Avola, Natale Avolese

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Avola

Natale Avolese
(Commemorazione dei “Fatti di Avola” – Festa di Santa Maria Immacolata – Natale Avolese – Presepe Vivente alla Cava Grande)

I festeggiamenti avolesi legati al “Santo Natale” sono tra i più sentiti nella Provincia di Siracusa, difatti Avola ha delle tradizioni natalizie molto note sia in campo religioso, folcloristico ed enogastronomico considerate tra i migliori del siracusano per via di molte specialità tipiche a base di “Mandorla di Avola” preparate in questo periodo.

A ciò si aggiungono la solenne festa in onore di “Santa Maria Immacolata” dell’8 Dicembre che va ad aprire il periodo natalizio, e lo svolgimento del “Presepe Vivente” presso un’area adiacente all’ingresso principale della Cava Grande del Cassibile.

Il periodo natalizio comprende anche la commemorazione dei “Fatti di Avola”, celebrata il 2 Dicembre di ogni anno.

In questo periodo la città di Avola viene addobbata con artistiche luminarie e con vari Presepi in vetrina, e inoltre viene organizzata un’interessante mostra di “Presepi” presso il Cortile Grande nel centro storico di Avola.

Inoltre presso una vasta area ubicata tra il Viale Piersanti Mattarella e la Via Antonio Labriola viene montato un interessante luna park che rimarrà attivo fino a Gennaio.

Commemorazione dei “Fatti di Avola” (2 Dicembre)

Ogni anno, la mattina del 2 Dicembre presso l’ingresso del nuovo Ospedale “Giuseppe Di Maria” di Avola lungo la SS 115 Avola – Cassibile – Siracusa in Contrada Chiusa di Carlo, si tiene la Commemorazione dei “Fatti di Avola” in cui si ricorda la tragica protesta organizzata dai braccianti e dagli operai avolesi che venne stroncata nel sangue causando la morte i due operai Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia.

Questa commemorazione civile che non ha niente a che fare col “Natale Avolese” ma che ricade all’interno del medesimo periodo, prevede la deposizione di una corona floreale presso il piccolo monumento posto presso l’ingresso dell’Ospedale di Avola.

In questa giornata, inoltre vengono indette conferenze e cerimonie commemorative presso la città avolese.

La Festa di Santa Maria Immacolata

Il culto avolese alla “Madonna Immacolata”

Il simulacro di “Santa Maria Immacolata” venerato ad Avola.

Il periodo natalizio avolese inizia ufficialmente l’8 Dicembre con la Festa consacrata a “Santa Maria Immacolata”

La festività mariana deriva dal culto cristiano legato alla “Madonna Immacolata” (per saperne di più clicca qui) praticato presso l’antica città di Avola posta sul Monte Aquilone.

Dopo la distruzione avvenuta in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 che comportò la costruzione dell’odierna città avolese, nel 1718 all’interno dell’attuale Chiesa Madre cittadina venne posto il simulacro della “Madonna Immacolata” in cartapesta, scolpito dai messinesi Giovanni, Giuseppe e Agostino Villamaci.

Un tempo la festività veniva celebrata la mattina dell’8 Dicembre con la Processione della statua della “Madonna Immacolata” salutata da fuochi artificiali e seguita da molta gente, concludendosi nel pomeriggio con i solenni riti ecclesiastici.

Oggi la festività viene celebrata sempre con la Processione della “Madonna Immacolata”, ma che si tiene nelle ore pomeridiane essendo sempre seguita dalla solenne Messa.

Il periodo preparatorio (29 Novembre – 7 Dicembre)

Il periodo consacrato alla “Madonna Immacolata” comprende il cosiddetto “Novenario”, ossia il periodo di nove giorni che inizia il 29 Novembre e termina il 7 Dicembre, in cui si svolgono solenni Messe in Chiesa Madre alle ore 18.00 circa.

In questo periodo la statua della “Madonna Immacolata” viene prelevata dal suo Altare posto nel transetto sinistro della chiesa, e collocata presso il Presbiterio essendo esposta alla venerazione dei fedeli avolesi.

