*Riserva Naturale Biviere di Lentini, Rovine Archeologiche di Contrada Valsavoia

Superando la Stazione di Lentini Diramazione – Valsavoia Scalo, proseguiamo sulla S.P. 67 fino ad una traversa di campagna posta sull’imbocco della galleria in cui passa la linea ferroviaria Siracusa – Catania – Messina. Proseguendo per questa traversa entriamo nei rilievo della Contrada Valsavoia in cui sono posti diversi siti archeologici di tipo rupestre studiati dall’archeologo Paolo Orsi. Il sito è stato alterato sia dall’invaso medievale del Biviere (che sommergeva buona parte dell’area di Valsavoia) sia dalla presenza di numerose cave di tufo. L’area divenne “Feudo” della famiglia Paternò – Castello assieme all’area di Sigona Grande, Palazzelli e Bagnara – Ranne.

I principali siti riguardano un insediamento rupestre di epoca neolitico – sicula formato da grottoni arcuati con annessa necropoli a grotticella molto simile ai siti di Castellana e Palazzelli (posti nell’area settentrionale del territorio lentinese). Sull’altopiano, presso l’area della Masseria Cattivella sono state trovate tracce di un insediamento abitativo con relativi fori di capanne. Qui sono stati rinvenuti anche molti reperti in ceramica e in metallo. Ad oriente è posto il sito archeologico di Contrada Scalpello (facente sempre parte dell’area di Valsavoia) in cui sono state rinvenute tracce di insediamenti rupestri di cui anche molto probabilmente un’area sacra (tempio rupestre?) di origine greca.

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