Dalla SS 385 Catania – Palagonia superiamo il bivio con la Traversa Valsavoia che conduce alla stazione di Lentini Diramazione – Valsavoia Scalo (e alla S.P. 67 per Lentini) andando ad est dove subito dopo troviamo l’incrocio tra le Traverse Cattivella (dal nome di una masseria ormai diroccata posta nei pressi di una cava di pietre posta in Contrada Valsavoia) posta a sud e la Traversa Santalania posta a nord che conduce presso l’omonima altura di origine vulcanica (in cui è posta sempre una cava di pietra lavica) in cui è posta la Chiesa Rupestre di Santalania, una delle pià importanti del territorio lentinese, ridotta in pessimo stato e lasciata all’incuria (anche se la zona è frequentata vista la vicinanza ad alcuni agrumeti). Un’altro accesso al sito è posto presso la cava di pietra posta sulla Strada Comunale 4 per la Contrada Carmito (il cui imbocco sulla SS 385 è posto qualche chilometro più ad est andando verso Catania).
La chiesa rupestre, con un annesso sito sepolcrale di origine paleocristiana, è posta sul rilievo noto come “Poggio Santalania” chiamato così per la presenza di questa struttura rupestre. Il nome deriverebbe da “Sant’Anania” che popolanamente è stato storpiato in “Santalania”. Si presenta come una cavità semiterranea con ingresso sormontato da una lunetta scavata nella roccia. L’interno ad unica navata presenta un’abside interamente scavata nella roccia calcarea di tipo vulcanico posta in un presbiterio leggermente più rialzato rispetto alla navata il cui accesso è dato da un’apertura di fianco alla quale vi sono due arcosoli, e nelle pareti laterali vi sono nicchie arcuate (che un tempo erano affrescate) che fungevano da altari secondari. Vi sono tracce di iscrizioni greche.
A poca distanza dalla grotta vi è posto anche un altro sito rupestre di tipo funerario ossia una catacomba della medesima epoca dell’oratorio rupestre, ormai semidistrutta.