La Processione in onore della “Madonna Immacolata” (8 Dicembre)

L’8 Dicembre comincia la solenne festività della “Madonna Immacolata” con le Messe mattutine delle ore 08.00 e 10.00 che si celebrano in Chiesa Madre prevedendo la presenza di molti devoti.

Durante le ore pomeridiane viene allestito il fercolo con il quale la “Madonna Immacolata” verrà condotta in Processione per il centro storico avolese.

Alle ore 16.00 le campane della Chiesa Madre di Avola salutano l’uscita della Processione in onore della “Madonna Immacolata” salutata da un buon numero di fedeli.

Il corteo percorrerà gran parte del centro storico avolese essendo seguita da molti devoti, effettuando varie soste di preghiera presso le chiese cittadine.

Verso le ore 18.00 la Processione si conclude con l’entrata in Chiesa Madre, a cui seguirà la solenne Messa delle ore 18.30 che conclude la festività in onore della “Madonna Immacolata”.

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Foto della Processione della statua di “Santa Maria Immacolata”

Il Natale Avolese e il Presepe Vivente alla Cava Grande del Cassibile

L’inizio del periodo natalizio avolese e la “Novena di Natale”

Terminata la solennità dell’Immacolata, inizia il vero e proprio periodo natalizio avolese consacrato alla “Nascita di Gesù Cristo” (per saperne di più clicca qui), in cui la città viene riccamente addobbata con artistiche luci natalizie, mentre in Piazza Umberto I viene posto un grande Albero di Natale.


Il Corso Vittorio Emanuele addobbato in occasione delle festività natalizie.


Foto che ritraggono le decorazioni natalizie in Piazza Umberto I.

Durante i nove giorni che precedono il Natale (16 – 24 Dicembre), oltre alle celebrazioni all’interno delle chiese avolesi comprendenti la recita del Rosario e la Messa, presso la città di Avola vi sono numerosi spettacoli per i bambini.

In questo periodo per le strade possiamo incontrare bande di musicisti che suonano “A Nuvena”, ossia le tradizionali canzoni natalizie.

Alcune di esse però sono di chiara origine siciliana, anticamente cantate in assonanza con la melodia della “Nuvena” dai bambini che la seguivano.

Siciliano

“Sutta u peri ra nucidda
c’e na naca nica nica
ci nasciu lu Bambineddu
fai l’Avò Giesuzzu beddu!!
Ie fai la ninna e fai la nanna
figghiu beddu ri la mamma”

“Ninu Ninu lu picuraru
iddu rummia intr’o pagghiaru
vinniru l’Angili e lu risbigghiaru
accussi tutti cantaru.
Susi Pasturi nun dormiti ciu
viriti ca è natu u bambinu Gesù
viriti ca è natu viriti ca è natu
viriti ca è natu u Bambinu Gesù”

“Balla Balla Bambineddu tuttu lu ciatu tuttu lu tò
unni posi lu to piruzzu nasci na maccia i basaricò.
Susi Bambinu vatinni a scola
a Missa ti ciama u munnu ti sona
trentatri anni na cruna ri spini
spezza catini fa mali Gesù”

Italiano

Sotto l’albero delle nocciole
c’e una culla piccola piccola
li è nato il Bambinello
fai la Nanna Gesù bello!!
E fai la ninna e fai la nanna
figlio bello della mamma

Nino Nino il pecoraio (pastore)
lui dormiva dentro il pagliaio
vennero gli Angeli e lo risvegliarono
e cosi tutti cantarono.
Alzatevi Pastori non dormite più
vedete che è nato il bambino Gesù
vedete che è nato vedete che è nato
vedete che è nato il Bambino Gesù

Balla Balla Bambinello con tutto il tuo fiato
dove posi il tuo piedino nasce una pianta di basilico
Alzati bambino vai a scuola
la Messa ti chiama il mondo ti suona (divertiti)
perché a trentatre anni ti incoroneranno di spine
(una croce) ti romperà la schiena e farà male Gesù.

