Marina di Avola, Area Marina Marchesa – Foce del Fiume Cassibile

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Marina di Avola
(Frazione di Avola)

Area Marina Marchesa – Foce del Fiume Cassibile
(Pineta del Gelsomineto – Spiaggia e Scogliera della Marchesa – Foce del Fiume Cassibile – Ponte di Cassibile – Fattoria Feudale del Marchese di Cassibile)

L’estremità nordorientale del territorio comunale avolese (confinante con quello di Siracusa) è occupata dall’area marina della “Marchesa”, chiamata così poiché questa era la località balneare dei Marchesi di Cassibile ed è localmente nota come “A Marchisa”

Questa zona comprende la spiaggia della cosiddetta “Pineta del Gelsomineto” dotata di un’area attrezzata comprendente uno stabilimento balneare, un breve pezzo di scogliera adiacente a quella del “Ciaurello” e soprattutto la Foce del Fiume Cassibile, corso d’acqua il cui ultimo tratto funge appunto da confine tra i territori comunali di Avola e Siracusa.


La Scogliera della Marchesa.

L’area attrezzata della Pineta del Gelsomineto (chiamata così perché vi sono delle piante di gelsomini selvatici) è sicuramente tra le spiagge più belle della Provincia di Siracusa per la presenza di folti pini marittimi (e di un limoneto a poca distanza) che crescono a poca distanza dalla spiaggia vera e propria, in cui vi è un curato stabilimento balneare (per accedere in questa zona balneare bisogna pagare una specifica tariffa) oltre ad avere uno dei mari più puliti dell’intera Sicilia; per saperne di più clicca qui.

Qui possiamo ammirare anche un vecchio fabbricato rurale (in fase di restauro) di proprietà dei Marchesi di Cassibile, che fungerà da alloggio per i turisti, posto all’ingresso del parcheggio.

A nord della zona della “Marchisa” vi è la Foce del Fiume Cassibile (raggiungibile sia dalla Pineta del Gelsomineto, sia da una cancellata posta dopo il ponte sul fiume) presso la quale vi è collocata un’altra possente scogliera posta in territorio siracusano che culmina nello scoglio noto come “Punta del Cane”. 

Qui è presente parecchia fauna (organismi marini tra cui cefali, spigole, anguille, gamberi e talvolta nelle secche al largo di fronte alla foce anche aragoste; rettili tra cui bisce e lucertole; anfibi tra cui rane; volatili tra cui aironi, anatre e talvolta anche Fenicotteri) e flora (canneti, papiri, ninfee e vari arbusti).

 All’interno della foce di questo fiume è severamente vietata la pesca.

Il fiume nel suo ultimo tratto viene scavalcato da un monumentale ponte in cemento armato noto come “U Ponti ri Cassibbili” su cui passa la SS 115 Avola – Siracusa.

Si tratta di un viadotto costruito in epoca fascista in seguito all’apertura del primo tratto della SS 115 tra Avola e Siracusa (che venne rimodernato nel secondo dopoguerra) costituito da due corpi semicircolari da cui si dipartono pilastri che sorreggono il viadotto (altri ponti simili in Provincia di Siracusa sono posti sul Fiume Manghisi sulla SS 287 Noto – Palazzolo, sul Fiume Marcellino sulla S.P. 9 Sortino – Carlentini e sull’ex SS 114 Augusta – Siracusa sempre sul medesimo fiume).


Il Ponte sul Fiume Cassibile oltrepassato dalla SS 115 Avola – Cassibile.

L’entroterra della Contrada Gallina è ubicato a sinistra della SS 115 Avola – Siracusa, venendo solcato dalla ferrovia Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi e dalla A 18 Siracusa – Gela, che entrambi scavalcano il Fiume Cassibile con ampi viadotti di cui il più monumentale è quello ferroviario (contraddistinto da alte arcate curve).

Si tratta di un grande fondo appartenente al Comune di Avola, di cui molti terreni risultano ancora appartenente ai Marchesi di Cassibile mentre una piccola parte apparteneva alla famiglia Vinci.

In questa zona possiamo visitare una piccola Fattoria provvista di un grande silos, appartenente un tempo ai Marchesi di Cassibile che oggi risulta abbandonata (anche se in buono stato) utilizzata come stalla per i bovini.

Camminando verso l’entroterra tramite la Traversa Gallina (posta alla nostra sinistra venendo da Avola, di fronte all’ingresso della Pineta del Gelsomineto) possiamo visitare andando verso i Monti Iblei l’Acquedotto Comunale di Avola (che preleva le acque dal Fiume Cassibile) oltre a numerose masserie abbandonate e no.

Da qui si entra nel tratto più orientale della Riserva della Cava Grande del Cassibile  in cui, oltre al Mulino Loffredo (dal cognome dei Marchesi di Cassibile che è “Loffredo Gutkowsky D’Auria”) ubicato all’inizio della cosiddetta “Cava dell’Enel”, altro nome con cui localmente viene chiamato questo tratto della nota cava iblea posta tra i territori di Avola, Noto e Siracusa.

Per saperne di più sulla Cava dell’Enel, vedi il link riguardante la “Riserva Naturale Orientata della Cava Grande del Cassibile”.

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