Brucoli, Rovine dell’Abbazia di Santa Maria degli Ammalati (Vecchio Cimitero di Brucoli)

Da Brucoli andiamo in direzione dell’hotel Capo Campolato percorrendo la Via Paolo Borsellino entrando così nell’area nota come “Oliveto” arrivando ad un bivio segnalato da un cartello riportante le indicazioni “Augusta – Ospedale” e “Augusta – Villasmundo – Casa Circondariale” (Carcere di Brucoli), proseguendo dritto per quest’ultima direzione alla nostra destra troviamo l’ex Abbazia di Santa Maria degli Ammalati che ospitava anche il vecchio Cimitero di Brucoli.

Il vecchio edificio sacro era una delle abbazie più importanti poste nel territorio augustano che venne ricostruita dopo il terremoto del 1693 ospitando un piccolo Convento di campagna in cui una piccola comunità monastica (benedettina?) si occupava del culto consacrato alla “Madonna degli Ammalati” (molto probabilmente si tratta di un antico “ospedale” per i viandanti pellegrini) ma soprattutto di quello della “Madonna Bambina” il cui artistico Simulacro era venerato dagli augustani e dagli abitanti di Brucoli l’8 Settembre di ogni anno. Il culto decadde con l’abbandono dell’Abbazia verso il 1850 e con la chiusura al culto della chiesa scomparve anche la statua della “Madonna Bambina” si presume che sia conservata in qualche “Sacrestia” di qualche chiesa ad Augusta. Nel frattempo il chiostro dell’antica Abbazia cominciò nel 1873 ad ospitare un piccolo Cimitero che serviva per la comunità di Brucoli, la cui apertura venne finanziata dai Baroni Zuppello e da esponenti dell’alta borghesia augustana di allora. Il cimitero rimase in attività fino al 1927 per poi venire soppresso anche grazie all’ampliamento del cimitero della limitrofa città di Augusta (capace di ospitare anche i defunti di Brucoli e aree limitrofe). Da allora l’antica Abbazia (e annesso cimitero che però venne ovviamente bonificato) e la limitrofa Chiesa caddero in rovina tant’è che ora fanno parte di una proprietà privata. Si discute tuttora di un riutilizzo a livello culturale dell’ex abbazia mariana col suo annesso ex cimitero.

Dell’antica Chiesa di Santa Maria degli Ammalati resta solo parte della facciata ad unico portale arcuato con ancora intatta la torre campanaria mentre dell’unica Navata non resta più niente. Dell’antico Cimitero rimane solo il muro di cinta in pietra lavica che racchiude l’ex spazio cimiteriale. Esso è formato da un portico arcuato con frontone triangolare in cui è collocata una targa votiva in cui vengono citati coloro che finanziarono la costruzione del sito cimiteriale.

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