Oltre alla Novena, vi sono altri svaghi tra cui il grande luna park che resta attivo per tutte le festività natalizie (ubicato tra la Via Antonio Labriola e il Viale Piersanti Mattarella), oltre a numerosi spettacoli ed eventi natalizi che si tengono nelle piazze e nelle strade addobbate in occasione delle festività natalizie.

A ciò si aggiungono varie mostre di Presepi tra cui va citata quella che si tiene presso il Cortile Grande presso un’ala del “Palazzo Grande”, riguardante Presepi antichi e contemporanei. In Piazza Umberto I invece viene allestito un piccolo mercatino natalizio.


Uno spettacolo di animazione per i bambini.


Il mercatino natalizio di Piazza Umberto I.

La “Vigilia di Natale” (24 Dicembre)

L’aspetto più popolare delle festività natalizie è comunque quello familiare che viene celebrato il 24 e il 25 Dicembre.

La “Vigilia di Natale” (24 Dicembre) è l’ultimo giorno della “Novena”, che viene trascorso prevalentemente in famiglia o fra amici.

La serata prevede lo svolgimento della “Cena della Vigilia” in cui vengono servite varie preparazioni tradizionali preparate durante le ore diurne.

Tra esse citiamo le “Mpanati” che sono focacce caserecce di forma tondeggiante o quadrata la cui preparazione è comune a quella di altri centri della provincia aretusea, formate da due involucri retti dall’artistico bordo noto come “Reficu”, farcite con salsiccia di maiale e broccoli, patate e ricotta, baccalà o anguille, bietole selvatiche note come “Aiti” e pomodoro secco,  “Tunnina” salata ecc…


“Mpanati” preparate durante la Vigilia di Natale.

Un’altra focaccia tipica della Vigilia di Natale è“A Scacciata che Lenzi” (o semplicemente “A Scacciata” ) che una specie di pizza condita con sugo di pomodoro e formaggio, che può prevedere nel ripiano anche prosciutto, uova sode, melanzane fritte ecc… ricoperta da strisce di pasta note come “I Lenzi” rette dal bordo noto come “Reficu”.

La preparazione della “Scacciata che Lenzi” è diffusa solo ad Avola, e infatti questo tipo di focaccia è considerata come uno dei principali “prodotti tipici avolesi”.


Una tipica “Scacciata che Lenzi” avolese preparata durante la Vigilia di Natale.

Altre focacce sono i “Mpanateddi” (simili alle “Mpanati” come farcitura, ma aventi forma semicircolare), i “Scarponi” o “Vota Vota” (focacce di forma quadrangolare ripiegata su se stessa in modo da formare un fagotto, farcite in vari modi) e le dolci “Nfagghiulati” che sono molto simili alle “Mpanati” ma condite con ricotta dolce, uovo e cannella.


“Impanateddi” a mezzaluna.


I cosiddetti “Vota Vota”.


La focaccia dolce nota come “Infagghiulata”.

Oltre alle sopracitate “focacce”, è diffusa anche la preparazione della pizza casereccia condita con vari ingredienti.

La Pizza casereccia servita durante la cena della Vigilia di Natale.

Ad essa si aggiunge la “Pizza Muddiata” contraddistinta da un morbido impasto, condita con concentrato di pomodoro, acciughe salate e origano.


La “Pizza Muddiata” avolese.

Oltre a ciò possono essere serviti anche altri piatti tipici tradizionali, accompagnati ovviamente dal vino “Nero d’Avola”.

Un tempo era diffusa la preparazione del pane votivo natalizio arricchito da nocciole intere in superficie, che veniva regalato ai bambini (quello destinato ai maschi era “A Cuddura” a forma di ciambelle, mentre quello per le femmine era “A Pupa” di forma antropomorfa). Le nocciole venivano adoperate per giocare “e Nuciddi” il giorno successivo.

Alla fine della cena vengono serviti vari dolciumi tipici della città di Avola

I principali sono i “Biscotti di Mandorla” avolesi (chiamati in dialetto “Viscotti i Mennula” ) che possono avere la classica forma “riccia” recante al centro una ciliegia candita (o una mandorla pelata), oppure possono presentarsi di forma “tozza”.


Biscotti di mandorla serviti durante la cena della Vigilia di Natale.

