*Avola Antica, Area del Quartiere “Ronchetto”

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Avola Antica
(Frazione di Avola)

*Area del Quartiere “Ronchetto”
(Zona pianeggiante di Avola Antica – Piano di San Nicola e Rovine della Chiesa Medievale di San Nicola di Bari)


L’area iblea del quartiere “Ronchetto” facente parte di Avola Antica.

La Contrada Ronchetto (noto anche come “Troncello”) corrispondente all’omonimo quartiere dell’antica città di Avola crollata in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693, è una delle più vaste zone iblee del territorio avolese.

Essa risulta divisa in due parti:

  • Ronchetto Inferiore (o “Di Sotto”) posta a nord ovest dell’attuale Avola ed è raggiungibile dalla Via Padre Giuseppe Tavolacci (incrocio con la S.P. 4 per Avola Antica seguendo le indicazioni “Oasi di San Francesco”), adagiata ad est della Cava Pisciarello lungo il corso del Fiume Erineo;
  • Ronchetto Superiore (o “Di Sopra”) posta a nord est sulla parte più bassa del Monte Aquilone corrispondente all’area pianeggiante dell’antica Avola che si affaccia presso lo sbocco della Valle Bugliola ossia la Cava che si immette nel Vallone Passamare (affluente del Torrente Campana – Borgellusa che sfocia nel Mare Ionio presso la Spiaggia dei Tremoli nella Marina di Avola).

La Contrada Ronchetto inferiore, posta tra le Contrade Braccajanni, Piano della Pace e Chiusa Piccola (Via Padre Giuseppe Tavolacci – S.P. 15 “Avola – Bochini – Noto”), si presenta come una vasta area agricola in cui sono posti vari caseggiati rurali comprendenti le cisterne note come “Gebbie”, contraddistinta dalla presenza di agrumeti, oliveti e mandorleti.

La Contrada Ronchetto Superiore è attraversata dalla S.P. 4 Avola – Avola Antica. 

Da questa strada superiamo la masseria in cui sono poste le rovine dell’acquedotto medievale di Contrada Gebbia, e già al primo tornante notiamo un “Cozzu” raggiungibile da una strada secondaria, presso cui doveva esserci una torre difensiva di forma circolare (vista la conformazione del terreno visibile su Google Maps).

Qui sono posti dei detriti di pietra lavorata, forse resti delle mura inferiori della città che aveva una posizione inespugnabile quanto strategica, molto probabilmente anche grazie ad opere difensive cinquecentesche fatte erigere in tutta l’area del Val di Noto per volere dell’Imperatore Carlo V di Spagna.


L’area della Contrada Ronchetto adiacente alla S.P. 4 in cui vi sarebbero i ruderi di alcune fortificazioni difensive.

Andando verso la Cava di Pisciarello – Miranda oltrepassando così l’omonimo acquedotto e immettendosi nella traversa che dal secondo tornante della S.P. 4 per Avola Antica conduce al fondo di questa cava, possiamo notare nel costone soprastante altre rovine, forse di una Chiesa.

Con molta probabilità si tratterebbe della Chiesa di Santa Maria di Gesù ubicata presso la porta meridionale della città avolese nota come “Porta di Mare”.

Secondo lo studioso Gaetano Gubernale nel Ronchetto, oltre alla Chiesa di San Nicola erano ubicate anche le Chiese della Madonna dell’Itria (il cui culto è legato a quelle delle Anime del Purgatorio), e della Madonna di Monserrato.

Molto probabilmente lungo questa costa montana vi erano anche le mura basse della città che andavano ad attaccarsi al rilievo montuoso seguendo la sua conformazione montana andando a formare una delle opere difensive più ingegnose e massicce di cui ora, purtroppo non resta quasi più niente da vedere.


Particolare di un muro a secco posto in Contrada Ronchetto.

