piccoli siti funerari).

Nei fondali marini antistanti al “Pizzu i Iaddina” sono stati rinvenuti molti reperti bellici risalenti alla II guerra mondiale (involucri di proiettili e bombe inesplose) oltre ad un relitto di un galeone spagnolo del XVIII secolo comprendente due cannoni ben conservati.

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