Altri dolci tipici sono i “Mustazzola” (pani dolci aventi vari formati a base di farina di mandorle, che possono essere al miele o al vino cotto), i “Marunetti “ (biscotti a base di mandorle talvolta coperti con glassa al cioccolato, farciti con un impasto a base di miele e mandorle), i “Pasticciotti” (biscotti teneri ripieni di confettura di fichi secchi) e i “Viscotti Cini” (biscotti a base di farina di grano tenero e strutto, farciti con un impasto a base di miele, mandorle e canditi).

I “Mustazzoli”.


“Marunetti”.

Oltre ad essi viene servita anche la “Cutugnata” (confettura a base di mele cotogne fatta indurire dentro fantasiosi stampini), e vari tipi di torroni tra cui “A Cubbaita” (il torrone a base di miele, bucce d’arancia candite, mandorle e semi di sesamo), il “Torrone Bianco” con albume d’uovo e mandorle (o nocciole) e vari tipi di “Torroncini” (al cioccolato, al pistacchio, agli agrumi ecc…).


La “Cubbaita” ossia il torrone a base di semi di sesamo.

Dopo aver cenato o si assiste alla “Messa di Natale” celebrata presso le chiese avolesi verso le ore 23.00, oppure si passa il resto della serata giocando o a carte o a Tombola in attesa della Mezzanotte (orario in cui vengono scartati gli eventuali “regali natalizi”).

Il resto della “Nuttata i Natali” verrà trascorso continuando a giocare tutti insieme. oppure presso il Luna Park di Viale Piersanti Mattarella

Il “Giorno di Natale” (25 Dicembre)

Il 25 Dicembre è il giorno appunto detto di “Natale” in cui si celebra la “Nascita di Cristo”, in cui si usa pranzare sempre tra amici e parenti.

Infatti coloro che di solito hanno cenato insieme durante la sera della Vigilia, si ritrovano anche a pranzo.

In quest’occasione vengono serviti sempre vari piatti tradizionali quali la “Pasta al Forno”  (timballo di lasagne, cannelloni farciti di carne o maccheroni condito con sugo al pomodoro e ingredienti vari), a cui seguono vari secondi di carne tra cui il “Falsomagro” (polpettone di carne farcito con ingredienti vari) oltre a cotolette, salsicce, involtini ecc…

La cena termina servendo i classici dolciumi natalizi avolesi (già elencati).

La giornata verrà trascorsa tra visite a parenti e amici, in cui si continua a giocare a carte o a Tombola.

In molti sono coloro che assistono alle funzioni religiose all’interno delle chiese avolesi (che si svolgono durante l’arco della giornata), a cui si aggiungono quelli che vanno al Luna Park di Viale Mattarella o ad ammirare il Presepe Vivente presso la Cava Grande del Cassibile (o altri Presepi allestiti nei centri limitrofi).

Il Presepe Vivente di Avola

Il Presepe Vivente alla Cava Grande del Cassibile (25 e 26 Dicembre – 1 e 6 Gennaio) 

Ad Avola la principale tradizione natalizia riguarda lo svolgimento dal 25 Dicembre al 6 Gennaio del cosiddetto “Presepe Vivente”, considerato come uno dei più belli della provincia siracusana.

Il Presepe Vivente di Avola si tiene sin dal 1986, anno in cui venne organizzato per la prima volta dall’Associazione Filodrammatica Avolese all’interno della “Masseria Amatura” di Avola Antica.

Successivamente esso venne organizzato presso l’Eremo della Madonna delle Grazie ad Avola Antica in cui tra le vecchie stalle del convento vi erano rappresentati gli antichi mestieri che si praticavano nella vecchia Avola settecentesca e ottocentesca, mentre in una caverna limitrofa (molto probabilmente una catacomba rupestre) era inscenata la “Natività”.

Oggigiorno il Presepe Vivente si tiene presso il Belvedere della Cava Grande del Cassibile e comprende una specie di “villaggio” formato da varie capanne che raffigura l’antica Betlemme.

Il Presepe Vivente di Avola, oltre a rappresentare la “Nascita di Cristo”, ha lo scopo di far rivivere gli antichi mestieri che si praticavano presso le aree del siracusano e del ragusano.