Il sito del Ronchetto però si inerpica anche presso il Monte Aquilone, difatti proseguendo per la S.P. 4 che conduce alla frazione avolese di Avola Antica vi è l’ingresso alla Piana di San Nicola, in cui vi sono state localizzate le rovine dell’antica Chiesa Madre e della cosiddetta “Affacciata” ossia una grande piazza posta alla sinistra del vallone Bugliola, sotto cui scorreva (e scorre, in caso di pioggia) l’omonimo torrente.

Andando più su vi è un altro costone montano in cui sorgono delle ville private e, andando più avanti troviamo il “Belvedere di Avola Antica” noto anche come “Primo Belvedere”, che in origine doveva essere una piazza presso cui si affacciava una Chiesa (o Santissima Maria dell’Itria – Anime Sante o Santissima Maria di Monserrato, di cui si sono perse le tracce).

Presso il Ronchetto, come detto prima vi erano delle grandi piazze in cui forse si tenevano le principali manifestazioni della città e in cui, molto probabilmente vi erano anche i palazzi nobiliari della nuova aristocrazia di quei tempi.


Foto panoramica dell’area nota come “Piano di San Nicola” (fotografata dal Belvedere di Avola Antica)

Proseguendo per la S.P. 4 per Avola Antica raggiungiamo la parte alta della Contrada Ronchetto Superiore in cui presso il terzo tornante di questa strada troviamo un cartello con la scritta “San Nicola” che ci fa capire che siamo nei pressi del cosiddetto “Piano di San Nicola”.

Varcato l’ingresso, con un po’ di pazienza possiamo scorgere dei mucchi di pietre che delimitano una superficie rettangolare. 

Si tratta del sito in cui era ubicata l’antica Chiesa Madre della città avolese consacrata a “San Nicola di Bari” (il cui culto a quei tempi era molto diffuso), molto probabilmente costruita intorno agli anni 1000 – 1100 in epoca normanna subendo rifacimenti durante i secoli successivi.

Dell’antica chiesa rimangono solo poche tracce dell’originaria planimetria, ma con molta probabilità l’edificio sacro doveva avere tre navate chiuse da absidi a sezione semicircolare.

Dietro la chiesa era posta la piazza nota come “L’Affacciata”, posta a strapiombo sul Vallone Bugliola.

In questa zona sono presenti altre probabili rovine di Chiese (San Giovanni Battista? Sant’Antonio Abate, Sant’Antonio di Padova?) e un’altra zona posta sotto il costone dell’antico quartiere dei Balzi nota come “Piano dell’Orologio”.

Quest’ultima zona è raggiungibile da più punti, dall’ingresso sopracitato tramite una stradina posta pochi metri più avanti (posta sotto il “Belvedere di Avola Antica”), oppure attraversando il greto del Vallone Bugliola (in periodo estivo quando non vi è scorrimento di acque meteoriche) raggiungibile da una piccola stradina che si incrocia con la S.P. 4 Avola – Avola Antica posta presso la Contrada Gebbia.

In qualsiasi modo venga raggiunta, il Piano dell’Orologio si presenta come un vasto campo posto ai piedi dei Monti Aquilone e Serra Guardia che molto probabilmente doveva essere la principale piazza dell’antica città in cui si svolgevano tutte le attività lavorative, politiche e religiose.


L’area nota come “Piano di San Nicola” in cui doveva sorgere l’antica Chiesa Madre di Avola Antica.

Bisogna indagare accuratamente su quest’area e condurre una vasta campagna di scavi per sapere quali altre rovine possano trovarsi e sapere quelle poche che vi sono a cosa corrispondono, ma va detto che tempo fa molti sono stati rinvenuti molti reperti che ora giacciono all’interno del Museo Civico di Avola provengono da questo sito (pezzi di intonaco, di pitture murali, di tombe, resti di oggetti sacri ecc…) ma solo un’approfondita campagna di scavi potrebbe rilevare l’esatta collocazione di tutti gli edifici posti presso l’area del quartiere Ronchetto e del Piano di San Nicola.

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