Tra essi citiamo “U Pasturi” (il pastore che pasceva vitelli e agnelli), “U Furnaru” (il fornaio, colui che sfornava il pane), “U Fummagghiaru” (colui che produceva e vendeva il formaggio e la ricotta), “U Lignamaru” (il falegname), “U Cannistraru” (colui che col vimini intrecciava i canestri chiamati “Cannistri” o “Panari” ), “U Firraru” (il fabbro) ecc…

Nell’ultima capanna vi è la “Stadda” dove viene rappresentata la “Natività” inscenata da figuranti che recitano le parti di “San Giuseppe”, della “Madonna” e di “Gesù Bambino”, con la presenza dei “Re Magi” il 6 Gennaio.

Presso Il Presepe Vivente di Avola è possibile acquistare e degustare prodotti tipici come ricotta, formaggi, mandorle, agrumi, pane e vari dolciumi e prodotti tipici del territorio (vino, liquori, conserve ecc…), ammirando anche antichi arnesi utilizzati nei sopracitati lavori.



Il Presepe Vivente di Avola.

Per informazioni più dettagliate visita la pagina facebook del Presepe Vivente di Avola.

Un’altro Presepe Vivente non più organizzato dal 2005 si teneva presso la casa di riposo “Oasi di San Francesco”, ed era curato dalla comunità francescana ospitata all’interno della struttura.

Questo Presepe era per lo più una rappresentazione biblica sulla “Nascita di Cristo” ma vi erano sempre rappresentati gli antichi mestieri della vecchia Avola, con la possibilità di degustare vari prodotti tipici locali.

Il Capodanno e la conclusione del periodo natalizio

Il Capodanno ad Avola (31 Dicembre – 1 Gennaio)

Dopo una tranquilla settimana, la città di Avola si appresta a celebrare la festività del “Capodanno” che annunzia l’inizio del nuovo anno.

Passata la festività del Natale, cominciano i preparativi per la festa comprendente la “Vigilia di Capodanno” celebrata il 31 Dicembre, e la giornata dell’1 Gennaio che rappresenta il primo giorno dell’anno.

La serata della “Vigilia di Capodanno” è simile a quello del 24 Dicembre prevedendo una ricca cena a base di vari piatti tipici locali, oltre che dall’immancabile zampone con le lenticchie.

Dopo la cena è usanza aspettare la “mezzanotte” giocando a carte, ma dando un’occhiata alla tv o all’orologio poiché il pensiero fisso è quello di “Iri a fari u iocu focu” (cioè sparare i petardi).

Scattata la Mezzanotte l’anno nuovo viene salutato brindando tutti insieme, dopodiché vengono accessi petardi e fuochi artificiali.

Dopo i fuochi, il resto della nottata lo si trascorre presso il Luna Park di Viale Mattarella, o andando a ballare presso vari locali o in Piazza Duomo a Siracusa.

L’indomani si celebra il “Giorno di Capodanno” pranzando tutti insieme tra amici e parenti.

Un tempo durante questa giornata si tenevano vari spettacoli presso la Piazza Umberto I, e vi era anche lo scambio di vari doni (denaro e prodotti alimentari).

Dopodiché si ritorna a giocare a carte tutti insieme, oppure si va al Luna Park di Viale Mattarella o a visitare i Presepi Viventi di Avola o di altri centri limitrofi.

L’Epifania e la conclusione del periodo natalizio (6 Gennaio)

Il periodo natalizio avolese si conclude il 6 Gennaio con la solennità dell’Epifania con cui si commemora la “Visita dei Re Magi a Gesù Bambino”.

In questa giornata si tengono vari spettacoli per bambini, oltre ad eventi religiosi come la solenne Messa delle ore 18.00 in Chiesa Madre che comprende una breve Processione di una statua raffigurante “Gesù Bambino” che si svolge all’interno dell’edificio sacro.

Questo inoltre è l’ultimo giorno in cui si svolge il Presepe Vivente alla Cava Grande del Cassibile, presso il quale viene inscenata appunto la “Visita dei Re Magi”.

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